sabato 21 gennaio 2023

IL RISPARMIO ENERGETICO ad oltranza danneggia la salute? Studio giapponese evidenzia i pericoli del “GREEN” In condizioni metereologiche estreme, come aumenti o diminuzioni delle temperature

 

IMMAGINE SCENA FILM JACK NICHOLSON ATTORE


IL RISPARMIO ENERGETICO ad oltranza danneggia la salute? Studio giapponese evidenzia i pericoli del “GREEN” In condizioni metereologiche estreme, come aumenti o diminuzioni delle temperature, non utilizzare i sistemi degli apparecchi per regolare il clima può portare alla morte. 

E in Europa?

 “un approccio migliore nella progettazione delle politiche climatiche sarebbe quello di accelerare la transizione verso l’energia pulita e incoraggiare le persone a utilizzare più energia pulita per proteggersi, invece che limitare l’elettricità o il consumo di energia dei singoli


IL RISPARMIO ENERGETICO UCCIDE? LO STUDIO CHE EVIDENZIA I PERICOLI DEL “GREEN”


“Se non accendi il condizionatore potresti morire”. Sarebbe questo, secondo uno studio giapponese l’effetto più grave delle politiche green per il risparmio energetico.

Pubblicato recentemente dall’AEA, associazione americana che ha a più di 130 anni in ricerca economica, tale studio sembra dimostrare una correlazione fra l’aumento del tasso di mortalità e il risparmio di corrente.

Il titolo è più che esplicativo: “Energy Saving May Kill: Evidence from the Fukushima Nuclear Accident”.

In Giappone il risparmio energetico è in uso dal 2011

I dati rilevati dalla ricerca partono dal 2011, anno dell’incidente nucleare avvenuto nella centrale di Fukushima. È in quel periodo che parte la campagna di risparmio energetico dello Stato giapponese, in conseguenza della progressiva chiusura di tutte le centrali. 

La risposta delle istituzioni al calo di elettricità è stata infatti quella di consigliare, come fece il nostro Mario Draghi nell’estate nel 2022, un uso limitato di condizionatori, riscaldamento e varie. Tale campagna avrebbe ucciso migliaia di persone.

A sostenerlo non sono due sprovveduti, ma eminenti ricercatori universitari. Takanao Tanaka dell’università di Berkeley, in California e Guojun He, direttore dell’Energy Policy di Chicago e professore all’università di Hong Kong.

La tesi dei due, supportata dai dati, è che ogni anno circa 7.710 persone muoiano prematuramente a causa del ridotto consumo di energia elettrica.

Come può uccidere? 

In occasione di condizioni metereologiche estreme, come aumenti o diminuzioni delle temperature, non utilizzare i sistemi degli apparecchi per regolare il clima può portare alla morte. Come si legge nelle conclusioni dello studio:

“La maggior parte dei decessi proviene dalla popolazione anziana (di età superiore 65). Anche i più giovani hanno maggiori probabilità di subire un colpo di calore e utilizzare più ambulanze e servizi di emergenza. Poiché l’aria condizionata gioca un ruolo fondamentale nella mitigazione dei danni climatici estremi, la riduzione del suo utilizzo è probabilmente il fattore chiave che aumenta il rischio di mortalità associato a temperature estreme. I nostri risultati evidenziano il costo non trascurabile del risparmio energetico, che è ampiamente ignorato nelle discussioni sul clima e nell’attuazione delle politiche”.

E in Europa?

Il professor He evidenzia inoltre come “un approccio migliore nella progettazione delle politiche climatiche sarebbe quello di accelerare la transizione verso l’energia pulita e incoraggiare le persone a utilizzare più energia pulita per proteggersi, invece che limitare l’elettricità o il consumo di energia dei singoli”.

Considerando che anche l’Europa, vista la politica sanzionatoria che esclude l’energia russa e in previsione dei possibili blackout, consiglia il risparmio energetico, cerchiamo di non essere ligi come i giapponesi. Perché potrebbe esserci fatale.



FONTE articolo e notizia: BYOBLU http://www.byoblu.com/2023/01/20/il-risparmio-energetico-uccide-lo-studio-che-evidenzia-i-pericoli-del-green/




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