Elisa ANZALDO, giornalista RAI rivela: I Tg Non Vi Dicono La Verità, Noi Eseguiamo Gli Ordini.
I Tg Non Vi Dicono La Verità, Noi Eseguiamo Gli Ordini. Le Rivelazioni Di Una Giornalista Rai.
Riprendo qui una sintesi di una articolo pubblicato sul blog
Tutto quello che non devi sapere ...
Ascoltate l’intero intervento della giornalista Elisa Ansaldi in un video del 2011 (immaginate voi oggi cosa ci sia dietro la martellante propaganda pandemica per i vaccini).
Elisa Anzaldo giornalista rai, sul tg di Minzolini (Tutti in piedi, 17/06/2011)
Arianna Porcelli Safanov: Vero male della pandemia è l'enfasi dei media, lo dicono psicologi e psichiatri
Arianna Porcelli Safanov, il suo video sui danni psichici e mentali che abbiamo accumulato durante questo periodo.
Li indicano non la Safanov bensì novecento specialisti del settore che hanno stilato un comunicato stampa di cui non sembra se ne parli che è però consultabile su comunicatopsi.org
"E chi sono i veri signori del male? Chi sono? Sono i media, pensate un po', non ve lo dice Arianna, ve lo dicono gli psicologi!
Novembre 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri
Segue una sintesi del comunicato, se ne consiglia comunque vivamente la consultazione del testo integrale a cui rimando:
"Questo è un documento di allarme sul periodo Covid-19 e sulla sua gestione. Il presente Comunicato offre infatti la visione professionale di circa 1000 psicologi e psichiatri italiani relativa ai fattori che hanno determinato forti scosse sul versante psicologico e comportamentale a carico della popolazione; è finalizzato a non ripetere gli stessi errori e, soprattutto, a sollecitare una ripresa realmente rispettosa ed attenta alle esigenze esplicite ed implicite delle persone.
Il Comunicato è rivolto:
- alle autorità, con l’obiettivo di offrire sia una delucidazione sulle dinamiche emerse durante questo periodo, sia delle proposte attuabili a breve termine;
- a tutta la popolazione, affinché sia possibile tutti insieme affrontare le criticità, compiere delle scelte e far sentire la propria voce, nel pieno rispetto dei diritti Costituzionali.
Il presente Comunicato è frutto di osservazioni, dibattiti, esperienze e studi di psicologi, psicoterapeuti e medici psichiatri preoccupati delle conseguenze negative di alcune misure adottate per affrontare e contrastare la diffusione del COVID-19, che rischiano di non limitarsi al solo periodo attuale.
Il nostro fine, coerente con il nostro lavoro e le nostre ricerche, è quello di promuovere, tutelare e proteggere il benessere psico-fisico individuale e sociale.
Le segnalazioni, le riflessioni e le richieste contenute in questo documento hanno lo scopo di rendere consapevoli i nostri governanti e la popolazione intera degli effetti collaterali e dei pericoli che certe azioni hanno e potranno avere sulla salute mentale e sul benessere della comunità a 360 gradi.
Questo Comunicato, fondato su dati e ragionamenti scientifici, si pone come osservatore della situazione attuale da punto di vista psicologico, e desidera fornire degli strumenti per evitare l’innesco di dinamiche patologiche pericolose per l’individuo e la società intera.
I punti che verranno toccati sono 3:
- I danni psicologici conseguenti al lockdown e alla sua gestione
2. I pericoli di una comunicazione contraddittoria e fondata sulla paura
3. Preoccupazione sulle conseguenze di una ripresa non sistemicamente ragionata
In ultimo, verranno avanzate delle proposte e delle richieste.
Arianna Porcelli Safonov sul Comunicato PSI 5/5
1. I danni psicologici conseguenti al lockdown e alla sua gestione
La prima sollecitazione a creare il presente Comunicato è rappresentata dalle gravi condizioni psicologiche che la natura e la gestione del lockdown ha comportato nelle diverse fasce della popolazione. Brevemente ed in modo sommario elenchiamo le più evidenti:
- Isolamento
- Sintomi depressivi
Molteplici survey ed osservatori clinici, hanno rilevato un aumento dei sintomi depressivi nella popolazione, che variano da un umore depresso difficilmente contenibile alla perdita di motivazione, dal senso di affaticamento fisico e cognitivo a sentimenti di autosvalutazione. Nuovamente, tali sintomatologie hanno una ricaduta sul sistema immunitario, diminuendone la funzionalità ed espongono dunque maggiormente gli individui a varie forme di patologie.
- Violenza e aggressività
La limitazione della libertà, la paura e la preoccupazione per il futuro hanno dato l’avvio a risposte disforiche con aumentata propensione al danneggiamento di altri e di se stessi. La violenza domestica è aumentata, così come episodi di aggressione verbale e fisica tra individui familiari o non familiari. La sospettosità paranoide nei confronti degli altri, come “portatori di malattie” e untori, è ormai l’oggetto principale della disgregazione della comunità
- Senso di incoerenza
La percezione di sempre più marcate contraddizioni nelle comunicazioni ufficiali da una parte, e una esplicita forma di censura di altri punti di vista autorevoli, ma non riconosciuti dal mainstream, dall’altra (debunking scientisti, gogne pubbliche, lesioni alla libertà di espressione), è un fattore predittivo dell’alterazione della salute, ben rilevabile dai principi e dai test di salutogenesi.
- Controllo individuale e sociale
La progressiva concretizzazione di scenari orwelliani, giustificati da una necessaria urgenza per la protezione della salute fisica, sono proporzionali ad un aggravamento della salute psichica e un impoverimento della cultura. Emerge in modo sorprendente un’ossessiva attenzione a proteggere l’aspetto quantitativo dell’esistenza umana, a discapito dell’aspetto qualitativo.
- Overdose tecnologica
- Sviluppo e crescita dei minori compromessi
Allarma il drammatico e brutale accantonamento delle pratiche a tutela dello sviluppo dei bambini.
2. I pericoli di una comunicazione contraddittoria e fondata sulla paura
Riguardo alla comunicazione ufficiale sui mezzi di maggiore diffusione – come televisione, testate giornalistiche, radio e social network – mettiamo qui in luce gli elementi macroscopici che hanno condotto la popolazione a maturare uno stato di ansia generalizzata e terrore, con le conseguenze – unite alla preoccupazione rispetto al proprio lavoro o alla perdita di esso, e ad altri fattori di disagio – sopra esposte.
Di fatto, allo stato attuale ci sono tutti i presupposti per poter individuare gli elementi in gioco di una forte manipolazione psicologica delle masse da parte di una visione, un pensiero e un approccio alla vita dominante che cerca di imporsi come unico e indiscutibile, di caratteristica indubbiamente settaria.
IL PROCESSO DI NORIMBERGA AI DOTTORI per crimini della Seconda Guerra Mondiale: VACCINI SPERIMENTALI, ESPERIMENTI EPIDEMICI.
I corsi e i ricorsi storici. La storia è ciclica, si ripete e in che modo, con quali modalità e obiettivi rivelati, manifesti e quali nascosti alla massa, all'Umanità? E chi i colpevoli?
Il Processo ai dottori: i medici nazisti sul banco degli imputati
Amnesty International Italia denuncia al mondo il Governo italiano per violazione di diritti umani dei non vaccinati
Immagine via http://denstoredanske.lex.dk/Amnesty_International |
Gennaio 2022 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri
La recente comparsa della variante Omicron è un chiaro promemoria di ciò che accade quando non riusciamo a mettere i diritti umani in primo piano in tutti gli sforzi per affrontare la pandemia. Amnesty International continua a ribadire la necessità che gli stati adempiano ai loro obblighi in materia di diritti umani (...)
Fin dall’inizio della risposta alla pandemia, le sezioni nazionali di Amnesty International, insieme al Segretariato internazionale dell’organizzazione, hanno monitorato lo sviluppo e l’attuazione delle misure di salute pubblica adottate dai singoli stati.
Con riferimento al contesto italiano, Amnesty International Italia continua a sollecitare il governo ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione. Qualsiasi politica di salute pubblica, inoltre, deve essere basata sull’evidenza scientifica più aggiornata e verificabile, motivata da comprovate ragioni oggettive e accompagnata da metodi di comunicazione chiari e trasparenti.
Necessità, proporzionalità e temporalità
Lo stato di emergenza nazionale in vigore in Italia da quasi due anni e che è stato recentemente prorogato fino al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 221/2021, non è previsto dalla Costituzione ma trova fondamento giuridico nel decreto legislativo 1/2018, in cui si prevede che il Consiglio dei ministri possa deliberare lo stato di emergenza di rilevanza nazionale al verificarsi di determinati eventi, in deroga a qualsiasi disposizione vigente. Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità. (...)
Accesso ai vaccini Covid-19 e vaccinazione obbligatoria
(...) Avere accesso a informazioni accurate, tempestive e accessibili è anche una componente cruciale del diritto alla salute, in modo che gli individui possano prendere decisioni informate sulla propria salute. Mentre riconosce la legittima preoccupazione degli stati di aumentare i tassi di vaccinazione come parte di un’efficace risposta di salute pubblica al Covid-19, Amnesty International non sostiene i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esorta gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. (...)
Il Green Pass rafforzato
Per quanto riguarda il Green Pass rafforzato recentemente approvato, deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati.
In ogni caso, Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni.
Il diritto di manifestazione pacifica
Un altro diritto fondamentale che deve essere protetto è il diritto di manifestazione pacifica. Anche se ad oggi non ne risulta un’effettiva compressione a seguito della direttiva della ministra dell’Interno del novembre 2021[2], Amnesty International Italia continuerà a rivendicare il diritto a manifestare pacificamente forme di dissenso e a garantire il diritto di cronaca degli operatori e delle operatrici dell’informazione, denunciando ogni atto di aggressione o violenza ingiustificata nei loro confronti.
Fonte: Amnesty International https://www.amnesty.it/posizione-di-amnesty-international-italia-sulle-misure-adottate-dal-governo-per-combattere-il-covid-19/#
Dal sito di BYOBLU vedi il video servizio
IL GOVERNO DRAGHI VIOLA I DIRITTI UMANI? ECCO TUTTE LE DENUNCE DI AMNESTY INTERNATIONAL
A seguito dell’introduzione di continue compressioni delle libertà nei confronti di quella parte di popolazione che ha deciso di non vaccinarsi, forse qualcuno sembra essersi finalmente accorto che in Italia qualcosa non sta funzionando nella gestione dei diritti umani.
Amnesty contraria agli obblighi vaccinali
Ecco l’ultimo comunicato pubblicato dall’organizzazione internazionale Amnesty International, nota per la sua attività di lobbying per la tutela dei diritti umani in tutto il mondo. “Posizione di Amnesty International Italia sulle misure adottate dal governo per combattere il covid-19”, così si intitola il testo con cui l’organizzazione ha deciso di commentare le ultime novità legislative introdotte dal Governo Draghi.
Riguardo all’obbligo di vaccinazione Amnesty International così si esprime: “Non sosteniamo i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esortiamo gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani”.
La frase va interpretata come un’ammonizione nei confronti del Governo Draghi. Gli obblighi tuttora in vigore che riguardano gli operatori sanitari, gli insegnanti , le forze di polizia e tutti gli over 50, sono infatti vincolati al mantenimento del posto di lavoro. In pratica o ti vaccini oppure lo Stato ti toglie il diritto al lavoro.
Tenuto conto che il lavoro rappresenta l’unica possibilità di sostentamento per molti cittadini, tale norma è da intendersi in contrasto con gli standard internazionali sui diritti umani.
Il super green pass nel mirino dell’organizzazione internazionale
Anche il super green pass appare non gradito negli uffici di Amnesty International che a proposito scrivono: ” Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni”.
Secondo Amnesty il lasciapassare verde, nella sua versione rafforzata, rappresenta una discriminazione nei confronti di una minoranza e il Governo dovrebbe quindi tornare sui suoi passi. "Abbiamo provato a contattare l’organizzazione internazionale per avere un commento circa l’operato del Governo italiano, ma non hanno voluto rilasciare a noi né a nessun altra testata alcun intervento di approfondimento nel merito: Si tratta di un documento di posizione e non prevediamo di rilasciare commenti né interviste al riguardo.
Il parere dell’avvocato Mori
Su questo documento e sul peso che potrebbe avere anche in futuri procedimenti giudiziari abbiamo quindi chiesto il parere dell’avvocato Marco Mori:
Certamente non è vincolante, ma sicuramente tutte le autorità internazionali, come il Consiglio d’Europa, che si sono pronunciate nel merito, sono comunque spendibili perché si prova a cercare di far ragionare un magistrato che dovrebbe farlo di sua spontanea volontà. Anche perché nel momento in cui ti vietano di lavorare e di sopravvivere era scontato dire ‘guarda questo non si può fare’, a prescindere da come uno la pensi sul vaccino. Con il documento di Amnesty siamo nell’ambito dell’ovvio, questi pareri fanno piacere, ma ora servono le sentenze dei giudici.
Tutte le denunce contro il Governo Draghi
Abbastanza sorprendente ed inquietante il silenzio assoluto da parte di diversi quotidiani rispetto al rapporto di Amnesty International. Non ne parla Repubblica, non ne parla il Corriere della Sera e non ne parla La Stampa. Un atteggiamento curioso, tenuto conto che le stesse testate giornalistiche in tempi non sospetti avevano concesso moltissimo spazio quando la stessa organizzazione aveva denunciato le pratiche di un passato Governo italiano in tema di migrazione.
Eppure l’esecutivo guidato da Draghi sta accumulando da tempo una preoccupante serie di denunce da parte di organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani e della libertà di informazione.
La stessa organizzazione Amnesty International aveva già bacchettato l’Italia nel dicembre 2020 con il report dal titolo “Abbandonati”, in cui si evidenziavano ripetute violazioni dei diritti umani nelle strutture di residenza sociosanitarie e socioassistenziali italiane.
E anche la libertà di informazione sarebbe sotto attacco in Italia, secondo un’altra organizzazione, Reporter Sans Frontieres, che aveva denunciato le dichiarazioni della direttrice del TG1 Monica Maggioni e quelle del senatore a vita Mario Monti. “Reporter senza frontiere è seriamente preoccupata sulla neonata volontà politica di controllare l’informazione in Italia”, aveva scritto l’organizzazione francese.
Mentre si accumulano quindi le denunce sulle violazioni perpetuate in Italia, l’informazione generalista sembra non cogliere questo pericolo, chiedendo anzi che sempre più poteri vengano accentrati nelle mani di una sola persona.
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
Avv. Marco Mori: La denuncia contro il ricatto vaccinale da scaricare e depositare presso le forze dell’ordine o le Procure
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