Immagine: Fenditura del Cigno | Nebulosa oscura | La Fenditura del Cigno in tutta la sua lunghezza | via Wikipedia |
Come è andata in Italia dagli anni 70' in poi.
"Perché le cose non cambiano?
La risposta è semplicissima.
Le cose non cambiano perché noi non sappiamo chi è il potere."
"Quindi stiamo combattendo contro un obiettivo sbagliato. Se non sai veramente chi governa la tua vita combatti contro quelli che in realtà non governano la tua vita."
"Il potere, il vero potere è stato di un'astuzia e di una furbizia incredibile. E' riuscito negli ultimi 35 anni a rimanere completamente nascosto, a proporre alle opinioni pubbliche un volto del potere che è falso, cioè a proporre le cosidette marionette del potere.
Tutto quello che noi crediamo oggi sia il potere, i politici, i ministeri, i magistrati, gli amministratori, quello che volete, non sono per niente il potere.
Quindi, ci hanno proposto questa immagine nella quale noi crediamo fermamente. Siamo proprio radicalmente convinti che questo è il potere da combattere e tutta la nostra azione civica o meglio, l'azione civica di quelle persone che si stanno organizzando, va contro questo muro fasullo, falso. Questa ombra sul muro che non è il potere.
Sinistra, destra, centro sinistra, centro destra, non è mai cambiato niente."
"Il vero potere è soprattutto un'idea, così come è sempre stato nella storia.
Il vero potere sono le idee. E questa idea dice essenzialmente ciò: le élite devono ritornare ad avere la gestione di tutto concessagli dai cittadini, dalle masse, le masse devono mettersi da parte e aspettare pazientamente che il bene gli coli addossi dall'alto del potere. L'idea è che il bene deve colare dall'alto verso il basso. Questa idea ha dominato il mondo negli ultimi 35 anni.
"Trickle-down economics": "(gocciolamento dall'alto verso il basso"), fu Regan che si inventò questo termine ma Regan non inventò niente di nuovo, diede semplicemente un nome a quello che ho appena detto.
Trickle-down vuol dire proprio "sgocciolare verso il basso", cioè le economie che colano dall'alto verso il basso dalle élite verso le masse che devono essere messi da parte, anche i governi, secondo questa idea che è di potere, devono stare da parte.
E quello che è successo negli ultimi tre decenni è esattamente questo.
I governi si sono ridotti sempre più di dimensione e di potere. Devono stare da parte e devono permettere che questo accada.
Non si creda che stiamo parlando di cose campate per aria, di fantasie politiche.
Stiamo parlando di quello che regola la vita quotidiana di milioni di persone, a partire dal lavoro, a partire dagli alloggi, a partire dall'istruzione, a partire dalla sanità, dalla gestione dell'economia, i tassi dei mutui, la moneta che abbiamo nelle mani, cioè praticamente tutto quello che è la nostra vita dipende da questo vero potere e non dalle marionette del potere.
Questa trattazione riguarda la nostra vita."*
"E' importante dare qui il background.
Come nasce questo potere, come si afferma. Importantissimo capire da dove viene. Come sono arrivati dove sono arrivati oggi.
Negli anni '70 il mondo aveva raggiunto un'epoca inaudita nella storia dell'Umanità.
Dopo tre millenni di assolutismi, li possiamo calcolare, dove una minoranza esigua di esseri umani ha sempre per migliaia di anni gestito una massa enorme di persone alla disperazione, dopo tremila anni di questa storia, finalmente, con duecento anni di lotta dal basso, del potere delle idee, si è riuscito a ribaltare questa situazione.
All'inizio degli anni '70, dopo la decade degli anni '60, l'idea di sinistra, attenzione non i partiti, sto parlado dell'idea di sinistra, cioè idea che dice il bene comune va rimesso nelle mani dei tanti e gestito da pochi per conto di tanti e nell'interesse di tanti. Questa idea che questa è l'idea di sinistra, è la sinistra, dopo duecento anni di rivoluzioni, era riuscita ad arrivare al suo compimento storico maggiore. L' America - è una storia è poco raccontata - era a quei tempi uno dei Paesi più di sinistra forse del mondo occidentale.
In America, in Europa, gli stati sociali, il welfare, il trionfio del socialismo, anche nel il terzo mondo - di questo non se ne parla molto - Nixon e Kissinger sapevano benissimo che c'era una ventata di socialismo democratico, quindi anche nel terzo mondo questa idea di sinistra si stava affermando in maniera strepitosa. Questa idea di sinistra di all'inizio degli anni '70 stava veramente per dichiarare di aver conquistato la Storia.
Questo andava fermato."**
"Le élite che per tremila anni avevano dominato, e che per duecento anni avevano progressivamente subito delle perdite sempre maggiori, negli anni '70 decidono in quel momento di riprendersi il potere. E lo decisero precisamente, in una data precisa, in un momento preciso.
Siamo nell'agosto del 1971 quando la Camera di Commercio degli Stati Uniti d'America decide che è il momento di riportare in auge il potere delle élite, le destre economiche internazionali e distruggere per sempre la sinistra dopo duecento anni di vittoria.
Danno il compito a un avvocato, si chiama Lewis Powell.
Gli dicono di scrivere un memorandum.
"Le élite che per tremila anni avevano dominato, e che per duecento anni avevano progressivamente subito delle perdite sempre maggiori, negli anni '70 decidono in quel momento di riprendersi il potere. E lo decisero precisamente, in una data precisa, in un momento preciso.
Siamo nell'agosto del 1971 quando la Camera di Commercio degli Stati Uniti d'America decide che è il momento di riportare in auge il potere delle élite, le destre economiche internazionali e distruggere per sempre la sinistra dopo duecento anni di vittoria.
Danno il compito a un avvocato, si chiama Lewis Powell.
Gli dicono di scrivere un memorandum.
Il memorandum di Lewis Powell è un memorandum di ventitre pagine che questo avvocato - un legale esperto di corporazioni - scrive con un linguaggio di una semplicità eccezionale e conia in questo modo la prima grande arma della riscossa delle destre ecomomiche, la semplicità: la comunicazione semplice.
Guardate che, vi leggerò le frasi,questo uomo in ventitre pagine, con delle frasi che potrebbero essere scritte da un liceale, ha cambiato il corso della storia dell'Umanità, nientemeno.
Putroppo le sinistre, e questa volta mi riferisco non più all'idea di sinistra ma alle sinistre come partito, come movimenti, non sono mai state capaci di capire questa cosa.
Guardate che, vi leggerò le frasi,questo uomo in ventitre pagine, con delle frasi che potrebbero essere scritte da un liceale, ha cambiato il corso della storia dell'Umanità, nientemeno.
Putroppo le sinistre, e questa volta mi riferisco non più all'idea di sinistra ma alle sinistre come partito, come movimenti, non sono mai state capaci di capire questa cosa.
Quello che conquista è la forza delle idee e la semplicità delle idee.
Il Memorandum di Lewis Powell inizia immediatamente con una diagnosi:
"Noi delle destre economiche non ci troviamo di fronte ad attacchi sporadici, piuttosto l'attacco al sistema delle corporation è sistematico e condiviso.
C'è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale.
E' arrivata l'ora per il business americano internazionale di marciare contro coloro che lo vogliono distruggere."
Come lo fa? E chi era il nemico?
"Certamente la sinistra estrema che è meglio finanziata e ben accetta di quanto non lo sia mia stata di prima nella storia."
"Le più voci più preoccupanti - continua l'avvocato - provengono da elementi perfettamente rispettabili come le università, i media, gli intellettuali, gli artisti e anche alcuni politici. Gli studenti in particolare perchè quasi la metà degli studenti è a favore della socializzazione dell'industria americana fondamentale."
Lewis Powell fa una chiamata alle armi."
Il Memorandum di Lewis Powell inizia immediatamente con una diagnosi:
"Noi delle destre economiche non ci troviamo di fronte ad attacchi sporadici, piuttosto l'attacco al sistema delle corporation è sistematico e condiviso.
C'è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale.
E' arrivata l'ora per il business americano internazionale di marciare contro coloro che lo vogliono distruggere."
Come lo fa? E chi era il nemico?
"Certamente la sinistra estrema che è meglio finanziata e ben accetta di quanto non lo sia mia stata di prima nella storia."
"Le più voci più preoccupanti - continua l'avvocato - provengono da elementi perfettamente rispettabili come le università, i media, gli intellettuali, gli artisti e anche alcuni politici. Gli studenti in particolare perchè quasi la metà degli studenti è a favore della socializzazione dell'industria americana fondamentale."
Lewis Powell fa una chiamata alle armi."
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"Scrivono in seguito un rapporto chiamato LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA (The Crisis of Democracy) e non perdono tempo, identificano immediatamente il punto.
Guardate, sono arrivati al veleno per uccidere la democrazia partecipativa in pochi istanti, in una frase molto semplice, è questa:
Guardate, sono arrivati al veleno per uccidere la democrazia partecipativa in pochi istanti, in una frase molto semplice, è questa:
"La storia del successo della democrazia sta nella assimilizione di grosse fette della popolazione all'interno dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media."
Che cosa significa questo: per uccidere la democrazia partecipativa dei cittadini, quella che è arrivata al trionfio di due secoli di storia negli anni '60 e '70, bisogna prendere grandi masse di cittadini e farli diventare consumatori, spettatori, cioè buttarli a capofitto nell'esistenza commerciale e nella cultura della visibilità massmediatica.
Questo dissero in una frase di poche parole ed è esattamente quello che è successo.
Fa venire i brividi."
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale | |
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Titolo originale | The Crisis of Democracy: On the Governability of Democracies |
Autore | Michel Crozier, Samuel P. Huntington, Joji Watanuki |
1ª ed. originale | 1975 |
Genere | saggio |
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale (The Crisis of Democracy: On the Governability of Democracies) fu uno studio del 1975 scritto da Michel Crozier, Samuel P. Huntington e Joji Watanuki ecommissionato dalla Commissione Trilaterale e pubblicato nello stesso anno come libro.
L'edizione italiana fu curata nel 1977 e pubblicata con la prefazione di Gianni Agnelli.
Contenuti e tesi
Lo studio osservava la condizione politica degli Stati Uniti, dell'Europa e del Giappone, affermando che negli Stati Uniti i problemi di governabilità "nascono da un eccesso di democrazia" e sostenendo "il ripristino del prestigio e dell'autorità delle istituzioni del governo centrale"[3]. In realtà "già Schumpeter stabiliva che tra le condizioni per il funzionamento corretto della democrazia vi fosse l’«autocontrollo democratico», cioè la rinuncia, da parte dei cittadini elettori, a tentare di influire attraverso manifestazioni, petizioni o pressioni di altro tipo, sull’operato degli eletti"[6].
Questo report fu un punto di partenza per tutti gli studi successivi che mettono in evidenza una supposta crisi contemporanea delle democrazie da risolvere con l'introduzione di tecnocrazie[7].
Europa
Incredibile dichiarazione di M. Monti sulla Grecia e risposta di P. Barnard
Paolo Barnard: «Monti è un criminale e un bugiardo» (L'ultimaParola 25Mag2012)
Lo studio sostiene che negli anni '60 i governi dell'Europa occidentale erano "stracarichi di partecipanti e richieste" che i sistemi burocratico-politici erano incapaci di gestire, con la conseguenza di rendere le loro società ingovernabili. Questo generò una decisione politica presa dalla Francia in "semisegreto, senza un dibattito politico aperto, ma con una quantità tremenda di incitamento e di conflitto intrabureaucratico"[8].
Ne è discesa la tesi della necessaria inerenza del segreto alla politica, di cui l’uomo, animale politico, deve accettare le leggi essenziali[9]; anche il rafforzamento dell'Esecutivo era un insegnamento frequente in quel tipo di approccio. In realtà, "il predominio dell’esecutivo, grazie al surplus di sovranità di cui esso strutturalmente dispone grazie al potere di segretazione, sposta in suo favore quell’equilibrio che, nella forma di governo parlamentare, dovrebbe sempre sussistere tra Parlamento e Governo, e quindi tra rappresentatività e governabilità "[11].
Stati Uniti
Lo studio sostiene che i problemi dagli Stati Uniti negli anni '60 derivavano dall'"impulso della democrazia ... che rendeva il governo meno potente e più dinamico, per un aumento delle sue funzioni ed una diminuzione della sua autorità" concludendo che tali richieste erano contraddittorie.
È una paradigma "che riflette tendenze più generali (la crisi del keynesismo e del welfare state nel nuovo contesto definito dai processi di globalizzazione) e che al tempo stesso rappresenta l’esito di quel “conflitto di cittadinanza” che negli anni settanta aveva visto contrapporsi da un lato spinte all’inclusione sociale e alla redistribuzione di poteri e risorse materiali e, dall’altro, la denuncia dell’eccesso di domanda proveniente dalla società, del sovraccarico della democrazia e della crisi della governabilità"[12].
** Memorandum di Powell
Il Memorandum di Powell è una lettera inviata dal giudice della Corte Suprema degli Usa, Lewis Franklin Powell, Jr. (19 settembre 1907 – 25 agosto 1998) il 23 agosto 1971 all'amico E.B. Sydnor jr., presidente della Commissione per l'educazione della Camera di Commercio statunitense.[1]
Storia
Il Memorandum è basato in parte sull'esperienza di Powell come avvocato d'azienda e come rappresentante per industrie di tabacco presso il parlamento della Virginia.
Con esso si chiese ai gruppi aziendali statunitensi di diventare più aggressivi nel plasmare le policies e la legge negli Usa e può aver ispirato negli anni e decenni a venire la formazione di vari ed influenti think-tank ed organizzazioni lobbistiche conservatrici, così come ha probabilmente spronato la Camera di Commercio Usa nel divenire ben più attiva politicamente.
Contenuto
Prima di accettare la richiesta del presidente Nixon a divenire Associate Justice alla Corte Suprema, Powell ha spedito il "Confidential Memorandum" con il titolo "Attack on the American Free Enterprise System".
Powell argomenta, "Le più inquietanti voci che si uniscono al coro dei critici sono giunte da parte di elementi della società assolutamente rispettabili: dai campus dei College, dai pulpiti delle chiese, dai media, da riviste intellettuali e ricercate, dalle arti, dalle scienze e dai politici"
Nel memorandum, Powell esorta a una "sorveglianza costante" dei libri di testo e dei contenuti televisivi, così come ad epurare politicamente gli elementi vicini a idee di sinistra. Powell indica il difensore dei consumatori Ralph Nader come principale nemico dell'impresa statunitense.
Analisi
Questo Memorandum ha presagito un certo numero di giudizi espressi della Corte in cui era presente Powell come giudice: e impresse un cambio in direzione "imprenditoriale" dell'interpretazione del Primo Emendamento della Costituzione Usa.
Sebbene scritto confidenzialmente per Eugene Syndor alla Camera di Commercio, il Memorandum fu scoperto dall'editorialista del Washington Post, Jack Anderson, che fece un report sui contenuti dello stesso un anno più tardi (Powell era già entrato come giudice nella Corte Suprema).
Anderson focalizzò gli sforzi di Powell di indebolire il processo democratico. Il Memorandum convogliò il pensiero di molti imprenditori e persone del business del tempo.
Il vero impatto del Memorandum era nel suo enfatizzare la costruzione di istituzioni, in specie aggiornando gli sforzi della Camera di Commercio nell'influenzare la policy federale. Il Memorandum si rivelò seriamente influente nello spingere la Camera e altri gruppi a modernizzare i loro sforzi lobbistici verso il governo federale.
Le critiche degli studiosi
Luciano Gallino ha citato nella sua introduzione al volume Il colpo di stato di banche e governi. L'attacco alla democrazia in Europa il Memorandum di Powell indicando in questo l'inizio forse più palese e manifesto del tentativo (ad oggi riuscito e trionfante nelle opinioni del sociologo) da parte dell'ideologia economica neoliberale di permeare la società non solo o tanto attraverso gli strumenti legittimi della cultura accademica e della dialettica, ma attraverso canali di pressioni politici e simbolici in grado di bypassare le difese delle collettività in quanto il Memorandum forniva indicazioni per quanto riguarda la televisione, la radio, la stampa, le riviste scientifiche, la pubblicità. Il testo proponeva persino di intervenire sulle edicole, perché queste esponevano ogni sorta di libri e riviste "inneggianti a tutto, dalla rivoluzione al libero amore, mentre non si trova quasi nessun libro o rivista attraente e ben scritto che stia dalla nostra parte"
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo.
Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
Come è andata in Italia dagli anni 70' in poi. Date uno sguardo a quello che ha detto Barnard nel 2009, ben dieci anni fa
Ecco come morimmo (Paolo Barnard)
Video pubblicato su You Tube da SpAvsApS il 29 feb 2012
* La teoria del trickle-down
La teoria del trickle-down (abbreviato anche in trickle-down; in italiano: "gocciolamento dall'alto verso il basso"), o anche effetto trickle-down, o teoria della goccia, indica un'idea di sviluppo economico, in voga soprattutto negli Stati Uniti, che si basa sull'assunto secondo il quale i benefici economici elargiti a vantaggio dei ceti abbienti (in termini di alleggerimento dell'imposizione fiscale) favoriscono necessariamente, e ipso facto, l'intera società, comprese la middle class e le fasce di popolazione marginali e disagiate.
In un ambito sociologico l'espressione definisce la diffusione di abitudini comportamentali (quali la moda) dalle classi più elevate alle classi meno abbienti, oppure da un centro geografico di irradiazione ad aree periferiche.
Storia del pensiero economico
In economia, un concetto simile era stato già concepito nel pensiero di Adam Smith sotto la metafora della mano invisibile: la ricerca egoistica dell'interesse individuale, all'interno della gabbia d'acciaio capitalistica ( un'espressione cara a Max Weber), gioverebbe tendenzialmente all'intera società. "Vizi privati, pubbliche virtù" può servire a riassumere il paradigma economico di una società in cui il libero mercato conferisce la possibilità di un arricchimento individuale che può arrecare vantaggi all'intero organismo economico (per una sorta di eterogenesi dei fini). Già Bernard de Mandeville ne La favola delle api, attraverso l'allegoria dell'alveare, aveva sostenuto che i vizi umani (espressi in lusso e scialo), derivanti dal naturale egoismo umano, non dovessero essere impediti, poiché ogni prosperità sociale derivava dall'affermazione degli interessi individuali.
«Abbandonate dunque le vostre lamentele, o mortali insensati! Invano cercate di accoppiare la grandezza di una nazione con la probità. Non vi sono che dei folli, che possono illudersi di gioire dei piaceri e delle comodità della terra, di esser famosi in guerra, di vivere bene a loro agio, e nello stesso tempo di essere virtuosi. Abbandonate queste vane chimere! Occorre che esistano la frode, il lusso e la vanità, se noi vogliamo fruirne i frutti. La fame è senza dubbio un terribile inconveniente. Ma come si potrebbe senza di essa fare la digestione, da cui dipendono la nostra nutrizione e la nostra crescita? Non dobbiamo forse il vino, questo liquore eccellente, a una pianta il cui legno è magro, brutto e tortuoso? Finché i suoi pampini sono lasciati abbandonati sulla pianta, si soffocano l’uno con l’altro, e diventano dei tralci inutili. Ma se invece i suoi rami sono tagliati, tosto essi, divenuti fecondi, fanno parte dei frutti più eccellenti.
È così che si scopre vantaggioso il vizio, quando la giustizia lo epura, eliminandone l’eccesso e la feccia. Anzi, il vizio è tanto necessario in uno stato fiorente quanto la fame è necessaria per obbligarci a mangiare. È impossibile che la virtù da sola renda mai una nazione celebre e gloriosa. Per far rivivere la felice età dell’oro, bisogna assolutamente, oltre all’onestà riprendere la ghianda che serviva di nutrimento ai nostri progenitori.» |
(B. de Mandeville, La favola delle api, in Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1968, vol. XIV) |
Ricusava inoltre l'idea della carità, ritenendo ineluttabile destino quello dello sfruttamento di milioni di poveri al servizio della nascente industrializzazione inglese.
Smith, tuttavia, diversamente da Mandeville, nutriva una concezione della ricchezza collegata al soddisfacimento del bisogno, dal momento che, superato un certo limite, il ricco tenderebbe naturalmente a sperperare risorse. In seguito il processo accumulativo del capitale privato ha cambiato questa concezione, tanto che oggi si pone la questione dell'illimmitatezza dell'arricchimento privato (della necessità di porre limite, un equilibrio all'arricchimento, per dirla con Aristotele), che richiama la necessità di un'equa distribuzione delle risorse che possano soddisfare i bisogni dell'intera società e non solo dei singoli.
La celebre frase attribuita a Kennedy - ma, in realtà, vista per la prima volta da colui che scriveva i discorsi di Kennedy, Ted Sorensen, nel New England Council - l'alta marea solleva tutte le barche (a rising tide lifts all the boats), anche le più piccole, esprime lo stesso concetto della teoria delle gocce .
Economia
La teoria del trickle-down associa direttamente la crescita economica, l'aumento della produzione industriale (l'incremento del Prodotto interno lordo) e lo sviluppo, a un contemporaneo miglioramento della condizione economica dell'intera popolazione, senza valutare eventuali squilibri nella distribuzione dei redditi e della ricchezza. Tale teoria trascura di valutare l'abbattimento dei fenomeni di povertà e disoccupazione legati a una percentuale di crescita dell'economia anche elevata, tale da indurre l'idea di un supposto miglioramento complessivo della situazione economica di un paese.
Oggi la teoria del trickle-down è normalmente associata alla reaganomics e al liberismo laissez-faire più integrale, al cliché marginalista della supply-side economics (politica dell'offerta), molto in voga negli anni ottanta proprio ai tempi delle politiche di riduzione della tassazione e di privatizzazione dei settori pubblici dell'economia attuate dall'amministrazione Reagan. Legata allo sviluppo trickle-down è anche la curva di Kuznets, una ipotesi di sviluppo industrialista che associa l'idea di crescita economica a un allargamento dei benefici all'intero corpo sociale (alle élite imprenditoriali come alle classi povere).
Sociologia
La definizione trickle-down (dall'alto verso il basso) fu utilizzata anche da Georg Simmel nei suoi studi sui fenomeni sociali legati alla diffusione delle mode, per definire il recepimento delle abitudini e dei modelli comportamentali (in particolare della moda) nelle moderne società di massa dalle classi più alte a quelle più basse.
Lo studio della diffusione spazio-temporale delle innovazioni fu poi affrontato da Torsten Hägerstrand. La distribuzione delle abitudini segue, secondo Hägerstrand, un ordine gerarchico (a cascata), affermandosi dapprima ai livelli più elevati della compagine sociale, o dai centri urbani di rango superiore, e poi convergendo verso i ceti via via meno abbienti o i livelli periferici di una rete urbana, sino a configurarsi come fenomeno di massa. Un altro esempio di diffusione trickle-down di fenomeni e innovazioni tecnologiche è quello del possesso dei prodotti tecnologici (della televisione in particolare, un tempo prodotto delle élite), il cui uso si è allargato poco alla volta alla quasi totalità della popolazione.
Fonte: Wikipedia |Trickle-down
** Memorandum di Powell
Il Memorandum di Powell è una lettera inviata dal giudice della Corte Suprema degli Usa, Lewis Franklin Powell, Jr. (19 settembre 1907 – 25 agosto 1998) il 23 agosto 1971 all'amico E.B. Sydnor jr., presidente della Commissione per l'educazione della Camera di Commercio statunitense.[1]
Storia
Il Memorandum è basato in parte sull'esperienza di Powell come avvocato .
Con esso si chiese ai gruppi aziendali statunitensi di diventare più aggressivi nel plasmare le policies e la legge negli Usa e può aver ispirato negli anni e decenni a venire organizzazioni lobbistiche conservatrici, così come ha spronato la Camera di Commercio Usa nel divenire ben più attiva politicamente.
Contenuto
Powell ha spedito il "Confidential Memorandum" con il titolo "Attack on the American Free Enterprise System".
Powell argomenta, "Le più inquietanti voci che si uniscono al coro dei critici sono giunte da parte di elementi della società assolutamente rispettabili: dai campus dei College, dai pulpiti delle chiese, dai media, da riviste intellettuali e ricercate, dalle arti, dalle scienze e dai politici"
Nel memorandum, Powell esorta a una "sorveglianza costante" dei libri di testo e dei contenuti televisivi, così come ad epurare politicamente gli elementi vicini a idee di sinistra. Powell definisce il difensore dei consumatori Ralph Nader come il principale nemico dell'impresa statunitense.
Analisi
Sebbene scritto confidenzialmente per Eugene Syndor alla Camera di Commercio, il Memorandum fu scoperto dall'editorialista del Washington Post, Jack Anderson, che fece un report sui contenuti dello stesso un anno più tardi (dopo che Powell era già entrato come giudice nella Corte Suprema).
Anderson mise a fuoco gli sforzi di Powell di indebolire il processo democratico (almeno per come da Anderson inteso). Il Memorandum convogliò il pensiero di molti imprenditori e persone del business del tempo.
Il vero impatto del Memorandum era nel suo enfatizzare la costruzione di istituzioni, in specie aggiornando gli sforzi della Camera di Commercio nell'influenzare la policy federale. In questo insomma, il Memorandum si sarebbe rivelato seriamente influente nello spingere la Camera e altri gruppi a modernizzare i loro sforzi lobbistici verso il governo federale.
Le critiche degli studiosi
Luciano Gallino ha citato nella sua introduzione al volume Il colpo di stato di banche e governi. L'attacco alla democrazia in Europa il Memorandum di Powell in chiave totalmente distopica indicando in questo l'inizio forse più palese e manifesto del tentativo (ad oggi riuscito e trionfante nelle opinioni del sociologo) da parte dell'ideologia economica neoliberale di permeare la società non solo o tanto attraverso gli strumenti legittimi della cultura accademica e della dialettica, ma attraverso canali di pressioni politici e simbolici in grado di bypassare le difese delle collettività in quanto il Memorandum forniva indicazioni
per quanto riguarda la televisione, la radio, la stampa, le riviste scientifiche, la pubblicità. Il testo proponeva persino di intervenire sulle edicole, perché queste esponevano ogni sorta di libri e riviste "inneggianti a tutto, dalla rivoluzione al libero amore, mentre non si trova quasi nessun libro o rivista attraente e ben scritto che stia dalla nostra parte"
venerdì 8 giugno 2018
Chi è Paolo Barnard
Immagine | via MikeCrMikeCriss Blog
Paolo Barnard - Il Trattato Di Lisbona
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Paolo Barnard, all'anagrafe Paolo Rossi-Barnard è nato a Bologna il 2 gennaio 1958, è un giornalista e saggista italiano geniale, maltrattato e maltrattante.
Infanzia e giovinezza
È figlio del giornalista e scrittore Wolfango Rossani (pseudonimo di Sigfrido Rossi).
Dopo una giovinezza difficile (per sua ammissione venne arrestato e subì anche un trattamento psichiatrico di alcuni mesi a causa di una sindrome paranoide), si laurea in psicologia.
Giugno 2018 | Avvocato Gabriella Filippone |
Rassegna e commenti notizie on line
PAOLO BARDARD DAL SUO SITO CHIEDE OBBLIBATORIAMENTE AI SUOI VISITATORI DI LEGGERE DELLA SUA CARRIERA.
Ne riporto qui alcuni passaggi:
"Ho iniziato a fare il giornalista ‘alla vecchia’ (piccoli pezzi x piccolo ma ottimo giornale La Gazzetta di Parma) mentre vivevo a Londra sotto il ‘Nazismo’ Neoliberista di Margaret Thatcher. Anni ’80. Lavoravo con schiavi sociali in un tunnel a sgrassare auto, in nero. Ho vissuto come vivono gli schiavi delle ‘riforme’ del lavoro.
Mi sono specializzato in politica estera vivendo anche negli USA. Lì ho visto di peggio parlando di sadismo sociale Neoliberista, cose che in Italia arriveranno fra 20 anni. Di certo.
Nel 1988 approdo alla stampa italiana importante, Mondadori, perché ho l’idea di essere il primo giornalista al mondo che intervista Roger Waters, Pink Floyd, unicamente sulle tematiche sociali di The Wall. Waters aveva appena rifiutato una richiesta di Rolling Stone Magazine. Accetta me perché nessuno si era mai interessato alle sue idee politiche."
"1993, vengo minacciato di morte da un agente CIA a Roma, che mi dice: “Se ti offriamo 5 milioni di lire al mese per andare a fare il giornalista all’ufficio turistico del Trentino, tu accetta. Mi stai capendo?”. Offerta mai giunta, perché fui allontanato dalla RAI immediatamente, quindi non ero più un pericolo."
"Nel 1994, Roberto Quagliano, Milena Gabanelli ed io, con 4 altri, fondiamo REPORT, sotto la direzione di Giovanni Minoli. (allora si chiamava EFFETTO VIDEO8)
Nello stesso anno sono in Africa a lavorare sulla guerra in Angola e soprattutto in Sudafrica, dove Mandela rischia di non poter essere eletto per via delle violenze. Vedo stragi, corpi dilaniati, rischio due volte di morire. La seconda volta ero sdraiato sul fondo di una cabina del telefono x mandare una corrispondenza, mentre dei proiettili AK47 mi volavano sopra la testa. Dall’altra parte del telefono un idiota mi dice “Richiama, c’è Berlusconi in diretta”. Lì decisi che l’Italia… stocazzo."
"All’elezione di Mandela sputtano Henry Kissinger di fronte a tutta la stampa mondiale. Nessun italiano presente. Pensai di non lasciare il Paese vivo."
"Sono il primo in Italia a fare un’inchiesta (REPORT, RAI3) sul debito dei Paesi Poveri che li sta ammazzando per il sadismo del Fondo Monetario Internazionale, che insiste nei pagamenti da parte di gente disperata. Vedo la fame, cosa sono i poveri davvero, l’orrore dell’Africa fuori dai club vacanze.
Sono il primo in Italia nel 1999 a fare un’inchiesta (REPORT, RAI3) sulla Globalizzazione e sugli Istituti Sovranazionali padroni del mondo, che comandano i Parlamenti di chiunque. (oggi tutti lo sanno…). Da lì inizio la mia indagine sul Vero Potere, intuisco cioè che la vita di tutti noi non è comandata dai singoli governi."
"Sono il primo in Italia a fare un’inchiesta (REPORT, RAI3) sullo sfruttamento degli ammalati da parte delle Multinazionali del farmaco, che costa alla RAI la prima querela in civile mai ricevuta, e a me l’abbandono da parte di Milena Gabanelli, “l’eroina del giornalismo libero”. Mi abbandonarono perché non si creasse un precedente in RAI dove un giornalista viene difeso e gli viene pagata l’eventuale condanna pecuniaria. In tribunale RAI e Gabanelli chiedono la mia condanna in esclusiva, come se l’inchiesta l’avessi messa in onda io da solo! Perdo il lavoro e il reddito e non ho fondi per difendermi."
"Nel 2017 mi sono reso conto, proprio mentre credevo di combattere il nemico Maggiore chiamato Economicidio, che dietro ad esso era già nato un mostro immensamente peggiore, ovvero TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE. E' l'era del tutto pianificata e già pronta nelle tecnologie dove le Artificial Intellicences (A.I.) e i colossi che le stanno creando, come Google-Alphabet, D-Wave Systems, Facebook, Apple, IBM, NVIDIA o Bosh, e le migliaia di start ups mondiali nate con loro, saranno padroni di intere Piattaforme mondiali di Comunicazioni, Aria che respiriamo, Sanità, Materie prime, Industria, Energia, Finanza, Clima, Genetica di ogni cosa vivente... padroni della vita stessa in Terra, altro che euro.
Mi sono reso conto che la mole d'investimenti mondiali in queste A.I. di Deep Learning, Deep Patient, Deep Genomics, Visual Abstraction & Recognition, o Virtual Reality... è talmente smisurata e assetata di remunerazione, che il Pianeta sarà diviso fra chi potrà pagare la vita stessa e chi no. I secondi saranno doppiamente TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE. Su questo lavoro oggi per avvisare i cittadini, naturalmente ascoltato da forse 28 italiani, mentre il resto del mondo è tutto su quanto detto sopra."
"Nella mia vita professionale ho mandato al diavolo ogni singola occasione di divenire famoso. Ho criticato aspramente (mandato a fanc…) per senso di giustizia ed etica: Minoli (disse “se vedo Barnard gli tiro un armadio”, ma Minoli rimane un ‘grande’) - la Gabanelli (che rimane una m…) - Flores D’Arcais - Gherardo Colombo - Marco Travaglio - Beppe Grillo (che mi chiamò a Quarrata “un grande”) - Lorenzo Fazio che è il boss di Chiarelettere e del Fatto Quotidiano - Giuliano Amato (che mi chiamò a casa) - Vittorio Sgarbi che mi voleva in una sua trasmissione – il ministro Tremonti che mi chiamò per capire ‘la moneta’… - Cruciani e Parenzo in diverse puntate - Gianluigi Paragone - e ho rifiutato ogni singola offerta di candidatura politica, fra cui quella di Berlusconi per voce di Marcello Fiori (con testimoni). Ho ignorato un migliaio di paraculi più o meno noti che mi volevano come volto pubblico. Ho detto a Maroni in diretta TV che è un deficiente, ho chiamato Mario Monti, Prodi, Napolitano e molti altri “criminali” sempre in diretta TV, mi feci cacciare dal Ministero dell’Industria dal ministro Piero Fassino, ho sputtanato Romano Prodi alla Commissione Europea, ho detto a Peter Gomez che è un falsario (con Travaglio) che ha ignorato la distruzione del Paese per far soldi coi libri su Berlusconi. Infatti sono l’unico italiano che non ha un blog sul Fatto Quotidiano. Quando compresi che il 99% dei miei collaboratori nel Movimento ME-MMT erano dei fagiani che non capiscono il Vero Potere per nulla, parecchio vigliacchini, o che erano perfidi carrieristi, li ho tutti buttati al cesso. E… ho ignorato un tal Roberto Mancini che si è alzato da un tavolo per stringermi la mano. Non sapevo che è una star del calcio… :((
Ho fatto volontariato per decenni in aiuto a gente che voi neppure immaginate, ho messo le mani nel dolore, nella devastazione sociale, nella morte. E forse sarà l’unica cosa che mi ricorderò quando crepo.
Oggi nel panorama giornalistico e intellettuale non mi considera più nessuno. Dicono, alcuni critici, che è a causa delle mie folli provocazioni sociali che ho reso pubbliche, ma ciò è falso: il problema non erano le mie provocazioni, ma che il 99,9% del pubblico è troppo scemo per capirle. Nella realtà, e siamo seri, se un reporter da 30 anni attacca USA, Israele, e soprattutto il Vero Potere come ho fatto io, bè, è normale essere sepolto vivo."
"CURIOSITA’:
Piaccio alle donne, ragazzine incluse, come se fossi Johnny Depp, ma so che è solo perché sono un ‘personaggio’, e non ci vado a letto (sono vecchio e brutto come un c…). So fare le pizze e il filetto al pepe verde come un Dio. Ho un carattere micidiale, quando mi parte la furia o la rabbia sociale non mi fermo (inclusi gli 8 poliziotti che chiamavo ‘assassini’ di Cucchi e Aldrovandi, e che mi hanno spaccato un braccio, denunciato ecc.). Ma sono un genio che ha scritto e fatto cose 100 anni avanti a tutti. Amo indossare i gioielli come le donne, e di più. Adoro la donne.
Vostro PB"
Fonte: Paolo Barnard
Un suo articolo recente:
Cosa abbia a che fare Tucidide con la mia decisione di votare a marzo per il Movimento 5 Stelle – yes, non scherzo, non provoco, è verissimo, Barnard voterà Grillo – richiede la vostra pazienza per 7 brevissimi paragrafi d’introduzione. Poi la sostanza, non così scontata...
L’Atene del 430 AC, la città degli splendori culturali e civili, fu aggredita da una peste micidiale. Il filosofo Tucidide ci lasciò scritta una testimonianza scientifica immortale per la sua ripetuta verità di salvezza lungo tutti i 25 secoli successivi:
“Gli infettati morenti erano curati da coloro che avevano contratto la peste ma erano guariti… Perché i guariti dalla peste non rischiavano di prenderla la seconda volta”. Chi ha contratto una peste, ma ne è guarito, non ne soffrirà più. La metafora politica dell’intuizione di Tucidide è ovvia:
L’umanità ha sofferto la barbarie su scala globale. Per secoli essa fu la norma indiscussa, ma l’umanità si è immunizzata a percentuali crescenti, continua a farlo, e gli immunizzati non sono mai più tornati barbari. Non scherziamo con l’orrore: ad esempio oggi, per quanto male si possa dire degli italiani, i bambini di Firenze non si divertirebbero mai a forare con aculei le piante dei piedi, già torturate coi carboni ardenti, delle ‘streghe’ trascinate verso il rogo su passerelle di assi di legno, con appositi spazi per permettere ai fanciulli d’infliggere atroce agonia fino all’ultimo minuto a delle innocenti. Ci siamo immunizzati dalla barbarie, vivendola e rigettandola.
Il Vaticano, mai scevro neppure oggi da vomitevoli ipocrisie e malaffare, poté per secoli sopravvivere con piene benedizioni papali all’Olocausto cattolico di 200.000.000 di morti in America Latina, senza neppure doverci pensare di sfuggita. Oggi il Francesco a Roma sa che per bieco paraculismo è però costretto a chiedere scusa ogni 10 minuti per una loro porcata. Ci siamo immunizzatidal peggio dei preti, vivendoceli addosso.
Oggi si blatera ogni 2x3 di neo-fascismi o neo-maoismi, quando la verità è che in soli 70 anni – cioè un nulla storico – sia i veri fascismi di Mussolini, Pétain e Hitler, che il comunismo psicotico di Stalin, Mao e Pol Pot, sono stati sconfitti per sempre. Quelle due mostruosità politiche sono state subite da milioni, e oggi in nessuna parte del mondo nessun leader neppure si avvicina alle atrocità di quei sei nomi del passato. Ci siamo, seppur in tempi diversi (pensate ai regimi sudamericani o alla Cina), immunizzativivendoceli sulla nostra pelle.
A dispetto della retorica popolano-mediatica, le punte di peggior barbarie raggiunte dall’ISIS e da altri gruppi wahabiti nel mondo islamico, non hanno per nulla trovato il consenso musulmano che tutti crediamo. Sono bastati 11 anni d’immagini, teletrasmesse a 1.6 miliardi di fedeli di Allah, degli abominevoli eccessi degli psicopatici barbuti, a immunizzare chi avrebbe potuto seguirli in masse immense. Persino Anthony Cordesman, del super-Yankee Center for Strategic & International Studies di Washington, ha dovuto ammettere per iscritto che “una vasta maggioranza di musulmani nel mondo ha rinnegato la Jihad, le loro violenze e il loro terrorismo”.
In ultimo un’occhiata all’Imperialismo. Anche qui il mondo ha vissuto la barbarie per secoli, e in epoca moderna ha vissuto in parte immensamente minore quella del Potere militare americano. Ma anche qui le cose sono migliorate. Mentre i Kenndy o Johnson o Nixon potevano impunemente macellare oltre 2 milioni d’umani innocenti in una guerra-menzogna (Vietnam), oggi Obama per uccidere 4.500 innocenti ha dovuto ricorrere a tripli salti carpiati di sotterfugi, silenzi e menzogne, perché sapeva bene che l’opinione pubblica lo avrebbe crocifisso. Abbiamo, noi ricchi, vissuto o ricordato la vergogna dell’Imperialismo storico, e ci siamo in gran parte immunizzati, non tornerà più, almeno come tritacarne illimitato di milioni di corpi nell’indifferenza dei salotti occidentali.
Dunque, allora. Siamo chiamati al voto a marzo e uno come me è letteralmente tempestato di angosciate domande alla “Ma votare chiii? Chiii?”. La mia risposta è inusuale. La realtà, che sapete, è che fra due mesi non siamo chiamati a poter decidere un’accidenti di democrazia o economia, questo è straovvio. Ma siamo però chiamati a un compito di vera Salvezza Nazionale, cioè:
SBARAZZARCI UNA VOLTA PER TUTTE DEL PIU’ MICIDIALE PARTITO POLITICO ITALIANO DAL 1948. E SONO I 5 STELLE.
Ma il M5S è ormai un’epidemia di psicosi nazionale, ha la forza di penetrazione infermabile della peste in Europa del 1346. Sfonda ovunque col fideismo impazzito di milioni di farneticanti febbricitanti pazzi chiamati grillini, cioè il Brand che ha stracciato in allucinata irrazionalità Scientology e il culto di Kim Jong-un in Nord Korea. E dunque qui vale tutto quanto detto sopra, partendo dal postulato di Tucidide:
“I guariti dalla peste non rischiavano di prenderla la seconda volta”. Tradotto dalla metafora è:
PER GUARIRE L’ITALIA DAL PARTITO AZIENDA PIU’ FALSARIO E DITTATORIALE DELLA SUA STORIA REPUBBLICANA, DOBBIAMO ‘AMMALARCI’ DI 5 STELLE, CIOE’ PORTARLI A PALAZZO CHIGI, PATIRE LA STRAGE CIVICA PER QUALCHE ANNO, MA POI GUARIRE CON IMMUNIZZAZIONE PERMANENTE. PERCHE’ COSI’, E SOLO COSI’, LA STORIA GUARISCE L’UMANITA’ DALLE CATASTROFI.
* Nota: (Questo non è il Teorema Montanelli, si legga prossimo articolo).
L’abietto pericolo insito in questa psicosi di massa chiamata Cinque Stelle sta, e inizio l'elenco, nel fatto che si tratta di un’Azienda for profit (la CasaleggioForProfit) che è l’unica al mondo assieme a Mediaset ad avere i suoi lobbysti seduti in Parlamento, invece che arroccati fuori dal Parlamento. Sta nel fatto che Grillo è riuscito a vendere un ‘ultra nazismo’ protocollare in pieno III millennio in un Paese Occidentale: 100.000 euro di multa agli espulsi o ai migranti politici. A parte qualche strillo, il resto d’Italia si sveglia tutte le mattine come fosse nulla. Non ci scherzo su affatto, perché siamo all’identico livello, fatte le proporzioni, di quando Saddam Hussein faceva sparare alle ginocchia degli allenatori della nazionale irachena se perdevano la partita, e picchiare tutti gli atleti sotto la suola dei piedi.
L’Italia sta segnando il suo secondo marchio d’infamia nella Storia moderna dopo quei bei record di Mussolini e Berlusconi, per cui ancora siamo sbeffeggiati nel mondo (Andreotti era un criminale, ma era uno Statista). Ho documentato in molti articoli quanto impostori siano Grillo e i Casaleggio, uomini che hanno cavalcato in modi diversi i Tronchetti Provera e i Colaninno a lor comodo. Ma qui, davvero, ciò che è peggio è che non esiste un eletto 5S che abbia competenze per gestire una friggitoria, altro che il Paese Italia.
Trovatemi una singola figura fra i 5S che abbia dimostrato eccellenza e decennale esperienza su (e cito solo pochi esempi):
- Politiche Monetarie e Operazioni Monetarie dello Stato, della Banca Centrale, del Tesoro. Gestione di Assets, Equity Markets, Currency Swaps internazionali, Commodity Markets, e ora Blockchain e Cryptovalute. Poi la comprensione dell’Ambiente Startup, fra cui come attirare i Venture Capitals internazionaliper le nostre (ora quasi inesistenti) Startups.
- Diplomazia del Commercio e Regole mondiali presso il WTO nei suoi intricatissimi ma vitali negoziati, poi padronanza degli Accordi Bilaterali, Multilaterali, di Free-Trade. Politica Estera & Geostrategie legate alla Sicurezza Nazionale, alla Razionalizzazione delle Risorse, all’Azienda Italia.
- Conoscenza vera dello sviluppo finanziario nelle Energie Rinnovabili. Comprensione dei nuovi Ecosystems Industriali, le Piattaforme, e non quella cretinata dell’Industria 4.0. Analisi del rapporto fra Interesse Pubblico, potere Sovrano e nuove super TECH & Artificial Intelligence. La nostra disperata necessità d’investimenti in Ricerca, su cosa esattamente, ma soprattutto pagata da chi. L’agonizzante arretratezza del sistema Italia nell’era dalla IoT e delle Abstractions, come padroneggiarla, pena la fine del Paese come membro del G8.
- La visione Geopolitica per davvero proteggere l’Italia dalla crisi migrazione con piani di risoluzione sistemica delle tensioni da cui essa si origina. Statura e pedigree diplomatici necessari.
Voi sapete che razza di calibro è il CEO dell’ENI Claudio Descalzi? Un Rex Tillerson gli può forse tenere testa. Ma voi ve l’immaginate il teatrino di Di Maio, Grillo e Casaleggino seduti davanti a Descalzi? Se li mangia vivi in 11 minuti, li rigira da fargli venire la labirintite mentre con la mano destra telefona a Igor Sechin di Rosneft. Ma non sto scherzando, c’è di mezzo la nostra vita, Cristo. E tutti i settori citati sopra? Mario Monti è una bestia umana, ma Monti in mezza giornata fa e pensa quello che tutti i vertici 5S messi assieme fanno e pensano in sei mesi, e lui ha i contatti per farlo. Fico? La Lezzi o la Taverna coi diplomi aziendali? Io e l’insider di Wall Street per 30 anni, Warren Mosler, incontrammo a Roma alcuni deputati 5S della Commissione Bilancio: si doveva parlare di macroeconomia dello Stato, e sti ragazzini bofonchiavano proposte per modificare la partita doppia.
E vi blocco immediatamente l’obiezione: “Saranno degli sprovveduti, ma prima cosa lo sono anche gli altri politici italioti, e almeno loro sono onesti”. Tutto sbagliato. Il pericolo più micidialmente insidioso del Movimento 5 Stelle è che sono dei travestiti, tutti. Non solo sono dei totali incompetenti come gli altri, ma sono omertosi perché sanno benissimo cosa sia la porcata del loro Partito Azienda: cioè sanno dove i CasaleggioForProfit vogliono andare a parare a spese di 60 milioni d’Italiani, fra amicizie americane e banchieri dell’Ambrosetti. Sanno che Grillo è marcio fino al collo, ma, al contrario dei piddini o dei leghisti, i 5S vivono nello stesso ricatto della prostituta moldava schiava, a cui i papponi hanno sequestrato il passaporto e che se sgarra spaccano poi le ossa alla sua famiglia a casa. Questo è.
E sti tizi si sono spacciati per LA SPERANZA. Ma ormai ci sono, si moltiplicano come l’E.coli nell’intestino, e allora ok, ammaliamoci di 5 Stelle per qualche anno, ma poi almeno saremo immunizzati e“I guariti dalla peste non rischiano di prenderla la seconda volta” (Tucidide).
Fonte: Paolo Barnard
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Chi è Paolo Barnard
Paolo Barnard, all'anagrafe Paolo Rossi-Barnard è un giornalista e saggista italiano.
Infanzia e giovinezza
È figlio del giornalista e scrittore Wolfango Rossani (pseudonimo di Sigfrido Rossi).
Dopo una giovinezza difficile (per sua ammissione venne arrestato e subì anche un trattamento psichiatrico di alcuni mesi a causa di una sindrome paranoide), si laurea in psicologia.
Dal 1989 giornalista pubblicista lavorando come corrispondente estero freelance per alcuni giornali italiani tra i quali La Stampa, Il manifesto, il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo XIX e La Repubblica, per poi passare alla RAI, con cui collabora ininterrottamente per 14 anni partendo da Samarcanda nel 1991, in occasione della prima Guerra del Golfo. Ha vissuto anche a Londra e a San Diego tra gli anni '80 e '90, divenendo un forte critico delle politiche thatcheriane e reaganiane.[8] Barnard ha anche lavorato a lungo in un'associazione di volontariato di assistenza ai malati di AIDS.
Lanciò un appello a Silvio Berlusconi di non dimettersi (favorendo così la venuta di Monti, e considerando la caduta del governo Berlusconi IV sotto la spinta dello spread Bund/BTP come un "golpe finanziario"), pur non supportandolo e anzi criticandolo per la sua politica estera e interna.Ha infatti declinato l'offerta di candidatura alle elezioni europee da parte della coalizione di centrodestra, con un programma euroscettico, propostagli, a suo dire, da Forza Italia-PdL e Fratelli d'Italia-AN.
Dopo un'occasionale apparizione in Matrix di Canale 5, nel 2012 Barnard torna in televisione nella trasmissione L'ultima parola di Gianluigi Paragone su Rai 2, iniziando a divulgare i principi essenziali della teoria, ove suscita scalpore (e la reazione del deputato del Partito Democratico Matteo Colaninno) per aver dato del criminale al Presidente del ConsiglioMario Monti.[21]
Continua successivamente nel programma televisivo La Gabbia di Gianluigi Paragone su La 7. La collaborazione fra Barnard e Paragone continua fino all'ottobre del 2014, la comparsa in trasmissione del giornalista bolognese cesserà per la seconda volta (la prima volta fu a marzo 2014 ufficialmente in seguito a una polemica su un post di Barnard sulle donne, ritenuto offensivo)[26]. La collaborazione con La7 e Paragone verrà ristablita nel maggio 2016 ed in seguito nuovamente cessata.
Fonte: Wikipedia