"Si parla solo di immigrazione! Solo di immigrazione! Basta, basta! Questa è distrazione di massa."
Alessandro Di Battista in un video e con un post informa tutti di come ha restituito l'assegno di fine mandato. In questi giorni ha fatto le ultime restituzioni che gli competevano.
Ha restituito 46.500 euro:
- 3.500 li ha dati al fondo per le piccole e medie imprese. Si tratta dell'ultimo taglio allo stipendio da parlamentare.
- I restanti 43.000 riguardano l'assegno di fine mandato. Ha deciso di restituire tutto l'assegno di fine mandato.
- Una metà (21,500 euro) l'ha destinata a due progetti che AMKA Onlus realizza in Congo: uno riguarda la lotta alla malnutrizione, l'altro il sostegno alla sanità di base.
- L'altra metà del TFR l'ha destinata alle vittime del terremoto.
"Si parla solo di immigrazione! Solo di immigrazione! Basta, basta! Questa è distrazione di massa. Che palle, che palle! Dato che parlano tanto di Africa, questi politici di sinistra destinassero la metà dei loro assegni di fine mandato, la metà dei loro stipendi, per organizzazioni che si occupano di progetti seri. Lotta alla malnutrizione ... Domani faccio 40 anni e li festeggerò a Puerto Escondido. Mi godo la mia vita. Scrivo, lavoro, quando consegno i prodotti a "Il Fatto Quotidiano" mi pagano giustamente perché è il mio lavoro, e sto veramente bene. Molto molto leggero adesso, in tutti i sensi."
In questi giorni ho fatto le ultime restituzioni che mi competevano. Ho restituito 46.500 euro: 3.500 li ho dati al fondo per le piccole e medie imprese. Si tratta dell'ultimo taglio allo stipendio da parlamentare. I restanti 43.000 invece riguardano l'assegno di fine mandato che è arrivato sul mio conto. Ho fatto una sola legislatura e questo mi spetta per legge. Pensate quanto si sono intascati i “politicanti” professionisti che di legislature ne hanno fatte 6,7, addirittura 8!
Ebbene ho deciso di restituire tutto l'assegno di fine mandato. Una metà (21,500 euro) li ho destinati a due progetti che AMKA Onlus realizza in Congo: uno riguarda la lotta alla malnutrizione, l'altro il sostegno alla sanità di base. AMKA è un'organizzazione seria, ci metto la mano sul fuoco.
L'altra metà del TFR l'ho destinata alle vittime del terremoto. Qualche giorno fa ho scritto a Franco Bechis, un giornalista che stimo molto e che si batte per i diritti delle popolazioni terremotate. Lui mi ha messo in contatto con Don Domenico Pompili, Vescovo di Rieti. A Domenico ho chiesto alcune proposte di progetti da sostenere, lui mi ha scritto una mail con alcune idee. Come immaginerete c'è tanto da fare, dal sostegno alle attività produttive alla ricostruzione. Alla fine ho scelto di dargli i soldi, chiedendo a lui di decidere quale progetto sostenere. Domenico sta sul campo e ha le idee senz'altro più chiare di me. Per qualcuno questa roba qui è populismo, per altri voglia di farsi pubblicità, per altri ancora si tratta di una menzogna. Pensate quel che volete, francamente me ne infischio. Potrei stare qui a spiegare per ore intere il perché delle mie scelte ma chi mi conosce lo sa già, chi invece critica una cosa così (ci sarà sempre qualcuno capace di dire che ho sbagliato a darli in Congo o che la Caritas non li spenderà bene) per me si merita soltanto un meraviglioso, rotondo, raggiante vaffanculo! Certi soggetti si meritano i Renzi, i Casini, i Gasparri, i Franceschini e tutti coloro che si sono arricchiti senza risolvergli alcun problema. Io sto bene con la mia coscienza, so che questi soldi serviranno a dare una mano a chi ne ha bisogno e questo è appagante, non facile da fare ma appagante. L'Africa è stata avvilita, impoverita, depredata e oggi chi è responsabile di tale spoliazione pensa di lavarsi la coscienza parlando di accoglienza. Ipocrisia allo stato puro!
Mi auguro che altri politici restituiranno il loro TFR, i soldi non gli mancano potete stare tranquilli.
Mi auguro che quei politici di sinistra che parlano dei diritti degli africani senza capirci un tubo dell'Africa abbiano il coraggio di dare una mano a chi l'Africa la conosce e lotta per la sua libertà. Allo stesso tempo mi auguro che quei politici che parlano degli italiani (prima gli italiani...) sappiano mettersi le mani nel portafogli e dare una mano a quegli italiani che soffrono nel guardare le loro case e le loro attività distrutte dal terremoto. Mi auguro che possano diventare tutti quanti populisti come me. Io lo sono e ne vado fiero. Chiaramente vi aggiornerò sui progetti sostenuti dal mio TFR, sono soldi che per legge spetterebbero a me ma per me sono soldi vostri e vi informerò su come verranno spesi.
Ora vi abbraccio, mi vado a godere il compleanno. Faccio 40 anni e li festeggio a Puerto Escondido, alla faccia di chi mi vuole male. Li festeggio con la mia famiglia e con degli amici che sono in viaggio dall'Italia per venire a trovarmi. Li festeggio con la mente e con il portafogli più leggero, li festeggio con il cuore allegro!
Puerto Escondido è una località balneare messicana, nello stato di Oaxaca: è sull'oceano Pacifico, tra le città di Santa María Huatulco e Acapulco.
Immagine: Playa Manzanillo Puerto Escondido | via Wikimedia Commons
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