Il Wall Street Journal, che ha commentato la scelta, considera questo straordinario evento come un importante passaggio delle valute digitali, poiché nella gran parte sono utilizzate soltanto da cerchie ristrette, il circuito preferenziale oggi è quello delle comunità di hacker e appassionati esperti di tecnologia.

La riserva indiana Lakota Nation vanta tra i suoi antenati personaggi leggendari come Cavallo Pazzo e Nuvola Rossa. Il sogno della comunità indiana Lakota Nation è ancora lo stesso, da sempre: la completa indipendenza dagli USA.

Payu Harris è il membro della comunità di Lakota Nation che ha sviluppato la valuta, in un'intervista concessa a Wsj ha detto che, una volta venuto a conoscenza dei Bitcoin e del loro funzionamento, di aver intuito che quella poteva essere la moneta del suo popolo, e così è stato.

Ha precisato il significato del nome conferito alla loro moneta virtuale: la parola deriva dal termine "mazaska", che in lingua originaria indiana significa, appunto, moneta.

Si tratta di una novità assoluta, una sorpresa inaspettata, la prima moneta digitale che rappresenterà la valuta legale di una riserva indiana, ovvero di una comunità dove la tecnologia è usata davvero poco.

Una precisazione: se Lakota Nation riuscisse a divenire uno stato indipendente sarebbe il più povero degli Stati Uniti, ha un reddito pro capite annuo di 6.000 dollari e un altissimo tasso di disoccupazione, pari al 75%.

Fonte: Blasting News


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Invece su ByoBlu parlano di valuta digitale, di bicoin planetario. Chi ci capisce e bravo, io non sono brava.