FONTE: SOCIALE Blog diANTONIO POCOBELLO
Febbraio 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri. La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)
"LA RIVOLUZIONE FRANCESE E' UNA TRUFFA ".La rivolta spontanea del popolo francese il 14 luglio, la cosiddetta rivoluzione 'francese' è una truffa.Brano selezionato e riportato da Rosalba Valente.- La rivoluzione detta “francese”, fu un colpo di stato ad opera dei club massonici (jacobins) finanziati dai banchieri, tra gli altri Lalèborde de Méréville, Boscary, Dufresnoy , sostenuto dal partito del duca d'orléans, gran maestro del grande oriente di Francia e sostenuto dall’ Inghilterra tramite l’ordine cavalleresco Saint-georges ... L’obbiettivo era ribaltare tutto, distruggere le tradizionali istituzioni del paese (monarchia, religione) per sostituirle con un ordine “nuovo” , un francese nuovo: il "cittadino".Parlare oggi di «rivolta del popolo», è raccontare una grande burla smentita dai dati storici.Considerandosi “patrioti', i rivoltosi sinceri (non parliamo degli istigatori pagati …) non sapevano di essere manipolati dalla massoneria (Grande Oriente di Francia del duca di Orléans e massoneria inglese) .I "rivoluzionari" hanno dato l’esempio di un disprezzo inaudito per l’idea stessa di rappresentatività: "i 749 membri della convenzione furono eletti in un tale clima di terrore organizzato, che le astensioni raggiunsero il 90% ... Tenendo conto delle modalità di censo elettorale e del diniego di diritto al voto per le donne, questa assemblea rappresentava meno del 3% di questo popolo " (Jacques Heers, Un homme un vote?, editions du rocher, monaco 2007, p. 208-209).Nel 1789, i capitalisti e gli speculatori di Parigi come Kornmann, Claviere e altri, consigliati dai banchieri Laborde e Dufresnoy, membri dei trenta, giocavano al ribasso e sovvenzionavano la sommossa. I finanziatori più ricchi fornirono il denaro necessario per pagare le truppe rivoluzionarie. .Nel suo "Louis XVI o la fine di un mondo" (1955, reed. La table ronde, paris 1981, p. 304), Bernard Faÿ racconta il ruolo giocato dalla borsa alla vigilia della rivoluzione: “ da buoni 'patrioti', i finanziatori della capitale, a giugno 1789, non smettevano ancora di fare abbassare la borsa ... Mentre altri “patrioti” corrompevano i soldati" (B. Faÿ, Louis XVI o la fine di un mondo, ibid., p. 305)."La rivoluzione viene considerata oltre-manica il mezzo migliore per abbattere definitivamente le pretese marittime della monarchia francese” (p. 283.) ... Disorganizzata, scoraggiata, disgregata, in preda alla sovversione, la marina doveva, a febbraio 1793, misurarsi nuovamente con la Royal Navy. ... Nel momento in cui la Francia doveva affrontare la fase decisiva di ciò che potrebbe essere chiamato la 'seconda guerra dei cent'anni', la rivoluzione sconquassa l'unica risorsa che le avrebbe potuto consentire di colpire la coalizione anti-francese..." (p. 291)"ciò che la Francia perde, lo guadagna l’Inghilterra. Più ancora sul piano commerciale che su ogni altro piano.L’ Inghilterra è la grande beneficiaria della rivoluzione e delle sue conseguenze. Essa sa, sin dall’inizio del grande sconvolgimento, della fortuna che le si offre e, giacché ha da riprendersi la rivincita contro la Francia che ha aiutato l'America ad affrancarsi, non le dispiace vedere lo sconquassamento della monarchia."sin dal 1788, i massoni, con sempre sulla bocca l’argomento dell’ ordine e della centralizzazione, sono la colonna vertebrale del partito nazionale, di quel partito di cui Lafayette è il dio e che si nutre delle idee politiche inglesi e americane dopo avere succhiato il latte dall'encyclopedie.""così la massoneria dirige tutto ed ecco, persino dal punto di vista dei rivoluzionari il cattivo lato delle cose: poiché la massoneria è approdata dall’Inghilterra e poiché le logge francesi sono rimaste a stretto contatto con le logge madri oltre mare e che, inoltre , le logge di rito scozzese,... Si ricollegano sempre più alla grande loggia di Londra, una sotterranea influenza inglese, una oscura pressione si esercita nella Francia alla quale si aggiunge l’anglomania imperante da cinquanta, sessant’annI.L'opposizione segreta della massoneria alla monarchia secolare si trova così sotterraneamente fomentata dall'Inghilterra; mentre l’ Inghilterra, vinta nella guerra di indipendenza americana, si rifà, acquisendo vantaggi per terra e per mare.Grave questione su cui meditare per un patriota, ma i patrioti dell’epoca non pensano a tutto questo: vanno avanti con la testa tra le nuvole.La vera rivoluzione francese, quella che segnerà tutto il secolo da venire, è un fatto finanziario prima che politico: al primato del sangue, che caratterizzava l'impostazione dell’ ancien régime, succede il primato dei soldi. Alla nobiltà succede la borghesia affarista. I notabili subentrano ai nobili.Lo stesso Marat si interroga : “che ci guadagneremo nel distruggere l’aristocrazia dei nobili, se essa viene rimpiazzata dall’aristocrazia dei ricchi?”.Un Samuel Bernard, persino un John Law potevano pretendere gli onori solo nella misura in cui si piegavano alle regole stabilite, nobilitandosi ed entrando nel sistema di regole. Il re, ad ogni buon conto, arbitrava la mischia.Ora si tratta dell’ esplosione del capitalismo. Da secondo ordine, passa al primo rango. Più nessuna autorità, ormai, sarà in grado di fargli da contrappeso. I diritti di nascita non potranno nulla contro quelli della finanza."gli industriali e i finanzieri non guardano se le anime si perdono , ma guardano se gli affari si fanno” (Antoine Blanc de Saint - Bonnet, la legittimità, Tournai, Casterman, 1873, p. 83)"Il denaro è ormai un valore supremo.E’ la nascita del denaro-re al posto del cristo-re.
FONTE: SOCIALE Blog diANTONIO POCOBELLO
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IL PANE fa ingrassare, meglio le BRIOCHES, ripete oggi imperterrito il fantasma di Maria Antonietta Regina consorte di Francia, ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese
Maria Antonietta a quattordici anni. Pastello di Joseph Ducreux, inviato a Versailles come ritratto ufficiale (1769) |
La "regina martire"
«Non avrei mai sognato di vivere abbastanza da vedere un disastro del genere abbattersi su di lei in una nazione d'uomini così galanti, in una nazione d'uomini d'onore e di cavalieri. Nella mia immaginazione vedevo diecimila spade levarsi subitamente dalle loro guaine a vendicare foss'anche uno sguardo che la minacciasse d'insulto. Ma l'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.» |
(Edmund Burke, Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia) IL RE DI FRANCIA LUIGI XVI FECE UN MASSICCIO RICORSI AI PRESTITI; INDEBITANDO LA FRANCIA E CONSEGUENTEMENTE SE STESSO. INUTILE RAMMENTARVI ORA CHI EROGAVA PRESTITI A QUEL TEMPO - come lo è ancora oggi - ANCHE PER EVENTI BELLICI DI STATO. Sistema rimasto immutato, è identico nei stessi giorni nostri, anzi si è perfezionato in nostro danno. Chi inventa come le Banche, senza alcuno sforzo, senza sudore della fronte, letteralmente i soldi dal nulla inventa anche i soldi per fare le guerre. Schiavizzando le nazioni con debiti inestinguibili. Proprio come ancora accade oggi. INTERE NAZIONI, ITALIA COMPRESA, POLITICI (questi anche ricattati) E CITTADINI SOGGIOGATI DALLE BANCHE! Altro che rivoluzione francese, tra l'altro gli storici sostengono che anche per dar corso alla Rivoluzione francese pare che si dovette ricorrere alle banche, e furono comunque segretamente volute e caldeggiate dai Rothschild e dai suoi seguaci. Unici e veri terroristi nella scacchiera del potere. Ancora oggi. Il processo farsa contro Maria Antonietta In uno degli interrogatori preliminari venne fatta una chiara allusione al suo capo d'accusa: l'alto tradimento. Le venne chiesto se avesse insegnato lei "l'arte del dissimulare" al consorte, con la quale il re aveva ingannato il popolo di Francia. Maria Antonietta rispose: «Sì, il popolo è stato ingannato, è stato crudelmente ingannato, ma non da mio marito o da me». La sua morte per ghigliottina: Arrivata in Place de la Révolution, salì rapidamente i gradini del patibolo. Si racconta che involontariamente pestò un piede del boia, al quale disse: «Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta», e il boia la perdonò. Alle 12.15 la lama cadeva sul suo collo. Il boia prese la testa sanguinante e la mostrò al popolo parigino, che gridò «Viva la Repubblica!». |
«Una donna che non aveva se non gli onori senza il potere; una principessa straniera, il più sacro degli ostaggi; trascinarla dal trono al patibolo, attraverso ogni sorta d'oltraggi... Vi è in ciò qualcosa di peggio del regicidio.» |
(Napoleone a proposito della morte di Maria Antonietta.) In un'occasione, poco dopo l'incoronazione di Luigi XVI, nel 1775, Maria Antonietta si azzardò, con grande scandalo della di lei madre, a definire il marito «quel pover'uomo». |
Dopo l'esecuzione le spoglie di Maria Antonietta furono sepolte in una fossa comune del Cimitero della Madeleine, accanto a il marito Luigi XVI. I resti dei sovrani, come quelli di altri decapitati, furono cosparsi di calce viva.
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