Avvocato Marco Moro a colleghi e giudici: "Non si può sostenere la legittimità giuridica di quanto sta accadendo. Chi lo fa disonora la toga."

Avvocato Marco Moro a colleghi e giudici: "Non si può sostenere la legittimità giuridica di quanto sta accadendo. Chi lo fa disonora la toga."

Immagine via sito Simona Baiocco psicologa

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  Avvocato Marco Moro a colleghi e giudici: "Non si può sostenere la legittimità giuridica di quanto sta accadendo. Chi lo fa disonora la toga."

Dicembre 2021 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 

"Un messaggio senza peli sulla lingua per i miei Colleghi avvocati."

Video dell'Avvocato  Marco Moro  pubblicato il 20 dicembre 

I

"Non si può sostenere la legittimità giuridica di quanto sta accadendo. Chi lo fa disonora la toga."

Un appello alla sua categoria, quella degli avvocati. Categoria che da due anni a questa parte latita. Latita gravemente. Marco Moro: La maggioranza di noi sta disonorando la toga, sta disonorando quel pezzettino di carta, la laurea. E' inammissibile che un giurista, al netto di quello che pensa di questo virus,  prescindere dalle sue idee, dal grado di paura che può avere, non comprenda e non veda il totale stupro dello Stato di diritto in questo Paese. Chi difende queste misure, in riferimento soprattutto al discorso dell' obbligo e ricatto lavorativo, dovrebbe cambiare mestiere.

GLI ORDINI DEGLI AVVOCATI: Dovrebbero  essere gli Ordini a dare direttive e a parlare e opporsi a questo tipo di misure. Invece, abbiamo visto la vicenda di Genova, gli Ordini provano addirittura  a emettere misure più restrittive di quelle nazionali e poi chiaramente perdono davanti ai TAR.

Chiede Moro: Come è possibile che non si percepisca l'assurdità del ricatto di Stato che è stato codificato? Cos'è che non capite di questo concetto? Voi capite che un Ordinamento può emettere una sanzione in caso di violazione di una norma, la sanzione potrebbe essere persino penale. Ma cosa succede anche nel caso peggiore in cui una persona  va in galera, che ha vitto e alloggio! Quindi, per Voi come può essere legittimo prendere una persona, dirle che non può più lavorare finché non si arrende, finché non accetta un trattamento sanitario obbligatorio, quindi non accetta un trattamento sanitario sul suo corpo, finché non lo fa dovrebbe morire di fame, cioè la pena di morte perché se uno resiste muore, se uno non ha soldi nel  conto, sei mesi non li supera, muore prima! "Ci rendiamo conto del perché mi permetto di dirvi  che se la pensate così non dovete continuare a fare questo lavoro perché NON AVETE DIRITTO DI PENSARLA COSI, siete fuori dal mondo, siete fuori dalla realtà, DISONORATE QUELLO SU CUI AVETE STUDIATO, DISONORATE LA COSTITUZIONE! Questo volevo dirvelo con la massima durezza! Perché è scandaloso, ripeto, che ci sia qualcuno che accetta un ricatto di Stato, ripeto, a prescindere di come la pensate sul virus, non mi interessa come la pensate, ma da giuristi voi non potete difendere il  ricatto di Stato, non potete difendere la  pena di morte a milioni di lavoratori che tra l'altro, non vogliono fare un trattamento voi lo sapete e lo sapete bene, non è esente da rischi. Questo messaggio peraltro vale pure per i giudici che non possono in nessun modo avallare il ricatto di Stato!"

 

Il marchio della bestia opprime, un prete ai fedeli descrive il green pass: strumento demoniaco che offende l'intelligenza

Il marchio della bestia opprime, un prete ai sui fedeli durante l'omelia descrive il green pass: strumento dell'Anticristo che offende l'intelligenza. "Esiste nel mondo qualcosa chiamato passaporto sanitario che per ottenerlo oggi dovrai rinunciare alla tua  intelligenza! Il passaporto sanitario è il battesimo satanico. Il passaporto è l'inizio del Regno dell'Anticristo!

Perché? Perché oggi per avere quel passaporto tu rinunci alla tua intelligenza! Non sto dicendo che tu non possa farti vaccinare, tu sei libero! Sto dicendo che nessuno deve essere obbligato a fare qualcosa contro la sua propria coscienza e intelligenza!"  "

«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

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