lunedì 18 settembre 2017

L'attuale politica forense di Cassa Forense & Company e la crisi | Tutti in crisi appassionatemente

Cassa Forense & Company in tempo di crisi | Tutti in crisi appassionatemente




"Migliaia di professionisti (dentisti, commercialisti, architetti, avvocati) sono scesi in piazza per reclamare una legge sull’equo compenso, le tutele per i cosiddetti “mestieri intellettuali” . La mobilitazione ha coinvolto 140 ordini. C'è chi racconta che prima delle lenzuolate di Bersani guadagnava il triplo, chi racconta che le tariffe sono calate del 70 per cento e dentisti che se la prendono con i colleghi che effettuano pulizie dentali a 20 euro. I professionisti lamentano la perdita di status che hanno subito e i più giovani lamentano: col senno di poi non prenderei più la laurea."



Altra questione: che ne è di quei lavoratori (avvocati) che non possono interagire col mercato del lavoro per svariati motivi? Tra i quali motivi è preponderante quello del bilanciamento in loro danno della politica forense previdenzialea vantaggio di altri: i cd. meritevoli. Compresi i membri di CF e altre "diavolerie di sigle come CNF (Consiglio Nazionale Forense o forse anche CONIGLIO Nazionale Forense o come cavolo si dice e si chiama) ed altre sigle popolari a molti. Meritevoli di cosa? Non certo di medaglia. I famigerati "meritevoli". Sono quelli che fanno danno con merito. Nella concezione comune lo fanno con giustezza, con classe, per i meno dotati di garbo colloquiale, con bastardaggine. 
Che scrivere ora (o meglio, digitare ora)? 
Beati loro che possono interagire con la classe forense e la società tutta tenendosi stretto il loro merito, come i francesi si tengono stretta sotto le ascelle la loro baguetteQuestione di  puzze diverse, a volte asfissianti 


Se la Cassazione assume che "il limite delle risorse disponibili, vincola il legislatore a scelte preordinate a bilanciare molteplici valori di rango costituzionale, tra i quali spiccano il diritto a una retribuzione proporzionata (viene fatto il caso degli impiegati statali, tra cui posso includere i giudici di Cassazione) e  alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e a un’adeguata tutela previdenziale, ma anche la solidarietà tra le diverse generazioni che interagiscono nel mercato del lavoro, in una prospettiva volta a garantire un equo ed effettivo accesso alle opportunità di occupazione che si presentano", posso dunque io sostenere che la solidarietà ed il suo principio vale anche nei confronti dei cd. anziani  verso le altre generazioni "meno fortunate. Con inversione di obblighi solidali a loro carico. L'attuale politica forense di Cassa Forense & Company non tiene conto di ciò, limitandosi a vessare chi ritengono di voler vessare, malgrado l'età dei vessati (vecchi, giovani e di mezza età, poco importa nel calderone professionale avvocati nazionali).











«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

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