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Sebbene LA CORRISPONDENZA TRA COLLEGHI NON VADA DIVULGATA come richiedono la DEONTOLOGIA e le consuetudini professionali tra Colleghi Avvocati, premesso che non ho ancora risposto (mi accingo ora a farlo qui) e che mi sento esautorata, avvilita o stuprata nella mia professionalità proprio ed in primis a causa di Cassa forense, propongo la mail che mi ha oggi inviato il Presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano. I dati sensibili personali del Collega sono stati oscurati.
"Gentile Collega,
mi è stato segnalato che sul sito " gabriellafilippone.blogspot " è stato pubblicato un mio CV ( senza alcuna autorizzazione ) e altre notizie non rispondenti alla realtà dei fatti, come, ove mai dovesse essere necessario, dimostreremo nelle opportune sedi.
IL CV risulta essere datato e non rispondente più alla situazione reale.
In ragione dei rapporti di colleganza, anche al fine di evitare di dare un incarico ad un collega a tutela delle mie ragioni, La invito ad eliminare sia il CV , sia le false notizie diffuse.
Certo di un pronto riscontro, porgo cordiali saluti"
____________
Non c'è alcun problema caro/gentile Collega Avvocato Nunzio Luciano nonché Presidente di Cassa forense, non ho alcun interesse ad entrare in una ditriba legale con Lei, (tantomeno incappare in spiacevoli situazioni in ambito penale) malgrado il Suo CV pubblicato tempo addietro su questo blog sia di dominio pubblico in quanto è recepible e consultabile in rete da chiunque su internet.
Lo cancellerò volentieri dal blog, non tengo particolarmente a mantenere il Suo CV qui in pubblicazione.
Quanto alle false notizie chiedo venia, a quali notizie si riferisce? Non so a quali notizie si riferisca. Cortesemente me le espliciti specificamente onde poterle io rimuovere dal blog, tenendo altresì conto nel contempo del mio sacrosanto diritto di critica garantitomi dalla Costituzione italiana.
Cordialità
Avv. GabriellaFilippone
______________
Quanto alle "notizie false" il Pres.te di Cassa forense mi ha specificato di riferirsi alla pubblicazione a firma dell'avv. Mario Murano, "non rispondente al vero non essendo mai stato indagato, nè ho compiuto atti omissivi, nè ho ricevuto alcun esposto dallo stesso ed ove fosse avvenuto mi sarei attivato prontamente a mia tutela" .
Cosi come ha visto che sono stati pubblicati atti, a firma dell'Avv. Ulisse, Ulisse Io "assolutamente privi di qualsiasi fondamento, per il quale hanno attivato sia l'azione penale, sia quella deontologica, sia l'azione di risarcimento danni".
Pertanto provvederò a rimuovere parzialmente o in toto, tali cd. "notizie false" dal mio blog, in quanto non è per me vincolante conservarle nel blog, considerato il rischio tutto mio connesso al mantenimento delle pubblicazione specificate. Non mi interessa essere una eroina, né garibaldina nè di altro periodo storico.
Tina Turner - Nam Myoho Renge Kyo (2H Buddhist Mantra)
Pubblicato il 15 dic 2015 You tube
Secondo la tradizione buddhista cino-giapponese il titolo del sutra riassume, sintetizza e rende presente il senso profondo dell'insegnamento in essa contenuto:
- Namu (南無 cinese: nánwú, indica la devozione, il rendere onore. Ha il significato di apertura e accettazione della legge dell'universo, armonizzandovi la propria vita e traendone forza e saggezza per superare le difficoltà.
- Myō significa "meraviglioso" e hō Dharma, sia nel senso di "Legge" sia come "ente" (妙法 cinese: miàofǎ).
- Renge (蓮華 cinese) indica il fiore di loto, che simboleggia il risveglio e lo stato di illuminazione che emerge dalle difficoltà della vita quotidiana e la contemporaneità di causa ed effetto.
- Kyo (経 cinese: jing, sutra, testo canonico) indica l'insegnamento del sutra e la scrittura o il suono attraverso cui si esprime; il carattere cinese che lo rappresenta aveva in origine il significato di "trama" (contrapposta a "ordito", wei,).
Anche la cantante Tina Turner ha bisogno di pregare e come tanti americani lo fa con una litania, una pregiera bhuddista
Myoho renge kyo — The wonderful Law of the Lotus Sutra
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Tornando a Nunzio Luciano e a Cassa forense:
La convinzione di poter superare le difficoltà e i problemi che si presentano e la capacità di trasformare le sofferenze che incontriamo, è l’essenza del Buddismo. Questo potere di trasformazione è inerente alla vita stessa, inseparabile dalla Legge fondamentale che sottende il funzionamento dell’intero universo e della nostra stessa esistenza.
Nichiren Daishonin, Budda vissuto nel 13° secolo, fondò l’insegnamento su cui si basa la SGI, si risvegliò a questa Legge e la chiamò “Nam-myoho-renge-kyo”. Ogni persona, praticando il suo insegnamento, avrebbe potuto attivare questo grande potere nella propria vita liberandosi radicalmente dalla sofferenza e sperimentando, allo stesso tempo, una gioia profonda.
Shakyamuni, il Budda storico, si risvegliò a questa Legge, mosso dal desiderio compassionevole di trovare una pratica che permettesse a tutti di liberarsi delle inevitabili sofferenze della vita. Per questo motivo è conosciuto come il Budda o “il Risvegliato.” Egli comprese che la capacità di trasformare la sofferenza, così come era presente in lui, era connaturata nella vita di tutti gli esseri viventi.
Gli insegnamenti esposti da Shakyamuni furono raccolti in sutra e tramandati ai posteri. Il più alto e profondo di questi insegnamenti è il “Sutra del loto”, che in giapponese si traduce: Myoho-renge-kyo.
Diverse centinaia di anni dopo la morte di Shakyamuni, nel Giappone del 13° secolo, Nichiren Daishonin intraprese una missione analoga: recuperare l’essenza del Buddismo per salvare ogni essere umano dalla sofferenza. Risvegliandosi alla Legge della vita, egli fu in grado di riconoscere che questa Legge fondamentale è contenuta nel Sutra del loto, racchiusa ed espressa sinteticamente nel suo titolo: Myoho-renge-kyo.
Indicò nel titolo del Sutra del loto il nome della Legge e stabilì la pratica di recitare Nam-myoho-renge-kyo come lo strumento adatto a tutte le persone per attivare e fondare la propria vita su questa Legge, manifestando così nella realtà quotidiana il suo potere di trasformazione.
NAM
Nam proviene dal sanscrito namas, significa dedicare o dedicarsi. Nam-myoho-renge-kyo è un voto, un’espressione della determinazione di abbracciare e manifestare la nostra natura di Budda. È la decisione di non cedere mai alle difficoltà, di vincere sulle sofferenze, nel contempo rappresenta il voto di aiutare gli altri a rivelare questa Legge nella propria vita e conseguire la felicità. I singoli caratteri cinesi che compongono Myoho-renge-kyo racchiudono un profondo significato, descrivono le caratteristiche fondamentali di questa Legge.
MYOHO
Myo può essere tradotto come mistico o meraviglioso e ho significa legge. Questa legge è chiamata mistica, perché è difficile da comprendere.
Cos’è difficile da comprendere? Semplicemente il fatto straordinario che persone comuni, afflitte da illusioni e sofferenze, risvegliandosi alla Legge fondamentale inerente alla propria vita possano sviluppare saggezza e compassione, riconoscere la propria natura di Budda, trasformare e risolvere i propri problemi e aiutare gli altri a fare lo stesso. La Legge mistica – in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza – trasforma la vita di chiunque, anche della persona più infelice, in un’esistenza di felicità suprema.
RENGE
Renge, che significa fiore di loto, è una metafora che offre ulteriori chiarimenti sulle caratteristiche della Legge mistica. Il fiore di loto nasce puro, profumato e incontaminato, nonostante il fango in cui cresce. Allo stesso modo, la bellezza e la dignità della nostra umanità emergono in mezzo alle sofferenze della vita quotidiana. Inoltre, il loto produce nello stesso tempo i fiori e i frutti, a differenza di altre piante nelle quali i frutti appaiono solo dopo l’apertura del fiore e la caduta dei petali. Il frutto della pianta del loto, al contrario, si sviluppa contemporaneamente al fiore e quando il fiore sboccia, il frutto è già lì al suo interno.
La metafora del loto e il principio della “simultaneità di causa ed effetto”: non bisogna aspettare di diventare perfetti nel futuro, ma è possibile far emergere in qualsiasi momento dalla vita il potere della Legge mistica.
Il principio della simultaneità di causa ed effetto mostra che le nostre esistenze sono fondamentalmente dotate del grande stato vitale del Budda e che è possibile raggiungere lo stato di Buddità semplicemente aprendo e facendo emergere questa condizione vitale. Altri Sutra insegnavano che si poteva ottenere la Buddità attraverso la pratica buddista solo nell’arco di molte vite, acquisendo una ad una le qualità del Budda. Il Sutra del Loto ribalta questa idea, insegnando che tutte le qualità del Budda sono già presenti nella nostra vita fin dall’inizio.
KYO
Kyo significa letteralmente sutra, in questo contesto indica la Legge mistica, la verità eterna, la legge fondamentale che permea la vita e l’universo, paragonata ad un fiore di loto. Il carattere cinese kyo implica anche l’idea di un “filo”. Per realizzare un tessuto, all’inizio si pongono in verticale i fili che formano la struttura: l’ordito con cui vengono poi intrecciati i fili orizzontali. Nella nostra metafora, l’ordito rappresenta la realtà fondamentale della vita. I fili orizzontali, che rappresentano la trama o disegno, raffigurano le varie attività della nostra vita quotidiana e conferiscono colore e fantasia al tessuto. La nostra vita comprende sia una verità fondamentale e duratura, sia la complessa realtà della nostra esistenza quotidiana con la sua varietà ed unicità al tempo stesso. Una vita intessuta solo di fili orizzontali può disfarsi molto velocemente.
Questi sono solamente alcuni degli esempi usati per descrivere “Myoho-renge-kyo”, la Legge mistica di cui le nostre vite sono espressione. Recitare Nam-myoho-renge-kyo è un atto di fede nella Legge mistica e nel meraviglioso potere della vita. Nichiren sottolinea l’importanza essenziale della fede in tutti i suoi scritti, ad esempio scrive: «Il Sutra del Loto (…) dice che si può ottenere l’ingresso solo attraverso la fede’. . . Così la fede è il requisito fondamentale per entrare nel via del Budda».
La Legge mistica è la forza illimitata che già esiste nella nostra vita. Credere nella Legge mistica e recitare Nam-myoho-renge-kyo significa avere fede nel proprio illimitato potenziale buddico. Nam-myoho-renge-kyo non è una frase magica che fa emergere poteri soprannaturali, né un’entità trascendente cui affidarsi. È il principio secondo cui le persone comuni, sforzandosi con coerenza, sicuramente trionferanno. Recitare Nam-myoho-renge-kyo significa rispettare la dignità e le infinite potenzialità delle nostre vite ordinarie, facendo emergere la pura energia fondamentale della vita; è l’impegno a non cedere mai alle difficoltà e a vincere sulle proprie sofferenze.
Tradotto da SGI Quarterly di Aprile 2016
Fonte:
LA LEGGE MISTICA – NAM MYOHO RENGE KYO
MIRACLE MANTRA - NAM MYOHO RENGE KYO (video)
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CV RIMOSSO E ARTICOLO IN QUESTIONE
giovedì 21 giugno 2018
CURRICULUM VITAE avv. Nunzio Luciano Pres. di Cassa forense
CURRICULUM VITAE
avv. Nunzio Luciano
[DOC]Curriculum Avv. Nunzio Luciano
www.seacb.it/DownloadHandler.ashx?pg=d975ce0a-c3d8...Luciano.doc
"Dati personali:
(OMISSIS dalla redazione di questo blog)
Recapiti telefonici: (OMISSIS dalla redazione di questo blog)
Istruzione: (OMISSIS dalla redazione di questo blog)
Esperienze di lavoro: (OMISSIS dalla redazione di questo blog).
Articoli collegati:
mercoledì 20 settembre 2017
SOSPENSIONE DALL'ALBO AVVOCATI E MOD. 5 DI CASSA FORENSE
QUESTI DI CF (al secolo Cassa Forense) CONTINUANO A PRETENDERE SOLDI, CHIEDENDOTI DI COMPILARE MODULI IMBARAZZANTI COME CAPESTRI E DI INVIARLI.
MI SONO AUTOSOSPESA DALL'ALBO E dunque NON LAVORO. | PER COLPA LORO. | NON PER COLPA DELLA CRISI.
Per me è un caso di idiosincrasia esacerbata sviluppatasi nei loro confronti. Le ho vissute cosi le gesta istituzionali di CF.
HO PRESO MOLTO MALE LA SITUAZIONE NEL COMPLESSO. SITUAZIONE SUBITA.
MYSTEROUS IDIOSINCRASIA
IDIOSINCRASIA
Incompatibilità o ripugnanza esasperata.
In medicina, manifestazione di ipersensibilità allergica nei confronti di varie sostanze, che insorge al primo contatto con esse.
I SOLITI SIMPATICONI INDIGERIBILI RENDONO IL SITO di CF ACCESSIBILE SOLO PER PAGARE altrimenti nisba.
QUELLI STRANI SOGGETTI CHE QUI NON VOGLIO ULTERIORMENTE DEFINIRE (SI DEFINISSERO DA SOLI e come loro aggrada, O AL LIMITE E' UN PROBLEMA (quello di definirli) DEL LORO PSICHIATRA)
DAL SITO DI CASSA FORENSE:
SOGGETTI NON OBBLIGATI ALL'INVIO DEL MODELLO 5
E GLI ALTRI CHE FANNO CHIAMANO IL VS. CALL CENTRE PER CHIEDERE O VANNO DIRETTAMENTE AL COA A CANCELLARSI?
I MOSTRI ESISTONO VERAMENTE E NON SEMPRE SI TRATTA DI DRAGHI
"Salve,
da tempo mi sono autosospesa dall' albo avvocati, come da Vs annotazione nello stesso albo (preciso: già dallo scorso anno).
Volevo inviare mod. 5 alla Cassa. (come mi richiedono indefessi via mail)
E' impossibile inviare mod. 5 senza pagare contributi. Non ritengo siano da me dovuti dei contributi. Non esercito.
Chiedo conferma.
Diversamente chiederò cancellazione dal Vs. Albo, in tal caso chiedo di sapere come si si fa.
Per evitarmi richieste e prassi informatiche moleste da parte loro.
Saluti."
Intanto on line, cercando per mio conto nel selvaggio web, non west , intendo proprio web, alias forum e siti istituzionali diversi, ho trovato quanto pubblico:
Per chi legge in questo blog, una sintesi di:
Da: avvperpoco | 18/04/2016 |
Neoiscritto alla cassa da un anno stiamo valutando con alcuni colleghi d'università gia' la cancellazione visti i calcoli. Dopo cinque anni paghi rata intera ma tra quattro anni la situazione economica sarà peggio/uguale a quella di ora. Pochi hanno aperto p.i. io ancora no. Leggendo newletters sul sito di cassa ho notato alcune cose che non mi piacciono affatto. Tanto per cominciare non ti puoi "cancellare " ma devi inoltrare domanda con apposito modulo introvabile. Devono inoltre sussistere o la chiusura della p.i. o un volume affari iva inferiore a determinati parametri facenti rriferimento al triennio prima che un neoiscritto non possiede. Sull' invio del modello 5 anche nell'anno successivo lo capiamo. Sulla restituzione di quanto versato non è chiara la delibera che li dichiara inefficaci prima. Qualcuno di voi si è cancellato e può dare chiarezza? | |
Per chi legge in questo blog, una sintesi di:
La cancellazione dalla Cassa
- di Massimo Carpino
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Oggi, a causa della devastante crisi economica, soprattutto giovani avvocati chiedono di potersi cancellare dalla Cassa Forense in quanto spesso hanno serie difficoltà a poter far fronte al pagamento dei contributi.
E’ bene chiarire se e quando può aversi la cancellazione dalla Cassa Forense e quindi l’uscita dal nostro sistema previdenziale.
E’ bene chiarire se e quando può aversi la cancellazione dalla Cassa Forense e quindi l’uscita dal nostro sistema previdenziale.
La cancellazione dalla Cassa (disciplinata dall’art. 3 del regolamento approvato con decreto interministeriale del 28.09.1995) può avvenire d’ufficio ovvero a domanda.
La cancellazione d’ufficio dell’avvocato è disposta dalla Cassa a decorrere dalla data di cancellazione da tutti gli albi professionali (pertanto sia dall’albo ordinario che dall’albo dei cassazionisti). In questi casi la cancellazione decorrerà dalla data di cancellazione da tutti gli albi. Molti colleghi si cancellano dall’albo ordinario ma dimenticano di cancellarsi anche dall’albo dei cassazionisti. La permanenza della loro iscrizione a tale albo comporta anche la permanenza della loro iscrizione alla Cassa Forense.
E’ prevista anche la cancellazione d’ufficio del praticante abilitato al patrocinio (che, si intende, aveva scelto di iscriversi alla Cassa non sussistendo nei suoi confronti alcun obbligo di iscrizione) a decorrere dalla data di scadenza del periodo di abilitazione al patrocinio indipendentemente dal relativo provvedimento del Consiglio dell’Ordine.
La cancellazione d’ufficio è poi disposta dalla Cassa nei casi di incompatibilità. La cancellazione decorrerà dalla data di cancellazione dagli albi per incompatibilità oppure dalla data di assunzione.
Occorre distinguere la posizione dell’avvocato da quella del praticante abilitato al patrocinio.
La cancellazione d’ufficio dell’avvocato è disposta dalla Cassa a decorrere dalla data di cancellazione da tutti gli albi professionali (pertanto sia dall’albo ordinario che dall’albo dei cassazionisti). In questi casi la cancellazione decorrerà dalla data di cancellazione da tutti gli albi. Molti colleghi si cancellano dall’albo ordinario ma dimenticano di cancellarsi anche dall’albo dei cassazionisti. La permanenza della loro iscrizione a tale albo comporta anche la permanenza della loro iscrizione alla Cassa Forense.
E’ prevista anche la cancellazione d’ufficio del praticante abilitato al patrocinio (che, si intende, aveva scelto di iscriversi alla Cassa non sussistendo nei suoi confronti alcun obbligo di iscrizione) a decorrere dalla data di scadenza del periodo di abilitazione al patrocinio indipendentemente dal relativo provvedimento del Consiglio dell’Ordine.
La cancellazione d’ufficio è poi disposta dalla Cassa nei casi di incompatibilità. La cancellazione decorrerà dalla data di cancellazione dagli albi per incompatibilità oppure dalla data di assunzione.
Occorre distinguere la posizione dell’avvocato da quella del praticante abilitato al patrocinio.
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La cancellazione dell’avvocato la relativa domanda può essere presentata in determinati casi:
1) quando non si realizzi il requisito della continuità professionale (reddito netto professionale Irpef e volume d’affari IVA inferiori ai minimi stabiliti) nel triennio anteriore alla presentazione della domanda. In questo caso la cancellazione decorrerà dalla data di presentazione della domanda.
2) Quando si chiude la partita IVA. La cancellazione decorrerà dalla data di chiusura della partita iva.
3) Quando sussista una qualche incompatibilità.
Per ciò che la cancellazione del praticante abilitato al patrocinio (sempre che egli abbia scelto di iscriversi alla Cassa non sussistendo alcun obbligo di iscrizione) questa non subisce limitazioni di sorta e può essere presentata in qualunque momento e quindi è svincolata dall’effettivo esercizio continuativo della professione.
Per l’avvocato che si cancella dalla sola Cassa, permane l’obbligo di pagamento dei contributi minimi dovuti per l’anno dell’avvenuta cancellazione (ciò in virtù del principio di infrazionabilità dell’anno) nonché delle eventuali eccedenze in autoliquidazione e l’obbligo dichiarativo (invio del Mod. 5) e l’obbligo contributivo (contributo integrativo 4% da esporre in fattura) finché egli rimane iscritto all’Albo. Per l’avvocato che si cancella anche dagli Albi, l'obbligo permane solo per l’anno dell’avvenuta cancellazione. Sarà obbligato all’invio del Modello 5 ancora nell’anno successivo a quello dell’avvenuta cancellazione ed al pagamento delle eventuali eccedenze in autoliquidazione.
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1) quando non si realizzi il requisito della continuità professionale (reddito netto professionale Irpef e volume d’affari IVA inferiori ai minimi stabiliti) nel triennio anteriore alla presentazione della domanda. In questo caso la cancellazione decorrerà dalla data di presentazione della domanda.
2) Quando si chiude la partita IVA. La cancellazione decorrerà dalla data di chiusura della partita iva.
3) Quando sussista una qualche incompatibilità.
Per ciò che la cancellazione del praticante abilitato al patrocinio (sempre che egli abbia scelto di iscriversi alla Cassa non sussistendo alcun obbligo di iscrizione) questa non subisce limitazioni di sorta e può essere presentata in qualunque momento e quindi è svincolata dall’effettivo esercizio continuativo della professione.
Per l’avvocato che si cancella dalla sola Cassa, permane l’obbligo di pagamento dei contributi minimi dovuti per l’anno dell’avvenuta cancellazione (ciò in virtù del principio di infrazionabilità dell’anno) nonché delle eventuali eccedenze in autoliquidazione e l’obbligo dichiarativo (invio del Mod. 5) e l’obbligo contributivo (contributo integrativo 4% da esporre in fattura) finché egli rimane iscritto all’Albo. Per l’avvocato che si cancella anche dagli Albi, l'obbligo permane solo per l’anno dell’avvenuta cancellazione. Sarà obbligato all’invio del Modello 5 ancora nell’anno successivo a quello dell’avvenuta cancellazione ed al pagamento delle eventuali eccedenze in autoliquidazione.
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Per il praticante abilitato che si cancella dalla Cassa permarrà l’obbligo contributivo relativo all’anno di avvenuta cancellazione e l’obbligo dichiarativo ancora per l’anno successivo (egli invierà il modello 5 l’anno successivo a quello della cancellazione) salvo essere di nuovo obbligato non appena egli si iscriverà all’Albo professionale.
I contributi versati alla Cassa sino alla data di cancellazione che fine fanno?
E’ possibile anzitutto la ricongiunzione in altra gestione previdenziale. E’ possibile la totalizzazione se il periodo contributivo è di almeno 3 anni su un complesso periodo contributivo di almeno 20 anni. E’ ancora possibile conseguire da Cassa Forense la pensione contributiva ma solo alla maturazione del requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia. E’ possibile il rimborso del contributo soggettivo ma solo limitatamente agli anni di iscrizione alla Cassa dichiarati inefficaci ai fini pensionistici. Tale possibilità riguarda solo gli avvocati e non anche i praticanti abilitati al patrocinio in quanto gli anni di iscrizione Cassa di questi ultimi sono sempre validi indipendentemente dalla produzione di reddito.
Un’ultima annotazione. Chi si cancella dalla Cassa per mancanza del requisito della continuità professionale e pertanto mantenga la partita Iva e l’iscrizione all’Albo, automaticamente verrà iscritto (o ha comunque l’obbligo di iscriversi) alla gestione separata INPS.
I contributi versati alla Cassa sino alla data di cancellazione che fine fanno?
E’ possibile anzitutto la ricongiunzione in altra gestione previdenziale. E’ possibile la totalizzazione se il periodo contributivo è di almeno 3 anni su un complesso periodo contributivo di almeno 20 anni. E’ ancora possibile conseguire da Cassa Forense la pensione contributiva ma solo alla maturazione del requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia. E’ possibile il rimborso del contributo soggettivo ma solo limitatamente agli anni di iscrizione alla Cassa dichiarati inefficaci ai fini pensionistici. Tale possibilità riguarda solo gli avvocati e non anche i praticanti abilitati al patrocinio in quanto gli anni di iscrizione Cassa di questi ultimi sono sempre validi indipendentemente dalla produzione di reddito.
Un’ultima annotazione. Chi si cancella dalla Cassa per mancanza del requisito della continuità professionale e pertanto mantenga la partita Iva e l’iscrizione all’Albo, automaticamente verrà iscritto (o ha comunque l’obbligo di iscriversi) alla gestione separata INPS.
Massimo Carpino - Delegato di Cassa Forense
"La sospensione temporanea volontaria dall’Albo determina anche la sospensione dell’iscrizione alla Cassa? In caso affermativo debbo pagare i contributi?
Risposta
"la sospensione volontaria dall’albo determina la cancellazione dalla Cassa con la stessa decorrenza della sospensione dall’albo. I contributi restano dovuti per l’anno della cancellazione e non saranno più dovuti dall’anno successivo a quello della sospensione, sempre che quest’ultima permanga per tutto l’anno solare."
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo.
Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
venerdì 3 agosto 2018
COME FANNO A CANCELLARTI DA CASSA FORENSE? COSTRINGENDOTI.
Gabriella Filippone ha commentato: "quelli" (cieffisti e colleghi malvagi, e ci sono molti esponenti nella categoria dei secondi, i cd. colleghi) ritengono che sono stata cancellata da cassa forense per motivi economici mentre io ho preferito la cancellazione perché la cassa mi scassa troppo, mi sta sul "casso": è ottusa
L'Avvocatura non può essere controllata e cancellata sulla base di decreti ministeriali!
Tuteliamo la nostra libertà, posta a base della difesa dei diritti degli ultimi.
Tuteliamo la nostra libertà, posta a base della difesa dei diritti degli ultimi.
Catania è vicina e noi faremo sentire tutta la nostra indignazione, anche per conto di tutti quei colleghi che sono stati costretti a cancellarsi dall'albo per motivi economici.
Riporto alcuni commenti
Articolo pubblicato su questo blog nel mese dicembre 2017
SI FESTEGGIA: CF MI HA CANCELLATA | Nothing Else Matters
Nothing Else Matters
ADIEU CASSA FORENSE DETESTO I GUAI DA TE PROCURATI A TANTI AVVOCATI e pure a me
Chansons pour cassà forensè: TU FAI SCHIFO SEMPRE
GIGI PROIETTI - NUN ME ROMPE ER CA'
IL MESSAGGIO PEC DI CASSA FORENSE:
Oggetto:
Cancellazione Cassa art. 6 del
Regolamento di attuazione ex
art. 21, commi 8 e 9, l.
247/2012
EGREGIO AVVOCATO
(...)
Le comunico che la Giunta Esecutiva, nella seduta del 24/11/2017, preso atto
della Sua sospensione volontaria ex art. 20, secondo comma, della legge 247/2012, ha
deliberato di procedere alla Sua cancellazione dalla Cassa dal 15/09/2016 come
previsto dall’art. 6 del Regolamento di attuazione ex art. 21, commi 8 e 9, della
suddetta Legge.
Conseguentemente si è provveduto all’annullamento delle eventuali richieste di
pagamento dei contributi non più dovuti.
La informo che qualora dalla verifica della Sua posizione, sia emerso un debito
contributivo, troverà in allegato il/i relativo/i prospetto/i.
Avverso la predetta delibera è ammesso, ai sensi dell’art. 23 dello Statuto,
reclamo al Consiglio di Amministrazione da presentarsi mediante raccomandata con
avviso di ricevimento entro un mese dalla data di ricevimento della presente
comunicazione utilizzando l’apposito modulo presente nel sito internet
www.cassaforense.it.
Ai sensi dell’art. 443 c.p.c., la domanda giudiziaria relativa alle controversie in
materia di previdenza ed assistenza obbligatoria non è procedibile se non quando siano
esauriti i procedimenti prescritti dalle leggi speciale per la composizione in sede
amministrativa.
Distinti saluti.
Il Responsabile del Servizio
Metallica -/ Nothing Else Matters [Live Nimes 2009] 1080p HD(37,1080p)/HQ
"CARA" CASSA FORENSE NON CI PENSO PROPRIO A FARE RECLAMO.
MI VA BENISSIMO DI NON ESSERE ISCRITTA E DI NON FARE PARTE DI UN SISTEMA A PERDERE COME QUELLO DA VOI CONGEGNATO.
CONTINUATE A "PRODIGARVI" PER I VOSTRI ISCRITTI E SOLO PER LORO. CONTENTI LORO SIETE A POSTO (o ca' loro, per dirlo alla Proietti). E' ovvio dipende dai singoli punti di vista.
NON APPREZZO LE VOSTRA PRESUNTA LUNGIMIRANZA, LE VOSTRE TATTICHE ESPANSIVE e il VOSTRO caspitrodi WELFARE.
RESTATE FUORI COME SAPETE RESTARE, FUORI APPUNTO, DALLA REALTA'.
MI VA BENISSIMO DI NON ESSERE ISCRITTA E DI NON FARE PARTE DI UN SISTEMA A PERDERE COME QUELLO DA VOI CONGEGNATO.
CONTINUATE A "PRODIGARVI" PER I VOSTRI ISCRITTI E SOLO PER LORO. CONTENTI LORO SIETE A POSTO (o ca' loro, per dirlo alla Proietti). E' ovvio dipende dai singoli punti di vista.
NON APPREZZO LE VOSTRA PRESUNTA LUNGIMIRANZA, LE VOSTRE TATTICHE ESPANSIVE e il VOSTRO caspitrodi WELFARE.
RESTATE FUORI COME SAPETE RESTARE, FUORI APPUNTO, DALLA REALTA'.
Siete voi ad avere bisogno di me, non io di voi. Get out!
Alcune considerazioni personali:
avevo già un ente previdenziale, l'INPS. Anche pagando ora i contributi a CF, non senza sforzo, non avrei comunque diritto ad una pensione per raggiunti limiti di età. Sarei una contribuente silente, che paga i contributi non per costituirsi una pensione (non me lo concedono) bensì verserei - secondo quegli stolti - per vincolo di solidarietà. Se la loro non è follia, le somiglia comunque molto. Malfidenti ed oppressivi all'inverosimile.
C'est a dir: contributi a perdere, contributi in cambio di NIENTE, dello 0 assoluto. E' chiaro? Principio del DO UT DES che si va a fare "fottere".
C'est a dir: contributi a perdere, contributi in cambio di NIENTE, dello 0 assoluto. E' chiaro? Principio del DO UT DES che si va a fare "fottere".
E come me tanti altri che hanno superato i 40 anni e non si sono mai iscritti prima a CF.
Tra noi ci sono situazioni reddituali anche a reddito 0 (zero) o di poche migliaia di euro. Dovremmo quindi indebitarci per pagare contributi solidali che non ci danno diritto neanche ad una pensione. E a che dovremmo una tale flagellazione imposta? A titolo di gogna? O a titolo forse del colesterolo alto di coloro che hanno così mal regolamentato? Non si spiega un tale accanimento.
Ad ogni modo ognuno è libero di percepire come preferisce il "modus" regolamentare di CF.
Chi ne riceve solo un danno/svantaggio o un indebitamento dovrebbe essere lasciato libero di starne fuori o dovrebbero cambiare il loro regime impositivo. Ottimismo che non nutro in ordine ai dirigenti di CF.
Personalmente non mi compiaccio delle scelte di cassa forense in quanto non le considero "nostre", le considero "loro".
Scelte distanti dalle mie esigenze; un universo parallelo contrario al mio.
Non posso non richiamare il "drama" di molti che percepiscono l'azione di CF di questi ultimi anni come prevaricazione al diritto costituzionalmente garantito, trattasi di diritto/dovere, a svolgere un lavoro. Renderlo così disagevole non credo rientri in un ambito di giustezza obiettiva, specie se il disagio è procurato da un ente previdenziale privato i cui poteri andrebbero decisamente ridimensionati dal momento che sono così mal esercitati.
(Fonte articolo: Giuridica News Blog. | Febbraio 2015)
(Fonte articolo: Giuridica News Blog. | Febbraio 2015)
- CANCELLAZIONE CASSA FORENSE: I CONTRIBUTI VERSATI VANNO RESTITUITI (CORTE D’APPELLO ROMA, 18 GIUGNO 2014, N. 2219).
- CHI SI CANCELLA DALLA CASSA PER MANCANZA DEL REQUISITO DELLA CONTINUITÀ PROFESSIONALE E PERTANTO MANTENGA LA PARTITA IVA E L’ISCRIZIONE ALL’ALBO, AUTOMATICAMENTE VERRÀ ISCRITTO O HA COMUNQUE L’OBBLIGO DI ISCRIVERSI ALLA GESTIONE SEPARATA INPS. VEDI SULL'ARGOMENTO:WWW.MIOLEGALE.IT/NOTIZIE/CANCELLAZIONE-CASSA-FORENSE/
- RICERCHE CORRELATE A COSA PUO' FARE CHI SI CANCELLA DALLA CASSA
Alcune considerazioni personali:
avevo già un ente previdenziale, l'INPS. Anche pagando ora i contributi a CF, non senza sforzo, non avrei comunque diritto ad una pensione per raggiunti limiti di età. Sarei una contribuente silente, che paga i contributi non per costituirsi una pensione (non me lo concedono) bensì verserei - secondo quegli stolti - per vincolo di solidarietà. Se la loro non è follia, le somiglia comunque molto. Malfidenti ed oppressivi all'inverosimile.
C'est a dir: contributi a perdere, contributi in cambio di NIENTE, dello 0 assoluto. E' chiaro? Principio del DO UT DES che si va a fare "fottere".
http://gabriellafilippone.blogspot.com/2017/12/si-festeggia-cf-mi-ha-cancellata-wow.html
Alcune considerazioni personali:
avevo già un ente previdenziale, l'INPS. Anche pagando ora i contributi a CF, non senza sforzo, non avrei comunque diritto ad una pensione per raggiunti limiti di età. Sarei una contribuente silente, che paga i contributi non per costituirsi una pensione (non me lo concedono) bensì verserei - secondo quegli stolti - per vincolo di solidarietà. Se la loro non è follia, le somiglia comunque molto. Malfidenti ed oppressivi all'inverosimile.
C'est a dir: contributi a perdere, contributi in cambio di NIENTE, dello 0 assoluto. E' chiaro? Principio del DO UT DES che si va a fare "fottere".
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