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COVID1984 una manipolazione totale nelle menti delle persone, una disistima, uno stile di vita malsano da non seguire




COVID1984 una manipolazione totale nelle menti delle persone, terrorismo mediatico criminale che porta ad una disistima dell'essere umano, ad uno stile  di vita malsano da non seguire

Immagine via PIQSELS



Marzo 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri. La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)











FIORELLA CAPUANO avvocato, e tante altre belle cose di cui si occupa, come ci dimostra  in suo video"Questi continueranno. Dobbiamo  essere consapevoli. Ci dobbiamo rendere conto che questo programma è stato preparato più di duecento anni fa e che è stato portato a termine lentamente preparando tutte le situazioni possibili e immaginabili per arrivare a tanto. Ovvero una manipolazione totale nelle menti delle persone, una disistima, uno stile  di vita malsano. Ormai questo sistema ha operato in questo modo e sta ultimando la sua distruzione. Lo sappiamo, l'abbiamo visto, abbiamo le conferme.
Le soluzioni però sono meravigliose e possono dare un'opportunità a chiunque.
Ipotizziamo che siamo un trenta per cento della popolazione ad aver compreso quello che sta accadendo, voglio  essere ottimista, voglio includere tra noi tutti quelli che sono in dubbio, che hanno capito un pochino ma che non possono credereHanno capito ma in realtà continuano ad avere fiducia nel sistema

Female portraits by Leonardo da Vinci| Wikimedia Commons



Nel sistema governativo, nel sistema di controllo, nei macro sistemi istituzionali e non legati ai grandi poteri, bancari in primis e anche finanziari, economici. Mentre tutto sta crollando e si vede."

Il video prosegue indicando le opportunità possibili che la stessa Fiorella Capuano intravede per affrontare questo periodo.
Ovvero, soluzioni nel campo giuridico, finanziario-economico, della salute,  dei modelli sociali.

"Queste persone hanno organizzato tutto, parlo degli oscuri,  oscuri distruttori dei mondi hanno preparato tutto da molti decenni è ora è proprio la parte finale di questa loro opera. OPERA IN DISONORE perché è un'opera in disonore ovviamente, ma se vogliamo disobbedire dobbiamo farlo con le normative di supporto. Forse tanti verbali ce li saremmo pure evitati."

A quali normative si riferisce? Le conosciamo?

La disobbedienza. "Allora, in primis, sarebbe dovuta essere organizzata in un altro modo. Ovvero, tutti i disobbedienti, intanto, se avessero avuto LA DICHIARAZIONE DEL POPOLO ITALIANO, protocollata con il numero di protocollo e la avessero potuta dare, magari una copia, al servizio dell'ordine che in quel momento stava verbalizzando una disposizione contraria  alla legge, avrebbe potuto opporre una dichiarazione che riscatta la propria personalità perché fa diventare tutti consapevoli di essere maggiorenni di età e capaci di intendere e di volere, ma soprattutto è un atto che dimostra che il cittadino non accetta la normativa illegittima, dichiarata anche così dal TAR, peraltro, dei provvedimenti del Presidente del Consiglio, ma accetta, accetta, vige e onora la vera legge, LA LEGGE COSTITUZIONALE . LA LEGGE DEL DIRITTO DI NATURA. LA LEGGE DEL DIRITTO POSITIVO. E quindi. la dichiarazione del popolo italiano è un atto con cui avrebbero potuto dare una risposta, l'altra apponendo fuori dal ristorante 


la vera  BANDIERA DELLA PACE, dal Trattato internazionale di Pace firmato da tutte le potenze del mondo, avrebbero potuto contrapporre UN TRATTATO DI PACE CHE IMPONE A CHIUNQUE METTE QUESTA BANDIERA DI ESSERE ESENTI DA AZIONI BELLICHE.


Di che sta parlando questo avvocato, attivista della pace? Di quale dichiarazione del popolo  parla, in pratica, di cui siamo tutti, chi più chi meno, digiuni, io compresa?




LA DIFFUSIONE DEL PATTO DI ROERICH

Nel 1972 la Conferenza Generale dell’UNESCO adottò la convenzione riguardante il “Retaggio Culturale e Naturale Mondiale”.

Nell’agosto del 1980 “Il Corriere dell’UNESCO” annunciò le prime 57 voci dell’elenco del retaggio mondiale di Proprietà Culturali e Naturali e da allora l’elenco sta crescendo a vista d’occhio, anche per l’Italia

L’UNESCO ha finora riconosciuto 981 siti presenti in 160 paesi del mondo, di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti, più un patrimonio immateriale dell’umanità che è “ la Dieta Mediterranea”. Attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti, 49, inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità.








Immagine via



Bandiera della Pace a Palazzo Civico

""Questa mattina la Sala delle Colonne di Palazzo Civico ha ospitato i giovanissimi rappresentanti – musicisti e coristi – del gruppo “Crescere in orchestra” insieme a una formazione mista, composta dal gruppo Florina di Falchera e dal gruppo Abreu, entrambi nati in seno a Pequeñas Huellas – Orchestra internazionale della pace.

Agli assessori Marco Giusta e Sergio Rolando i componenti dell’Associazione “Nuova cultura di pace” hanno consegnato la bandiera della pace, ispirandosi all’eredità di Nicholas Roerich.

Proprio il 15 aprile 1935, a Washington, venne dedicato a Roerich un patto, sottoscritto da ben 21 Paesi, sull’importanza che la bandiera della pace fosse esposta dai balconi delle istituzioni educative, scientifiche e in tutti i luoghi di rilevanza culturale."






  Una Nuova Realtà parte 1



Video pubblicato da Khyron Yoptvaiumat  il 12 febbraio 2021 su You Tube

Sito web https://www.fiorellacapuano.com/











INFERMIERI CHE NON SI VOGLIONO VACCINARE, rivendicano l'autodeterminazione e la scelta "no vax sperimentale"






PARLA UN INFERMIERE, LA VERITA' VIENE A GALLA




11.04.2021: INFERMIERE CHE SVELA RETROSCENA. Il castello delle menzogne inizia a crollare.








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CHIVASSO

CHIVASSO. Squillace: "Vado agli aperitivi della Torteria per difendere l'autodeterminazione"


Video pubblicato da Giornale LA Voce il  19 aprile 2021 su You Tube


"Barbara Squillace, consigliera comunale di Rondissone, infermiera presso il presidio ospedaliero di Chivasso e rappresentante sindacale, sabato sera era di nuovo alla Torteria di via Orti per l’aperitivo disobbediente organizzato da Rosanna Spatari e i suoi sostenitori.
Come la settimana prima, quando è finita anche lei al centro delle cronache e delle polemiche soprattutto per la professione e il ruolo che ricopre nel suo Comune.
“Sono l’infermiera messa alla gogna perché vengo qui”, esordisce Squillace mentre si convince ad accettare l’intervista."





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Nicholas Roerich e la Bandiera della Pace

IL PATTO ROERICH

La Bandiera della Pace è stata ideata e disegnata da Roerich il quale, deplorando la distruzione delle ricchezze artistiche nella prima guerra mondiale, concepì un trattato internazionale per la difesa e la protezione dei tesori artistici e culturali in tutte le nazioni, anticipando lo statuto e la protezione dell’arte e della natura dell’UNESCO, di circa 70 anni. Conosciuto come il “ Patto e la Bandiera della Pace “, il trattato fu divulgato negli Stati Uniti e in Europa nel 1929 e gli valse la candidatura al premio Nobel per la Pace.

Già nel 1904, propose un trattato per proteggere il patrimonio culturale del mondo; nel 1914 suggerì l’idea allo zar Nicola II e nel 1929 lo schematizzò nella lingua della legislazione internazionale.

Il III Convegno Internazionale sulla Bandiera della Pace nel novembre 1933 fu un punto di svolta che portò all’approvazione del patto che venne poi conosciuto popolarmente come il “ Patto Roerich “.

Ci voleva certamente una grande fede e lungimiranza per affermare tale verità in un mondo alla vigilia del conflitto mondiale, quando l’Europa era dominata dal nazifascismo e in Russia si organizzavano i campi di concentramento. Il Patto obbligava le nazioni a rispettare i musei, le università, le cattedrali e le biblioteche così come si faceva per gli ospedali. Mentre questi, in tempo di guerra esponevano la bandiera della Croce Rossa, le istituzioni culturali avrebbero esposto la “ Bandiera della Pace “ : tre sfere rosso-magenta inscritte in un cerchio rosso-magenta su sfondo bianco. Il Patto Roerich per la Pace è stato giustamente chiamato la “ Croce Rossa della Cultura” .





















TEATRO MONGIOVINO

"la vera storia del tizio che s'è fregato la Gioconda"


"OH S'HANN' FOTTUT' A GIOCANDA COME SI DICE IN DIALETTO PARIGINO FRANCESE"


Video di  Barbascura eXtra



"Un video eroico di puro patriottismo italico per celebrare i 500 anni di scomparsa di Leonardo."





















Egypt for Cercle set at Abu Simbel. Mirabilandia o è vero? "2020: No one travels 2021: Mummies dancing in the tombs"

 

Egypt for Cercle  set at Abu Simbel. Mirabilandia o è vero? "2020: No one travels  2021: Mummies dancing in the tombs"


WhoMadeWho live at Abu Simbel, Egypt for Cercle

Video pubblicato da CIRCLE il 5 marzo 2021 su YT


WhoMadeWho playing an exclusive live set from the temples of Abu Simbel, in Egypt for Cercle.



WhoMadeWho playing an exclusive live set from the temples of Abu Simbel, in Egypt for Cercle.


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Ai comuni mortali, quando appunto sono morti, mettono una foto sulla lapide e finita la storia, deve bastare nel viaggio per l'eternità.
RAMSES II faraone d'Egitto, fu un tantino più esigente e megalomane, volle diventare eterno e combattere il tempo, vincere la barriera del tempo, ottenere l'immortalità. Infatti è giunto fino a noi, con le statue colossali, monumentali, così la sua mummia, e i templi a lui dedicati. Si fece fare diverse templi e statue colossali in pietra con la sua immagine e quella della moglie preferita, Nefertari, ovviamente aveva un harem a sua disposizione sin dall'età di 15 anni. Non si annoiava.
Ramses II ebbe una vagonata di figli, circa 28, se ne perde il conto. Lui morì intorno ai 90 anni, fu molto longevo nell'Egitto di 3000 anni fa.
Curiosità, tutti si truccavano gli occhi, uomini e donne, di nero o di verde anche per difendersi dal sole, gli abiti erano di lino, tutti erano ingioiellati e super stilosi. Elegantissimi.





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Tratto in sintesi da un articolo di Martina Santamaria

Abu Simbel: Cosa C’è da Sapere e Come Visitarlo

Costruiti per resistere alla prova del tempo, per omaggiare il faraone come un dio e per impressionare chiunque ci si trovasse davanti, i templi di Abu Simbel svolgono ancora oggi, a 3000 anni dalla loro costruzione, egregiamente il loro compito.

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Il Grande Tempio di Ramses II ad Abu Simbel, con i 4 colossi all’entrata che rappresentano il faraone

Fortemente voluti da Ramses II, i templi di Abu Simbel sono una delle cose imperdibili di ogni viaggio in Egitto.

Il primo momento in cui vedrai le statue del faraone sarà un attimo che rimarrà impresso nella tua vita per sempre.


1 – Breve storia di Abu Simbel

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Dettaglio dei colossi che rappresentano Ramses II

Il tempio di Abu Simbel fu fortemente voluto e costruito da Ramses II per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh nel 1274 a.C.
Il tempio era dedicato a una serie di antiche divinità egizie come Ra-HorakhtyPtah e Amon.

Abu Simbel fu progettato dal faraone anche per essere una testimonianza del suo potere che non doveva mai essere intaccato dal tempo.

Ecco perché le imponenti statue e il tempio stesso sono stati costruiti in pietra solida.

Ramses, inoltre (ok era anche un po’ megalomane, diciamocelo), non voleva che il suo tempio potesse essere distrutto dai futuri re e voleva rendere eterna la sua posizione di vero dio. Questa è anche una delle ragioni per cui i templi a lui e alla sua regina Nefertari furono collocati così lontano, a 280 km circa a sud di Assuan, vicino al confine con il Sudan attuale.

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Il Piccolo Tempio, quello dedicato a Nefertari, la moglie preferita di Ramses II

E i templi di Abu Simbel rimasero intatti davvero, anche se alla fine la sabbia li coprì, cancellando la loro memoria fino a quando nel 1813 l’archeologo svizzero Burckhardt (lo stesso che scoprì Petra in Giordania, tanto per capirci) lo ritrovò sotto la sabbia. I lavori per riportare Abu Simbel alla luce iniziarono finché l’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817 entrò per la prima volta dentro il complesso.

Ancora oggi i templi di Abu Simbel soddisfano in pieno l’obiettivo di Ramses di vivere
per sempre.


Queen Who Wants To Live Forever





2 – Lo spostamento


Alla ricerca di un modo per eliminare il flagello delle inondazioni e della siccità, il governo egiziano negli anni ’60 si propose di costruire la massiccia Diga di Assuan.

Di fatto, il lago artificiale (lago Nasser) che si sarebbe creato dietro alla diga avrebbe spazzato via Abu Simbel.

Così nel 1964, il governo egiziano insieme all’UNESCO ha dato vita ad un’incredibile operazione e ha deciso lo spostamento di Abu Simbel, salvandolo dall’acqua del Nilo, 65 metri più in alto e 200 più indietro rispetto alla posizione originale.

Aiutato dall’UNESCO ma anche da un’enorme squadra di nazioni, tra cui, con un po’ di orgoglio, l’Italia in primis, il possente e apparentemente inamovibile complesso dei templi è stato tagliato dalla montagna, suddiviso in blocchi numerati uno a uno, spostato e riassemblato con precisione millimetrica dove si trova oggi.

Quando lo osservi nemmeno ti rendi conto che quello che stai vedendo è la versione trasferita, tranne che per la montagna, artificiale e costruita appositamente per l’incredibile tempio.

Abu Simbel si trova oggi al sicuro sulle placide rive del lago Nasser ed è questa una delle cose che lo rendono così speciale – Abu Simbel è la dimostrazione dei miracoli che possono essere compiuti con la cooperazione internazionale.

3 – Cosa c’è all’interno di Abu Simbel?

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L’interno del Tempio di Abu Simbel

Il complesso di Abu Simbel è costituito da due templi: l’impressionante tempio principale, il Grande Tempio dedicato al faraone e quello più piccolo dedicato a Nefertari, la sua adorata moglie.

Il Grande Tempio si erge a 30 metri di altezza e 35 metri di lunghezza e sulla facciata ospita quattro colossi del re Ramses II seduti sul trono.

All’interno del Grande Tempio ci sono geroglifici e disegni che raccontano le storie, le vittorie militari di Ramses II, la sua vita personale accanto alle rappresentazioni di antiche divinità egizieL’intero complesso ha lo scopo di venerarlo, di affermare la sua posizione come qualcosa di diverso dall’uomo, e ci riesce.

Anche 3000 anni dopo la sua costruzione, ci riesce.

Il piccolo tempio fu costruito per la regina egiziana Nefertari, la moglie più amata di Ramses II.

Situato a 150 metri dal Grande Tempio, anche il Piccolo Tempio ha una facciata con quattro grandi colossi, due di Ramses II e due di Nefertari.

Le pareti di questo tempio mostrano immagini del faraone e di Nefertari mentre pregano gli dei.

Anche se il complesso ha 3.000 anni, è stato gravemente trascurato e poi faticosamente spostato, le opere d’arte e i dettagli all’interno dei templi sono sorprendentemente vivi, come se fossero stati scolpiti solo pochi giorni fa.

4 – il miracolo del sole

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Il Santuario, la camera più intima del Grande Tempio con le 4 statue: qui due volte all’anno, il 22 febbraio e il 22 ottobre si verifica il “miracolo del sole”

Ogni volta che pensiamo ai prodigiosi monumenti del passato come Stonehenge, le piramidi di Giza e le piramidi maya del Messico non possiamo non accorgerci dell’aura di magia che li circonda.

Una cosa è sicura: gli ingegneri e costruttori del passato passavano tanto tempo con il naso rivolto all’insù, verso il cielo.

Molti di questi monumenti infatti erano progettati non solo come simbolo del potere del sovrano, ma anche come collegamento tra la terra e la divinità.

L’allineamento del Sole sul Grande Tempio di Abu Simbel è uno dei casi dell’Antico Egitto.

All’interno, attraversando la vasta sala rettangolare si raggiunge il Santuario, la parte più intima e segreta del tempio: una piccola stanza, quattro metri per sette, dove la statua del deificato Ramses II si trova insieme alla triade di Ptah (dio dell’arte e dell’artigianato), Amon-Ra (dio del sole e padre degli dei), e Ra (il falco con il disco solare).

È in questo luogo che avviene il cosiddetto “miracolo del sole“.

Due volte l’anno, e solo in questi giorni, il sole che nasce penetra nel cuore della montagna e illumina le statue del santuario gradualmente, allagandole di luce. Ci vogliono circa venti minuti perché la luce passi. Secondo gli antichi egizi, i raggi del sole avrebbero ricaricato l’energia della figura del faraone.

L’unica statua a non essere mai colpita dai raggi del sole è quella del dio Ptah, infatti, è anche il dio delle tenebre e dei morti.

Questo fenomeno, prima dello spostamento del tempio, avveniva in due date particolari: il 21 febbraio quando anticamente si festeggiava l’agricoltura e la stagione di coltivazione, e la seconda il 21 ottobre che celebrava la stagione delle inondazioni. Entrambe le date riflettevano anche la data della nascita di Ramses II e la sua incoronazione.

Dopo lo spostamento del tempio, questo fenomeno avviene con un giorno di ritardo: il 22 febbraio e il 22 ottobre.

Il miracolo consiste nel fatto che generalmente il sole penetra solo parzialmente all’interno del tempio e non arriva ad illuminare le statue, se non in questi due particolari giorni.

5 – Tour ed escursioni


Abu Simbel si trova nel mezzo del deserto a circa 280 km a sud-ovest da Assuan e a soli 40 km a nord del confine tra Sudan ed Egitto. C’è una strada moderna e ben asfaltata che porta ad Abu Simbel da Assuan e c’è anche un aeroporto a soli 6 km di distanza dai templi, che è stato costruito appositamente per i turisti.

Nonostante quindi la sua posizione abbastanza remota, raggiungere Abu Simbel per visitarlo:

 In aereo

Il modo più veloce e più semplice per raggiungere Abu Simbel.  In volo. Sorvolando il deserto e il vasto lago Nasser, con un po’ di attenzione si può scorgere il tempio dall’alto, una vista che offre un emozionante preludio alla visita.











Viaggio nell'Antico Egitto - Una giornata qualunque


Cosa facevano durante il giorno gli antichi Egizi? A cosa giocavano i bambini? Com'era la casa? E cosa mangiavano? Abbiamo una risposta a tutte queste (e altre) domande grazie alle fantastiche egittologhe del Museo Egizio di Torino.








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  1. DANNI COLLATERALI https://www.facebook.com/groups/1003033940534138
    Gruppo Pubblico su facebook
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    266.755 membri



    Informazioni su questo gruppo
    "Lo avete fatto perché convinti o perché costretti, ma qualcosa non è andata per il verso giusto.
    Lo avete denunciato, ma non vi hanno ascoltato o non vi hanno dato soddisfazione.
    Raccontate la vostra storia, solo e soltanto i fatti. Nessuna considerazione sul fatto che sia meglio farlo o non farlo."

    Il gruppo riceve ogni giorno diverse segnalazioni di effetti collaterali, spesso corredate da foto dei danni fisici e con identificazione di chi posta quali utenti di fb

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