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a cura di: Studio Legale Gabriella Filippone
Molteplici sono le modalita` mediante cui puo` configurarsi tale
fattispecie criminosa, e, di recente, la Suprema Corte e` giunta ad
esaminare anche il continuo ed incessante invio di sms,
ritenendo che il disturbo arrecato alla vittima con tale assillante
atteggiamento e` da considerarsi "invasivo" della sua sfera personale,
cosi` da potersi definire "molestia", idonea alla configurazione del
reato.
Il continuo ed assillante invio di e-mail: la Corte si
e` trovata a valutare se anche l`invio incessante di posta
elettronica, alla stregua degli sms, possa arrecare alla vittima un
disturbo tale da poter configurare il reato di stalking.
La Cassazione, con la sentenza n. 44855/2012, ha affermato che non si configura alcuna molestia se giunge alla vittima sotto forma di mail. La differenza sostanziale che i giudici hanno fatto rispetto all`invio di sms e` che questi sono invasivi e disturbano la vittima, le mail invece possono essere cancellate senza essere aperte.
La Cassazione, con la sentenza n. 44855/2012, ha affermato che non si configura alcuna molestia se giunge alla vittima sotto forma di mail. La differenza sostanziale che i giudici hanno fatto rispetto all`invio di sms e` che questi sono invasivi e disturbano la vittima, le mail invece possono essere cancellate senza essere aperte.
La decisione ha riguardato il caso di un ufficiale addetto alle
comunicazioni radio che a bordo di una nave crociera aveva conosciuto
una ragazza instaurando con la stessa una relazione, poi interrottasi.
La Cassazione ha accolto parzialmente il ricorso presentato
dall`imputato perche`non ha ritenuto invasivi i messaggi di posta
elettronica inviati dall`ufficiale di Marina alla donna che lo aveva
respinto.
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Articolo/Rassegna News Giuridiche by avv. Gabriella Filippone
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