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ALESSANDRO DI BATTISTA SU DRAGHI : il divino apostolo delle élite & i suoi derivati titoli tossici, sottoscritti tra il 1991 ed il 2001, quando fu Direttore generale del Tesoro. Draghi, il nuovo idolo dell'establishment politico-finanziario italiano.









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ALESSANDRO DI BATTISTA: Il divino apostolo delle élite, Draghi e i suoi derivati: i titoli tossici sottoscritti tra il 1991 ed il 2001, quando fu Direttore generale del Tesoro. Draghi, il nuovo idolo dell'establishment politico-finanziario italiano.  



Febbraio 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 

La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo) 





Alcuni passaggi di un articolo scritto da Alessandro Di Battista su TTP:


Draghi e i suoi derivati (di Alessandro Di Battista)


"Draghi non è cambiato, non si è convertito all’interesse generale, non ha preso coscienza delle perversioni del liberismo. D’altro canto un capitalista finanziario è per sempre. Semplicemente vuole fare il Presidente della Repubblica e per arrivare al Quirinale è disposto persino a guidare un governo di unità nazionale (Dio ce ne scampi) se gli venisse richiesto. Nel suo cassetto, oltre ai sogni presidenziali, ha abiti da “amico del popolo” che proverà ad indossare nei prossimi mesi consapevole che la nuova mise verrà magnificata dalla stampa di regime."






ALESSANDRO DI BATTISTA: "Draghi e i suoi derivati. È il nuovo idolo dell'establishment politico-finanziario italiano. Quando parla tutti si spellano le mani e si trasformano in tanti piccoli suoi derivati. I veri derivati di Draghi però sono altri: i titoli tossici sottoscritti tra il 1991 ed il 2001, quando fu Direttore generale del Tesoro. Il futuro dei giovani, di cui ora si riempie la bocca, è pregiudicato proprio dalle sue scelte."
"Il divino Draghi ha diretto l’acquisizione da parte della Repubblica italiana di titoli speculativi che hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, arricchito le banche private ed impoverito le casse dello Stato. È difficile avere cifre esatte su queste operazioni. Sull’acquisto di derivati perdura un sostanziale segreto di Stato come per la strage di Ustica. Le scelte dei cosiddetti esperti, di quelli bravi alla Draghi le stiamo ancora pagando."

“A rischio il futuro dei giovani. Bisogna dar loro di più”. E ancora: “Privare i giovani del futuro è una grave diseguaglianza”. Perbacco, che pensieri sagaci, che riflessioni acute e visionarie! Chi avrà mai pronunciato parole così profonde? È stato Mario Draghi, il nuovo idolo dell’establishment politico-finanziario italiano, dal palco dell’ultimo meeting di Comunione e Liberazione. Ho ascoltato attentamente il suo intervento. Draghi non ha detto nulla di rilevante eppure, commentatori, editorialisti e politici hanno descritto il suo intervento come il discorso del secolo, pari, forse, solo all’I have a dream di Martin Luther King."

Ascoltate Draghi” si è raccomandato Gentiloni. Probabilmente avrebbe voluto aggiungere “e convertitevi alla religione della finanza” ma i democristiani non dicono mai tutto quel che pensano. Giuliano Ferrara ha definito Draghi il “migliore degli uomini di Stato”.
"Anche molti politici hanno fatto a gara per vincere il premio “draghiano dell’anno”. Questa competizione tra conformisti è partita già da alcuni mesi e continuerà ancora per molto, senz’altro fino a che non si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. Il 25 marzo scorso, in pieno lockdown, Draghi rilasciò un’intervista al Financial Times in cui sostenne la necessità di aumentare il debito pubblico per proteggere economia e lavoro."

Quando erano i populisti ad attaccare la logica del pareggio di bilancio in Costituzione e a sostenere interventi a debito in tempo di crisi l’establishment scherniva tali argomentazioni. Ma quando parla Draghi tutti si mettono sull’attenti, agli ordini, con la lingua di fuori e si trasformano in tanti piccoli suoi derivati. Draghi è come il TAV, le grandi opere inutili, l’asservimento a Washington o il finanziamento pubblico a Radio Radicale: riesce a mettere d’accordo Renzi e Salvini. “La lettera di Draghi al Financial Times andrebbe letta e imparata a memoria” ha commentato Renzi. “Grazie Draghi per le sue parole. Benvenuto, ci serve il suo aiuto” ha aggiunto Salvini.

Nell’eterna gara ad arruffianarsi il potere che conta i politicanti nostrani vogliono arrivare tutti primi. Draghi può dire tutto ed il contrario di tutto ma quel che conta per il sistema di potere italiano non è quel che dice ma quel che ha fatto. È ciò che ha fatto che galvanizza gli Elkann, i De Benedetti ed i Benetton, che unisce Sallusti e Scalfari, Forza Italia ed il PD, che tranquillizza Confindustria e tutta l’élite del capitalismo finanziario europeo. I derivati di Draghi si stanno moltiplicando. Li trovi nei partiti che dovrebbero essere a lui antitetici, nei salotti della Roma bene, nelle redazioni dei giornali che un tempo difendevano gli interessi della collettività ed, ovviamente, nei CDA delle banche d’affari.


Tuttavia ci sono altri derivati che andrebbero menzionati: i derivati di Stato, una valanga di titoli tossici molti dei quali sottoscritti tra il 1991 ed il 2001, ovvero nei 10 anni in cui Mario Draghi fu Direttore generale del Tesoro. “La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore” diceva Malcolm X. E allora ricordiamola la storia. Draghi divenne Direttore generale del Tesoro durante l’ultimo governo Andreotti e venne confermato anche dai governi Amato I, Ciampi, Berlusconi I, Dini, Prodi, D’Alema I e D’Alema II, Amato II e Berlusconi II. Un uomo per tutte le stagioni.

Appena uscito dal Tesoro, nel 2002, venne nominato Vicepresidente per l’Europa di Goldman Sachs, una delle banche d’affari più grandi al mondo. Anche i due Direttori generali del Tesoro arrivati dopo di lui, ovvero Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli, “curiosamente”, vennero assunti da altre due banche d’affari appena terminato il loro incarico pubblico. Il primo, nel 2006, divenne managing director e Vicepresidente di Morgan Stanley. Il secondo, nel 2014, addirittura Presidente del Corporate & Investment Bank di JPMorgan. Pare una legge della natura, appena finisci di dirigere il Tesoro, ovvero il dipartimento più importante del Ministero dell’economia, trovi subito un lavoro strapagato in qualche banca privata.

Il Direttore generale del Tesoro occupa un ruolo apicale. È colui che elabora ogni tipo di iniziativa economica, finanziaria e monetaria all’interno del MEF. È colui che sa sussurrare all’orecchio del Ministro dell’economia quel che s’ha da fare. Soffermiamoci sulle date: 12 aprile 1991, il giorno in cui Draghi inizia a dirigere il dipartimento del Tesoro e 29 novembre 2011, quando Grilli termina il mandato da Direttore e diventa Viceministro e poi Ministro dell’economia sotto Monti (anch’egli consulente di Goldman Sachs) prima di accasarsi in JPMorgan. 20 anni di acquisizione da parte dello Stato di titoli derivati emessi anche dalle banche d’affari appena citate."

Il divino Draghi ha diretto l’acquisizione da parte della Repubblica italiana di titoli speculativi che hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, arricchito le banche private ed impoverito le casse dello Stato. È difficile avere cifre esatte su queste operazioni. Sull’acquisto di derivati perdura un sostanziale segreto di Stato come per la strage di Ustica. In effetti la verità farebbe male. Farebbe male a quei tecnici strapagati, con curricula di tutto rispetto, usciti dalle migliori università del pianeta, che inorridiscono quando il popoluccio si interessa di questioni che vanno oltre il calcio mercato, che tuttavia sono stati capaci di farci perdere miliardi di euro e che adesso sognano persino di sedersi al Quirinale, supportati da una classe politica che non può far altro che restare in silenzio avendo la bocca tappata dalle mani ossute di centinaia di scheletri negli armadi.

Le scelte dei cosiddetti esperti, di quelli bravi alla Draghi le stiamo ancora pagando. A Rimini l’apostolo ha deliziato la platea di ciellini con un concetto davvero strabiliante ovvero la distinzione tra debito buono e debito cattivo. Quello buono è il debito produttivo, il cattivo è quello improduttivo. Però. Anni di “studi leggiadri e sudate carte” hanno prodotto ragionamenti sensazionali. A questo punto è lecito domandarsi se i debiti contratti dallo Stato con le banche d’affari dovuti all’acquisto di derivati siano debito buono o debito cattivo. Quel che è certo è il coinvolgimento del nuovo stupor mundi, Mario Draghi da Goldman Sahcs.

Nel 1994 il Tesoro siglò un accordo quadro con Morgan Stanley che aveva al suo interno una clausola capestro che avrebbe permesso all’istituto finanziario di New York di chiudere unilateralmente i contratti sui derivati. Morgan Stanley la esercitò nel 2011, in piena tempesta finanziaria per l’Italia, ed ottenne dal governo Monti il pagamento, sull’unghia, di 3 miliardi di euro di interessi sui titoli derivati. In quegli anni, Giacomo Draghi, il figlio di Mario, faceva carriera proprio in Morgan Stanley. Mentre lo Stato trasferiva miliardi di euro alle banche d’affari che avevano guadagnato sui derivati, Monti e Fornero portavano in Parlamento provvedimenti sanguinolenti che avrebbero colpito pensionati, lavoratori e malati. Sì, malati.

Nel 1998, un anno dopo la sottoscrizione in UE del Patto di stabilità che ha dato il via alla stagione dell’austerità, in Italia vi erano 1381 istituti di cura: 61,3% pubblici e 38,7% privati. Nel 2007 erano 1197: 55% pubblici e 45% privati. Nel 2017 sono scesi a 1000: 51,8% pubblici e 48,2% privati. Sono gli effetti delle privatizzazioni. E chi è stato uno degli artefici della stagione delle privatizzazioni in Italia? Mario Draghi. Fu Draghi, a cavallo dei governi Prodi e D’Alema, ad adoperarsi affinché i Benetton acquistassero dall’Iri ad un costo irrisorio la Società Autostrade.

Oggi fa appello al senso di responsabilità. Parla di speranza, di futuro. Un futuro che i giovani vedono pregiudicato anche dalle sue scelte e questo la pubblica opinione italiana ha il dovere di ricordare. Nel 2005 Draghi lasciò Goldman Sachs per sedersi sulla poltrona più prestigiosa di Palazzo Koch. Fu sempre lui, stavolta da Governatore di Bankitalia, ad autorizzare Monte dei Paschi di Siena ad acquistare Banca Antonveneta, al triplo del suo valore, dal Banco Santander. I debiti contratti da MPS per questa scellerata operazione sono buoni o cattivi? Beh, dato che in buona parte sono stati coperti da denaro pubblico saranno stati certamente debiti buoni.



"Come nulla di buono conteneva la letterina che il 5 agosto del 2011 Draghi ed il Presidente uscente della BCE Jean-Claude Trichet inviarono all’Italia per chiedere quelle riforme strutturali (macelleria sociale) che da lì a poco Monti avrebbe realizzato. Le ricette richieste con quella lettera sono quelle di sempre: privatizzazione dei servizi (sanità inclusa), contrazione dei salari, taglio della spesa pubblica e assoluta fedeltà al Patto di stabilità."

"E chi è stato uno degli artefici della stagione delle privatizzazioni in Italia? Mario Draghi. Fu Draghi, a cavallo dei governi Prodi e D’Alema, ad adoperarsi affinché i Benetton acquistassero dall’Iri ad un costo irrisorio la Società Autostrade."

"Draghi, mascherato da tecnico, ha nel corso della sua carriera, preso o indotto a prendere scelte politiche che si sono rivelate fallimentari per gli interessi degli italiani. Lo Stato italiano ha stipulato negli ultimi 25 anni contratti derivati per 150 miliardi di euro e dal 2011 ad oggi ha pagato di interessi 35 miliardi di euro."

Fonte: TPI














INQUIETANTE intervista del 2015 rilasciata da Mario DRAGHI, censurata sui media: "ABBIAMO DOVUTO IMPOVERIRVI"

 

INQUIETANTE intervista del 2015 rilasciata da Mario Draghi censurata sui media: "abbiamo dovuto impoverirvi"


Febbraio 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 


INQUIETANTE intervista fatta a Mario Draghi censurato dai media: "abbiamo dovuto impoverirvi"



BYOBLU: ORA ANCHE LO DICE  DRAGHI: CON L'EURO ABBIAMO DOVUTO IMPOVERIRVI



MARIO DRAGHI: " Quindi non è che con la creazione dell'unione monetaria gli Stati abbiano perso completamente la flessibilità del loro tasso di cambio, perché hanno ancora la flessibilità del tasso di cambio dell'euro. Ma certamente, con l'ingresso dell'unione monetaria, hanno perso una parte di quella flessibilità. E quindi gli aggiustamenti devono  per forza avvenire attraverso una svalutazione interna." (segue intervista)



Video Byoblu ripubblicato da Felice EP il 25 dicembre 2016 sul canale censore You Tube


"CONDIVIDI QUESTO VIDEO! Intervista del 5 gennaio 2015 Link su Mario Monti: https://youtu.be/LyAcSGuC5zc Felice il Bagatto (Koke Primo Canale) Riapertura del canale per la quarta volta. 06/12/2016 **FAIR USE** Copyright Disclaimer under section 107 of the Copyright Act 1976, allowance is made for “fair use” for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, education and research. Fair use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. Non-profit, educational or personal use tips the balance in favor of fair use."






L'Avvocato Mori decifra e commenta il discorso di insediamento di Draghi giudicandolo "eversivo"

L'Avvocato Marco Mori decifra e commenta il discorso di insediamento  di Draghi giudicandolo "eversivo"

Immagine: Marco Mori 



Alcune sue considerazioni rilevanti le riassumo e commento liberamente qui (con la censura serrata e mannaia che pratica di questi tempi You Tube,  trovo importante lasciare comunque, per sicurezza, delle tracce del contenuto del suo prezioso video, come dicevano i latini verba volant, scripta manent) per il resto della lettura e del commento interpretativo del discorso di Draghi guardatevi il video di MARCO MORI.



Febbraio 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri. La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)







Discorso eversivo  - "Devo fare questo video perché è estremamente importante commentare insieme il discorso di Mario Draghi in Senato, è un discorso dallo stampo spiccatamente eversivo che rappresenta la radicale occupazione da parte delle forze economiche e finanziarie della nostra Repubblica. Purtroppo sono vicini al risultato. Il risultato di cancellare definitivamente la stessa Repubblica e la sovranità del Popolo italiano sul suo territorio. Un discorso da Presidente del Consiglio che invoca la cessione di sovranità nazionale. Democrazia significa sovranità. Il potere d'imperio sul suo territorio vuol dire decidere autonomamente.  Il potere d'imperio del Popolo italiano se cediamo sovranità svanisce. Se Draghi parla di sovranità condivisa sta facendo qualcosa che è eversivo, è fuori dalla forma repubblicana perché comunque rinuncia allo Stato in quanto tale. Sappiamo bene che il loro desiderio è uno Stato non democratico, non c'è nulla di positivo in questo disegno. Questo è reato, visto che lo annuncia in un discorso, oltre un'indagine, sarebbe opportuna anche una misura cautelare  nei confronti di Draghi. Andrebbe arrestato, messo in misura cautelare perché ovviamente c'è il pericolo non solo di reiterare il reato di cessione di sovranità  ma di proseguire in questa rotta di smantellamento della nostra democrazia.


Euro irreversibile - Affermazione di parte che non vale più di un sempliciotto slogan da signorotto della finanza



Promuovere il capitale umano  - Parola terribile. Si deve promuovere la persona umana, il pieno sviluppo della persona umana, di questo parla la CostituzioneCapitale umano è la solita retorica liberista che ben conosciamo. Capitale umano è semplicemente aberrante.



Retorica insidiosa  - C'è la solita retorica diretta, come sempre, a farvi credere che pensino al nostro bene ma certamente purtroppo stanno pensando a toglierci ogni tipo di residuo diritto e quel poco che rimaneva della democrazia. Chi è Mario Draghi, un uomo da sempre al servizio della finanza internazionale ormai da sempre, lo sapete bene. Il suo ultimo incarico alla BCE comportò quella famosa estorsione al Governo italiano che portò a capo del Paese Mario Monticon tutte quelle riforme di austerità che conosciamo che ci hanno letteralmente rasi al suolo. L'autentico ricatto di Draghi, lui disse da governatore della banca centrale: o fate quello che diciamo noi oppure non vi acquistiamo i titoli di Stato, voi fallite. Prima ancor fu protagonista come Direttore del Tesoro  della stagione delle privatizzazioni, lo sapete. Sempre in quel periodo da Direttore del Tesoro si recò sul Panfilo Britannia dove comunque con i grandi gruppi economici e finanziari anglo-americani decise che avrebbe smantellato l'industria pubblica nazionale, cioè di distruggere ciò che ci fece grandi e che ci permise di ricostruire dopo la Seconda Guerra Mondiale. Quindi, un personaggio assolutamente contrario agli interessi del nostro Paese, alla nostra Nazione. UN PERSONAGGIO CHE DOVREBBE ESSERE PROCESSATO, UN PERSONAGGIO EVERSIVO. Eversivo e da processo anche il discorso che ha tenuto oggi in Senato.



Sovranisti Vedremo cosa faranno gli asseriti sovranisti che sono in Parlamento perché è impensabile votare la fiducia, ciò significa essere complici di reati che vengono annunciati direttamente nel discorso. Commentiamo un attimo insieme il discorso di Draghi.


Crisi economica  post pandemia - Draghi parla nel discorso di crisi economica scatenata dalla pandemia. Un distinguo: No, caro "esimio" Draghi, si fa per dire ovviamente, non è la pandemia che ha scatenato la crisi economica, sono le misure di contenimento che hanno determinato la crisi economica.  La pandemia è stata la scusa per dare il colpo di grazia alle nostre economie. La pandemia c'è, nessuno nega che ci sia un virus un pochino un po' più forte del solito ma ovviamente viene strumentalizzato perché la crisi possa portare gli effetti politici voluti. Non  è un virus letale, con una sanità adeguata l avremmo potuto controllare senza particolare problemi senza isterie e ansie procurate da media prezzolati di regime,  da un wash brain  (lavaggio del cervello) cui siamo sottoposti, martellante, massiccio, concertato e costante da un anno a questa parte. 


Nuove misure restrittive - Un passaggio importante del discorso Draghi: "Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia di ogni cambiamento delle regole."  Quindi già di fatto ci annuncia che andranno avanti con misure restrittive e, ad avviso di Mori, un nuovo lockdown totale. 










Il Governo farà le riforme  - Eh, non abbiamo dubbi, è lì apposta per fare le riforme per il potere economico finanziario e affronterà anche l'emergenza. Ringrazia il Presidente della Repubblica per l'onore dell'incarico affidatogli. Insomma, era prevedibile proprio che nominassero lui, visto che era da un bel po' che cercavano di propinarcelo ma non c'era la giusta crisi per affibbiarci Draghi.


Vaccinazioni  - Il vaccino in meno di un anno è assolutamente sperimentale. Non si sa se funziona o se non funziona. Sta causando una valanga di effetti collaterali e fondamentalmente proposto per una malattia come il covid che ha mortalità  stimata nella misura del 0, e percentili. Questo è il senso di quanto capisce anche Draghi, quanto finge di non capire, intendiamoci. Ovviamente la vuole sfruttare la situazione perché l'emergenza serve ad andare avanti verso questi disegni di riforma e di governance globale che hanno in testa questi pazzi psicopatici che controllano i vari gruppi economici.



Telemedicina  - Riforma della nostra sanità, guarda caso ovviamente deve essere privatizzata, questo è il succo del discorso. Tutta la sanità e il business va in mano ai privati. Il pubblico deve fondamentalmente sparire. Infatti dice  "Rafforzare la sanità territoriale realizzando una forte rete di servizi di base. E' questa la strada per rendere realmente esigibili  livelli essenziali di assistenza e affidare agli ospedali le esigenze sanitarie acute, post acute, riabilitative. La casa come principale  luogo di cura oggi è possibile con telemedicina e con l'assistenza domiciliare integrata." 

Capito! Gli Ospedali sono residuali, per casi gravi. Tutto il resto te lo fai a casa o addirittura in via digitale. Per tutto il resto c'è il privato, in stile sanità americana.















L'esame del discorso di Draghi è molto più articolato e decifrato. Vedi il video integrale.






Il video di Marco Mori:

Mario Draghi in Senato: “dobbiamo cedere sovranità all’Ue”. Il mio commento al suo discorso eversivo


























ARTICOLO DELL'8 MAGGIO 2018

martedì 8 maggio 2018

Avvocato Marco Mori: " Berlusconi con Forza Italia e PD preparano il prossimo governo tecnico, mentre Lega e M5S fungeranno da contenitore del dissenso."






Risultati immagini per BERLUSCONI RENZI
Immagine: "SE RENZI E' DI SINISTRA BERLUSCONI E' FEMMINISTA" | Wikipedia







Risultati immagini per BERLUSCONI RENZI
Berlusconi e Renzi da Mike Bongiorno | via Wikipedia








Video: "Intervista all'avvocato Marco Mori andata in onda il 2 Gennaio 2018 su radio gamma 5. Si è parlato delle elezioni politiche e di come Berlusconi con Forza Italia e PD preparano il prossimo governo tecnico, mentre Salvini (Lega) e Di Maio (M5S) fungeranno da contenitore del dissenso."





Sull'argomento puoi vedere:

Video: "Disamina su temi di filosofia politica, attualità politica e antropologia affrontati dall'avvocato Marco Mori nell'intervista di byoblu (Cladio Messora) SOVRANITA' PERDUTA"














_______________________________



























"ECCO COSA ACCADE E DOVE VOGLIONO ANDARE" Parla Villamor, un giornalista estero

 


ECCO COSA ACCADE E DOVE VOGLIONO ANDARE


Parla Villamor, un giornalista estero

https://rumble.com/vdb3vr-ecco-cosa-accade-e-dove-vogliono-andare.html

Video publicato da Radio Greg il 27 gennaio 2021 su RUMBLE














«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)


Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.




La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)



per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo.






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