1984 (romanzo)

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«Mentre nel libro di Huxley si parla veramente di un altro mondo, di un'altra civiltà, in 1984 è il nostro mondo che agonizza davanti a noi.»

(Geno Pampaloni)
1984
Titolo originaleNineteen Eighty-Four
1984-Big-Brother.jpg
Manifesto del Grande Fratello, col Grande Fratello ritratto con caratteristiche somatiche comuni ad Hitler, tratto dal fumetto "1984 The comic" di F. Guimont, 2004
AutoreGeorge Orwell
1ª ed. originale1949
1ª ed. italiana1950
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza sociologicafantapoliticadistopia
Lingua originaleinglese
ProtagonistiWinston Smith
CoprotagonistiJulia
AntagonistiGrande Fratello

1984 (Nineteen Eighty-Four) è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948 (anno da cui deriva il titolo, ottenuto appunto dall'inversione delle ultime due cifre).

Le Monde lo posiziona al 22º posto della classifica dei 100 migliori libri mai scritti.

La specificità del romanzo 1984 (Nineteen Eighty-Four): "Nella comprensione profonda delle possibilità di manipolazione psicologica dello stato totalitario, va individuata la vera specificità di 1984, il romanzo più famoso di Orwell. Nell'incubo fantascientifico lì descritto, l'autorità dell'Oceania è programmaticamente orientata ad imporre un linguaggio inadatto all'espressione delle potenzialità critiche del pensiero. Cerca quindi di abituare le menti umane alla tolleranza (diciamo sudditanza) per le contraddizioni logiche che caratterizzano la propaganda politica del Grande Fratello, e cerca di canalizzare l'emotività individuale nelle sole direzioni utilizzabili per la riproduzione dell'ordine sociale. Orwell ha presentato in modo così accurato processi mentali ("bipensiero") e strutture linguistiche ("neolingua") funzionali all'irrazionalismo sociale totalitario, che 1984 è diventato una citazione d'obbligo nei manuali di psicologia sociale e negli studi sulla comunicazione interpersonale".

Ambientazione

Nel 1984 la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarieOceaniaEurasia ed Estasia, impegnate in una perenne guerra tra loro, il cui scopo principale è mantenere il controllo totale sulla società. In Oceania, la sede dei vari ministeri (Ministero della Pace, che presiede alla guerra, dell'Amore, che presiede alla sicurezzadella Verità, che presiede alla propaganda e al revisionismo storico, e dell'Abbondanza, che presiede all'economia) è Londra, facente parte della provincia di Pista Uno.

La società è amministrata secondo i principi del Socing (nell'originale inglese, "IngSoc"), il Partito Socialista Inglese, ed è governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello (dall'inglese "Big Brother" che letteralmente significa "Fratello maggiore"[2]successivamente italianizzato in "Grande Fratello"), un personaggio che nessuno ha mai visto di persona (ma che appare in manifesti affissi dappertutto) e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini (la sua descrizione fisica ricorda Josif StalinAdolf Hitler e Lord Kitchener). Il totalitarismo del Grande Fratello sviluppa caratteristiche dell'Unione Sovietica di Stalin e della Germania preconizzata dai nazisti.

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Il programma televisivo mondiale "IL GRANDE FRATELLO" trae titolo e ispirazione dal libro di Orwell? Gli è stato dato un significato occulto programmatico di potere totalitario? E' programmato da chi? Il grande occhio, si sa, è un simbolo massonico.

















#GeorgeOrwell #film1984 #GrandeFratello

1984 FILM - Il Grande Fratello di George Orwell


VIDEO PUBBLICATO da  Mega Dimension Zero ☼  il 5 marzo 2018 su YouTube

"Il film prende spunto dal romanzo 1984 - Il grande fratello, anche se l'autore George Orwell avrebbe voluto chiamarlo "L'ultimo Uomo in Europa". Un governo totalitario gestisce le vite dei cittadini nella correzione della storia, attraverso il Grande Fratello, l’occhio che tutto vede, controlla le menti ed elimina i potenziali rivoltosi e rivoluzionari. Si ha una realtà troppo inquietante perché identifica ed estremizza alcuni aspetti del potere che possono essere ritrovati nella dittatura, ma anche nella nostra democrazia, come ad esempio la relazione tra potere e strumenti di comunicazione, oppure potere e politica."


« Ortodossia vuol dire non pensare, non aver bisogno di pensare. Ortodossia e inconsapevolezza son la stessa cosa. » (1984)