sabato 11 aprile 2020

FACOLTATIVI SI OBBLIGATORI NO: PREPARIAMOCI PER TEMPO A COMBATTERE CON VALDO VACCARO I FANATISMI PER UN FUTURI VACCINO OBBLIGATORIO CONTRO IL CORONA VIRUS




Mala tempora currunt è una frase latina, attribuita a Cicerone, che significa corrono brutti tempi, corrono tempi cattivi.




Facoltativi si obbligatori no
Prepariamoci CON VALDO VACCARO CONTRO I FANATICI (illuminati o fulminati) DEI VACCINI OBBLIGATORI  PER IL CORONA VIRUS.

GLI ANTICHI ROMANI VIVEVANO BENISSIMO SENZA DOTTORI. OTTENNERO ADDIRITTURA UN IMPERO SENZA VACCINI DI SORTA.


Oggi l'unico impero che possiamo scorgere pericolosamente e sinistramente  in una modalità macabra all'orizzonte è quello del Nuovo Ordine Mondiale che detiene peraltro le multinazionali globali del farmaco.





"GIUSEPPI" CONTE AL 10° BICCHIERE DI VINO























Stefano Montanari - Causa Mortis | Bill Gates - Vaccini Genetici | Responsabilita' e Risarcimenti


Video di OPEN MINDS
"La vera causa mortis dei casi attribuiti al coronavirus. I nuovi vaccini genetici e l'alterazione sul nostro DNA. La legge del 2011 che ha manlevato le case farmaceutiche dal risarcimento per danni da vaccino. Chi ha pagato veramente piu' di 4 miliardi di dollari di risarcimento?"








La medicina a Roma – Breve cenno sulla storia della medicina
Anticamente, il “civis romanus” disprezzava l’arte medica come professione e chi la praticava, perché a pagamento. L’attività sanitaria veniva esercitata esclusivamente in privato dal “pater familiae” su tutti i componenti della sua famiglia allargata (moglie, figli, schiavi), con metodi empirico-naturali (uso di erbe, minerali e pratiche tradizionali), riti e formule magiche. 


I primi medici che arrivarono a Roma non erano uomini liberi: con la conquista della Grecia, molti medici stranieri (uomini e donne) vennero presi prigionieri per essere venduti come schiavi. Inoltre, data la crisi economica determinatasi nelle loro regioni originarie a causa del cambiamento politico epocale, molti medici stranieri si vendevano, di loro iniziativa, per poter raggiungere Roma con la prospettiva di riuscire a guadagnare molto danaro e, in seguito, essere in grado di ricomperare la propria libertà. I primi medici furono, perciò, “servi medici”: cioè schiavi che possedevano quel particolare bagaglio di conoscenze e capacità che li distinguevano dagli altri servi, e in virtù del quale riuscivano ad acquisire privilegi, indipendenza e libertà di movimento. Si trattava di schiavi particolarmente preziosi, con cui di frequente i padroni finivano con lo stabilire rapporti affettivi e di fiducia e spesso accadeva che provvedessero essi stessi, spontaneamente, alla loro emancipazione.


L’attività medica in Roma, quindi, anche se inizialmente disprezzata proprio perché esercitata da persone di condizione servile, dimostrò di fruttare danaro a chi l’esercitava, e la possibilità di fare fortuna a chi riusciva a crearsi notorietà e prestigio professionali.
E' proprio a Roma che, in particolare, si evidenziò con la medicina  la grande dicotomia sempre esistita tra le sue classi economico-sociali. 



Per tutti i secoli della durata del suo Impero,  mentre i nobili e i più abbienti finirono col convincersi della migliore efficacia dei servigi offerti dai medici razionali (alcune famiglie arrivarono ad acquistare schiavi medici, o a provvedere all’istruzione di quei servi che mostravano di possederne le capacità; altre affrontavano senza batter ciglio onorari spesso proibitivi di professionisti famosi).

Tale antica prassi ci riporta ai nostri giorni, riscontrandola intatta e distinguendo opportunamente tra sanità pubblica (che paghiamo con le tasse) e sanità privata. 

Con la macabra aggravante della pressione esercitata su noi tutti, nessuno escluso, dal Nuovo Ordine Mondiale.









La falsa pandemia illustrata dal documento shock della TV svizzera

21/03/2013 – "Il documento shock della TV svizzera che tutti dovrebbero vedere. La falsa pandemia illustrata dal documento shock della TV svizzera.

Come le multinazionali truffano gli Stati, come l’OMS sceglie responsabili in evidente conflitto d’interessi perchè vengono pagati dalle case farmaceutiche che brevettano vaccini inutili. Dall’aviaria alla suina sino all’Ebola, il gioco sporco dell’Organizzazione mondiale della Sanità di concerto con “scienziati” al soldo delle grandi industrie. Dopo averlo visto, sarà difficile fidarsi ancora di tutto quello che ci raccontano.










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VIDEO DI VALDO VACCARO pubblicato su You Tube il 05 aprile 2020





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venerdì 27 aprile 2018


IL BUSINESS DELLA MALATTIA



Roma oltre 2000 anni fa: si riteneva importante vivere con coscienza e con sobrietà. 

La medicina non era vietata ma semplicemente tollerata, in ogni caso Roma a quel tempo rappresentava uno stile di vita, salute significava sapersi mantenere in ottima forma, senza un'ossessione. 
La medicina moderna secondo Vaccaro: uno stile per farci star male, per farci ammalare, persino per farci scomparire o ridurre di numero, la malattia significa business.

Fonte: Valdo Vaccaro






CRIVEO : Valdo Vaccaro - Il perenne conflitto tra Igienismo e medicina Per un mondo basato sulla corretta alimentazione e non sui farmaci Conferenza di Valdo Vaccaro ad Ascoli Piceno presso la sala Docens del comune.  



"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."



"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia. 
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato
Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimiSai perché non vanno in galera? Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"





"Non viene il dubbio che dietro questa balla della prevenzione  ci sia l'ennesimo affare delle case farmaceutiche?  
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."




"La ricerca medica ha fatto tali e tanti passi avanti che quasi quasi non ci sono più persone sane (Aldous Huxley).






"Purtroppo NON esistono in commercio farmaci privi di effetti collaterali anche seri e le statistiche sulla mortalità parlano chiaro: le cause iatrogene (dovute a errori medici) sono una delle prime tre cause di morte nel mondo, assieme al cancro e alle malattie cardiovascolari!  
 
La ricerca statistica (basata su lavori scientifici) pubblicata nel 2003, dal titolo inequivocabile: "Death Medicine", denuncia negli Stati Uniti le seguenti cifre:

"Reazioni avverse da farmaci in ospedale" provocano ogni anno 106.000 morti;
- "Reazioni da farmaci non in ospedale" --> 199.000 morti;
- "Gli errori medici" --> 98.000 morti.

Le reazioni avverse di farmaci prescritti da dottori, provocano (negli Stati Uniti) oltre 300.000 morti ogni anno!
 
Quando andiamo a “farci guarire” dal dottore, invece di ringraziarlo con reverenza per il tempo dedicatoci, uscendo soddisfatti dallo studio stringendo nelle mani ricette miracolose, impariamo a fare domande e a pretendere delle risposteperché questo ci potrebbe salvare la vita."

Fonte:
I gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comune | http://compressamente.blogspot.it/


QUANDO LA SALUTE DIVENTA BUSINESS -IPPOCRATE-









Aprile  2018 | Avvocato Gabriella Filippone |
Rassegna e commenti notizie on line





In Italia: medici operano pazienti sani per riscuotere tangenti.



































Tangenti in due ospedali di Milano: operazioni inutili ai pazienti sani per intascare i soldi















La medicina a Roma – Breve storia della medicina 


La medicina a Roma –  Plinius Caecilius Secundus (Como 23 d.C.- Stabiae 25 agosto 79 d.C.), conosciuto  con il nome di Plinio il Vecchio, nella sua monumentale opera scientifica “Naturalis historia”, scrive che per i primi seicento anni della sua esistenza, Roma non ebbe medici
Anticamente, il “civis romanus” disprezzava l’arte medica come professione e chi la praticava, perché a pagamento. L’attività sanitaria veniva esercitata esclusivamente in privato dal “pater familiae” su tutti i componenti della sua famiglia allargata (moglie, figli, schiavi), con metodi empirico-naturali (uso di erbe, minerali e pratiche tradizionali), riti e formule magiche. A tali sistemi si affiancava anche una medicina teurgico-sacerdotale, professata nei templi dedicati alle divinità preposte alla salute.

Dipinto su vaso dell'antica Grecia, che mostra un medico (iatros) che salassa un paziente. | via Wikipedia 

Il salasso è una delle più antiche pratiche mediche, essendo stato praticato in diversi popoli antichi, tra cui gli abitanti della Mesopotamia, gli Egizi, i Greci, i Maya, e gli Aztechi. In Grecia, il salasso era in uso nel periodo di Ippocrate, che cita il salasso ma che in generale si affidava a tecniche dietetiche. Erasistrato, comunque, teorizzò che molte malattie fossero causate da pletore, cioè eccessi, nel sangue, e consigliò di trattare queste pletore inizialmente con l'esercizio, il sudore, la riduzione di alimentazione, e il vomitoErofilo era a favore del salasso. Arcagato, uno dei primi medici greci a praticare a Roma, utilizzò ampiamente il salasso.



A partire dal III sec. a.C. (con la corrente innovativa suscitata dall’Ellenismo) e con la conquista della Grecia (divenuta provincia romana dal 27 a.C.), si cominciarono a vedere in giro per Roma i primi medici di professione.

Medici provenienti principalmente da quella regione del Mediterraneo, che svolgevano a pagamento la loro arte con metodi razionali e che avevano un bagaglio di esperienza e di nozioni frutto di anni di lavoro e di studio.
La loro attività non ebbe vita facile: a stento, e solo col tempo, riuscì ad essere accettata e a penetrare nelle abitudini dei romani. Furono soprattutto i più ricchi, che iniziarono a rivolgersi ai professionisti, anche perché avevano i mezzi per pagare gli onorari di quelli più bravi. In genere però la medicina, intesa come arte basata sulla scienza, convivesse lungamente con il disprezzo e la diffidenza della gente comune. Nell'antica Roma, le pratiche curative di carattere religioso, magico, empirico e domestico,  costituivano il bagaglio culturale e cultuale della comunità.
E' proprio a Roma che, in particolare, si evidenziò con la medicina  la grande dicotomia sempre esistita tra le sue classi economico-sociali. 


Per tutti i secoli della durata del suo Impero,  mentre i nobili e i più abbienti finirono col convincersi della migliore efficacia dei servigi offerti dai medici razionali (alcune famiglie arrivarono ad acquistare schiavi medici, o a provvedere all’istruzione di quei servi che mostravano di possederne le capacità; altre affrontavano senza batter ciglio onorari spesso proibitivi di professionisti famosi), alla gente più povera o meno colta restava solo il rivolgersi a quei terapisti improvvisati, praticoni e ciarlatani, senza preparazione e attendibilità di cui Roma era piena (era facile a Roma millantarsi medico e, con un’istruzione inesistente o approssimativa, aprire una “taberna medica”, cioè un ambulatorio), oppure rivolgersi alle divinità in attesa speranzosa e fatalistica di una grazia miracolosa.

I numerosi “ex voto” provenienti dalle favisse (depositi dei templi dedicati agli dei preposti alla salute, quali Esculapio, Minerva Medica, Giunone, Apollo, per nominarne alcuni), che riempiono molte delle vetrine dei musei archeologici moderni, dimostrano la grande diffusione culturale di tale atteggiamento fideistico. Va precisato che l’importanza data all’intervento divino in tutti i fenomeni della vita era una caratteristica comune e presente in tutte le classi sociali dei romani (assai religiosi e anche superstiziosi): pertanto, anche per ciò che riguardava la salute e malgrado la maggiore razionalità propria dei ceti più elevati, esisteva, in tutti e sempre, uno spazio di rispetto e credibilità destinato a poteri religiosi o arcani.
I primi medici che arrivarono a Roma non erano uomini liberi: con la conquista della Grecia, molti medici stranieri (uomini e donne) vennero presi prigionieri per essere venduti come schiavi. Inoltre, data la crisi economica determinatasi nelle loro regioni originarie a causa del cambiamento politico epocale, molti medici stranieri si vendevano, di loro iniziativa, per poter raggiungere Roma con la prospettiva di riuscire a guadagnare molto danaro e, in seguito, essere in grado di ricomperare la propria libertà. I primi medici furono, perciò, “servi medici”: cioè schiavi che possedevano quel particolare bagaglio di conoscenze e capacità che li distinguevano dagli altri servi, e in virtù del quale riuscivano ad acquisire privilegi, indipendenza e libertà di movimento. Si trattava di schiavi particolarmente preziosi, con cui di frequente i padroni finivano con lo stabilire rapporti affettivi e di fiducia e spesso accadeva che provvedessero essi stessi, spontaneamente, alla loro emancipazione.

L’attività medica in Roma, quindi, anche se inizialmente disprezzata proprio perché esercitata da persone di condizione servile, dimostrò di fruttare danaro a chi l’esercitava, e la possibilità di fare fortuna a chi riusciva a crearsi notorietà e prestigio professionali.

La crescente consapevolezza nella società della migliore attendibilità dei metodi scientifici rispetto a quelli tradizionali, indusse Giulio Cesare a favorire l’immigrazione dei medici, concedendo la cittadinanza romana a tutti coloro che esercitavano in Roma.

Anche Augusto diede a tali professionisti particolari privilegi, ed assicurò a se stesso e alla sua famiglia la presenza continuativa di un sanitario, con il titolo di “medico della casa di Augusto”. 

Gli Imperatori che seguirono, attribuirono loro molti altri vantaggi, tra i quali l’esenzione dalle imposte e dal servizio militare; assunsero anche medici personali, creando la figura dell’ “Archiater Sacri Palatii” e, col tempo, valutarono politicamente utile assegnare medici ad ogni regione, per assicurare un servizio pubblico di assistenza sanitaria anche alle persone più povere. Ebbero pure medici propri le imprese pubbliche: come i teatri, le palestre dei gladiatori.

La medicina a Roma – Un medico, venuto a Roma ai tempi di Pompeo Magno e divenuto celeberrimo fu Asclepiade, i cui scritti sono citati da Plinio, Celso, Galeno e Celio Aureliano. Egli fu medico di Crasso e di Cicerone. Accumulò un’enorme fortuna con i proventi della sua professione. Si racconta che sia divenuto famoso quando durante un funerale seppe riconoscere nel defunto un caso di catalessi e riuscì a risvegliarlo. La gente gridò al miracolo e il clamore di tale episodio ebbe vastissima eco.

I metodi curativi di Asclepiade, seguace di Epicuro, si basavano sul principio di una condotta di vita salutare: diete, ginnastica, passeggiate, corse, idroterapia e movimento del corpo in genere all’aria aperta. Con lui ebbe inizio la fortuna delle palestre, delle terme e dei bagni in acque termali. Fu anche un medico di grande finezza clinica e pratica, che, con un’intuizione che lo avvicina molto a concetti propri dell’epoca attuale, fondava le sue terapie non solo sulla base dell’osservazione attenta dei sintomi, ma anche sullo studio delle circostanze ambientali del malato, considerando parte integrante della cura il favorire situazioni di benessere e felicità psico-fisica quali il godimento della musica o di altre cose gradevoli e rasserenanti.


Famosissimo divenne Claudio Galeno (Pergamo 129 d.C.- Roma 200 circa). Egli studiò a Smirne, a Corinto e ad Alessandria nella scuola di anatomia. Fu nominato medico dei gladiatori. L’Imperatore Marco Aurelio lo chiamò a corte nel 169. A Roma ebbe modo anche di affermarsi con grande successo. Fondò una scuola di anatomia.

Galeno impose la sua autorità scientifica su tutte le specializzazioni mediche. Le sue teorie furono considerate una base dogmatica e indiscutibile almeno fino al VII secolo.

Fu, inoltre, un grande farmacologo: la sua farmacopea comprendeva 473 piante medicinali, che egli raccoglieva personalmente, e che scopriva, specie durante i suoi viaggi. Preparava da sé i farmaci. Studiò le proprietà delle piante e le sue osservazioni costituiscono ancora la base dell’odierna farmacologia galenica.




I medici di quell’epoca avevano a loro disposizione solo le conoscenze scientifiche e le teorie degli studiosi che li avevano preceduti, il proprio intuito e una meticolosa attenzione nell’osservare i sintomi del paziente. Non disponevano delle certezze fornite dalle tecnologie moderne. Malgrado ciò, furono capaci di diagnosticare un numero notevole di malattie e trovare valide terapie.

Si crearono molte specializzazioni, sulla base degli studi a cui i medici indirizzavano il loro particolare interesse.

Vi furono medici specializzati nelle malattie infettive, che a Roma costituivano una delle più ricorrenti cause di morte, specie nelle classi più umili della società. Polmonite, meningite, difterite, tifo, le varie forme di tubercolosi, malattie contagiose in genere, trovavano nelle condizioni ambientali (abitazioni inidonee e sovraffollate, scarsa disponibilità di acqua e, quindi, di igiene, alimentazione inadeguata) terreno fertile per diffondersi, trasformandosi spesso in epidemie.

Numerosi furono in tutto l’Impero gli oculisti, i disturbi e le malattie degli occhi erano molto frequenti.
Vi furono chirurghi odontoiatri, la cui scienza e capacità derivavano dalle scuole e dalle esperienze degli Egizi, dei Fenici, dei Greci, e degli Etruschi, e vi furono anche medici chirurghi di ogni altro tipo. L’attività di tutti costoro, in assenza degli anestetici e dei metodi meno invasivi odierni, era sinonimo di tortura e di macelleria. Gli strumenti da essi utilizzati sono in mostra  nei musei archeologici e, al solo vederli, non si può fare a meno di rivolgere un pensiero di umana commiserazione nei confronti dei malcapitati che ne dovettero provare l’uso su di sé.
Ad una potenza sostanzialmente militare come quella di Roma, non potevano mancare, assegnati ad ogni unità organizzativa dell’esercito, medici e chirurghi specializzati che ne dovevano assicurare la necessaria efficienza e, in particolar modo, il superamento delle inevitabili emergenze causate dai combattimenti.

Numerose furono le donne che si occuparono di attività sanitarie. Molte a livello empirico: persone che conoscevano le virtù delle erbe e le somministravano ai loro clienti; altre esercitavano nel campo specifico della ginecologia, come le levatrici e le ostetriche che assistevano le donne nella gravidanza e nel parto.

Vi fu anche un gran numero di donne medico, specializzate principalmente in ginecologia e ostetricia. Ma se ne possono annoverare pure molte altre che si dedicarono a campi scientifici diversi. Plinio il Vecchio riporta i nomi di Salpe di Lemno come valente oculista e Olimpia di Tebe, come nota ginecologa. Famosa fu una certa Cleopatra (II sec.d.C., vissuta a Roma), che scrisse un trattato “De Geneticis” sulla ginecologia, sulla dermatologia e sulla cosmesi, molto utilizzato almeno fino al VI secolo. Però tale opera, essendo stata più volte ricopiata, in seguito finì con l’essere confusa con altre e attribuita ad autori diversi da lei, ovviamente uomini.

Lo stesso accadde ad Aspasia, che scrisse un testo sulle malattie femminili, ormai perduto, e che, col tempo, fu invece attribuito ad un uomo di nome Aspasio.


L’attribuzione a uomini di alcune opere di valore: mediche, scientifiche o altro, nei sistemi patriarcali non è un fatto così eccezionale o accidentale. Una spiegazione nella logica del loro “indiscutibile” assioma sull’inferiorità femminile, il quale crea grande difficoltà e, spesso, il rifiuto a riconoscere in genere intelligenza, capacità e meriti alle donne; in modo particolare, poi, quando questi si dimostrano molto elevati, come negli ambiti di maggiore prestigio ed eccellenza, quali possono essere le varie branche della scienza e della ricerca o di coraggio nel caso di altre imprese.

Le società patriarcali, in simili riconoscimenti vedono vacillare l’impalcatura dei pregiudizi accumulati col tempo a giustificazione della loro misoginia e, quindi, messa in discussione l’esclusività dei valori da esse posti a base dell’identità e del prepotere maschile e ciò si verifica ancora in troppi Paesi.
Nella cultura occidentale questo fenomeno “sembra” far parte in buona parte del passato, ma per millenni è stata una storica, pesante realtà, sino a tempi recenti.



Nel video: ricostruzione di una giornata nella casa di un ricco medico dell'antica Roma con rievocazione di un intervento chirurgico su un ferito, recitato interamente in greco e latino. Esposizione di erbe medicinali e offerte votive al dio Tiberino. Evento realizzato all'interno del Museo della Civiltà Romana, a Roma.


Video - Quattro Sassi - Guida alla Domus del Chirurgo - Rimini






LO STRAPOTERE DELLA CLASSE MEDICA


LO STRAPOTERE DELLA CLASSE MEDICA


Non è questione di fragilità È giustissimo non essere preparati mentalmente a una asportazione decisa dal primo che arriva, pronto  a distruggere delicatissimi equilibri. Una medicina degna di rispetto è quella che punta al ripristino intelligente di tali equilibri, e non a un semplicistico ricorso al bisturi.

La medicina ignora deliberatamente le funzioni autoguarenti del corpo umano. L’inquietudine, il panico e le paure ingenerati dalle pressioni mediche aggrava le condizioni .

STARE ALLA LARGA DAL BISTURI È GIUSTO, LOGICO E NORMALE
Solitamente la classe medica ritiene un organo guaribile (quando lo ritiene guaribile) mediante asportazione, secondo i vezzi, le decisioni e i verdetti di un qualsiasi medico, sia egli mediocre, bravo o anche premio Nobel del settore. Stiamo attenti a difendere con le unghie e coi denti l’integrità inviolabile del nostro corpo.


I METODI SBRIGATIVI DELLA MEDICINA NON RAPPRESENTANO AFFATTO UNA SOLUZIONE IDEALE
I problemi  di sovente sono inguaribili coi mezzi della disinvolti ed invasivi della medicina, la quale nulla fa contro il disordine organico o mentale che sta alla base causativa della alterazione in corso, ma si limita a intervenire chirurgicamente.
VIVERE DA PERSONE MUTILATE NON È AFFATTO UNA CONDIZIONE INVIDIABILE
Vivere mutilati non è affatto una condizione invidiabile, come quella di vivere da persona medicalizzata e costretta ad assumere farmaci a vita.

Fonte: Valdo Vaccaro




Biografia di Valdo Vaccaro


Valdo Vaccaro, nato a Mattuglie (Fiume), ex-Italia, nel 1943, da padre friulano e madre italo-croata, vive nei pressi di Udine con la moglie di Hong Kong Kathleen e i suoi due figli. Laureatosi in economia nel 1972 all’Università di Trieste, si è dedicato per tre anni all’insegnamento e al giornalismo. Dal 1975, dopo aver girato tutti i continenti per una grossa fabbrica udinese, ha iniziato a collaborare con diverse aziende nazionali per l’affermazione del Made in Italy nell’area asiatica. Parallelamente a questo filone professionale, ha continuato a credere e praticare la sua fede etica e salutistica, ad affinare il suo rispetto irremovibile per gli animali più brutalizzati e meno protetti. Si è laureato nel 2002 in filosofia e naturopatia
Valdo Vaccaro ha nel suo carnet una manciata di libri completati e altri in preparazione. È autore di “Alimentazione Naturale“,  “Storia dell’Igienismo Naturale” “Alimentazione Naturale 2” e “Dizionario di Salute Naturale“, editi da Anima Edizioni, nonché “Diabete“, edito da Hygea Edizioni. Sono a disposizione del pubblico internazionale “Manual Pratico de Higienismo” in spagnolo, da parte della Ediciones Obelisco. 
Oltre alle più di 6000 tesine del blog, è seguito dal pubblico in Italia e fuori confine,  da segnalare la direzione della HSU, Health Science University di Imola-Bologna, Scuola Superiore di Salute e di Comportamento, una scuola d’avanguardia igienistico-naturale che si pone in modo costruttivo al fianco del sistema istituzionale e della medicina olistica per offrire una nuova via, per promuovere un nuovo sistema esistenziale che aiuti le persone a vivere in armonia con le proprie necessità fisiologiche, etiche, estetiche, mentali e spirituali.






Stiamo entrando in una società di controllo


Si sta sta abbandonando il modello dell'uomo come animale politico, socievole, razionale. (FUSARO)


DIEGO FUSARO: "Stiamo entrandoè bene averne coscienzain una società di controllo

Sta finendo l'era della società disciplinare e stiamo entrando in una fase di società di controllo.


Quello che sta avvenendo molto evidentemente è il fatto che si sta sta abbandonando il modello dell'uomo  come animale politico, socievole, razionale.


Si sta imponendo, in coerenza con le logiche della tecnicizzazione capitalistica, il paradigma dell'uomo come animale tecnicizzato che sempre più diventa mero supporto della tecnica, un mero giocattolo nelle mani della tecnica, un mero apparato, una mera protesi di questo sistema che ha come fine non certo quello di valorizzare la vita umana rendendola miglioresemplicemente  l'unico valore è la nichilistica crescita autoreferenziale della tecnica stessa."
















Indubbiamente è un enorme strumento di controllo in mani altrui, sorto in concomitanza con l'era industriale, con l'inquinamento di massa.
Non mancano casi in cui la salute psico fisica viene stravolta da quegli stessi soggetti che dovrebbero garantirla istituzionalmente.
Il discorso sarebbe molto complesso da affrontare.
Contro la medicina ufficiale e il suo enorme potere riporto alcune differenti posizioni molto forti o comunque molto sentite.








"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. 
Su quali basi possono strombazzare che guariscono

La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. 

La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione

Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi

La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 

La medicina di oggi è sballante, è invasiva."
"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia. 
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato

Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimi
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso. Sai perché non vanno in galera? Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantissimi in queste cose.
Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"






ASSOCIAZIONE SALUTE ATTIVA Onlus: "Purtroppo si tratta di uno dei tanti casi di sottovalutazione degli effetti collaterali dei farmaci. Il problema cronico della mancanza di trasparenza della sperimentazione sui farmaciha comportato una sovrastima dell'efficacia e una sottovalutazione delle reazioni avverse. Segnalo una campagna internazionale per la trasparenza della sperimentazione clinica, Alltrials, che la nostra associazione sostiene:  

Il problema della mancanza di trasparenza dei trial farmaceutici e quanto ciò possa causare gravi rischi alla salute e spreco di risorse pubbliche.

Si pretende che tutti i dati della sperimentazione clinica sui farmaci attualmente in uso siano accessibili, affinchè medici e pazienti possano scegliere terapie efficaci e sicure.

E’ arrivato il momento di registrare tutti i trial clinici* e riportarne tutti i risultati, la loro pubblicazione produce indubbi benefici per i pazienti, i ricercatori, i professionisti sanitari e le agenzie di tutto il mondo.






Medicina  e industria farmaceutica (dietro ci sono interessi enormi). 

Se l'organismo umano ha una grande flessibilità  adattativa all'ambiente che ci permette di sopravvivere in diverse condizioni, e nel contempo rigidamente ideato per alcuni requisiti ambientali o bisogni umani, se le cose che non dovrebbero succedere accadono,  è ormai evidente che ciò apre le porte a una cascata di malattie fisiche. Assistiamo ad una distorsione della natura umana


La domanda da porsi è la seguente: la condizione che abbiamo o hanno creato nel mondo moderno è veramente favorevole alla nostra salute, come vogliono far credere?






La domanda è: chi crea i malati? E con quale scopo?







































Video:







Inventori di Malattie e cure farmacologiche


"Inventori di Malattie. Il servizio (video versione completa) evidenzia come l'industria farmaceutica finanziarizzata sia oggi in qualche modo costretta ad ingigantire, spesso con attente strategie di marketing della paura, nuove malattie pur di assicurare un rendimento crescente delle proprie azioni. I danni a carico della collettività mondiale e della sua salute sono incredibilmente evidenti." C'era una volta - Puntata del 5.8.2009














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"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."




"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia.


Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato.



Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimiSai perché non vanno in galera? Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"




"Non viene il dubbio che dietro questa balla della prevenzione  ci sia l'ennesimo affare delle case farmaceutiche?  
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."
Fonte:Lezione sull'Alimentazione: Vaccaro, Ehret, Campbell - Igienismo, Dieta Vegan, Crudista, NUOVO NY (video)

"La ricerca medica ha fatto tali e tanti passi avanti che quasi quasi non ci sono più persone sane (Aldous Huxley).



"Purtroppo NON esistono in commercio farmaci privi di effetti collaterali anche seri e le statistiche sulla mortalità parlano chiaro: le cause iatrogene (dovute a errori medici) sono una delle prime tre cause di morte nel mondo, assieme al cancro e alle malattie cardiovascolari!  
 
La ricerca statistica (basata su lavori scientifici) pubblicata nel 2003, dal titolo inequivocabile: "Death Medicine", denuncia negli Stati Uniti le seguenti cifre:

"Reazioni avverse da farmaci in ospedale" provocano ogni anno 106.000 morti;
- "Reazioni da farmaci non in ospedale" --> 199.000 morti;
- "Gli errori medici" --> 98.000 morti.

Le reazioni avverse di farmaci prescritti da dottori, provocano (negli Stati Uniti) oltre 300.000 morti ogni anno!
 
Quando andiamo a “farci guarire” dal dottore, invece di ringraziarlo con reverenza per il tempo dedicatoci, uscendo soddisfatti dallo studio stringendo nelle mani ricette miracolose, impariamo a fare domande e a pretendere delle risposteperché questo ci potrebbe salvare la vita."

Fonte:
I gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comune | http://compressamente.blogspot.it/



«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

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