to strain
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La sindrome da burnout (o semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Maslach e Leiter (2000) hanno perfezionato le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni:
Il burnout diventa una sindrome da stress non più esclusiva delle professioni d'aiuto, è probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.
William Powell ha dimostrato la correlazione tra burnout ed alienazione negli assistenti sociali.
La “sindrome del burnout” è una tipologia specifica di disagio psicofisico connesso al lavoro ed interessa, in varia misura, operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Il burnout" colpisce in misura prevalente coloro che svolgono le cosiddette professioni d'aiuto o “helping professions” ma anche coloro che, pur avendo obiettivi lavorativi diversi dall'assistenza, entrano continuamente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza. Il problema è stato riscontrato in modo predominante in coloro che operano in ambiti sociali e sanitari come medici, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, counselors, esperti di orientamento al lavoro, fisioterapisti, operatori dell'assistenza sociale e sanitaria, infermieri, guide spirituali, missionari, agenti delle forze dell'ordine e operatori del volontariato.
Il fenomeno è stato studiato, esso è stato riscontrato anche in tutti quei mestieri legati alla gestione quotidiana dei problemi delle persone in difficoltà, a partire dai poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, consulenti fiscali, avvocati, nonché in quelle tipologie di professioni educative (es. insegnanti) che generano un contatto, spesso con un coinvolgimento emotivo profondo, con i disagi degli utenti con cui lavorano e di cui guidano la crescita personale.
Se non opportunamente aiutati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato (il termine burnout in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro.
Il burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e unsentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. I disagi si avvertono dapprima nel campo professionale, ma poi vengono con facilità trasportati sul piano personale: l'abuso di alcol, di sostanze psicoattive ed il rischio di suicidio sono elevati nei soggetti affetti da burnout.
La prevalenza della sindrome nelle varie professioni non è ancora stata chiaramente definita, ma sembra essere piuttosto elevata tra operatori sanitari quali medici e infermieri (ad esempio, secondo un recente studio olandese in Psychological Reports, non meno del 40% dei medici di base andrebbe incontro ad elevati livelli di burnout), insegnanti e poliziotti.
Le fasi del burnout
Negli operatori sanitari, la sindrome si manifesta generalmente seguendo quattro fasi.
Le cause più frequenti di burnout sono:
Le conseguenze del burnout
A livello individuale
Il burn out del medico di pronto soccorso
di Alessandro Sabidussi
Medico della medicina d’urgenza e pronto soccorso dell’ospedale Gradenigo di Torino
"Cari colleghi,
Ogni professione per chi la svolge contiene aspetti di sofferenza e di disagio più o meno connaturati alla professione stessa, ma comunque inevitabili. Spesso sono fortemente caratterizzanti quel tipo specifico di attività, se non addirittura elementi di selezione meritocratica. Pensiamo ad esempio al rischio per la propria incolumità per chi presta servizio nei corpi di Polizia o dei Vigili del Fuoco, l’aspro confronto dialettico per chi professa l’avvocatura o l’attività di rappresentanza politica o sindacale, il peso della responsabilità decisionale per un magistrato o per un funzionario di banca, la necessità di raggiungere e mantenere elevati livelli di concentrazione per un pilota di aerei o per un controllore di volo, l’ansia di produrre un buon pezzo nei tempi stabiliti per un giornalista, l’esigenza di pianificare costantemente strategie vincenti a breve, medio e lungo termine per un manager di azienda, e l’elenco potrebbe proseguire occupando diverse pagine." (continua)
Fonte: simeublog
Vi siete mai chiesti in quali mani è la nostra salute? A chi l'affidiamo? E a cosa rinunciamo e perdiamo o rischiamo di perdere delegandola ad altri. Abdicando a noi stessi.
"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono?
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione.
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi.
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi.
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."
"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia.
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato.
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso.
Sai perché non vanno in galera? Semplicemente perché sono difesi dalla legge. Hanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma curare il fattore causante.
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee.
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"
Fonte: Vaccaro intervista 16 01 2014 (video) AVVOCATI "BRUCIATI" DA C.F. & Co. | VESSAZIONI e "SINDROME DI BURNOUT”: disagio psicofisico connesso al lavoro
La “sindrome del burnout” è un disagio psicofisico connesso al lavoro ed interessa, in varia misura, operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività relazioni interpersonali.
Il burnout" colpisce in misura prevalente le cosiddette professioni d'aiuto o “helping professions” e coloro che, pur avendo obiettivi lavorativi diversi dall'assistenza, entrano continuamente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza. Il problema è stato riscontrato in coloro che operano in ambiti sociali e sanitari come medici, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, counselors, esperti di orientamento al lavoro, fisioterapisti, operatori dell'assistenza sociale e sanitaria, infermieri, guide spirituali, missionari, agenti delle forze dell'ordine e operatori del volontariato.
Il fenomeno è stato riscontrato anche in tutti i mestieri legati alla gestione quotidiana dei problemi delle persone in difficoltà, a partire dai poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, consulenti fiscali, avvocati, nonché in quelle tipologie di professioni educative (es. insegnanti) che generano un contatto, spesso con un coinvolgimento emotivo profondo, con i disagi degli utenti con cui lavorano e di cui guidano la crescita personale.
Se non opportunamente aiutati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato (il termine burnout in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro.
Il burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione personale.
Le cause più frequenti di burnout sono:
Le conseguenze del burnoutA livello individuale
In questo quadro dissestato ed irto di difficoltà si è intersecata C.F. con l'iscrizione coattiva a Cassa forense, con la cd. operazione di BONIFICA ALBI e con le sue pretese previdenziali, che previdenziali non sono, trattasi bensì di altro: cupidigia caparbia e ottusa, condita da ilare irresponsabilità, da privilegi di potere e da un pizzico di vincente arteriosclerosi.
Dicasi professione forense se e quando ti consentono di farla, ed alle loro inaccettabili condizioni.
Condizioni che di solito non consentono, anzi che fanno fuggire il prima possibile dal sistema da loro architettato. In gioco c'è il lavoro, mica poco. La ricca professione, quella che "arricchisce", come loro la pretendono, se le tengono stretta per loro, e per i loro adepti, che stanno alle loro regole senza discutere, e pagano i loro bravi "contributacci" di rango, . CASSA FORENSE E LA MARATONA DI NEW YORK | New York Marathon Lawyers and Friends
UNA RICCA CASSA FORENSE FINTAMENTE SPORTIVA, MODAIOLA, DI REGIME E DEMAGOGICA
Demagogia è un termine di origine greca (composto di demos, "popolo", e aghein, "trascinare"):
indica un comportamento politico di false promesse che mira ad accaparrarsi il favore a fini politici o per il raggiungimento/conservazione del potere.
Cassa Forense and Friends
"Cassa Forense si occupa di previdenza e assistenza in favore di tutti gli avvocati italiani.
Il Regolamento sull’assistenza evidenzia la possibilità di un’attività di prevenzione in favore dell’avvocatura." La Cassa Forense, quest’anno, dopo il successo dello scorso, ha ancora organizzato la New York Marathon Lawyers and Friends (05.11.17www.terramia.com/cassaforense)". Fonte: runningmilano.it
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«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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sabato 31 marzo 2018
Lo straining è una forma attenuata di mobbing | Risarcimento del danno da straining
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