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Avvocato Giorgia Tripoli: conflitti tra obbligo di vaccino e libertà di cura





Giorgia Tripoli: conflitti tra obbligo di vaccino e libertà di cura




Maggio 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri. La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)


Il consenso informato e l'obbligo vaccinale
L'epidemia, il clima politico improprio, nazionale e mondiale, con cui è stata affrontata e le terapie killer uccidendo tanti anziani hanno ucciso la memoria storica di tutti. 

Giorgia Tripoli avvocato:

"Stiamo molto attenti che tutti quelli nati prima del 1947 e che potrebbero essere la nostra memoria storica siamo stati molto attenti a farli fuori negli ultimi mesi. Che sia mai che ci ricordino un attimino che cosa hanno passato e cosa hanno sacrificato e quanto hanno combattuto affinché noi oggi o meglio, fino a qualche mese, anno fa, potessimo dire ah posso andare a scuola, ah vado in ospedale e mi curano, ah posso andare a lavorare, ecco." 

"Vorrei tornare indietro con voi di settanta o qualcosa anni. Al 1947 perché? Perché noi parliamo spesso di Norimberga, come un punto di arrivo."

Il processo di Norimberga iniziò il 9 dicembre 1946 e si chiuse il 20 agosto 1947.


Video pubblicato da Forza del Popolo il 3 maggio 2021

Giorgia Tripoli: conflitti tra obbligo di vaccino e libertà di cura. Il consenso informato visto dall'interessato. Relazione dell'Avv. Giorgia Tripoli, Portavoce Nazionale di Mille Avvocati per la Costituzione. VERONA 17-18 aprile 2021. LIBERTÀ PERSONALI E DIRITTI UMANI. Congresso di Mille Avvocati e Mille Medici per la Costituzione. Organizzazione: Lillo Massimiliano Musso (Forza del Popolo) In collaborazione con ComiCost, AMPAS, Sindacato SUOMI www.forzadelpopolo.org - www.milleavvocati.it - www.millemedici.it Pubblicazione autorizzata citando la fonte: https://youtu.be/q_FJSeKuuro Giorgia Tripoli: conflitti tra obbligo di vaccino e libertà di cura - Verona. Riavvicinamento Sociale del Migliore Tipo












IL PROCESSO DI NORIMBERGA AI DOTTORI per crimini della Seconda Guerra Mondiale: VACCINI SPERIMENTALI, ESPERIMENTI EPIDEMICI.


I corsi e i ricorsi storici. La storia è ciclica, si ripete e in che modo, con quali modalità e obiettivi rivelati, manifesti e quali nascosti alla massa, all'Umanità? E chi i colpevoli?


IL PROCESSO DI NORIMBERGA
Processo ai dottori per crimini compiuti durante la Seconda Guerra Mondiale:
Il Processo ai dottori (ufficialmente United States of America v. Karl Brandt, et al.) fu il primo dei dodici "Processi secondari di Norimberga" che le autorità militari statunitensi indissero a Norimberga, Germania, dopo la seconda guerra mondiale contro i sopravvissuti appartenenti a organizzazioni militari, politiche ed economiche della Germania nazional-socialista.
I dodici processi vennero celebrati esclusivamente da corti militari statunitensi.
La corte militare processò ventitré persone, tra dottori e amministratori, accusati di avere preso parte a crimini di guerra e crimini contro l'umanità partecipando a esperimenti nazisti su esseri umani in nome della scienza.
Le accuse rilevarono che nella Germania nazionalsocialista i medici tedeschi pianificarono e attuarono il programma di eutanasia Aktion T4, ossia l'uccisione sistematica di persone ritenute "indegne alla vita" (ritardati mentali, internati e disabili) e che durante la seconda guerra mondiale gli stessi medici condussero esperimenti pseudo-scientifici nei campi di concentramento sui prigionieri senza il loro consenso. Ebrei, polacchi, russi e zingari furono i "prescelti"; la maggior parte morì o rimase permanentemente menomata.
Il processo incominciò il 9 dicembre 1946 e si chiuse il 20 agosto 1947. Furono ascoltati 85 testimoni ed esaminati 1471 documenti.
Dei ventitré imputati, venti erano medici (Brack, Rudolf Brandt e Sievers erano ufficiali nazisti); tutti gli imputati si dichiararono non colpevoli; sette furono assolti, sette ricevettero condanna a morte; i rimanenti furono condannati al carcere con diversi gradi di imputazione.
Cospirazione a commettere crimini di guerra e crimini verso l'umanità.
Gli imputati da settembre 1939 ad aprile 1945 presero parte a un disegno comune e cospirarono, accettando insieme e con altri, di commettere crimini di guerra e contro l'umanità; tutti gli imputati insieme o con altri parteciparono come leader, organizzatori, investigatori e complici nella formulazione e nelle esecuzioni dei crimini.
Alcuni Capi d'accusa
Crimini di guerra
Gli imputati, da settembre 1939 ad aprile 1945, illegalmente, volontariamente e intenzionalmente, commisero crimini di guerra come definito dall'Art. II del Control Council Law n. 10, precisamente esperimenti medici senza il consenso del paziente, su prigionieri di guerra e civili nelle zone occupate, e partecipazione allo sterminio di massa nei campi di concentramento.
VACCINI SPERIMENTALI, ESPERIMENTI EPIDEMICI ed altri crimini

Esperimenti sulla malaria
Da febbraio all'aprile 1942 esperimenti furono condotti al campo di Dachau per la ricerca sul vaccino della malaria. Prigionieri sani del campo furono infettati dalle zanzare o da iniezioni di estratti delle mucose delle zanzare. Dopo aver contratto la malaria furono trattati con vari farmaci per vederne la relativa efficacia. Oltre 1 000 prigionieri furono utilizzati in questi esperimenti.
Karl Brandt, Handloser, Rostock, Gebhardt, Blome, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick e Sievers furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

Esperimenti epidemici sull'epatite virale (itterizia)
Da giugno 1943 a gennaio 1945 ai campi di Sachsenhausen e Natzweiler furono effettuati esperimenti a beneficio delle forze armate, alla ricerca delle cause e vaccini sull'epidemia itterica. I soggetti venivano deliberatamente infettati dall'ittero provocandone la morte o gravi danni fisici. Karl Brandt, Handloser, Rostock, Schroeder, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Sievers, Becker-Freyseng, Schaefer e Beiglboeck furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

Esperimenti di sterilizzazione
Da marzo 1941 a gennaio 1945 esperimenti di sterilizzazione furono condotti nei campi di Auschwitz e Ravensbruck. Il fine di questi esperimenti era sviluppare un metodo che risultasse appropriato alla sterilizzazione di milioni di persone in poco tempo e con minimo sforzo. Furono utilizzati i raggi X, operazioni chirurgiche e svariate droghe, provocando la sterilizzazione e molteplici menomazioni fisiche e mentali, se non la morte.
Karl Brandt, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Brack, Pokorny e Oberheuser furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.
Esperimenti sul tifo petecchiale
Da dicembre 1941 a febbraio 1945 furono condotti esperimenti nei campi di Buchenwald e Natzweiler a beneficio delle forze armate, sull'efficacia di vaccini contro il tifo petecchiale. A Buchenwald numerosi prigionieri furono deliberatamente infettati con il batterio per valutarne la sopravvivenza; più del 90% morirono. Ad altri detenuti furono iniettati svariati vaccini e sostanze chimiche per valutarne l'efficacia: il 75% fu vaccinato o alimentato con sostanze chimiche e dopo un periodo di 3-4 settimane, infettati dal batterio di tifo petecchiale. L'altro 25% fu infettato senza prevederne una vaccinazione per vedere i risultati. Furono condotti esperimenti sulla febbre gialla, vaiolo, tifo e paratifo A e B, colera, difterite.
Karl Brandt, Handloser, Rostock, Schroeder, Genzken, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Sievers, Rose, Becker-Freyseng e Hoven furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

Esperimenti su sostanze velenose
Da dicembre 1943 a ottobre 1944 al campo di Buchenwald furono condotti esperimenti sugli effetti di diversi veleni sull'essere umano. Il veleno veniva segretamente somministrato ai prigionieri nel loro cibo; chi non moriva per avvelenamento, veniva ucciso per poterne effettuare l'autopsia.
Genzken, Gebhardt, Mrugowsky e Poppendick furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.


#processoaidottori #norimberga #nazismo

Il Processo ai dottori: i medici nazisti sul banco degli imputati



Video pubblicato da StudentiTv il 2 dicembre 2018 su You Tube

"Il 9 dicembre 1946 inizia a Norimberga il cosiddetto Processo ai dottori. Sul banco degli imputati ci sono i medici nazisti, accusati di aver condotto degli esperimenti su esseri umani. E quello che si legge nei capi d'accusa è davvero agghiacciante."






Le SS furono dichiarate organizzazione criminale dal Tribunale Internazionale Militare.


Gli imputati


NomeRuoloImputazioneSentenza
1234
Hermann Becker-Freyseng.jpg
Dott. Hermann Becker-Freyseng
Stabsarzt Capitano del servizio medico delle LuftwaffeICC 20 anni di carcere, pena commutata a 10 anni
Wilhelm Beiglboeck KZ-Arzt.jpg
Dott. Wilhelm Beiglböck
Medico consulente della LuftwaffeICC 15 anni di carcere, pena commutata a 10 anni
Kurt Blome KZ-Arzt.jpg
Dott. Kurt Blome
Vice segretario di Stato alla Sanità presso il Ministero degli Interni (Reichsgesundheitsführer)III Assolto
Viktor Brack Nürnberg 2.jpg
Viktor Brack
Oberführer (colonnello) nelle SS e Sturmbannführer (maggiore) nelle Waffen SS; capo amministrativo della Cancelleria del Fuhrer nel NSDAPICCCImpiccagione
Karl Brandt SS-Arzt.jpg
Dott. Karl Brandt
Gruppenführer Comandante di divisione SS e Tenente generale delle Waffen-SS, commissario del Reich per la Sanità, medico accompagnatore personale di Adolf Hitler; membro del "Consiglio delle Ricerche del Reich" (Reichsforschungsrat)ICCCImpiccagione
Rudolf Brandt (SS-Mitglied).jpg
Rudolf Brandt
Standartenführer (colonnello) nelle SS; Funzionario personale amministrativo del "Reichsführer SS" Himmler, Consigliere ministeriale e a capo dell'ufficio ministeriale del Ministero degli interni del ReichICCCImpiccagione
Fritz Fischer KZ-Arzt.jpg
Dott. Fritz Fischer
"Sturmbannführer" (maggiore) delle Waffen SS e assistente medico di Gebhardt alla clinica di HohenlychenICCCCarcere a vita; pena commutata a 15 anni
Karl Gebhardt, SS-Arzt.jpg
Dott. Karl Gebhardt
"Gruppenführer" (.. SS) e "Generalleutnant" (general maggiore nelle Waffen SS); medico personale di Himmler; Capo chirurgo dello Staff dei medici del Reich e della Polizia; Presidente della Croce Rossa TedescaICCCImpiccagione
Karl August Genzken KZ-Arzt.jpg
Dott. Karl Genzken
Gruppenführer comandante di Divisione delle SS e Generalleutnant (maggiore) nelle Waffen SS; Responsabile del dipartimento medico delle Waffen SSICCCCarcere a vita; pena commutata a 20 anni
Siegfried Handloser NS-Arzt.jpg
Dott. Siegfried Handloser
Generaloberstabsarzt (Comandante capo) e ispettore del servizio medico delle Forze Armate; Responsabile della Sanità delle Forze Armate (Chef des Wehrmachtsanitätswesens)ICC Carcere a vita; pena commutata a 20 anni
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Dott. Waldemar Hoven
"Hauptsturmführer" - Capitano delle Waffen SS e Responsabile medico nel campo di concentramento di BuchenwaldICCCImpiccagione
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Dott. Joachim Mrugowski
"Oberführer" - colonnello brigadiere e responsabile dell'istituto d'Igiene delle Waffen-SS e della sezione medica del Reich (Oberster Hygieniker, Reichsarzt SS und Polizei)ICCCImpiccagione
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Dott. Herta Oberheuser
Medico al campo di concentramento di Ravensbrück e assistente medico di Gebhardt alla clinica di HohenlychenICC 20 anni di carcere, pena commutata a 10 anni
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Dott. Adolf Pokorny
Medico specialista in malattie della pelle e venereeIII Assolto
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Dott. Helmut Poppendick
Obersturmführer (comandante superiore) delle SS e Responsabile dello Staff personale dei medici SS e della polizia.IIIC10 anni di carcere
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Dott. Hans Wolfgang Romberg
Dottore dello Staff del Dipartimento medico dell'aviazione e dell'istituto tedesco di esperimenti per l'aviazione.III Assolto
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Dott. Gerhard Rose
"Generalarzt" Brigadiere generale del servizio medico Luftwaffe; vicepresidente e insegnante al Robert Koch Institute della medicina tropicaleICC Carcere a vita, pena commutata a 15 anni
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Dott. Paul Rostock
Direttore di chirurgia della clinica ortopedica dell'università di Berlino; consulente chirurgico militare e capo dell'ufficio medico scientifico e ricercaIII Assolto
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Dott. Siegfried Ruff
Direttore del dipartimento medico dell'aviazione dell'istituto tedesco di esperimenti per l'aviazione[6]III Assolto
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Dott. Konrad Schäfer
Dottore dello Staff dell'Istituto medico di aviazione a BerlinoIII Assolto
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Dott. Oskar Schröder
Generaloberstabsarzt (Comandante generale del servizio medico); Responsabile dell'Ispettorato alla Sanità alla LuftwaffeICC Carcere a vita; pena commutata a 15 anni
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Wolfram Sievers
Standartenführer (colonnello) delle SS; Segretario generale della "Ahnenerbe" e direttore dell'istituto per le ricerche militariICCCImpiccagione
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Dott. Georg August Weltz
Oberfeldarzt Luogotenente colonnello del servizio medico della Luftwaffe e responsabile dell'istituto per la medicina aeronautica a MonacoIII Assolto

I — Imputato   C — Colpevole

Le sentenze di impiccagione furono eseguite nella prigione di Landsberg am LechBaviera il 2 giugno 1948[7].

Le pene furono commutate in sede d'appello il 31 gennaio 1951 dal giurista John Jay McCloy preposto al controllo militare della zona U.S. in Germania.

La differenza tra il ricevere una sentenza di carcere a vita o di morte fu decretata dall'appartenenza a "un'organizzazione dichiarata criminale da una sentenza del Tribunale Internazionale militare", le SS.






Il processo di Norimberga (film)

Film con con Alec Baldwin Jill Hennessy Christopher Plummer Brian Cox arringa iniziale







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"CHI ERANO I PROPRIETARI DELLA BAYER ?????
Roberto Filiberto Gorelli nel suo post:
Degli assassini e anche ora sono gli stessi!"






















Beppe grillo parla dei Farmaci Bayer  (video)









"Sotto il regime nazista, Bayer, allora sussidiaria del consorzio chimico IG Farben, condusse molti esperimenti medici sui deportati che riuscì a ottenere dai campi di concentramento.
Ecco alcuni estratti da cinque lettere inviate dalla Casa Bayer al comandante di Auschwitz, pubblicate sul Resistant Patriot nel febbraio 1947:
Le lettere, trovate alla liberazione di Auschwitz dall’Armata Rossa, risalgono all’aprile-maggio 1943.
Prima lettera:“Stiamo progettando di sperimentare un farmaco soporifero, sarebbe possibile metterci a disposizione alcune donne? E a quali condizioni, comprese le formalità concernenti il trasporto nel caso queste donne facciano al caso nostro?”.
Seconda lettera:“Abbiamo ricevuto la vostra lettera. Considerando esagerato il prezzo di 200 marchi ve ne offriamo 170 per capo. Ci servono 150 donne”.
Terza lettera:“D’accordo per il prezzo convenuto. Preparateci un lotto di 150 donne sane che noi manderemo a prelevare quanto prima”.
Quarta lettera:“Abbiamo a disposizione il lotto di 150 donne. La vostra richiesta è stata soddisfatta nonostante i soggetti siano indeboliti e smunti. Vi terremo informati sui risultati degli esperimenti”.
Quinta lettera:“Non è stato possibile concludere gli esperimenti. I soggetti sono morti. Vi scriveremo presto per chiedervi di preparare un altro lotto”.
Anche IG Farben, il consorzio Bayer, forniva ai nazisti lo Zyklon B e sfruttava in maniera massiccia la forza lavoro dei campi di concentramento nelle sue fabbriche.
Condannato per crimini contro l’umanità a Norimberga e poi sciolto, IG Farben ha ancora uno status legale, nonostante il suo smantellamento tra Bayer, BASF e Hôchst.
E ora, quando ci sarà la Norimberga per il capitalismo?"












"Una volta era Dio a farci ammalare non una multinazionale del cazzo" (cit. Beppe Grillo)




























Tribunale di Norimberga: "La somministrazione di farmaci, contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l'Umanità"

 








































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GRANDIOSO! DA DIFFONDERE! NORIMBERGA 2 E' INIZIATA!!!!



Video pubblicato il 13 marzo 2021 da

Dentro la Notizia - RobyMaster














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UN BERGAMASCO INDIGNATO stanco di sentir dire, rispetto a quanto avvenuto mesi scorsi: - Vieni a vedere a Bergamo!

 

Immagine:  Hinterland bergamasco - Wikipedia

Ho letto su You Tube  un commento pubblico ad un video di Morris San. Questo commento che riporto qui, a mio parere, è ancor più significativo del video stesso. Il commento ha già avuto in poche ore ben 315 mi piace

Indico il link del video: 

https://www.youtube.com/watch?v=Ge602XELZiI



Ottobre 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 


La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo) 









IL COMMENTO

Scrive un bergamasco: "Adesso sono stanco di sentir dire, rispetto a quanto avvenuto negli ultimi mesi: - Vieni a vedere a Bergamo!!! -. Io sono di Bergamo, e non accetto che la città sia strumentalizzata per propaganda di regime. Chiedo a queste capre: cosa dovremmo vedere qui a Bergamo? Le pecorone che si mettevano in fila per vaccinarsi senza ragione contro la meningite e l'influenza compromettendo il proprio sistema Immunitario, magari prima di andare a visitare i propri anziani nelle Rsa, quando un nuovo viru s simil-influenzale circolava da ottobre 2019?
Dovrei vedere fobici che si accalcavano inutilmente nei PS per una linea di febbre in più, finendo inutilmente ricoverata? Dovrei vedere deceduti per un protocollo sbagliato, che la maggior parte dei medici ha continuato a praticare ben oltre ogni logica, senza metterlo in discussione?
Dovrei vedere la farsa dei camion militari con autisti SENZA mascherina che, in probabile sovrannumero, inscenavano una marcia funebre in mezzo alla città per terrorizzare la gente detenuta, portando via cadaveri che erano stati fatti accumulare per giorni e facendo credere che fossero morti tutti insieme, quando pochi camion frigoriferi civili avrebbero potuto fare la stessa cosa con molta più discrezione?
Dovrei vedere i cadaveri bruciati, come i mafiosi li sciolgono nell'acido, per non scoprire con le autopsie che molti erano morti d'altro? Dovrei vedere le cause di decesso per altri problemi quasi scomparse e morire tutti e improvvisamente solo di covid?
Ve lo domando ancora: COSA dovremmo vedere qui a Bergamo?
Vi do l'unica risposta sensata: una gigantesca messa in scena costruita sulla serenità e l'incolumità delle persone. Una farsa vergognosa.
E come in tutte le farse non possono mancare i personaggi fondamentali: le comparse in maschera".



Audizione del Prof. BACCO presso la Camera dei Deputati. Ascoltate, da brividi!



VIDEO CENSURATO SU YOU TUBE, SE DESIDERATE VEDERLO CERCATEVELO ALTRO, MAGARI SE SIETE FORTUNATI E PERSPICACI LO TROVATE.








LORETTA BOLGAN-COVID-19; NUOVE SPERANZE DI PREVENZIONE E CURA




Casa del Sole TV LORETTA BOLGAN (Video del 24 novembre 2020)

"COVID-19; NUOVE SPERANZE DI PREVENZIONE E CURA CRESCERE INFORMANDOSI intervista LORETTA BOLGAN, Ricercatrice e consulente scientifico, per parlare di cure e di strategie di prevenzione contro il Covid-19. In questa intervista si cerca di comprendere meglio e in maniera chiara cos’è il Sars-Cov2, alla luce delle ultime scoperte, distinguendo il virus dalla malattia vera e propria denominata appunto Covid-19. Il lavoro di studio e di ricerca della dott.ssa Loretta Bolgan ci permette oggi di fare chiarezza su molte questioni non trattate in maniera sufficientemente chiara ed esauriente da parte del mainstream. La documentazione completa, messa a disposizione gratuitamente dalla dott.ssa Bolgan, è consultabile al link http://studiesalute.it L’arrivo dell’inverno e le basse temperature ci espongono, come ogni anno, all’influenza stagionale comune, ma oggi, con i Pronto Soccorso in difficoltà ed affollati a causa della paura da Covid-19 che si sta diffondendo nella popolazione, occorre informare responsabilmente i cittadini per evitare ulteriori criticità. Come possiamo, dunque, distinguere una comune influenza dal Covid-19? Quali i sintomi da attenzionare? Una strategia di prevenzione è possibile contro un virus come il Sars-CoV2? E se sì, come? L’alimentazione e gli integratori alimentari possono interagire positivamente con il nostro organismo ed esserci di aiuto anche contro il Sars-Cov2? Importante anche la sanificazione degli ambienti al chiuso: quali sono le strategie migliori per una sanificazione efficace? Gli ultimi studi evidenziano il rischio di danni a lungo termine dopo la guarigione dei pazienti Covid, ma di cosa si tratta precisamente? Le recenti dichiarazioni da parte di diverse case farmaceutiche fanno prevedere l’arrivo di un vaccino anti-Covid in tempi brevi. Dunque, possiamo fidarci? A quali rischi ci espone questa corsa all’immunità tramite vaccino? La notizia dei visoni abbattuti in Danimarca ha allarmato gli scienziati e portato a parlare di “spillover inverso”. Cos’è accaduto e cosa significa realmente tutto ciò? Questione tamponi: con quali criteri sono processati i tamponi? I laboratori di analisi seguono tutti gli stessi protocolli? La Cina oggi dichiara di essere libera dal virus; se fosse davvero così, perché in Europa la situazione è nettamente diversa? Quali gli errori commessi? A queste domande ed a molte altre risponde la dott.ssa LORETTA BOLGAN ai microfoni di CRESCERE INFORMANDOSI."








«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)








Firmando scarichiamo la ASL da responsabilità in ordine ad eventuali effetti colleterali, per questo la ASL, forte di questo consenso informato, può cagionare o suscitare, direttamente o indirettamente, danni anche gravi ai cittadini, l'esonero rende  quasi immune la ASL e i suoi operatori. Le tecniche ed i metodi invasivi diagnostici e di cura non risultano del tutto affidabili e senza rischi per chi ci si sottopone. In genere, i danni sono superiori ai vantati intenti curativi o preventivo-diagnostici della Azienda ASL o dalle nazionali e multinazionali  del farmaco (queste ultime sono delle S.p.A a tutti gli effetti), propagandati pressoché insistentemente sul piano psicologico di ciascuno in modo martellante tramite i mass media, poiché il loro metodo è aggressivo e pesantemente ed  intrinsecamente negatorio della salute e del benessere dei cittadini.






Una mamma ha commentato: " ho ascoltato le testimonianze dei casi di danneggiati da vaccino e sono tutte cose di cui sono al corrente...il libro del prof Montanari è chiaro su tutta la faccenda: parla non solo dell’aspetto della composizione chimica (pubblicando gli spettri dei vaccini analizzati e facendone un accurata analisi - sono laureata in chimica applicata all’università e preferisco i dati alle discussioni ipotetiche e vaghe fatte da molti medici)...inoltre spiega anche gli aspetti clinici, medici e giuridici salienti sull’argomento. 


Una cosa mi sento di aggiungere sul CONSENSO INFORMATO: è quel documento che ti fanno firmare anche prima di operazione chirurgica o di un piano di cura che sia dal medico o dal dentista (o anche solo se vai a fare una TAC con contrasto) nel quale si afferma che TI HANNO AVVERTITO DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NEL PIANO DI TRATTAMENTO, per cui tu paziente FIRMANDO TI ASSUMI LA RESPONSABILITÀ di EVENTUALI EFFETTI COLLATERALI: NEL CASO DEI VACCINI LA RESPONSABILITÀ RICADE SUI GENITORI CHE FIRMANDO ESONERANO I MEDICI. Delle precauzioni spiegate invece dal prof Montinari sicuramente approfondirò al più presto su quali indagini preliminari fare ( probabilmente saranno genetiche visto che i prik-test o test allergologici non danno degli esiti molto certi su bambini con età inferiore ad un anno)."



***








IL BUSINESS DELLA MALATTIA



Roma oltre 2000 anni fa: si riteneva importante vivere con coscienza e con sobrietà. 

La medicina non era vietata ma semplicemente tollerata, in ogni caso Roma a quel tempo rappresentava uno stile di vita, salute significava sapersi mantenere in ottima forma, senza un'ossessione. 
La medicina moderna secondo Vaccaro: uno stile per farci star male, per farci ammalare, persino per farci scomparire o ridurre di numero, la malattia significa business.

Fonte: Valdo Vaccaro







Aprile  2018 |



In Italia: medici operano pazienti sani per riscuotere tangenti.







Tangenti in due ospedali di Milano: operazioni inutili ai pazienti sani per intascare i soldi








La medicina a Roma – Breve storia della medicina 


La medicina a Roma –  Plinius Caecilius Secundus (Como 23 d.C.- Stabiae 25 agosto 79 d.C.), conosciuto  con il nome di Plinio il Vecchio, nella sua monumentale opera scientifica “Naturalis historia”, scrive che per i primi seicento anni della sua esistenza, Roma non ebbe medici
Anticamente, il “civis romanus” disprezzava l’arte medica come professione e chi la praticava, perché a pagamento. L’attività sanitaria veniva esercitata esclusivamente in privato dal “pater familiae” su tutti i componenti della sua famiglia allargata (moglie, figli, schiavi), con metodi empirico-naturali (uso di erbe, minerali e pratiche tradizionali), riti e formule magiche. A tali sistemi si affiancava anche una medicina teurgico-sacerdotale, professata nei templi dedicati alle divinità preposte alla salute.

Dipinto su vaso dell'antica Grecia, che mostra un medico (iatros) che salassa un paziente. | via Wikipedia 
Il salasso è una delle più antiche pratiche mediche, essendo stato praticato in diversi popoli antichi, tra cui gli abitanti della Mesopotamia, gli Egizi, i Greci, i Maya, e gli Aztechi. In Grecia, il salasso era in uso nel periodo di Ippocrate, che cita il salasso ma che in generale si affidava a tecniche dietetiche. Erasistrato, comunque, teorizzò che molte malattie fossero causate da pletore, cioè eccessi, nel sangue, e consigliò di trattare queste pletore inizialmente con l'esercizio, il sudore, la riduzione di alimentazione, e il vomitoErofilo era a favore del salasso. Arcagato, uno dei primi medici greci a praticare a Roma, utilizzò ampiamente il salasso.



A partire dal III sec. a.C. (con la corrente innovativa suscitata dall’Ellenismo) e con la conquista della Grecia (divenuta provincia romana dal 27 a.C.), si cominciarono a vedere in giro per Roma i primi medici di professione.

Medici provenienti principalmente da quella regione del Mediterraneo, che svolgevano a pagamento la loro arte con metodi razionali e che avevano un bagaglio di esperienza e di nozioni frutto di anni di lavoro e di studio.
La loro attività non ebbe vita facile: a stento, e solo col tempo, riuscì ad essere accettata e a penetrare nelle abitudini dei romani. Furono soprattutto i più ricchi, che iniziarono a rivolgersi ai professionisti, anche perché avevano i mezzi per pagare gli onorari di quelli più bravi. In genere però la medicina, intesa come arte basata sulla scienza, convivesse lungamente con il disprezzo e ladiffidenza della gente comune. Nell'antica Roma, le pratiche curative di carattere religioso, magico, empirico e domestico,  costituivano il bagaglio culturale e cultuale della comunità.
E' proprio a Roma che, in particolare, si evidenziò con la medicina  la grande dicotomia sempre esistita tra le sue classi economico-sociali. 


Per tutti i secoli della durata del suo Impero,  mentre i nobili e i più abbienti finirono col convincersi della migliore efficacia dei servigi offerti dai medici razionali (alcune famiglie arrivarono ad acquistare schiavi medici, o a provvedere all’istruzione di quei servi che mostravano di possederne le capacità; altre affrontavano senza batter ciglio onorari spesso proibitivi di professionisti famosi), alla gente più povera o meno colta restava solo il rivolgersi a quei terapisti improvvisati, praticoni e ciarlatani, senza preparazione e attendibilità di cui Roma era piena (era facile a Roma millantarsi medico e, con un’istruzione inesistente o approssimativa, aprire una “taberna medica”, cioè un ambulatorio), oppure rivolgersi alle divinità in attesa speranzosa e fatalistica di una grazia miracolosa.

I numerosi “ex voto” provenienti dalle favisse (depositi dei templi dedicati agli dei preposti alla salute, quali Esculapio, Minerva Medica, Giunone, Apollo, per nominarne alcuni), che riempiono molte delle vetrine dei musei archeologici moderni, dimostrano la grande diffusione culturale di tale atteggiamento fideistico. Va precisato che l’importanza data all’intervento divino in tutti i fenomeni della vita era una caratteristica comune e presente in tutte le classi sociali dei romani (assai religiosi e anche superstiziosi): pertanto, anche per ciò che riguardava la salute e malgrado la maggiore razionalità propria dei ceti più elevati, esisteva, in tutti e sempre, uno spazio di rispetto e credibilità destinato a poteri religiosi o arcani.
I primi medici che arrivarono a Roma non erano uomini liberi: con la conquista della Grecia, molti medici stranieri (uomini e donne) vennero presi prigionieri per essere venduti come schiavi. Inoltre, data la crisi economica determinatasi nelle loro regioni originarie a causa del cambiamento politico epocale, molti medici stranieri si vendevano, di loro iniziativa, per poter raggiungere Roma con la prospettiva di riuscire a guadagnare molto danaro e, in seguito, essere in grado di ricomperare la propria libertà. I primi medici furono, perciò, “servi medici”: cioè schiavi che possedevano quel particolare bagaglio di conoscenze e capacità che li distinguevano dagli altri servi, e in virtù del quale riuscivano ad acquisire privilegi, indipendenza e libertà di movimento. Si trattava di schiavi particolarmente preziosi, con cui di frequente i padroni finivano con lo stabilire rapporti affettivi e di fiducia e spesso accadeva che provvedessero essi stessi, spontaneamente, alla loro emancipazione.

L’attività medica in Roma, quindi, anche se inizialmente disprezzata proprio perché esercitata da persone di condizione servile, dimostrò di fruttare danaro a chi l’esercitava, e la possibilità di fare fortuna a chi riusciva a crearsi notorietà e prestigio professionali.

La crescente consapevolezza nella società della migliore attendibilità dei metodi scientifici rispetto a quelli tradizionali, indusse Giulio Cesare a favorire l’immigrazione dei medici, concedendo la cittadinanza romana a tutti coloro che esercitavano in Roma.

Anche Augusto diede a tali professionisti particolari privilegi, ed assicurò a se stesso e alla sua famiglia la presenza continuativa di un sanitario, con il titolo di “medico della casa di Augusto”. 

Gli Imperatori che seguirono, attribuirono loro molti altri vantaggi, tra i quali l’esenzione dalle imposte e dal servizio militare; assunsero anche medici personali, creando la figura dell’ “Archiater Sacri Palatii” e, col tempo, valutarono politicamente utile assegnare medici ad ogni regione, per assicurare un servizio pubblico di assistenza sanitaria anche alle persone più povere. Ebbero pure medici propri le imprese pubbliche: come i teatri, le palestre dei gladiatori.

La medicina a Roma – Un medico, venuto a Roma ai tempi di Pompeo Magno e divenuto celeberrimo fu Asclepiade, i cui scritti sono citati da Plinio, Celso, Galeno e Celio Aureliano. Egli fu medico di Crasso e di Cicerone. Accumulò un’enorme fortuna con i proventi della sua professione. Si racconta che sia divenuto famoso quando durante un funerale seppe riconoscere nel defunto un caso di catalessi e riuscì a risvegliarlo. La gente gridò al miracolo e il clamore di tale episodio ebbe vastissima eco.

I metodi curativi di Asclepiade, seguace di Epicuro, si basavano sul principio di una condotta di vita salutare: diete, ginnastica, passeggiate, corse, idroterapia e movimento del corpo in genere all’aria aperta. Con lui ebbe inizio la fortuna delle palestre, delle terme e dei bagni in acque termali. Fu anche un medico di grande finezza clinica e pratica, che, con un’intuizione che lo avvicina molto a concetti propri dell’epoca attuale, fondava le sue terapie non solo sulla base dell’osservazione attenta dei sintomi, ma anche sullo studio delle circostanze ambientali del malato, considerando parte integrante della cura il favorire situazioni di benessere e felicità psico-fisica quali il godimento della musica o di altre cose gradevoli e rasserenanti.


Famosissimo divenne Claudio Galeno (Pergamo 129 d.C.- Roma 200 circa). Egli studiò a Smirne, a Corinto e ad Alessandria nella scuola di anatomia. Fu nominato medico dei gladiatori. L’Imperatore Marco Aurelio lo chiamò a corte nel 169. A Roma ebbe modo anche di affermarsi con grande successo. Fondò una scuola di anatomia.

Galeno impose la sua autorità scientifica su tutte le specializzazioni mediche. Le sue teorie furono considerate una base dogmatica e indiscutibile almeno fino al VII secolo.

Fu, inoltre, un grande farmacologo: la sua farmacopea comprendeva 473 piante medicinali, che egli raccoglieva personalmente, e che scopriva, specie durante i suoi viaggi. Preparava da sé i farmaci. Studiò le proprietà delle piante e le sue osservazioni costituiscono ancora la base dell’odierna farmacologia galenica.




I medici di quell’epoca avevano a loro disposizione solo le conoscenze scientifiche e le teorie degli studiosi che li avevano preceduti, il proprio intuito e una meticolosa attenzione nell’osservare i sintomi del paziente. Non disponevano delle certezze fornite dalle tecnologie moderne. Malgrado ciò, furono capaci di diagnosticare un numero notevole di malattie e trovare valide terapie.

Si crearono molte specializzazioni, sulla base degli studi a cui i medici indirizzavano il loro particolare interesse.

Vi furono medici specializzati nelle malattie infettive, che a Roma costituivano una delle più ricorrenti cause di morte, specie nelle classi più umili della società. Polmonite, meningite, difterite, tifo, le varie forme di tubercolosi, malattie contagiose in genere, trovavano nelle condizioni ambientali (abitazioni inidonee e sovraffollate, scarsa disponibilità di acqua e, quindi, di igiene, alimentazione inadeguata) terreno fertile per diffondersi, trasformandosi spesso in epidemie.

Numerosi furono in tutto l’Impero gli oculisti, i disturbi e le malattie degli occhi erano molto frequenti.
Vi furono chirurghi odontoiatri, la cui scienza e capacità derivavano dalle scuole e dalle esperienze degli Egizi, dei Fenici, dei Greci, e degli Etruschi, e vi furono anche medici chirurghi di ogni altro tipo. L’attività di tutti costoro, in assenza degli anestetici e dei metodi meno invasivi odierni, era sinonimo di tortura e di macelleria. Gli strumenti da essi utilizzati sono in mostra  nei musei archeologici e, al solo vederli, non si può fare a meno di rivolgere un pensiero di umana commiserazione nei confronti dei malcapitati che ne dovettero provare l’uso su di sé.
Ad una potenza sostanzialmente militare come quella di Roma, non potevano mancare, assegnati ad ogni unità organizzativa dell’esercito, medici e chirurghi specializzati che ne dovevano assicurare la necessaria efficienza e, in particolar modo, il superamento delle inevitabili emergenze causate dai combattimenti.

Numerose furono le donne che si occuparono di attività sanitarie. Molte a livello empirico: persone che conoscevano le virtù delle erbe e le somministravano ai loro clienti; altre esercitavano nel campo specifico della ginecologia, come le levatrici e le ostetriche che assistevano le donne nella gravidanza e nel parto.

Vi fu anche un gran numero di donne medico, specializzate principalmente in ginecologia e ostetricia. Ma se ne possono annoverare pure molte altre che si dedicarono a campi scientifici diversi. Plinio il Vecchio riporta i nomi di Salpe di Lemno come valente oculista e Olimpia di Tebe, come nota ginecologa. Famosa fu una certa Cleopatra (II sec.d.C., vissuta a Roma), che scrisse un trattato “De Geneticis” sulla ginecologia, sulla dermatologia e sulla cosmesi, molto utilizzato almeno fino al VI secolo. Però tale opera, essendo stata più volte ricopiata, in seguito finì con l’essere confusa con altre e attribuita ad autori diversi da lei, ovviamente uomini.

Lo stesso accadde ad Aspasia, che scrisse un testo sulle malattie femminili, ormai perduto, e che, col tempo, fu invece attribuito ad un uomo di nome Aspasio.


L’attribuzione a uomini di alcune opere di valore: mediche, scientifiche o altro, nei sistemi patriarcali non è un fatto così eccezionale o accidentale. Una spiegazione nella logica del loro “indiscutibile” assioma sull’inferiorità femminile, il quale crea grande difficoltà e, spesso, il rifiuto a riconoscere in genere intelligenza, capacità e meriti alle donne; in modo particolare, poi, quando questi si dimostrano molto elevati, come negli ambiti di maggiore prestigio ed eccellenza, quali possono essere le varie branche della scienza e della ricerca o di coraggio nel caso di altre imprese.

Le società patriarcali, in simili riconoscimenti vedono vacillare l’impalcatura dei pregiudizi accumulati col tempo a giustificazione della loro misoginia e, quindi, messa in discussione l’esclusività dei valori da esse posti a base dell’identità e del prepotere maschile e ciò si verifica ancora in troppi Paesi.
Nella cultura occidentale questo fenomeno “sembra” far parte in buona parte del passato, ma per millenni è stata una storica, pesante realtà, sino a tempi recenti.















LO STRAPOTERE DELLA CLASSE MEDICA


LO STRAPOTERE DELLA CLASSE MEDICA


Non è questione di fragilità È giustissimo non essere preparati mentalmente a una asportazione decisa dal primo che arriva, pronto  a distruggere delicatissimi equilibri. Una medicina degna di rispetto è quella che punta al ripristino intelligente di tali equilibri, e non a un semplicistico ricorso al bisturi.

La medicina ignora deliberatamente le funzioni autoguarenti del corpo umano. L’inquietudine, il panico e le paure ingenerati dalle pressioni mediche aggrava le condizioni .

STARE ALLA LARGA DAL BISTURI È GIUSTO, LOGICO E NORMALE
Solitamente la classe medica ritiene un organo guaribile (quando lo ritiene guaribile) mediante asportazione, secondo i vezzi, le decisioni e i verdetti di un qualsiasi medico, sia egli mediocre, bravo o anche premio Nobel del settore. Stiamo attenti a difendere con le unghie e coi denti l’integrità inviolabile del nostro corpo.

I METODI SBRIGATIVI DELLA MEDICINA NON RAPPRESENTANO AFFATTO UNA SOLUZIONE IDEALE
I problemi  di sovente sono inguaribili coi mezzi della disinvolti ed invasivi della medicina, la quale nulla fa contro il disordine organico o mentale che sta alla base causativa della alterazione in corso, ma si limita a intervenire chirurgicamente.
VIVERE DA PERSONE MUTILATE NON È AFFATTO UNA CONDIZIONE INVIDIABILE
Vivere mutilati non è affatto una condizione invidiabile, come quella di vivere da persona medicalizzata e costretta ad assumere farmaci a vita.












CRIVEO : Valdo Vaccaro - Il perenne conflitto tra Igienismo e medicina Per un mondo basato sulla corretta alimentazione e non sui farmaci Conferenzaintegrale di Valdo Vaccaro ad Ascoli Piceno il 4 maggio 2013 presso la sala Docens del comune.





Biografia di Valdo Vaccaro


Valdo Vaccaro, nato a Mattuglie (Fiume), ex-Italia, nel 1943, da padre friulano e madre italo-croata, vive nei pressi di Udine con la moglie di Hong Kong Kathleen e i suoi due figli. Laureatosi in economia nel 1972 all’Università di Trieste, si è dedicato per tre anni all’insegnamento e al giornalismo. Dal 1975, dopo aver girato tutti i continenti per una grossa fabbrica udinese, ha iniziato a collaborare con diverse aziende nazionali per l’affermazione del Made in Italy nell’area asiatica. Parallelamente a questo filone professionale, ha continuato a credere e praticare la sua fede etica e salutistica, ad affinare il suo rispetto irremovibile per gli animali più brutalizzati e meno protetti. Si è laureato nel 2002 in filosofia e naturopatia
Valdo Vaccaro ha nel suo carnet una manciata di libri completati e altri in preparazione. È autore di “Alimentazione Naturale“,  “Storia dell’Igienismo Naturale” “Alimentazione Naturale 2” e “Dizionario di Salute Naturale“, editi da Anima Edizioni, nonché “Diabete“, edito da Hygea Edizioni. Sono a disposizione del pubblico internazionale “Manual Pratico de Higienismo” in spagnolo, da parte della Ediciones Obelisco. 
Oltre alle più di 6000 tesine del blog, è seguito dal pubblico in Italia e fuori confine,  da segnalare la direzione della HSU, Health Science University di Imola-Bologna, Scuola Superiore di Salute e di Comportamento, una scuola d’avanguardia igienistico-naturale che si pone in modo costruttivo al fianco del sistema istituzionale e della medicina olistica per offrire una nuova via, per promuovere un nuovo sistema esistenziale che aiuti le persone a vivere in armonia con le proprie necessità fisiologiche, etiche, estetiche, mentali e spirituali.







Stiamo entrando in una società di controllo

Si sta sta abbandonando il modello dell'uomo come animale politico, socievole, razionale. (FUSARO)


DIEGO FUSARO: "Stiamo entrandoè bene averne coscienzain una società di controllo

Sta finendo l'era della società disciplinare e stiamo entrando in una fase di società di controllo.


Quello che sta avvenendo molto evidentemente è il fatto che si sta sta abbandonando il modello dell'uomo  come animale politico, socievole, razionale.



Si sta imponendo, in coerenza con le logiche della tecnicizzazione capitalistica, il paradigma dell'uomo come animale tecnicizzato che sempre più diventa mero supporto della tecnica, un mero giocattolo nelle mani della tecnica, un mero apparato, una mera protesi di questo sistema che ha come fine non certo quello di valorizzare la vita umana rendendola migliore, semplicemente  l'unico valore è la nichilistica crescita autoreferenziale della tecnica stessa."











"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."



"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia. 
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato

Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimi
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso. Sai perché non vanno in galera?Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"




"Non viene il dubbio che dietro questa balla della prevenzione  ci sia l'ennesimo affare delle case farmaceutiche?  
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."





"La ricerca medica ha fatto tali e tanti passi avanti che quasi quasi non ci sono più persone sane
(Aldous Huxley).


"Purtroppo NON esistono in commercio farmaci privi di effetti collaterali anche seri e le statistiche sulla mortalità parlano chiaro: le cause iatrogene (dovute a errori medici) sono una delle prime tre cause di morte nel mondo, assieme al cancro e alle malattie cardiovascolari!

La ricerca statistica (basata su lavori scientifici) pubblicata nel 2003, dal titolo inequivocabile: "Death Medicine", denuncia negli Stati Uniti le seguenti cifre:

- "Reazioni avverse da farmaci in ospedale" provocano ogni anno 106.000 morti;
- "Reazioni da farmaci non in ospedale" --> 199.000 morti;
- "Gli errori medici" --> 98.000 morti.

Le reazioni avverse di farmaci prescritti da dottori, provocano (negli Stati Uniti) oltre 300.000 morti ogni anno!

Quando andiamo a “farci guarire” dal dottore, invece di ringraziarlo con reverenza per il tempo dedicatoci, uscendo soddisfatti dallo studio stringendo nelle mani ricette miracolose, impariamo a fare domande e a pretendere delle risposte, perché questo ci potrebbe salvare la vita."

Fonte:
I gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comune | http://compressamente.blogspot.it/
















Come J.D. Rockefeller ha messo al bando  le cure naturali e creato Big Pharma.

La famiglia Rockefeller ha  posto le basi per Big Pharma che ha distrutto le cure naturali.












Immagine: John D. Rockefeller | via  Attivazioni Biologiche










Chris Kanthan  ha scritto a suo tempo in un articolo straordinario su come la famiglia Rockefeller ha minato la società moderna in innumerevoli modi. Utile capire in questo momento storico come siano riusciti a spazzare via le cure naturali




Il nome della famiglia è dietro le quinte in tutte le fasi della soppressione della medicina naturale per fondare grandi aziende farmaceutiche e fare soldi.



Agosto 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e riflessioni miei o  altrui |

La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo)  












Tutto parte da John D. Rockefeller (1839-1937) che era un magnate del petrolio, fu il primo miliardario americano, un  monopolista nato. Dobbiamo risalire a lui a ritroso.
Alla fine del 20 ° secolo, controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio negli Stati Uniti.
Intorno al 1900, gli scienziati scoprirono i “prodotti petrolchimici” e la capacità di creare tutti i tipi di sostanze chimiche dal petrolio. 
Gli scienziati scoprirono le vitamine e ipotizzarono che molti prodotti farmaceutici potessero essere prodotti partendo ​​dal petrolio.
Tutto ciò si tramutò in una meravigliosa opportunità per Rockefeller che vide la capacità di monopolizzare contemporaneamente l’industria petrolifera, chimica e medica!

Le medicine naturali / a base di erbe erano molto popolari in America a quel tempo. Quasi la metà dei dottori e dei college di medicina negli Stati Uniti praticava la medicina olistica.
Rockefeller, il monopolista, dovette trovare un modo per sbarazzarsi della sua più grande concorrente. Adottò la classica strategia della “soluzione del problema-reazione”. Cioè, creare un problema e spaventare le persone, quindi offrire una soluzione (pre-pianificata). 
Fu ideato un piano. Dalla prestigiosa Carnegie Foundation, mandarono un uomo, tale Abraham Flexner, a viaggiare per il paese e riferire sullo stato delle scuole mediche e degli ospedali in tutto il paese.

Immagine: The title page for the Flexner Report
via Wikipedia 
Ciò portò alla stesura del  Rapporto Flexner, che ha dato alla luce la medicina moderna così come la conosciamo.
Il rapporto parlava della necessità di rinnovare e centralizzare le istituzioni mediche. Sulla base di questo rapporto, più della metà di tutti i college medici furono presto chiusi.
L’omeopatia e le medicine naturali furono derise e demonizzate; e i dottori furono persino incarcerati.
Per aiutare a spingere la progettata e ordita transazione e per far cambiare idea ad altri dottori e scienziati, Rockefeller donò oltre 100 milioni di dollari a college, ospedali e fondò un gruppo filantropico (GEB). 

In pochissimo tempo, le università mediche furono tutte unificate, semplificate e omologate. Gli studenti avrebbero imparato la stessa cosa e la medicina avrebbe riguardato l’esclusivo uso di farmaci brevettati.

Fonte immagine:  SLIDE SERVE


Gli scienziati ricevettero enormi sovvenzioni per studiare come le piante potessero curare le malattie. Il loro obiettivo: identificare quali sostanze chimiche nella pianta erano efficaci, quindi ricreare una sostanza chimica simile – ma non identica – in laboratorio che potesse essere brevettata.



Abraham Flexner | Wikipedia

Una pillola per un malato divenne il mantra della medicina moderna
Quindi, ora, 100 anni dopo, stiamo sfornando medici che non sanno nulla dei benefici della nutrizione o delle erbe o di qualsiasi pratica olistica. Abbiamo un’intera società schiavizzata dalle corporazioni per il suo benessere.












Ecco cosa ha scritto Chris per  World Affairs (ho evidenziato in neretto le parti salienti) :

"Le persone in questi tempi ti guardano come se fossi un po’ sciroccato se parli delle proprietà curative delle piante o di qualsiasi altra pratica olistica. Proprio come qualsiasi altra cosa, c’è molta politica e denaro dietro il nostro moderno sistema medico.
Tutto inizia con John D. Rockefeller (1839-1937) che era un magnate del petrolio, un barone rapinatore, il primo miliardario americano e un monopolista nato.
Alla fine del 20 ° secolo, controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio negli Stati Uniti attraverso la sua compagnia petrolifera, la Standard Oil, che in seguito fu sciolta per diventare Chevron, Exxon, Mobil ecc.
Allo stesso tempo, intorno al 1900, gli scienziati scoprirono i “prodotti petrolchimici” e la capacità di creare tutti i tipi di sostanze chimiche dal petrolio. 
Ad esempio, la prima plastica – chiamata  Bakelite  – fu prodotta con il petrolio nel 1907
Gli scienziati scoprirono le vitamine e ipotizzarono che molti prodotti farmaceutici potessero essere prodotti partendo ​​dal petrolio.
Questa ben presto si tramutò in una meravigliosa opportunità per Rockefeller che ha visto la capacità di monopolizzare contemporaneamente l’industria petrolifera, chimica e medica!
La cosa migliore dei prodotti petrolchimici era che tutto poteva essere brevettato e venduto per alti profitti.
Ma c’era un problema con il piano di Rockefeller per l’industria medica: le medicine naturali / a base di erbe erano molto popolari in America a quel tempo. Quasi la metà dei dottori e dei college di medicina negli Stati Uniti praticava la medicina olistica, usando le conoscenze dell’Europa e dei nativi americani.
Rockefeller, il monopolista, dovette trovare un modo per sbarazzarsi della sua più grande concorrente. Quindi usò la classica strategia della “soluzione del problema-reazione”. Cioè, creare un problema e spaventare le persone, quindi offrire una soluzione (pre-pianificata). (Come fecero con il terrorismo, seguito dal “Patriot Act”).
Andò dal suo amico Andrew Carnegie – un altro plutocrate che fece soldi  monopolizzando l’industria siderurgica  – che ideò un piano. Dalla prestigiosa Carnegie Foundation, mandarono un uomo di nome Abraham Flexner a viaggiare per il paese e riferire sullo stato delle scuole mediche e degli ospedali in tutto il paese.
Ciò portò alla stesura del  Rapporto Flexner , che ha dato alla luce la medicina moderna così come la conosciamo.
Inutile dire che il rapporto parlava della necessità di rinnovare e centralizzare le nostre istituzioni mediche. Sulla base di questo rapporto, più della metà di tutti i college medici furono presto chiusi.

L’omeopatia e le medicine naturali furono derise e demonizzate; e i dottori furono persino incarcerati.
Per aiutare la transizione e far cambiare idea ad altri dottori e scienziati, Rockefeller donò oltre 100 milioni di dollari a college, ospedali e fondò un gruppo filantropico chiamato “General Education Board” (GEB). 
In pochissimo tempo, le università mediche furono tutte unificate, semplificate e omologate. Tutti gli studenti avrebbero imparando la stessa cosa e la medicina avrebbe da quel momento riguardato l’esclusivo uso di farmaci brevettati.
Gli scienziati ricevettero enormi sovvenzioni per studiare come le piante potessero curare le malattie, ma il loro obiettivo era innanzitutto identificare quali sostanze chimiche nella pianta erano efficaci, quindi ricreare una sostanza chimica simile – ma non identica – in laboratorio che potesse essere brevettata.
Una pillola per un malato divenne il mantra della medicina moderna. E pensavi che i fratelli Koch fossero malvagi?Quindi, ora, 100 anni dopo, stiamo sfornando medici che non sanno nulla dei benefici della nutrizione o delle erbe o di qualsiasi pratica olistica. Abbiamo un’intera società schiavizzata dalle corporazioni per il suo benessere.
L’America spende il 15% del suo PIL per l’assistenza sanitaria. Si concentra non sulla cura, ma solo sui sintomi , creando così clienti abituali. Non esiste una cura per il cancro, il diabete, l’autismo, l’asma o persino l’influenza.



Perché dovrebbero esserci cure reali? Questo è un sistema fondato da oligarchi e plutocrati, non dai dottori."



"Per quanto riguarda il cancro, oh sì, l’  American Cancer Society è  stata fondata da Rockefeller nel 1913.
Vi lascio con una citazione di John D. Rockefeller che riassume la sua visione per l’America:
Io non voglio una nazione di pensatori. Voglio una nazione di lavoratori."

Fonte: DATABASE ITALIA  | Come J.D. Rockefeller ha spazzato via le cure naturali e creato Big Pharma





Eh si, decisamente non voleva pensatori, voleva solo lavoratori e LO DIMOSTRO' a tutti CON UN MASSACRO: IL MASSACRO DI LUDLOW.

A inizio del XX secolo la famiglia Rockefeller era il maggiore proprietario, fra l'altro, di miniere di carbone nel Colorado. A partire dal 1910 circa queste furono teatro di grandi lotte sindacali da parte dei minatori. Il momento più tragico di quelle lotte fu il massacro di Ludlowil fatto avvenne il 20 aprile 1914, a seguito della feroce repressione degli scioperi da parte delle guardie private armate della Colorado Fuel and Iron Company, di proprietà dello stesso Rockefeller. Vennero uccise almeno venti persone, fra cui dodici fra donne e bambini. Questo fu il momento più tragico della lotta dei minatori, che coinvolse fino a dodicimila lavoratori.
.
Fonte: Wikipedia












Dott. Montinari: dietro le vaccinazioni ci sono montagne di interessi economici anche personalistici e privati di politici.



"Perché è chiaro che dietro le vaccinazioni  ci sono montagne di interessi economici anche personalistici  e privati dei politici."

Si dicono tante cose in questo convegno del 2013, ve ne consiglio l'ascolto.

"Quando noi diamo in mano la nostra salute  a coloro che dicono di tutelarla forse abbiano anche il diritto di sapere quello che le stesse persone stanno facendo sulle nostra salute. Essere informati è una scelta corretta e noi dobbiamo pretenderlo."

Dott. Montinari"1996. Da allora siamo vissuti come eremiti bombardati da personaggi che gestivano  economicamente la sanità italiana e l'industria  farmaceutica perché c'è uno stretto legame, e parliamo liberamente, è inutile che ci nascondiamo dietro il dito della politica. Qui abbiamo interessi trasversali economici di multinazionali del farmacopagano chiunque, pagano i giornalisti molti sono prezzolati, pagano molti politici, trasversalmente, in entrambi gli ambiti di destra, di sinistra, centroNon c'è un discorso ideologico, è un discorso monetario. 
I vari ministri della Salute non sono nominati dalla politica, sono nominati dall'industria. 
Il Ministro della salute è quello dove nessuno interviene sul suo operato.
C'è un gioco trasversale, la sanità è gestita dall'industria."



Video pubblicato su facebook  da
Informati sulla geoingegneria clandestina Marche 


DOTT. MONTINARI : LE MULTINAZIONALI DEL FARMACO PAGANO CHIUNQUE, PAGANO I GIORNALISTI, MOLTI SONO PREZZOLATI, PAGANO MOLTI POLITICI TRASVERSALMENTE IN ENTRAMBI GLI AMBITI, DESTRA, SINISTRA, CENTRO, NON C'E' UN DISCORSO IDEOLOGICO, E' UN DISCORSO MONETARIO.
I MINISTRI DELLA SALUTE NON SONO NOMINATI DALLA POLITICA
MA DALL'INDUSTRIA (DAL MINUTO 57:00)











"Storia del Cancro": Big Pharma


Video di Arcoiris TV Channel

"Il capitolo del film di Massimo Mazzucco sul cancro dedicato a Big Pharma."













Sull'argomento puoi vedere:



























IL BUSINESS DELLA MALATTIA
AsclepiadeClaudio GalenoIL BUSINESS DELLA MALATTIALa medicina a RomaLa ricerca medica ha fatto tali passi che non ci sono più persone sanePlinio il Vecchiostoria della medicinaValdo Vaccaro
pubblicato il 27/04/18










pubblicato il 19/02/18








Il concetto di salute della medicina ufficiale
gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comuneIl concetto di salute della medicina ufficialeOMS Organizzazione Mondiale della SanitàsaluteValdo Vaccaro
 

pubblicato il 23/02/17










Wikipedia non ne fa cenno alcuno della sua monopolistica massiccia deleteria ingerenza nella salute pubblica americana e mondiale. 

Un'ingeranza  criminale, altamente inadeguata, cancerogena, tossica, avvelenante, distruttiva della salute umana, mortale. 

Eppure i fatti storici sono notori e già accessibili ai più, alla massa. 
Chiediamoci il motivo di questa scelta omissiva, di questa omissione nella biografia di quell'uomo elitario rappresentante dei poteri forti in America. Scelta probabilmente obbligata per la stessa sopravvivenza di Wikipedia come enciclopedia






 

Piante che curano, Piante proibite da chi?  "LE UNIVERSITA' DI OGGI SONO DELLE PROSTITUTE"  (video) 


"LE UNIVERSITA' DI OGGI SONO DELLE PROSTITUTE.
Sono stato cieco per molti anni. Credevo nello studio, nella scienza nelle università.
CHI FINANZIA I PROGETTI DELLE UNIVERSITA' NON SONO I GOVERNI CHE NON HANNO UN EURO, bensì LE IMPRESE MAFIOSE CHE CHE SI METTONO DENTRO COME LUPI E FINANZIANO SOLO I PROGETTI CHE SONO DI LORO INTERESSE."


Piante che curano, Piante proibite - Italiano


Video pubblicato da Byo logik il 5 giugno 2013 su You Tube

"In questo video di Miquel Figueroa, Josep Pamies ci conduce nella sua serra a Balaguer, dove coltiva piante medicinali usate da secoli nelle varie medicine tradizionali di tutto il mondo, descrivendone le proprietà."
Altri video di Miquel Figueroa su
www.byologik.wordpress.com




























Burnout dottori drogati | Bisturi e cocaina: oltre 40mila i medici che fanno uso di sostanze


Bisturi e cocaina: oltre 40mila medici coinvolti
Dalla sala operatoria al pronto soccorso. Il dieci per cento dei medici ha problemi di droga e alcol. La fatica e i turni più lunghi aggravano il problema. A Torino è nato un centro per far fronte alla situazione

Droghe e alcol negli ospedali italiani sono molto più diffusi di quanto si pensi, il problema sembra in aumento con i turni massacranti ai quali sono sottoposti i medici dopo il blocco delle assunzioni e i tagli alla sanità.

I più colpiti dalle dipendenze sono chirurghi, anestesisti, medici di pronto soccorso, psichiatri e ginecologi.
In Germania, il medico Kalus Lieb in uno studio condotto a Magonza ha scoperto che un chirurgo su cinque assumeva sostanze psicoattive legali o illegali, mentre il 15% consumava antidepressivi.

Fonte: L'inchiesta/




Sindrome di Burnout nei medici 

Il burnout influenza tutta la vita di una persona – non c’è più niente che funzioni. È lo psicoanalista Herbert Freudenberger (1927-1999)che nel 1974 ha coniato il termine “burn out” per la prima volta. Chi risulta “bruciato” (letteralmente Burn-out) è cinico, isolato e incapace di funzionare in modo efficace. E ciò può avere conseguenze particolarmente gravi specie per quanto riguarda la professione medica.

I medici spesso effettuano turni di lavoro la cui durata è imprevedibile. Lavorano con pazienti gravemente malati e con i loro familiari preoccupati. Spesso hanno pochissimo spazio da dedicare alla propria vita privata. I tempi di lavoro molto lunghi sono correlati al tasso di sindrome di burnout negli internisti, nei medici di medicina generale, nei medici di cure palliative, nei giovani medici e nei radiologi. Inoltre, i medici ospedalieri spesso sono giovani e inesperti, fattore che contribuisce ad aumentare lo stress. A questo si aggiungono le pressioni ricevute dall’alto dettate dalle potenti gerarchie ospedaliere. Gli studi hanno dimostrato che i medici più giovani soffrono più spesso di burnout rispetto a quelli più vecchi proprio a causa della loro inesperienza.

Fonte: DockCheckNews



  burnout in inglese significa "bruciarsi"


La sindrome da burnout (o semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Maslach e Leiter (2000) hanno perfezionato le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni:
  • deterioramento dell'impegno nei confronti del lavoro;
  • deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro;
  • problema di adattamento tra la persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest'ultimo.
Il burnout diventa una sindrome da stress non più esclusiva delle professioni d'aiuto, è probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.
William Powell ha dimostrato la correlazione tra burnout ed  alienazione negli assistenti sociali.

La “sindrome del burnout” è una tipologia specifica di disagio psicofisico connesso al lavoro ed interessa, in varia misura, operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Il burnout" colpisce in misura prevalente coloro che svolgono le cosiddette professioni d'aiuto o “helping professions ma anche coloro che, pur avendo obiettivi lavorativi diversi dall'assistenza, entrano continuamente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza. Il problema è stato riscontrato in modo predominante in coloro che operano in ambiti sociali e sanitari come medici, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, counselors, esperti di orientamento al lavoro, fisioterapisti, operatori dell'assistenza sociale e sanitaria, infermieri, guide spirituali, missionari, agenti delle forze dell'ordine e operatori del volontariato.
Il fenomeno è stato studiato, esso è stato riscontrato anche in tutti quei mestieri legati alla gestione quotidiana dei problemi delle persone in difficoltà, a partire dai poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, consulenti fiscali, avvocati, nonché in quelle tipologie di professioni educative (es. insegnanti) che generano un contatto, spesso con un coinvolgimento emotivo profondo, con i disagi degli utenti con cui lavorano e di cui guidano la crescita personale.
Se non opportunamente aiutati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato (il termine burnout in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro.

Il burnout comporta esaurimento emotivodepersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e unsentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. I disagi si avvertono dapprima nel campo professionale, ma poi vengono con facilità trasportati sul piano personale: l'abuso di alcol, di sostanze psicoattive ed il rischio di suicidio sono elevati nei soggetti affetti da burnout.


La prevalenza della sindrome nelle varie professioni non è ancora stata chiaramente definita, ma sembra essere piuttosto elevata tra operatori sanitari quali medici e infermieri (ad esempio, secondo un recente studio olandese in Psychological Reports, non meno del 40% dei medici di base andrebbe incontro ad elevati livelli di burnout), insegnanti e poliziotti.

Le fasi del burnout

Negli operatori sanitari, la sindrome si manifesta generalmente seguendo quattro fasi.
  • La prima, preparatoria, è quella dell'"entusiasmo idealistico" che spinge il soggetto a scegliere un lavoro di tipo assistenziale.
  • Nella seconda ("stagnazione") il soggetto, sottoposto a carichi di lavoro e di stress eccessivi, inizia a rendersi conto di come le sue aspettative non coincidano con la realtà lavorativa. L'entusiasmo, l'interesse ed il senso di gratificazione legati alla professione iniziano a diminuire.
  • Nella terza fase ("frustrazione") il soggetto affetto da burnout avverte sentimenti di inutilità, di inadeguatezza, di insoddisfazione, uniti alla percezione di essere sfruttato, oberato di lavoro e poco apprezzato; spesso tende a mettere in atto comportamenti di fuga dall'ambiente lavorativo, ed eventualmente atteggiamenti aggressivi verso gli altri o verso se stesso.
  • Nel corso della quarta fase ("apatia") l'interesse e la passione per il proprio lavoro si spengono completamente e all'empatia subentra l'indifferenza, fino ad una vera e propria "morte professionale".

Le cause del burnout

Le cause più frequenti di burnout sono:
  • sovraccarico di lavoro: il disadattamento è presente quando la persona percepisce un carico di lavoro eccessivo (richieste lavorative così elevate da esaurire le energie individuali, da non rendere possibile il recupero), o quando, anche in presenza di un carico ragionevole, il tipo di lavoro non è adatto alla persona (si percepisce di non avere le abilità per svolgere una determinata attività) e quando il carico emotivo del lavoro è troppo elevato (il lavoro scatena una serie di emozioni che sono in contraddizione con i sentimenti della persona).
  • senso di impotenza: il soggetto non ritiene che ciò che fa o vuole fare riesca ad influire sull'esito di un determinato evento.
  • mancanza di controllo: il disadattamento si verifica quando l'individuo percepisce di avere insufficiente controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro oppure quando non ha sufficiente autorità per attuare l'attività nella maniera che ritiene più efficace.
  • riconoscimento: si ha disadattamento quando si percepisce di ricevere un riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.
  • senso di comunità: è presente disadattamento quando crolla il senso di appartenenza comunitario all'ambiente di lavoro, ovvero quando si percepisce che manca il sostegno, la fiducia reciproca ed il rispetto e le relazioni vengono vissute in modo distaccato ed impersonale.
  • assenza di equità: si ha disadattamento quando non viene percepita l'equità nell'ambiente di lavoro in ambiti quali, ad esempio, l'assegnazione dei carichi di lavoro e della retribuzione o l'attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera.
  • valori contrastanti: il disadattamento nasce quando si vive un conflitto di valori nel contesto di lavoro, quando la persona non condivide i valori che l'organizzazione trasmette oppure quando i valori non trovano corrispondenza, a livello organizzativo, nelle scelte operate e nella condotta.
  • facile identificazione del personale con la malattia.

Le conseguenze del burnout

A livello individuale

  • Atteggiamenti negativi verso i clienti/utenti
  • Atteggiamenti negativi verso se stessi
  • Atteggiamenti negativi verso il lavoro
  • Atteggiamenti negativi verso la vita
  • Calo della soddisfazione lavorativa
  • Calo dell'impegno verso l'organizzazione
  • Riduzione della qualità della vita personale
  • Peggioramento dello stato di salute

Fonte: Wikipedia



File: BurnOut.JPG







Il burn out del medico di pronto soccorso
di Alessandro Sabidussi
Medico della medicina d’urgenza e pronto soccorso dell’ospedale Gradenigo di Torino

"Cari colleghi,
Ogni professione per chi la svolge contiene aspetti di sofferenza e di disagio più o meno connaturati alla professione stessa, ma comunque inevitabili. Spesso sono fortemente caratterizzanti quel tipo specifico di attività, se non addirittura elementi di selezione meritocratica. Pensiamo ad esempio al rischio per la propria incolumità per chi presta servizio nei corpi di Polizia o dei Vigili del Fuoco, l’aspro confronto dialettico per chi professa l’avvocatura o l’attività di rappresentanza politica o sindacale, il peso della responsabilità decisionale per un magistrato o per un funzionario di banca, la necessità di raggiungere e mantenere elevati livelli di concentrazione per un pilota di aerei o per un controllore di volo, l’ansia di produrre un buon pezzo nei tempi stabiliti per un giornalista, l’esigenza di pianificare costantemente strategie vincenti a breve, medio e lungo termine per un manager di azienda, e l’elenco potrebbe proseguire occupando diverse pagine." (continua)

Fonte: simeublog









Vi siete mai chiesti in quali mani è la nostra salute? A chi l'affidiamo? E a cosa rinunciamo e perdiamo o rischiamo di perdere delegandola ad altri. Abdicando a noi stessi. 















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La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 

Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.


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