Passa ai contenuti principali

Elisa ANZALDO, giornalista RAI rivela: I Tg Non Vi Dicono La Verità, Noi Eseguiamo Gli Ordini.


Elisa ANZALDO, giornalista RAI rivela: I Tg Non Vi Dicono La Verità, Noi Eseguiamo Gli Ordini.



I Tg Non Vi Dicono La Verità, Noi Eseguiamo Gli Ordini. Le Rivelazioni Di Una Giornalista Rai.


Agosto 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri. La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)




Riprendo qui una sintesi di una articolo pubblicato sul blog

 

IL SAPERE E' POTERE 2

Tutto quello che non devi sapere ...





LA VERITA’ NON VI VERRA’ MAI DETTA… QUESTA E’ L’UNICA CERTEZZA!!!


A dirlo e spiattellarlo ai 4 venti a tutti, e a chi non lo avesse ancora capito, è  una giornalista Rai. La donna in questione è Elisa Ansaldo. Lei stessa ha reclamato e si è battuta per i diritti ad un’ informazione giusta e veritiera! 



Ascoltate l’intero intervento della giornalista Elisa Ansaldi in un video del 2011 (immaginate voi oggi cosa ci sia dietro la martellante propaganda pandemica per i vaccini).

Elisa Anzaldo giornalista rai, sul tg di Minzolini (Tutti in piedi, 17/06/2011)




Nelle 2006 e nel 2007 la Anzaldo conduce la sezione giornalistica durante le due edizione di Unomattina. Poi nel Settembre 2008 passa alla conduzione del TG1 della notte.



Il 25 maggio 2011, in polemica con il direttore Augusto Minzolini, annuncia il suo ritiro da conduttrice del TG1, contestando il fatto che esso violerebbe i più elementari doveri dell’informazione pubblica come equilibrio, correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione.

La stessa Elisa Ansaldo aveva affermato: “Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro

Solo nel 2013 torna alla conduzione del TG1 c: prima con l’edizione delle 17, poi quella delle 13:30. E’ proprio nel periodo della sua pausa giornalistica Rai che la stessa giornalista ha manifestato pubblicamente il suo disappunto nei confronti di una testata giornalistica, quale il TG1. Privo di veridicità e fondamenti basati sulla lealtà alla notizia.

La giornalista Elisa Ansaldo non ha accettato, contestandolo, il modus operandi della Rai, in quanto non conforme alle leggi e  e determinato soprattutto a celare, nascondere e modificare la notizia.




Ha reclamato il diritto all’informazione: un’ informazione corretta, integrale e non censurata. -In Rai si ha paura della notizia, e le cose accadono sempre dove noi non siamo…Nella case, nelle industrie, nelle carceri, nella aziende…Guarda caso noi siamo da un’ altra parte.” e continua polemizzando: -“Chi si poteva immaginare che le gente comune si trovava a combattere con la disoccupazione, i licenziamenti e la cassa integrazione. Che esiste il problema del precariato nelle scuole. Invece no…Noi pensavamo che a voi questo non interessasse!





La situazione è grave, gravissima. E i politici vogliono la nostra disinformazione perché è comoda. Solo così possono continuare ad operare indisturbati. E’ proprio per questo che non seguiamo più l’informazione che viene passata dalla tv, è un’ informazione corrotta e manipolata. Non è un’informazione che nasce per informare. ma è determinata a disinformare!!!











__________________________


 Arianna Porcelli Safanov: Vero male della pandemia è l'enfasi dei media, lo dicono psicologi  e psichiatri 


Arianna Porcelli Safanov, il suo video sui danni psichici e mentali che abbiamo accumulato durante questo periodo.

Li indicano non la Safanov bensì novecento specialisti del settore che hanno stilato un comunicato stampa di cui non sembra se ne parli che è però consultabile su comunicatopsi.org

"E chi sono i veri signori del male? Chi sono? Sono i media, pensate un po', non ve lo dice Arianna, ve lo dicono gli psicologi!




Novembre 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 


Segue una sintesi del comunicato, se ne consiglia comunque vivamente la consultazione del testo integrale a cui rimando:


"Questo è un documento di allarme sul periodo Covid-19 e sulla sua gestione. Il presente Comunicato offre infatti la visione professionale di circa 1000 psicologi e psichiatri italiani relativa ai fattori che hanno determinato forti scosse sul versante psicologico e comportamentale a carico della popolazione; è finalizzato a non ripetere gli stessi errori e, soprattutto, a sollecitare una ripresa realmente rispettosa ed attenta alle esigenze esplicite ed implicite delle persone. 


Il Comunicato è rivolto:

  • alle autorità, con l’obiettivo di offrire sia una delucidazione sulle dinamiche emerse durante questo periodo, sia delle proposte attuabili a breve termine;

  • a tutta la popolazione, affinché sia possibile tutti insieme affrontare le criticità, compiere delle scelte e far sentire la propria voce, nel pieno rispetto dei diritti Costituzionali.

Il presente Comunicato è frutto di osservazioni, dibattiti, esperienze e studi di psicologi, psicoterapeuti e medici psichiatri preoccupati delle conseguenze negative di alcune misure adottate per affrontare e contrastare la diffusione del COVID-19, che rischiano di non limitarsi al solo periodo attuale.

Il nostro fine, coerente con il nostro lavoro e le nostre ricerche, è quello di promuovere, tutelare e proteggere il benessere psico-fisico individuale e sociale.

Le segnalazioni, le riflessioni e le richieste contenute in questo documento hanno lo scopo di rendere consapevoli i nostri governanti e la popolazione intera degli effetti collaterali e dei pericoli che certe azioni hanno e potranno avere sulla salute mentale e sul benessere della comunità a 360 gradi.

Questo Comunicato, fondato su dati e ragionamenti scientifici, si pone come osservatore della situazione attuale da punto di vista psicologico, e desidera fornire degli strumenti per evitare l’innesco di dinamiche patologiche pericolose per l’individuo e la società intera. 

I punti che verranno toccati sono 3:

  1. danni psicologici conseguenti al lockdown e alla sua gestione

2. I pericoli di una comunicazione contraddittoria e fondata sulla paura

3. Preoccupazione sulle conseguenze di una ripresa non sistemicamente ragionata

In ultimo, verranno avanzate delle proposte e delle richieste.


Arianna Porcelli Safonov sul Comunicato PSI 5/5


Video di Arianna Porcelli Safanov pubblicato il 10 novembre 2021
 




1. I danni psicologici conseguenti al lockdown e alla sua gestione

La prima sollecitazione a creare il presente Comunicato è rappresentata dalle gravi condizioni psicologiche che la natura e la gestione del lockdown ha comportato nelle diverse fasce della popolazione. Brevemente ed in modo sommario elenchiamo le più evidenti:

  • Isolamento
  • Sintomi depressivi

Molteplici survey ed osservatori clinici, hanno rilevato un aumento dei sintomi depressivi nella popolazione, che variano da un umore depresso difficilmente contenibile alla perdita di motivazione, dal senso di affaticamento fisico e cognitivo a sentimenti di autosvalutazione. Nuovamente, tali sintomatologie hanno una ricaduta sul sistema immunitario, diminuendone la funzionalità ed espongono dunque maggiormente gli individui a varie forme di patologie.

    • Violenza e aggressività

    La limitazione della libertà, la paura e la preoccupazione per il futuro hanno dato l’avvio a risposte disforiche con aumentata propensione al danneggiamento di altri e di se stessi. La violenza domestica è aumentata, così come episodi di aggressione verbale e fisica tra individui familiari o non familiari. La sospettosità paranoide nei confronti degli altri, come “portatori di malattie” e untori, è ormai l’oggetto principale della disgregazione della comunità

    • Senso di incoerenza

    La percezione di sempre più marcate contraddizioni nelle comunicazioni ufficiali da una parte, e una esplicita forma di censura di altri punti di vista autorevoli, ma non riconosciuti dal mainstream, dall’altra (debunking scientisti, gogne pubbliche, lesioni alla libertà di espressione), è un fattore predittivo dell’alterazione della salute, ben rilevabile dai principi e dai test di salutogenesi.

    • Controllo individuale e sociale

    La progressiva concretizzazione di scenari orwelliani, giustificati da una necessaria urgenza per la protezione della salute fisica, sono proporzionali ad un aggravamento della salute psichica e un impoverimento della cultura. Emerge in modo sorprendente un’ossessiva attenzione a proteggere l’aspetto quantitativo dell’esistenza umana, a discapito dell’aspetto qualitativo

    • Overdose tecnologica
    • Sviluppo e crescita dei minori compromessi
    • Allarma il drammatico e brutale accantonamento delle pratiche a tutela dello sviluppo dei bambini.

    2. I pericoli di una comunicazione contraddittoria e fondata sulla paura 

    Riguardo alla comunicazione ufficiale sui mezzi di maggiore diffusione – come televisione, testate giornalistiche, radio e social network – mettiamo qui in luce gli elementi macroscopici che hanno condotto la popolazione a maturare uno stato di ansia generalizzata e terrore, con le conseguenze – unite  alla preoccupazione rispetto al proprio lavoro o alla perdita di esso, e ad altri fattori di disagio – sopra esposte.


    Di fatto, allo stato attuale ci sono tutti i presupposti per poter individuare gli elementi in gioco di una forte manipolazione psicologica delle masse da parte di una visione, un  pensiero e un approccio alla vita dominante che cerca di imporsi come unico e indiscutibile, di caratteristica indubbiamente settaria.







    __________________________







    IL PROCESSO DI NORIMBERGA AI DOTTORI per crimini della Seconda Guerra Mondiale: VACCINI SPERIMENTALI, ESPERIMENTI EPIDEMICI.


    I corsi e i ricorsi storici. La storia è ciclica, si ripete e in che modo, con quali modalità e obiettivi rivelati, manifesti e quali nascosti alla massa, all'Umanità? E chi i colpevoli?


    IL PROCESSO DI NORIMBERGA
    Processo ai dottori per crimini compiuti durante la Seconda Guerra Mondiale:
    Il Processo ai dottori (ufficialmente United States of America v. Karl Brandt, et al.) fu il primo dei dodici "Processi secondari di Norimberga" che le autorità militari statunitensi indissero a Norimberga, Germania, dopo la seconda guerra mondiale contro i sopravvissuti appartenenti a organizzazioni militari, politiche ed economiche della Germania nazional-socialista.
    I dodici processi vennero celebrati esclusivamente da corti militari statunitensi.
    La corte militare processò ventitré persone, tra dottori e amministratori, accusati di avere preso parte a crimini di guerra e crimini contro l'umanità partecipando a esperimenti nazisti su esseri umani in nome della scienza.
    Le accuse rilevarono che nella Germania nazionalsocialista i medici tedeschi pianificarono e attuarono il programma di eutanasia Aktion T4, ossia l'uccisione sistematica di persone ritenute "indegne alla vita" (ritardati mentali, internati e disabili) e che durante la seconda guerra mondiale gli stessi medici condussero esperimenti pseudo-scientifici nei campi di concentramento sui prigionieri senza il loro consenso. Ebrei, polacchi, russi e zingari furono i "prescelti"; la maggior parte morì o rimase permanentemente menomata.
    Il processo incominciò il 9 dicembre 1946 e si chiuse il 20 agosto 1947. Furono ascoltati 85 testimoni ed esaminati 1471 documenti.
    Dei ventitré imputati, venti erano medici (Brack, Rudolf Brandt e Sievers erano ufficiali nazisti); tutti gli imputati si dichiararono non colpevoli; sette furono assolti, sette ricevettero condanna a morte; i rimanenti furono condannati al carcere con diversi gradi di imputazione.
    Cospirazione a commettere crimini di guerra e crimini verso l'umanità.
    Gli imputati da settembre 1939 ad aprile 1945 presero parte a un disegno comune e cospirarono, accettando insieme e con altri, di commettere crimini di guerra e contro l'umanità; tutti gli imputati insieme o con altri parteciparono come leader, organizzatori, investigatori e complici nella formulazione e nelle esecuzioni dei crimini.
    Alcuni Capi d'accusa
    Crimini di guerra
    Gli imputati, da settembre 1939 ad aprile 1945, illegalmente, volontariamente e intenzionalmente, commisero crimini di guerra come definito dall'Art. II del Control Council Law n. 10, precisamente esperimenti medici senza il consenso del paziente, su prigionieri di guerra e civili nelle zone occupate, e partecipazione allo sterminio di massa nei campi di concentramento.
    VACCINI SPERIMENTALI, ESPERIMENTI EPIDEMICI ed altri crimini

    Esperimenti sulla malaria
    Da febbraio all'aprile 1942 esperimenti furono condotti al campo di Dachau per la ricerca sul vaccino della malaria. Prigionieri sani del campo furono infettati dalle zanzare o da iniezioni di estratti delle mucose delle zanzare. Dopo aver contratto la malaria furono trattati con vari farmaci per vederne la relativa efficacia. Oltre 1 000 prigionieri furono utilizzati in questi esperimenti.
    Karl Brandt, Handloser, Rostock, Gebhardt, Blome, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick e Sievers furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

    Esperimenti epidemici sull'epatite virale (itterizia)
    Da giugno 1943 a gennaio 1945 ai campi di Sachsenhausen e Natzweiler furono effettuati esperimenti a beneficio delle forze armate, alla ricerca delle cause e vaccini sull'epidemia itterica. I soggetti venivano deliberatamente infettati dall'ittero provocandone la morte o gravi danni fisici. Karl Brandt, Handloser, Rostock, Schroeder, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Sievers, Becker-Freyseng, Schaefer e Beiglboeck furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

    Esperimenti di sterilizzazione
    Da marzo 1941 a gennaio 1945 esperimenti di sterilizzazione furono condotti nei campi di Auschwitz e Ravensbruck. Il fine di questi esperimenti era sviluppare un metodo che risultasse appropriato alla sterilizzazione di milioni di persone in poco tempo e con minimo sforzo. Furono utilizzati i raggi X, operazioni chirurgiche e svariate droghe, provocando la sterilizzazione e molteplici menomazioni fisiche e mentali, se non la morte.
    Karl Brandt, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Brack, Pokorny e Oberheuser furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.
    Esperimenti sul tifo petecchiale
    Da dicembre 1941 a febbraio 1945 furono condotti esperimenti nei campi di Buchenwald e Natzweiler a beneficio delle forze armate, sull'efficacia di vaccini contro il tifo petecchiale. A Buchenwald numerosi prigionieri furono deliberatamente infettati con il batterio per valutarne la sopravvivenza; più del 90% morirono. Ad altri detenuti furono iniettati svariati vaccini e sostanze chimiche per valutarne l'efficacia: il 75% fu vaccinato o alimentato con sostanze chimiche e dopo un periodo di 3-4 settimane, infettati dal batterio di tifo petecchiale. L'altro 25% fu infettato senza prevederne una vaccinazione per vedere i risultati. Furono condotti esperimenti sulla febbre gialla, vaiolo, tifo e paratifo A e B, colera, difterite.
    Karl Brandt, Handloser, Rostock, Schroeder, Genzken, Gebhardt, Rudolf Brandt, Mrugowsky, Poppendick, Sievers, Rose, Becker-Freyseng e Hoven furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.

    Esperimenti su sostanze velenose
    Da dicembre 1943 a ottobre 1944 al campo di Buchenwald furono condotti esperimenti sugli effetti di diversi veleni sull'essere umano. Il veleno veniva segretamente somministrato ai prigionieri nel loro cibo; chi non moriva per avvelenamento, veniva ucciso per poterne effettuare l'autopsia.
    Genzken, Gebhardt, Mrugowsky e Poppendick furono incriminati con specifiche responsabilità per la partecipazione in questi crimini.


    #processoaidottori #norimberga #nazismo

    Il Processo ai dottori: i medici nazisti sul banco degli imputati



    Video pubblicato da StudentiTv il 2 dicembre 2018 su You Tube

    "Il 9 dicembre 1946 inizia a Norimberga il cosiddetto Processo ai dottori. Sul banco degli imputati ci sono i medici nazisti, accusati di aver condotto degli esperimenti su esseri umani. E quello che si legge nei capi d'accusa è davvero agghiacciante."




    _________________________________________












    Amnesty International Italia denuncia al mondo il Governo italiano per violazione di diritti umani dei non vaccinati 

    Immagine via http://denstoredanske.lex.dk/Amnesty_International


    Gennaio 2022 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 



     La recente comparsa della variante Omicron è un chiaro promemoria di ciò che accade quando non riusciamo a mettere i diritti umani in primo piano in tutti gli sforzi per affrontare la pandemia. Amnesty International continua a ribadire la necessità che gli stati adempiano ai loro obblighi in materia di diritti umani (...)

    Fin dall’inizio della risposta alla pandemia, le sezioni nazionali di Amnesty International, insieme al Segretariato internazionale dell’organizzazione, hanno monitorato lo sviluppo e l’attuazione delle misure di salute pubblica adottate dai singoli stati.

    Con riferimento al contesto italianoAmnesty International Italia continua a sollecitare il governo ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione. Qualsiasi politica di salute pubblica, inoltre, deve essere basata sull’evidenza scientifica più aggiornata e verificabile, motivata da comprovate ragioni oggettive e accompagnata da metodi di comunicazione chiari e trasparenti.

    Necessità, proporzionalità e temporalità

    Lo stato di emergenza nazionale in vigore in Italia da quasi due anni e che è stato recentemente prorogato fino al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 221/2021, non è previsto dalla Costituzione ma trova fondamento giuridico nel decreto legislativo 1/2018, in cui si prevede che il Consiglio dei ministri possa deliberare lo stato di emergenza di rilevanza nazionale al verificarsi di determinati eventi, in deroga a qualsiasi disposizione vigente. Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità. (...)

    Accesso ai vaccini Covid-19 e vaccinazione obbligatoria

    (...)  Avere accesso a informazioni accurate, tempestive e accessibili è anche una componente cruciale del diritto alla salute, in modo che gli individui possano prendere decisioni informate sulla propria salute. Mentre riconosce la legittima preoccupazione degli stati di aumentare i tassi di vaccinazione come parte di un’efficace risposta di salute pubblica al Covid-19, Amnesty International non sostiene i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esorta gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. (...)


    Il Green Pass rafforzato

    Per quanto riguarda il Green Pass rafforzato recentemente approvato, deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati.

    In ogni caso, Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni.

    Il diritto di manifestazione pacifica

    Un altro diritto fondamentale che deve essere protetto è il diritto di manifestazione pacifica. Anche se ad oggi non ne risulta un’effettiva compressione a seguito della direttiva della ministra dell’Interno del novembre 2021[2], Amnesty International Italia continuerà a rivendicare il diritto a manifestare pacificamente forme di dissenso e a garantire il diritto di cronaca degli operatori e delle operatrici dell’informazione, denunciando ogni atto di aggressione o violenza ingiustificata nei loro confronti.

    Fonte: Amnesty International  https://www.amnesty.it/posizione-di-amnesty-international-italia-sulle-misure-adottate-dal-governo-per-combattere-il-covid-19/#





    Dal sito di BYOBLU vedi il video servizio


    IL GOVERNO DRAGHI VIOLA I DIRITTI UMANI? ECCO TUTTE LE DENUNCE DI AMNESTY INTERNATIONAL



    A seguito dell’introduzione di continue compressioni delle libertà nei confronti di quella parte di popolazione che ha deciso di non vaccinarsi, forse qualcuno sembra essersi finalmente accorto che in Italia qualcosa non sta funzionando nella gestione dei diritti umani.

    Amnesty contraria agli obblighi vaccinali

    Ecco l’ultimo comunicato pubblicato dall’organizzazione internazionale Amnesty International, nota per la sua attività di lobbying per la tutela dei diritti umani in tutto il mondo. “Posizione di Amnesty International Italia sulle misure adottate dal governo per combattere il covid-19”, così si intitola il testo con cui l’organizzazione ha deciso di commentare le ultime novità legislative introdotte dal Governo Draghi.

    Riguardo all’obbligo di vaccinazione Amnesty International così si esprime: “Non sosteniamo i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esortiamo gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani”.

    La frase va interpretata come un’ammonizione nei confronti del Governo DraghiGli obblighi tuttora in vigore che riguardano gli operatori sanitari, gli insegnanti , le forze di polizia e tutti gli over 50, sono infatti vincolati al mantenimento del posto di lavoro. In pratica o ti vaccini oppure lo Stato ti toglie il diritto al lavoro.

    Tenuto conto che il lavoro rappresenta l’unica possibilità di sostentamento per molti cittadini, tale norma è da intendersi in contrasto con gli standard internazionali sui diritti umani.

    Il super green pass nel mirino dell’organizzazione internazionale

    Anche il super green pass appare non gradito negli uffici di Amnesty International che a proposito scrivono: ” Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni”.

    Secondo Amnesty il lasciapassare verde, nella sua versione rafforzata, rappresenta una discriminazione nei confronti di una minoranza e il Governo dovrebbe quindi tornare sui suoi passi. "Abbiamo provato a contattare l’organizzazione internazionale per avere un commento circa l’operato del Governo italiano, ma non hanno voluto rilasciare a noi né a nessun altra testata alcun intervento di approfondimento nel merito: Si tratta di un documento di posizione e non prevediamo di rilasciare commenti né interviste al riguardo.

    Il parere dell’avvocato Mori

    Su questo documento e sul peso che potrebbe avere anche in futuri procedimenti giudiziari abbiamo quindi chiesto il parere dell’avvocato Marco Mori:

    Certamente non è vincolante, ma sicuramente tutte le autorità internazionali, come il Consiglio d’Europa, che si sono pronunciate nel merito, sono comunque spendibili perché si prova a cercare di far ragionare un magistrato che dovrebbe farlo di sua spontanea volontà. Anche perché nel momento in cui ti vietano di lavorare e di sopravvivere era scontato dire ‘guarda questo non si può fare’, a prescindere da come uno la pensi sul vaccino. Con il documento di Amnesty siamo nell’ambito dell’ovvio, questi pareri fanno piacere, ma ora servono le sentenze dei giudici.

    Tutte le denunce contro il Governo Draghi

    Abbastanza sorprendente ed inquietante il silenzio assoluto da parte di diversi quotidiani rispetto al rapporto di Amnesty International. Non ne parla Repubblica, non ne parla il Corriere della Sera e non ne parla La Stampa. Un atteggiamento curioso, tenuto conto che le stesse testate giornalistiche in tempi non sospetti avevano concesso moltissimo spazio quando la stessa organizzazione aveva denunciato le pratiche di un passato Governo italiano in tema di migrazione.

    Eppure l’esecutivo guidato da Draghi sta accumulando da tempo una preoccupante serie di denunce da parte di organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani e della libertà di informazione. 

     La stessa organizzazione Amnesty International aveva già bacchettato l’Italia nel dicembre 2020 con il report dal titolo “Abbandonati”, in cui si evidenziavano ripetute violazioni dei diritti umani nelle strutture di residenza sociosanitarie e socioassistenziali italiane.

    E anche la libertà di informazione sarebbe sotto attacco in Italia, secondo un’altra organizzazione, Reporter Sans Frontieres, che aveva denunciato le dichiarazioni della direttrice del TG1 Monica Maggioni e quelle del senatore a vita Mario Monti. “Reporter senza frontiere è seriamente preoccupata sulla neonata volontà politica di controllare l’informazione in Italia”, aveva scritto l’organizzazione francese.

    Mentre si accumulano quindi le denunce sulle violazioni perpetuate in Italia, l’informazione generalista sembra non cogliere questo pericolo, chiedendo anzi che sempre più poteri vengano accentrati nelle mani di una sola persona.








    «La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

    Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.


    La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)

    per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 



    Gabriella Filippone Blog | Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone













    Avv.  Marco Mori: La denuncia contro il ricatto vaccinale da scaricare e depositare presso  le forze dell’ordine o le Procure



    "Denunciamo insieme Mario Draghi: il ricatto non è politica, è un crimine."









    Gennaio 2022 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 


    Avvocato Marco Mori: "Il divieto di lavoro assoluto a chi non vuole accettare un trattamento sanitario, che non può essere imposto in nessun modo, è qualcosa di natura totalmente criminale, per cui non potevamo rimanere a guardare. I precedenti della Corte Costituzionale sul fatto che le reazioni avverse da un trattamento farmacologico imposto devono essere temporanee e sono ben note. Non è possibile imporre un trattamento che può provocare la morte. I dati AIFA sono evidenti e non è possibile imporre un trattamento che non ha nessuna efficacia nell'evitare i contagi. I vaccinati sono contagiosi come tutti gli altri. I dati dell'ISS su questo punto non temono alcun tipo di smentita. Denunciamo il vile affarista a Palazzo Chigi. Un usurpatore della sovranità nazionale, qualcuno sta lavorando per distruggere ciò che resta dell'economia del nostro Paese. Questo è il solo scopo di Draghi. Non è una questione sanitaria, è una questione politica ed economica. Ecco la denuncia da scaricare e depositare presso le forze dell’ordine o le Procure. Prendete l'atto, scaricatelo, lo firmate e lo depositate. Non ci sono rischi di contro-denuncia perché i fatti narrati sono tutti veri. Le valutazioni di carattere giuridico non possono essere oggetto di contro-calunnia, quelle sono a discrezione e vedremo come le valuteranno le Procure. Il reato è indiscutibile perché tu non puoi vietare alla gente di lavorare. Fermiamo il ricatto vaccinale. Draghi deve finire in prigione, questo deve essere assolutamente chiaro, ma non solo per questo, per tutta la sua storia, la conosciamo bene. Da quando era direttore del Tesoro ha tramato contro il nostro Stato per svendere tutto quello che era di pubblico nel nostro Paese. La stagione delle privatizzazioni. Lo definì bene Cossiga, vile affarista per i suoi comparuzzi di Golden Sachs "

    Nel link le istruzioni da seguire: http://www.studiolegalemarcomori.it/r... Contro la censura rimaniamo in contatto su telegram, iscrivetevi al mio canale: https://t.me/tramontodemocrazia





















    «La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)


    La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 

    Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.


    Commenti

    Post popolari in questo blog

    Tribunale di Norimberga: "La somministrazione di farmaci, contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l'Umanità"

      Tribunale di Norimberga: "La somministrazione di farmaci, contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l'Umanità" Norimberga. Processo ai dottori Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigation Jump to search . Karl Brandt  di fronte alla corte Il  Processo ai dottori  (ufficialmente  United States of America v. Karl Brandt, et al. ) fu il primo dei dodici " Processi secondari di Norimberga " che le autorità militari statunitensi indissero a  Norimberga ,  Germania , dopo la  seconda guerra mondiale  contro i sopravvissuti appartenenti a organizzazioni militari, politiche ed economiche della  Germania nazional-socialista . I dodici processi vennero celebrati esclusivamente da corti militari statunitensi e non davanti all'International Military Tribunal (IMT), che aveva promosso il principale processo di Norimberga contro i vertici della Germania nazionalsocialista, anche se ebbero luogo presso lo stesso palazzo di Giustizia di Norimberga

    Il Dottor Francesco Catona ci ha lasciato nel mese di marzo 2022, un malore improvviso, un infarto, a detta di qualcuno. Un mistero per chi lo seguiva, era molto sano e tanto sportivo. Era stato vaccinato?

     Il Dottor Francesco Catona, psicologo,  psicoterapeuta, ci ha purtroppo lasciato nel mese di marzo 2022, un malore improvviso, un infarto forse, ha avanzato qualcuno. Resta un un mistero per chi lo seguiva, era molto sano e tanto sportivo, bici e corsa, aveva 43 anni.  Era stato vaccinato per obbligo statale/professionale? P resumibilmente si. A mio parere non aveva bisogno di essere inoculato, non era attacabile dal virus, doveva avere un sistema immunitario che funzionava benissimo, alle stelle, glielo avranno guastato col vaccino, avvelenandogli il sistema immunitario. Penso così. Ogni tanto me lo chiedo. Di cosa è realmente morto il Dott. Francesco Catona, psicologo, psicoterapista? Gli è stata fatta un'autopsia? Quando capitava, guardavo con piacere i suoi video su You Tube, era tanto simpatico, parlava di psicologia mentre faceva sport, correndo, in bici, in montagna, in riva al mare, con la neve, col sole, con la pioggia, nella sua splendida Calabria o nel Suo studio a Mil

    Il foglio illustrativo delle controindicazioni del vaccino Pfizer è scaricabile in PDF.

    La FDA (U.S. Food and Drug Administration) elenca gli effetti collaterali che possono manifestarsi con il vaccino anti Covid-19. L'elenco quì di seguito tradotto e riportato, è ravvisabile a pag.16 del seguente documento : https://l.facebook.com/l.php... - Sindrome di Guillain-Barré - Encefalomielite acuta disseminata - Mielite trasversa - Encefalite / mielite / encefalomielite / meningoencefalite / meningite /encefolapatia - Convulsioni / crisi epilettiche - Ictus - Narcolessia e cataplessia - Anafilassi - Infarto miocardico acuto - Miocardite / pericardite - Malattia autoimmune - Morte - Gravidanza e esiti del parto - Altre malattie demielinizzanti acute - Reazioni allergiche non anafilattiche - Trombocitopenia - Coagulazione intravascolare disseminata - Tromboembolia venosa - Artrite e artralgia / dolori articolari - Malattia di Kawasaki - Sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini - Malattia potenziata da vaccino Fonte: https://www.facebook.com/vaccinibasta/