martedì 29 settembre 2020

Lockdown palestre e piscine chiuse sino al 24 maggio 2020 come fare per i mesi non utilizzati?

 


Tra i danni al tessuto sociale causati dalla pandemia da Coronavirus c’è anche il mancato utilizzo di mesi di abbonamento a piscine e palestre, chiuse a seguito del provvedimento governativo fino al 24 maggio 2020. Dal 25 maggio, infatti, dopo quasi due mesi e mezzo di lockdown, i centri sportivi hanno potuto riprendere la loro regolare attività,  adottando principi di igiene, sicurezza e distanziamento.

Come fare dunque con i mesi non goduti e già pagati con regolare abbonamento sottoscritto con i gestori della palestra o con la palestra?


Immagine foto: POMPEI  Palestra grande | Wikipedia






Settembre 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 

La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo) 










Il decreto Rilancio, in questo senso, sopperisce alla più che lecita domanda domanda che in molti si sono posti. All’articolo 216, comma 4 si prevede quanto segue:

A seguito della sospensione delle attività sportive, disposta con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri attuativi dei citati decreti legge 23 febbraio 2020, n. 6, e 25 marzo 2020, n. 19, e a decorrere dalla data di entrata in vigore degli stessi, ricorre la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai contratti di abbonamento per l’accesso ai servizi offerti da palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1463 del codice civile. I soggetti acquirenti possono presentare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, istanza di rimborso del corrispettivo già versato per tali periodi di sospensione dell’attività sportiva, allegando il relativo titolo di acquisto o la prova del versamento effettuato. Il gestore dell’impianto sportivo, entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al periodo precedente, in alternativa al rimborso del corrispettivo, può rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell’attività sportiva”.

Per cui la soluzione optata dal Governo Conte è quella di richiedere entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto  Rilancio,  la restituzione di quanto già pagato, per il periodo relativo alla chiusura e, conseguentemente, del mancato godimento del servizio (attenzione però, la richiesta va presentata allegando l’abbonamento o la documentazione del pagamento effettuato).


Il gestore dell’impianto sportivo, entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al periodo precedente, in alternativa al rimborso del corrispettivo, può rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell’attività sportiva”.

Attenzione, le parole “incondizionatamente utilizzabili”, perché presuppongono il fatto che non sia previsto alcun obbligo ulteriore dell’utilizzatore.

Infatti, è stato presentato un ricorso all’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) depositato dall’UNC (Unione Nazionale Consumatori) che denuncia come molti impianti, in maniera considerata illegittima, richiedano la sottoscrizione di un nuovo abbonamento per poter godere del suddetto rimborso. In caso di rifiuto  del consumatore, il ricorso denuncia che in alcuni casi la piscina o la palestra si sarebbe rifiutata di rimborsare o di emettere un voucher come previsto dal Decreto.

Vedremo l’esito di questo ricorso. Per ora, il diritto al rimborso sembra essere sacrosanto, non condizionato alla sottoscrizione di un nuovo abbonamento, tale ultima attività, tale richiesta di alcune palestre che risulta in evidente contrasto con quanto espressamente previsto dalla normativa in vigore.



Entro trenta giorni dalla presentazione della domanda il gestore dell’impianto sportivo può, in alternativa al pagamento del rimborso, proporre di rilasciare un buono (voucher) dello stesso valore del rimborso, che può essere utilizzato senza alcuna condizione dal consumatore, da utilizzarsi entro un anno nella stessa struttura presso la quale si è sottoscritto l’abbonamento.


I dubbi on line di un utente, che sono gli stessi di tanti altri utenti:

Con l’emergenza Coronavirus, la mia palestra mi ha proposto di “congelare” il mio abbonamento annuale (ad ingresso libero) dicendomi che avrei potuto riprenderlo quando l’emergenza sarà finita.  Ho accettato il “congelamento”, ma adesso che le attività sono ricominciate con la fine del lockdown non mi sento tranquillo a ricominciare. La palestra non ne vuole sapere e ha riattivato l’abbonamento. 


 PALESTRE, PISCINE, CENTRI SPORTIVI

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine il consumatore ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire (o del singolo titolo di ingresso) ma anche qui sono stati recentemente introdotti i voucher che il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) prevede espressamente siano “incondizionati”: ciò significache la palestra non può costringere a stipulare un nuovo abbonamento per utilizzare i voucher!

Si è osservato questa durante l'estate 2020 che alcuni operatori stanno proponendo ai consumatori di “congelare” gli abbonamenti per poi riprenderli a emergenza finita, ma questa è un’opzione che il consumatore è libero di accettare o meno, visto che non è detto che abbia interesse a prolungare la frequentazione.

Se si è stipulato un contratto di finanziamento per la palestra o la piscina si può interrompere il versamento delle rate comunicando alla finanziaria per iscritto l’impossibilità di frequentare. 

Per avere ulteriori informazioni, vedi leggi Palestre: denuncia all’Antitrust per i rimborsi





L'Unione Nazionali Consumatori (Consumatori.it):

"Palestre: denuncia all’Antitrust per i rimborsi"

L'Unione Nazionali Consumatori prende posizione e ribadisce che  l’atteggiamento di una buona parte delle palestre  è inaccettabile: "continuano a raccontare favole ai clienti ignorando (o interpretando a loro piacimento) le regole stabilite dal Decreto Rilancio. Per questo (come riportato in anteprima in questo articolo del Sole24ore), abbiamo presentato un ampio dossier all’Autorità Antitrust perché accerti le eventuali responsabilità delle palestre. Ecco l’elenco dei brand oggetto della nostra indagine:

  • For Me Fitness Club
  • Imperial Fitness Club
  • Mcfit Italia S.r.l.
  • Pegaso Fitness
  • Sportsman Club
  • Virgin Active"

"In alcuni casi, abbiamo registrato la testimonianza di veri e propri atteggiamenti vessatori da parte degli operatori che si fanno forti del fatto di aver incassato le quote per gli abbonamenti anche durante i mesi del lockdown": gli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori registrano un picco di segnalazioni e reclami  aventi ad oggetto palestre, centri fitness e centri sportivi, "gli operatori, non appena hanno ricevuto il via libera del Governo, stanno cercando di salvare il salvabile, ma a farne le spese sono i consumatori!"

In questi mesi alcune associazioni di categoria del mondo wellness  preferiscono forse gestire i casi singolarmente, sperando che il consumatore creda al fatto che non si possono avere rimborsi o che i voucher siano condizionati al rinnovo dell’abbonamento.


Questa sembra essere l’accusa più grave mossa dai clienti delle palestre: come è noto, l’art. 216, comma 4 del Decreto Rilancio prevede quanto segue: “in alternativa al rimborso del corrispettivo, può rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell’attività sportiva.

Ebbene, a giudicare dai reclami che hanno allegato nel dossier presentato all’Antitrust, le pratiche commerciali adottate da molte delle citate palestre, sembrano configurare delle palesi violazioni di quanto disposto dal Decreto Rilancio, con conseguente danno per i clienti abbonati, i quali, è evidente,  stanno subendo una riduzione della tutela dei loro diritti: si osservi che le pratiche segnalate rischierebbero di frustrare la tutela prevista dall’art. 216, comma 4, in quanto alcuni club non riconoscono alcun voucher, ma (dopo aver “congelato” l’abbonamento durante la chiusura) hanno cominciato a farlo riprendere già dai giorni di riapertura, pur senza un esplicito consenso del consumatore che, invece, avrebbe diritto ad un voucher da attivare (secondo il suo interesse) nell’arco di un anno, come previsto dalla normativa.

Il legislatore dell’emergenza, dispone esplicitamente che il voucher deve essere “incondizionatamente utilizzabile”: è evidente che concedere al consumatore l’utilizzo del voucher in un periodo determinato oppure (come molti operatori stanno facendo) condizionarne la spendibilità all’attivazione di un nuovo abbonamento, più lungo e oneroso del voucher, rappresenta una pratica, a loro avviso, scorretta.


A ciò si aggiunga la radicale difformità dei servizi rispetto a quelli originariamente acquistati: da palestre che impongono al cliente di trattenersi al massimo 90 minuti all’interno dei club a quelle che hanno dovuto chiudere piscine, saune e altri servizi accessori che facevano la differenza agli occhi dei consumatori.

Pur in presenza di tali difformità, la maggior parte delle palestre rifiutano il legittimo diritto del consumatore di recedere dal contratto di abbonamento per la parte residua: ricordiamo, infatti, che un ulteriore elemento di squilibrio a danno del consumatore utente deriva dal fatto che l’operatore (tanto che conceda il voucher per i periodi utilizzati, tanto che lo neghi) pretende che il consumatore prosegua nella fruizione (nel pagamento) dei mesi mancanti allo spirare del suo abbonamento. Cosa che il consumatore potrebbe non essere interessato tanto per ragioni di tutela della propria salute, tanto per l’appariscente riduzione dei servizi offerti dal club. Mentre, nessun operatore consente al consumatore di considerare le mutate condizioni di fruizione del servizio come giusta causa di recesso.

lunedì 28 settembre 2020

Florence Nightingale: “Il contagio è il rifugio delle menti fragili, deboli e mediocri della medicina”.



Florence Nightingale:"Il contagio è il rifugio delle menti fragili, deboli e mediocri della medicina”.









Florence Nightingale at St. Thomas Hospital | Wikimedia Commons




Florence Nightingale:"Il contagio è il rifugio delle menti fragili, deboli e mediocri della medicina”






Settembre 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line  e commenti miei o di altri 

La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo) 






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INTERNATO per COVID A SHANGHAI


Andrea Zaupa Video pubblicato su You Tube il 01 novembre 2020
"Questo stesso video stava diventando virale quando l’ho dovuto togliere ... questa versione è stata tagliata per questioni legate alla mia sicurezza ."





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VALDO VACCARO:

"Mai frase più intelligente venne pronunciata in ambiente ospedaliero.
E a farlo fu una donna coraggiosa nata a Firenze e crescita a Londra.
17 anni prima di Pasteur, una radicale opposizione all’idea microbo-demonizzante veniva dalla celebre Florence Nightingale,
la più famosa nurse-dottoressa della storia, che spesso cito nei miei articoli, condusse il più bell’attacco alla teoria dell’infezione batterico-virale, pur non conoscendo ancora batteri e virus.
Le malattie non sono individui organizzati in classi, come cani e gatti, ma sono piuttosto condizioni che si sviluppano le une dalle altre a seconda delle condizioni di nettezza che caratterizzano ciascun organismo.
“Non è forse il continuo vivere sbagliato che porta la gente ad ammalarsi?
Non sono forse fattori come l’aria pura e la pulizia da un lato, e l’aria viziata e la sporcizia esterna-interna a determinare lo stare bene o lo stare male delle persone?
Non sono forse tutte le malattie delle reazioni naturali alle condizioni assurde in cui noi stessi ci mettiamo?”
Florence Nightingale
Le posizioni della Nightingale, cariche di esperienza, di coraggio, di saggezza, di buonsenso e di ricchezza intuitiva ed originalità tipicamente femminili, vengono tuttora condivise dalle menti più libere, aperte ed avanzate sia all’interno che all’esterno dell’ambiente medico.
Una persona di normale salute, dotata di sangue sano e scorrevole, non ha bisogno di essere preoccupata o apprensiva nei riguardi di alcuna malattia cosiddetta contagiante.
Se uno si mette invece in condizioni di bassa vitalità per intensa ed insostenibile accumulazione di scarti metabolici interni, diventa invece vulnerabile a qualsiasi insidia possa capitare.
Ovvio che farmaci e vaccini non fanno altro che aggiungere altro carico tossico al materiale ostruttivo pre-esistente.”
Da tesina di Valdo Vaccaro.





Florence Nightingale


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Florence Nightingale in uno scatto di H. Hering (1860)

Florence Nightingale (Firenze12 maggio 1820 – Londra13 agosto 1910) è stata un'infermiera britannica nota come "la signora con la lanterna". È la fondatrice dell'assistenza infermieristica  moderna, in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l'utilizzo della statistica. Propose inoltre un'organizzazione degli ospedali da campo.


Biografia. Nacque in una famiglia molto benestante, parte dell'élite borghese britannica (il padre William Edward Nightingale, nato William Edward Shore fu un pioniere dell'epidemiologia, la madre Frances "Fanny" Smith, fu chiamata Florence in onore di Firenze (Florence in inglese), la città dove era nata, a Villa Colombaia (per la stessa ragione la sorella maggiore, nata a Napoli, fu chiamata Parthenope). 

Profondamente cristiana, e ispirata da quella che lei considerava una chiamata divina, sperimentata più volte dal 7 febbraio 1837, nel 1845 annunciò alla famiglia di volersi dedicare alla cura di persone malate e indigenti. L'opposizione della famiglia e soprattutto della madre mette in luce il suo carattere molto forte e determinato e la sua ribellione contro i ruoli di moglie e madre attribuiti dalla società alle donne della sua condizione. Per il timore che il matrimonio interferisse con la sua vocazione di infermiera, nel 1851 rifiutò la corte di Richard Monckton Milnes, politico e poeta (poi suo grande sostenitore), sempre contro la volontà materna.

Quella di infermiera all'epoca era una professione poco stimata, tanto che nell'esercito erano equiparate alle vivandiere. Pur non avendo una formazione di tipo medico-infermieristico, la Nightingale riconobbe ben presto le carenze della professione infermieristica come era esercitata ai tempi. Già nel dicembre 1844 divenne la principale propagandista per un miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per le persone povere, ottenendo l'appoggio di Charles Villiers, primo presidente del Poor Law Board istituito nel 1847, e prendendo parte alla riforma generale delle Poor Laws .

sabato 26 settembre 2020

IL "J'ACCUSE" DI GREG E LA SUA MITICA LISTA: Addio alla Greg List (video)

 IL "J'ACCUSE" DI GREG E LA SUA MITICA LISTA CANCELLATA  con una passata di scottex e alcool.

Nella lista Greg sono indicati molti personaggi noti. Personaggi per tutti i "gusti gelati estivi" dove trovare uno o più preferiti soggetti da sbugiardare :-) con nomignoli satirici.

La lista di cui alla lavagnetta è stata inventata per caso, nomi che hanno accompagnato i suoi video per mesi  "e che verranno eliminati perché sono inutili, queste persone sono inutili. Sono principalmente dei criminali, non tutti, la gran parte e lo sapete anche Voi. Ne mancano tantissimi. Allora voglio fare un video ripulendo e ricordando ciascun nome e cosa ha combinato  in questi mesi. Giusto per dare, ecco,  un ricordo a questi miserabili, a questa feccia della società. Personaggi che esistono soltanto perché gli diamo peso. Personaggi che non contano veramente nulla e però noi gli diamo peso. Ho deciso di eliminarli. Un  gesto simbolico, elimino questa feccia, questi parassiti del mondo. Userò la lavagnetta per dare nuovi messaggi positivi, propositivi, indicazioni per muoversi, per come muoversi prossimamente. Saranno mesi e anni duri. ELIMINIAMO QUESTO MARCIUME."





Bene, eliminiamo simbolicamente con Greg questi nomi però suggelliamo, per non dimenticare, a futura memoria, questo momento liberatorio visuale scenografico proprio del video perché come sappiamo dai latini verba volant scripa manent. Ed anche immagini registrate manent, specie nella mente di ciascuno ogni volta che le visualizzate, che le richiama.



Si spazia da Burioni / Bubu (l'anti-dottore, l'anti-medico),

a Lorenzin / Landrazin

a Pivetti / Pirletti,

a BillGates / Kill Gates,

a Sberanza,

 alla Sboldrina

a Grillo massone, ai stronzi

alla Cazzolina

a Paragone / Paraculo

a Mentana / Mentina

a Conte / Giuseppi

a Colao /Colacao Crisantemo Crisanti 

e tanti altri soggetti più o meno criminali da scoprire nell'esclusiva occasione dataci dalla pandemia.

Immagine from the Nordberg Museum of western Lista, south Norway. The image displays iron-age artifacts. | Wikipedia



GREG vuole ricordare con impeto notevole  i cd. Grillo il massone e I 5 Stronzi. Durissimo con loro. Spietato. Senza pietà come canta Anna Oxa in una sua canzone o contro lo sporco più (S)porco come recitava una pubblicità tempo fa. Eh, time is gone and is going for all.


"Grillo questo è veramente uno dei più grandi criminali e giocolieri e pagliacci che sono passati per l'Italia. Criminale di fatto. Ha ucciso persone, ha ucciso un bambino e criminale per quello che ha fatto, ha svenduto l'Italia ai poteri.

Grillo è un criminale.

Ricordatevi di chi sto parlando. Grillo, noto massone."


lunedì 21 settembre 2020

BONUS FACCIATE 2020 per il restauro della facciata esterna degli edifici di qualsiasi categoria catastale su balconi, pulitura o tinteggiatura


BONUS FACCIATE 2020 per  il recupero o il restauro della facciata esterna degli edifici di qualsiasi categoria catastale compresi gli immobili strumentali, su balconi o su ornamenti e fregi, pulitura o tinteggiatura esterna





Settembre 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri 

La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo o altro materiale (testata, autore, titolo) 










IL BONUS FACCIATE 

Video di presentazione della AGENZIA DELLE ENTRATE
#BonusFacciate
Il Bonus facciate


Che cos'è

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. Ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.


La detrazione è  nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 ed effettuate tramite bonifico bancario o postale. Va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione.

      Per  informazioni leggi la scheda informativa

 Per i dettagli leggi la guida Bonus facciate - pdf

 Guarda il video Bonus facciate


    Fonte: AGENZIA delle ENTRATE







Sconto al 110% rifacendo il cappotto termico

Il Superbonus 110% comprende anche il rifacimento delle facciate degli edifici. Ciò comporta che il risparmio fiscale previsto per il bonus facciate dal 90  passa al 110%.
Per usufruirne bisogna però ottemperare a uno dei tre interventi “trainanti”, che danno diritto alla detrazione anche sui lavori accessori, previsti dall’articolo 119 del Dl rilancio.

Nel caso delle facciate, bisogna effettuare lavori di isolamento termico (il “cappotto”) almeno sul 25% delle superfici opache orizzontali e verticali degli edifici, senza finestrature.
Il risparmio fiscale potenziato al 110% anche per le facciate riguarda tutti i lavori eseguiti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020 (con possibile proroga a tutto il 2021).

Dal punto di vista energetico il miglior isolamento termico è quello esterno, detto a cappotto, perché il calore prodotto all’interno rimane più a lungo nella struttura dell’edificio e in estate previene il suo eccessivo riscaldamento. 

Cappotto termico per facciata, guida all’isolamento

Fonte: EDILTENICO Quotidiano on line per professionisti tecnici










Bonus Facciate 2020: cos'è, come funziona e quali sono le insidie




video di GREENLAB green building design  | febbraio  2020















SUPERBONUS AL 110% POSSIBILE ANCHE PER SECONDE CASE.



Ricostruzione del palazzo imperiale di Diocleziano a Spalato 

al momento del suo completamento nel 305 | via Wikipedia














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"Usufruire del superbonus al 110% per i cittadini significa poter effettuare lavori di efficientamento energetico e adeguamento antisismico delle proprie case praticamente a costo zero.















"Grazie a un emendamento del MoVimento 5 Stelle poi, sarà possibile effettuare lavori agevolati anche sulle seconde case.

Comprese le villette a schiera, ma non le abitazioni signorili, le ville e i castelli.

Si potrà usufruire delle agevolazioni fiscali per un massimo di due unità immobiliari: ogni cittadino potrà avere il 110% su due case, una prima casa ed una seconda casa oppure su due seconde case.

Un ulteriore supporto per tutti i cittadini che intendono rendere le loro abitazioni più efficienti e sicure."

Tutte le informazioni le trovate sul sito Agenzie delle Entrate

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