sabato 11 agosto 2018

Comune di MESSINA: possibile il pagamento del tributo mediante lavori di utilità collettiva o socialmente utili

Messina – Veduta
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Agosto  2018 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna e commenti notizie on line


LA GIUNTA COMUNALE DI MESSINA :
"La giunta municipale ha approvato l’atto di indirizzo al dirigente del dipartimento Entrate Tributarie per l’integrazione del vigente regolamento comunale, prevedendo la possibilità di chiedere il pagamento del tributo mediante lavori di utilità collettiva o socialmente utili (L.U.C.), previa verifica della situazione reddituale e dei presupposti annualmente previsti con deliberazione di Consiglio comunale in sede di approvazione delle riduzioni o esenzioni totali o parziali della tariffa."
Fonte: Tempo Stetto | Immagini: via Wikipedia



LA SHARE ECONOMY E "IL DECRETO SALVA SBLOCCA ITALIA"
Con la “share economy“, ovvero l’economia di scambio e condivisione, anche l’antico istituto del baratto ritrova una propria legittimità persino in ambito fiscale. L’istituto si estende alle imposte in seguito al Decreto Sblocca Italia, che ha istituito il Baratto Amministrativo. Esistono diversi casi concreti dove è possibile pulire le strade per chi non riesce a far fronte agli obblighi fiscali: il baratto amministrativo e quali possono essere i benefici per Fisco e contribuenti.


COS’E’: si tratta della possibilità, per cittadini che partecipano a progetti di utilità sociale per il proprio Comune, come pulizia delle strade o lavori di manutenzione, di pagare i tributi locali col proprio lavoro. Le modalità possono variare da Comune a Comune: solitamente, i partecipanti ai lavori possono fruire di forti sgravi fiscali per tasse come Tasi, Imu e Tari, ed avere ulteriori agevolazioni e bonus erogati dall’Ente locale. Il baratto amministrativo è già operativo, da Nord a Sud, l’idea è molto apprezzata, e le proposte in merito si moltiplicano.
IL COMUNE DI SUBIACO: il Consiglio Comunale del comune laziale ha approvato il baratto amministrativo. Tra le prestazioni che potranno essere svolte in sostituzione del pagamento dei tributi comunali, sono comprese le attività di cura degli spazi pubblici, del verde, dei giardini. In sede di bilancio di previsione ,verranno resi noti i criteri d’accesso ed i tributi per i quali è possibile procedere con la richiesta di baratto. Lo scopo del Comune di Subiaco è quello di "permettere a soggetti in disagio socio economico di barattare parte dei tributi dovuti al Comune con opere a favore della collettività”.
BENEFICI: il beneficio è  particolarmente utile per i disoccupati che, stante la mancanza di lavoro, possono liberarsi dai debiti tributari. Risparmia anche l’amministrazione comunale, che non deve sborsare un euro per importanti servizi di utilità sociale: non solo manutenzione del verde o delle strade, ma anche riqualificazione urbana, recupero d’immobili, accompagnamento di fasce deboli di cittadini. Grazie ai progetti, si potrà scegliere l’area più consona alle proprie competenze ed esperienze.

SUPERARE LA CONTRAPPOSIZIONE
L’idea è buona, può sancire la fine di un’era, quella della contrapposizione tra Comune e cittadini, in un’ottica di reciproca collaborazione: “ io, Comune, non faccio la sanguisuga, ma tu, cittadino dai una mano alla comunità”. Talmente buona, che andrebbe estesa anche ai tributi nazionali. La formula piacerebbe a molti.

QUESTIONE DI EQUILIBRIO: non sarebbe giusto offrire al Comune tante ore di lavoro in cambio di una esigua riduzione delle imposte, così come sarebbe ingiusto un quasi totale azzeramento delle tasse in cambio di un impegno molto ridotto. Qualora i progetti fossero equilibrati, il baratto amministrativo riuscirà a diffondersi?  Determinati servizi locali fanno capo ad imprese e lavoratori che hanno dei contratti col Comune: il baratto dovrebbe costituire un supporto, laddove ci sono carenze di organico e manodopera, non “rubare il lavoro”. Non bisogna abusare dell’istituto, sebbene la sua diffusione sia positivo, sia per ripianare i buchi finanziari di Comune e cittadini, sia come sprono contro le inefficienze dei servizi locali.




Anche il comune di MESAGNE nel 2016 ha adottato il "baratto amministrativo"

Non riesci a pagare le tasse comunali? No problem. Anche a Mesagne arriva il baratto amministrativo. Una formula di compensazione che affonda le origini legislative nell’art 118 u.c. della Costituzione e nell’art. 24 della legge 164 n. 2014,  detta “sblocca italia”. Ha d
ichiarato l’assessore ai servizi sociali avv. Manuel Marchionna: “Il baratto amministrativo   è uno strumento che consentirà ai cittadini bisognosi di pagare tasse, e in generale i debiti con il fisco, con il proprio lavoro, attraverso lavori socialmente utili per il Comune.  Il cittadino che, per comprovati problemi economici non riesce a far fronte al pagamento delle tasse locali già scadute, può assolvere i suoi debiti, eseguendo dei lavori per il Comune. Sarà la massima assise civica a decidere di applicare questa formula di pagamento alle tasse oppure no. Preludio ad un nuovo modo di intendere il rapporto tra cittadini in difficoltà economica ed il fisco. La certezza, invece, è quella di aiutare chi ha realmente bisogno: pensiamo ai pensionati con assegno sociale o con una pensione minima, ai giovani che a causa della crisi economica e occupazionale hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, in mobilità o in disoccupazione e che non riescono a far fronte al pagamento delle tasse”. 


Mesagne è un comune di 26.845 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia.
Nel 2016 Mesagne è stata eletta la città più longeva d'Italia, contando al mese di Luglio dello stesso anno ben 5 ultracentenari e 312 novantenni.[5] 
Fonte: Wikipedia











«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)





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