lunedì 27 maggio 2019

Charlie Chaplin e il suo il genio immortale



Il Grande Dittatore - Discorso all'Umanità 







Sir Charles Spencer "Charlie" Chaplin (Londra16 aprile 1889 – Corsier-sur-Vevey25 dicembre 1977) è stato un attorecomicoregistasceneggiatorecompositore e produttore cinematografico britannico, autore di oltre novanta film e tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo.

Firma di Charlie Chaplin










Il personaggio attorno al quale costruì larga parte delle sue sceneggiature, e che gli diede fama universale, fu quello del "vagabondoCharlot(The Tramp in inglese). L'emotività sentimentale e il malinconico disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna fecero di Charlot l'emblema dell'alienazione umana (in particolare delle classi sociali più emarginate) nell'era del progresso economico e industriale.

Bombetta, bastoncino e scarpe di Charlot, esposte dalla Fondation de Musèe Chaplin, presso Chaplin's World, Corsier-sur-VeveyVaudSvizzera
Chaplin fu una delle personalità più creative e influenti del cinema muto. La sua vita lavorativa nel campo dello spettacolo ha attraversato oltre 76 anni.fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni cinquanta, durante le persecuzioni del cosiddetto Maccartismo, le sue idee di forte stampo progressista furono avversate dalla maggior parte della stampa; fu inviso anche al governo federale statunitense. In viaggio con la famiglia verso Londra (settembre 1952), dove si sarebbe tenuta la prima mondiale de Luci della ribalta e successivamente un periodo di vacanza, fu raggiunto dalla notifica del procuratore generale degli Stati Uniti in base alla quale gli veniva annullato il permesso di rientro negli USA: visse il resto della sua esistenza in Svizzera, nella tenuta de "Manoir de Ban", nel comune di Corsier-sur-Vevey. Riabilitato dall'opinione pubblica americana solo all'inizio degli anni settanta, quando tornò nella sua patria di adozione per ritirare l'Oscar alla carriera. Tra gli attori più famosi dalla nascita dell'industria hollywoodiana ed inserito nel mondo tra le più grandi star della storia del cinema.


Charles Chaplin nacque il 16 aprile 1889 a East Street, nel sobborgo londinese di Walworth. Nei registri del Comune di Londra non c'è traccia della sua nascita, ma solo la notifica della sua presenza nel 1891, due anni dopo la nascita. Nel 2011 venne ritrovata una lettera a lui indirizzata, datata 1970, che ipotizza la sua venuta al mondo in un carro di zingari accampato nei pressi di Birmingham
I suoi genitori erano Charles Chaplin Senior, un attore di varietà di discreto talento e successo, ma compromesso dal vizio dell'alcol e Hannah Harriette Hill, un'attrice conosciuta come Lily Harley di altrettanto talento, ma minor fortuna. La coppia aveva già un figlio, Sydney, nato quattro anni prima.
Col piccolo Charlie in fasce ed il di lui padre in tournée in America, Hannah allacciò una relazione con un cantante piuttosto in voga, Leo Dryden dal quale ebbe un figlio: Wheeler Dryden, (dell'esistenza di questo fratellastro, Chaplin verrà a conoscenza molto più tardi). Il matrimonio già in crisi subì un colpo definitivo dal tradimento. La separazione avvenne l'anno successivo la nascita di Charles. Il padre cercò di tenere con sé (per la verità senza troppa convinzione) e con la sua nuova compagna, sia il piccolo Charles sia suo fratello Sydney, ma il tentativo fallì e i due bambini andarono a vivere con la madre cui furono concessi dieci scellini la settimana per il mantenimento di entrambi.
Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e il fratello Sydney trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani Lambeth. Il talento innato e la frequentazione dei teatri al seguito della madre forgiarono il piccolo Chaplin, sedimentando i primi rudimenti artistici appresi proprio dalla madre nel canto e nella recitazione. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei a sette anni. Nel 1896 durante una recita in un teatro di varietà, Hannah, a causa di un improvviso abbassamento di voce, fu fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; l'impresario mandò a sostituirla in scena proprio il piccolo Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell'epoca, 'E Dunno Where 'E Are.
La famigliola si trasferì nel 1898 a Manchester, nei pressi di Belle Vue. Qui Charlie frequentò la scuola per tre anni. Grazie ad alcuni conoscenti del padre, entrò a far parte di una vera compagnia, formata tutta da enfants prodige, sotto la guida di William Jackson. Gli otto bambini si esibivano in un ballo con gli zoccoli. Nel 1900 l'undicenne Charlie, grazie al fratello Sydney, ottenne un ruolo comico nella parte di un gatto nella pantomima Cinderella (Cenerentola), rappresentata a Londra, nella quale recitava anche il famoso clown Marceline. Nello stesso anno Sydney si imbarcò su una nave come trombettista: Charlie rimase solo a sostenere la madre, la cui salute sia fisica che mentale cominciava a manifestare segni di cedimento. L'anno successivo vide la perdita del padre.

Un adolescente Chaplin in Sherlock Holmes, in scena tra il 1903 e il 1906
Le faticose vicissitudini quotidiane segnarono Hannah, obbligandola ad un primo ricovero ospedaliero a seguito di una importante forma depressiva a cui non era probabilmente estranea una condizione di denutrizione. Nel 1903 Charles ottenne una piccola parte in Jim, the Romance of a Cockney e la sua prima personale recensione favorevole sulla stampa; di lì a poco ebbe il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in Sherlock Holmes (per la regia di Quentin McPherson), portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall'ospedale prendendosene cura, ma per poco tempo: una ricaduta ne determinò un nuovo internamento. La madre trascorrerà i propri ultimi sette anni di vita in California, nella villa donatale dai figli, ivi morì nel 1928.









Chaplin ridicolizza Adolf Hitler ne Il grande dittatore(1940)





Il presunto antiamericanismo e il trasferimento in Europa

Le sue simpatie politiche non furono da lui mai rivelate esplicitamente. Si ritiene fosse un progressista, ma non socialista o comunista, oltre che (cosa da lui invece rivelata) un pacifista. Di certo, in molti suoi film aveva analizzato la realtà cupa dei lavoratori, dei poveri e degli emarginati (Tempi moderni, del 1936, ne può essere un chiaro esempio), ed aveva messo in piena luce le contraddizioni della società statunitense. Benché vivesse negli Stati Uniti da molti anni e vi pagasse le tasse, Chaplin non aveva mai chiesto la cittadinanza statunitense.
Già all'uscita di Monsieur Verdoux (1947) venne pubblicamente accusato di "filocomunismo" e nel 1949 divenne uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore Joseph McCarthy. Chaplin negò sempre, con veemenza. Disse anche che era stanco di rispondere sempre alla stessa domanda, affermando che la propria ideologia non era altro che quella professata dal suo "omino"[18]:«Avere un tetto sulla testa, lavorare liberamente e formarsi una famiglia. Questo un Ideale democratico, non già comunista». Nel 1951 iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo film d'addio: Luci della ribalta, tratto da un suo romanzo, Footlights, mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a Hollywood, e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto: Buster Keaton. In questo film debuttò la figlia Gerardine Chaplin.

Manoir de Ban, la residenza di Chaplin in Corsier-sur-VeveyVaud(Svizzera).
La condanna decisiva nei suoi confronti arrivò nel settembre del 1952 per "gravi motivi di sfregio della moralità pubblica e per le critiche trasparenti dai suoi film al sistema democratico del Paese che pure accogliendolo gli aveva dato celebrità e ricchezza" Chaplin e la sua nuova famiglia si erano imbarcati per l'Europa per la prima mondiale a Londra di Luci della ribalta; successivamente aveva previsto un periodo di vacanza della durata di sei mesi. Mentre si trovavano ancora in navigazione il ministro della giustizia statunitense dispose per pubblico decreto che a Chaplin, in quanto cittadino britannico, non sarebbe stato permesso di rientrare nel paese a meno che non avesse convinto i funzionari dell'immigrazione di essere "idoneo"[20]. Avutane notizia, Chaplin decise di stabilirsi in Europa fissando la sua residenza in Svizzera. Nella primavera del 1953 restituì il permesso di rientro, che pure gli era stato rilasciato all'atto della sua partenza dalle stesse autorità americane. Nel luglio dello stesso anno Chaplin presenziò allo spettacolo del grande clown svizzero Grock, di stanza col proprio circo nel contiguo comune di Vevey. I due si omaggiarono e si abbracciarono, riconoscendo la reciproca grandezza nell'arte mimica.


L'uscita di scena
Il pomeriggio inoltrato della vigilia di Natale, Chaplin chiese alla moglie Oona di spalancare le porte della camera affinché dalla hall sottostante potessero salire le note delle "Christmas carol" come da rituale che si ripeteva da oltre vent'anni il 24 dicembre nella loro residenza. Quella stessa notte, intorno alle 4, se ne andava per sempre, nel sonno, uno dei più grandi attori di sempre della storia del cinema. Charles Chaplin morì a Corsier-sur-Vevey (Vaud), in Svizzera, la notte di Natale del 1977. Fu sepolto nel piccolo cimitero della cittadina svizzera. Al suo fianco lo raggiungerà Oona nel 1991. Gli sopravvissero dieci figli, ma soprattutto gli sopravvive la sua immortale creatura Charlot e i suoi meravigliosi film. 

Tre mesi dopo la sua morte, la notte del 1º di marzo 1978, le sue spoglie furono trafugate a scopo di estorsione da due profughi, un operaio bulgaro e un disoccupato polacco, da tempo residenti in Svizzera dove avevano ricevuto asilo politico. Un milione di franchi svizzeri fu la richiesta di riscatto. La fermezza della moglie Oona e il suo rifiuto a voler trattare con i colpevoli fece fallire il piano criminale. 75 giorni dopo furono catturati, la salma localizzata e recuperata nei pressi del comune di Noville, sul Lago di Ginevra, e interrata nuovamente nel paesino svizzero.
Nell'annunciarne la morte, il Corriere della Sera delineò l'aspetto psicologico di Chaplin e del personaggio di Charlot:
«Aveva nel sorriso il pianto del mondo e nelle lacrime delle cose faceva brillare la gioia della vita. Toccato dalla grazia del genio era il guanto rovesciato della nostra civiltà, il miele e lo schiaffo, lo scherno ed il singhiozzo; era il nostro rimprovero e la nostra speranza di essere uomini. Testimone universale commosse e rallegrò i cuori di tutte le razze e latitudini, ovunque si celebrasse il processo all'iniquità, alla presunzione, al cinismo dei ricchi e dei potenti, ovunque dal dolore potesse scaturire la protesta del debole sopraffatto e il riscatto dell umiliato. Uomini e donne di tutte le età e colore si riconobbero in lui, si contorcevano dalle risa e sentivano salirsi dentro pietà per se stessi. Andavano per gioire e uscivano pieni di malinconia. Così fu, così è, così sarà sempre: il debole vilipeso, lo sconfitto irriso, la dignità dell'uomo calpestata dal soperchiatore e dall'arrogante, e il candore, l'innocenza fraintesi per ingenuità, e sono invece la forza del giusto: è qui la tragedia che si colora di comico, la farsa che si tinge di dramma. Il lungo viaggio di un pessimista europeo, con sangue gitano ed ebreo, carico di antichi dolori, compiuto per convincersi che tuttavia conviene credere nell'uomo; questo il transito di Chaplin, il senso della sua opera di artista universale.»
(Giovanni GrazziniCorriere della Sera, 27 dicembre 1977.)

Fonte: Wikipedia

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