Stati profondi, gli abissi del potere
"Con Stati profondi, ciò che intendiamo - così sgombriamo subito il campo - è tutto ciò di meno complottistico che possa esistere. Spesso questa terminologia, antistato, stato profondo, stato parallelo, stato deviato, usate tutte le locazioni che volete, tende ad indicare un' intelligence efferata, etcetera etcetera. Sciocchezze e amenità di questo tipo, per cui c'è sempre qualcuno che tira le redini, c'è sempre qualcuno che decide da qualche parte. Il problema è che non riusciamo mai a capire come e quando, ce ne accorgiamo sempre dopo. Oppure quando ci sono teorie al riguardo, queste non possono essere provate.
La verità è che è molto più complesso di così ciò che si intende per stato profondo. Mediamente lo stato profondo non è nient'altro che il mestiere, l'artigianato della burocrazia dei tecnici degli apparati che gestiscono la macchina statale, lì dove lo Stato esiste, ovviamente, cioè nelle principali potenze del pianeta che sopravvivono mediamente alla politica chi più chi meno, ci sono nazioni e potenze differenti da questo punto di vista.
Il ruolo che svolge lo stato profondo è questo: un ruolo di continuità geopolitica.
Immagine di proprietà di Vito Mantini |
MANTENERE LA CONTINUITA' DELLO STATO INDIPENDENTEMETE DALLE PULSIONI DELLA POLITICA. Indipendentemente da ciò che il leader del momento, anche quando genuina espressione democratica, cioè della pancia del sentire del Paese, come va di moda dire, semplicemente però è temporaneo in quanto tale, cosi' come sono temporanee le pulsioni che rappresenta, spesso e volentieri.
Se noi dovessimo applicare ad esempio il concetto di stato profondo allo sport è come se si trattasse dell'allenatore che tende ad allenare il calciatore che quindi vive momenti di alti e bassi anche da un punto di vista depressivo e che potrebbe perdere il focus semplicemente se seguisse tutte le pulsioni che che lo attaversano.
Lo stato profondo non è perfetto di per se.
Stati profondi, gli abissi del potere - video integrale
Paolo Barnard: "Ecco come morimmo." E morirono in tanti statene certi (n.d.r.)
Come è andata in Italia dagli anni 70' in poi. Chi ha vinto la vita e chi l'ha persa. Generazioni italiane e globali.
Tratto da un video di Paolo Barnard del 2009: Ecco come morimmo (Paolo Barnard)
Immagine: Star | via Wikipedia |
Come è andata in Italia dagli anni 70' in poi.
"Perché le cose non cambiano?
La risposta è semplicissima.
Le cose non cambiano perché noi non sappiamo chi è il potere."
"Quindi stiamo combattendo contro un obiettivo sbagliato. Se non sai veramente chi governa la tua vita combatti contro quelli che in realtà non governano la tua vita."
"Il potere, il vero potere è stato di un'astuzia e di una furbizia incredibile. E' riuscito negli ultimi 35 anni a rimanere completamente nascosto, a proporre alle opinioni pubbliche un volto del potere che è falso, cioè a proporre le cosidette marionette del potere.
Tutto quello che noi crediamo oggi sia il potere, i politici, i ministeri, i magistrati, gli amministratori, quello che volete, non sono per niente il potere.
Quindi, ci hanno proposto questa immagine nella quale noi crediamo fermamente. Siamo proprio radicalmente convinti che questo è il potere da combattere e tutta la nostra azione civica o meglio, l'azione civica di quelle persone che si stanno organizzando, va contro questo muro fasullo, falso. Questa ombra sul muro che non è il potere.
Sinistra, destra, centro sinistra, centro destra, non è mai cambiato niente."
"Il vero potere è soprattutto un'idea, così come è sempre stato nella storia.
Il vero potere sono le idee. E questa idea dice essenzialmente ciò: le élite devono ritornare ad avere la gestione di tutto concessagli dai cittadini, dalle masse, le masse devono mettersi da parte e aspettare pazientamente che il bene gli coli addossi dall'alto del potere. L'idea è che il bene deve colare dall'alto verso il basso. Questa idea ha dominato il mondo negli ultimi 35 anni.
"Trickle-down economics": "(gocciolamento dall'alto verso il basso"), fu Regan che si inventò questo termine ma Regan non inventò niente di nuovo, diede semplicemente un nome a quello che ho appena detto.
Trickle-down vuol dire proprio "sgocciolare verso il basso", cioè le economie che colano dall'alto verso il basso dalle élite verso le masse che devono essere messi da parte, anche i governi, secondo questa idea che è di potere, devono stare da parte.
E quello che è successo negli ultimi tre decenni è esattamente questo.
I governi si sono ridotti sempre più di dimensione e di potere. Devono stare da parte e devono permettere che questo accada.
Stiamo parlando di quello che regola la vita quotidiana di milioni di persone, a partire dal lavoro, a partire dagli alloggi, a partire dall'istruzione, a partire dalla sanità, dalla gestione dell'economia, i tassi dei mutui, la moneta che abbiamo nelle mani, cioè praticamente tutto quello che è la nostra vita dipende da questo vero potere e non dalle marionette del potere.
"E' importante dare qui il "background ".
Come nasce questo potere, come si afferma. Importantissimo capire da dove viene. Come sono arrivati dove sono arrivati oggi.
Negli anni '70 il mondo aveva raggiunto un'epoca inaudita nella storia dell'Umanità.
Dopo tre millenni di assolutismi, li possiamo calcolare, dove una minoranza esigua di esseri umani ha sempre per migliaia di anni gestito una massa enorme di persone alla disperazione, dopo tremila anni di questa storia, finalmente, con duecento anni di lotta dal basso, del potere delle idee, si è riuscito a ribaltare questa situazione.
All'inizio degli anni '70, dopo la decade degli anni '60, l'idea di sinistra, attenzione non i partiti, sto parlado dell'idea di sinistra, cioè idea che dice il bene comune va rimesso nelle mani dei tanti e gestito da pochi per conto di tanti e nell'interesse di tanti. Questa idea che questa è l'idea di sinistra, è la sinistra, dopo duecento anni di rivoluzioni, era riuscita ad arrivare al suo compimento storico maggiore. L' America - è una storia è poco raccontata - era a quei tempi uno dei Paesi più di sinistra forse del mondo occidentale.
In America, in Europa, gli stati sociali, il welfare, il trionfio del socialismo, anche nel il terzo mondo - di questo non se ne parla molto - Nixon e Kissinger sapevano benissimo che c'era una ventata di socialismo democratico, quindi anche nel terzo mondo questa idea di sinistra si stava affermando in maniera strepitosa. Questa idea di sinistra di all'inizio degli anni '70 stava quasi veramente per dichiarare di aver conquistato la Storia.
Questo andava fermato.
Le élite che per tremila anni avevano dominato, e che per duecento anni avevano progressivamente subito delle perdite sempre maggiori, negli anni '70 decidono in quel momento di riprendersi il potere. E lo decisero precisamente, in una data precisa, in un momento preciso.
Siamo nell'agosto del 1971 quando la Camera di Commercio degli Stati Uniti d'America decide che è il momento diriportare in auge il potere delle élite, le destre economiche internazionali e distruggere per sempre la sinistra dopo duecento anni di vittoria.
La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo.
Le élite che per tremila anni avevano dominato, e che per duecento anni avevano progressivamente subito delle perdite sempre maggiori, negli anni '70 decidono in quel momento di riprendersi il potere. E lo decisero precisamente, in una data precisa, in un momento preciso.
Siamo nell'agosto del 1971 quando la Camera di Commercio degli Stati Uniti d'America decide che è il momento diriportare in auge il potere delle élite, le destre economiche internazionali e distruggere per sempre la sinistra dopo duecento anni di vittoria.
Danno il compito a un avvocato, si chiama Lewis Powell.
Gli dicono di scrivere un memorandum.
Gli dicono di scrivere un memorandum.
Il memorandum di Lewis Powell è un memorandum di ventitre pagine che questo avvocato - un legale esperto di corporazioni - scrive con un linguaggio di una semplicità eccezionale e conia in questo modo la prima grande arma della riscossa delle destre ecomomiche, la semplicità: la comunicazione semplice.
Guardate che, vi leggerò le frasi,questo uomo in ventitre pagine, con delle frasi che potrebbero essere scritte da un liceale, ha cambiato il corso della storia dell'Umanità, nientemeno.
Putroppo le sinistre, e questa volta mi riferisco non più all'idea di sinistra ma alle sinistre come partito, come movimenti, non sono mai state capaci di capire questa cosa.
Guardate che, vi leggerò le frasi,questo uomo in ventitre pagine, con delle frasi che potrebbero essere scritte da un liceale, ha cambiato il corso della storia dell'Umanità, nientemeno.
Putroppo le sinistre, e questa volta mi riferisco non più all'idea di sinistra ma alle sinistre come partito, come movimenti, non sono mai state capaci di capire questa cosa.
Quello che conquista è la forza delle idee e la semplicità delle idee.
"Il Memorandum di Lewis Powell inizia immediatamente con una diagnosi:
"Noi delle destre economiche non ci troviamo di fronte ad attacchi sporadici, piuttosto l'attacco al sistema delle corporation è sistematico e condiviso.
C'è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale.
E' arrivata l'ora per il business americano internazionale di marciare contro coloro che lo vogliono distruggere.
Come lo fa? E chi era il nemico?
"Certamente la sinistra estrema che è meglio finanziata e ben accetta di quanto non lo sia mia stata di prima nella storia."
"Le più voci più preoccupanti - continua l'avvocato - provengono da elementi perfettamente rispettabili come le università, i media, gli intellettuali, gli artisti e anche alcuni politici. Gli studenti in particolare perchè quasi la metà degli studenti è a favore della socializzazione dell'industria americana fondamentale."
Lewis Powell fa una chiamata alle armi."
"Il Memorandum di Lewis Powell inizia immediatamente con una diagnosi:
"Noi delle destre economiche non ci troviamo di fronte ad attacchi sporadici, piuttosto l'attacco al sistema delle corporation è sistematico e condiviso.
C'è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale.
E' arrivata l'ora per il business americano internazionale di marciare contro coloro che lo vogliono distruggere.
Come lo fa? E chi era il nemico?
"Certamente la sinistra estrema che è meglio finanziata e ben accetta di quanto non lo sia mia stata di prima nella storia."
"Le più voci più preoccupanti - continua l'avvocato - provengono da elementi perfettamente rispettabili come le università, i media, gli intellettuali, gli artisti e anche alcuni politici. Gli studenti in particolare perchè quasi la metà degli studenti è a favore della socializzazione dell'industria americana fondamentale."
Lewis Powell fa una chiamata alle armi."
** Memorandum di Powell
Il Memorandum di Powell è una lettera inviata dal giudice della Corte Suprema degli Usa, Lewis Franklin Powell, Jr. ( 1907 – 1998) il 23 agosto 1971 all'amico E.B. Sydnor jr., presidente della Commissione per l'educazione della Camera di Commercio statunitense.[1]
Storia
Il Memorandum è basato in parte sull'esperienza di Powell come avvocato d'azienda e come rappresentante per industrie di tabacco presso il parlamento della Virginia.
Con esso si chiese ai gruppi aziendali statunitensi di diventare più aggressivi nel plasmare le policies e la legge negli Usa e può aver ispirato negli anni e decenni a venire la formazione di vari ed influenti think-tank ed organizzazioni lobbistiche conservatrici, così come ha probabilmente spronato la Camera di Commercio Usa nel divenire ben più attiva politicamente.
Contenuto
Prima di accettare la richiesta del presidente Nixon a divenire Associate Justice alla Corte Suprema, Powell ha spedito il "Confidential Memorandum" con il titolo "Attack on the American Free Enterprise System".
Powell argomenta, "Le più inquietanti voci che si uniscono al coro dei critici sono giunte da parte di elementi della società assolutamente rispettabili: dai campus dei College, dai pulpiti delle chiese, dai media, da riviste intellettuali e ricercate, dalle arti, dalle scienze e dai politici"
Nel memorandum, Powell esorta a una "sorveglianza costante" dei libri di testo e dei contenuti televisivi, così come ad epurare politicamente gli elementi vicini a idee di sinistra. Powell in queste pagine definisce il difensore dei consumatori Ralph Nader come il principale nemico dell'impresa statunitense.
Analisi
Questo Memorandum ha presagito alcuni giudizi espressi della Corte in cui era presente Powell come giudice ed impresse un cambio in direzione "imprenditoriale" dell'interpretazione del Primo Emendamento della Costituzione Usa.
Sebbene scritto confidenzialmente per Eugene Syndor alla Camera di Commercio, il Memorandum fu scoperto dall'editorialista del Washington Post, Jack Anderson, che fece un report sui contenuti dello stesso un anno più tardi (Powell era già entrato come giudice nella Corte Suprema).
Anderson focalizzò gli sforzi di Powell di indebolire il processo democratico (come fu inteso da Anderson). Il Memorandum ebbe l'effetto di convogliare il pensiero di molti imprenditori e persone del business del tempo.
Il vero impatto del Memorandum era nel suo enfatizzare la costruzione di istituzioni, aggiornando gli sforzi della Camera di Commercio nell'influenzare la policy federale. In questo il Memorandum si rivelò rivelato seriamente influente nello spingere la Camera e altri gruppi a modernizzare i loro sforzi lobbistici verso il governo federale.
Le critiche degli studiosi
Luciano Gallino ha citato nella sua introduzione al volume Il colpo di stato di banche e governi. L'attacco alla democrazia in Europa il Memorandum di Powell indicando in questo l'inizio forse più palese e manifesto del tentativo (ad oggi riuscito e trionfante nelle opinioni del sociologo) da parte dell'ideologia economica neoliberale di permeare la società non solo o tanto attraverso gli strumenti legittimi della cultura accademica e della dialettica, ma attraverso canali di pressioni politici e simbolici in grado di bypassare le difese delle collettività in quanto il Memorandum forniva indicazioni per quanto riguarda la televisione, la radio, la stampa, le riviste scientifiche, la pubblicità. Il testo proponeva persino di intervenire sulle edicole, perché queste esponevano ogni sorta di libri e riviste "inneggianti a tutto, dalla rivoluzione al libero amore, mentre non si trova quasi nessun libro o rivista attraente e ben scritto che stia dalla nostra parte"
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
Ecco come morimmo (Paolo Barnard)
Paolo Barnard:
Le prescrizioni di L. Powell.
"Dobbiamo invadere le edicole"
"Le nostre presenze per ribaltare la storia."
Hanno infiltrato tutto con mezzi enormi.
Bisognava uccidere la Democrazia partecipativa, quella dei cittadini che partecipano.
"Scrivono un rapporto chiamato LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA (The Crisis of Democracy) e non perdono tempo, identificano immediatamente il punto.
Guardate, sono arrivati al veleno per uccidere la democrazia partecipativa in pochi istanti, in una frase molto semplice, è questa:
Guardate, sono arrivati al veleno per uccidere la democrazia partecipativa in pochi istanti, in una frase molto semplice, è questa:
"La storia del successo della democrazia sta nella assimilizione di grosse fette della popolazione all'interno dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media."
Che cosa significa questo: per uccidere la democrazia partecipativa dei cittadini, quella che è arrivata al trionfio di due secoli di storia negli anni '60 e '70, bisogna prendere grandi masse di cittadini e farli diventare consumatori, spettatori, cioè buttarli a capofitto nell'esistenza commerciale e nella cultura della visibilità massmediatica.
Questo dissero in una frase di poche parole ed è esattamente quello che è successo.
Fa venire i brividi.
APATIA di individui e gruppi che non partecipano.
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale | |
---|---|
Titolo originale | The Crisis of Democracy: On the Governability of Democracies |
Autore | Michel Crozier, Samuel P. Huntington, Joji Watanuki |
1ª ed. originale | 1975 |
Genere | saggio |
La crisi della democrazia. Rapporto sulla governabilità delle democrazie alla Commissione trilaterale (The Crisis of Democracy: On the Governability of Democracies) fu uno studio del 1975 scritto da Michel Crozier, Samuel P. Huntington e Joji Watanuki ecommissionato dalla Commissione Trilaterale e pubblicato nello stesso anno come libro.
L'edizione italiana fu curata nel 1977 e pubblicata con la prefazione di Gianni Agnelli..
Contenuti e tesi
Lo studio osservava la condizione politica degli Stati Uniti, dell'Europa e del Giappone, affermando che negli Stati Uniti i problemi di governabilità "nascono da un eccesso di democrazia" e sostenendo "il ripristino del prestigio e dell'autorità delle istituzioni del governo centrale"[3]. In realtà "già Schumpeter stabiliva che tra le condizioni per il funzionamento corretto della democrazia vi fosse l’«autocontrollo democratico», cioè la rinuncia, da parte dei cittadini elettori, a tentare di influire attraverso manifestazioni, petizioni o pressioni di altro tipo, sull’operato degli eletti"[6].
Questo report fu un punto di partenza per tutti gli studi successivi che mettono in evidenza una supposta crisi contemporanea delle democrazie da risolvere con l'introduzione di tecnocrazie[7].
Europa
Lo studio sostiene che negli anni '60 i governi dell'Europa occidentale erano "stracarichi di partecipanti e richieste" che i sistemi burocratico-politici erano incapaci di gestire, con la conseguenza di rendere le loro società ingovernabili. Questo generò una decisione politica presa dalla Francia in "semisegreto, senza un dibattito politico aperto, ma con una quantità tremenda di incitamento e di conflitto intrabureaucratico"[8].
Ne è discesa la tesi della necessaria inerenza del segreto alla politica, di cui l’uomo, animale politico, deve accettare le leggi essenziali; anche il rafforzamento dell'Esecutivo era un insegnamento tratto di frequente da quel tipo di approccio. In realtà, "il predominio dell’esecutivo, grazie al surplus di sovranità di cui esso strutturalmente dispone grazie al potere di segretazione, sposta in suo favore quell’equilibrio che, nella forma di governo parlamentare, dovrebbe sempre sussistere tra Parlamento e Governo, e quindi tra rappresentatività e governabilità "[11].
Stati Uniti
Lo studio sostiene che i problemi dagli Stati Uniti negli anni '60 derivavano dall'"impulso della democrazia ... che rendeva il governo meno potente e più dinamico, per un aumento delle sue funzioni ed una diminuzione della sua autorità" concludendo che tali richieste erano contraddittorie.
È una paradigma "che riflette tendenze più generali (la crisi del keynesismo e del welfare state nel nuovo contesto definito dai processi di globalizzazione) e che al tempo stesso rappresenta l’esito di quel “conflitto di cittadinanza” che negli anni settanta aveva visto contrapporsi da un lato spinte all’inclusione sociale e alla redistribuzione di poteri e risorse materiali e, dall’altro, la denuncia dell’eccesso di domanda proveniente dalla società, del sovraccarico della democrazia e della crisi della governabilità"[12].
E' passato il Trattato di Lisbona.
Il Trattato di Lisbona (Paolo Barnard)
Versione completa dei backup dei frammenti video pubblicati il 20/10/2009
La disobbedienza.
Occorrono misure importanti.
Controllo sociale
Le classi lavoratrici sono state portate dentro al gioco sociale.
Firmano accordi che sono vincolanti.
Commissione trilaterale.
Il sistema delle Lobbi.
Hanno dei poteri enormi, ricattano qualunque ricattabile.
giovedì 26 ottobre 2017
THE CORPORATION: Il controllo globale delle CORPORAZIONI | il film denuncia
Corporation, il significato della parola:
- Persona giuridica; com., grande società o impresa commerciale o industriale.
The Corporation
The Corporation | |
---|---|
Titolo originale | The Corporation |
Paese di produzione | Canada |
Anno | 2003 |
Genere | documentario |
Regia | Mark Achbar, Jennifer Abbott |
Soggetto | Joel Bakan |
Sceneggiatura | Joel Bakan, Harold Crooks, Mark Achbar |
The Corporation è un documentario canadese del 2003, diretto da Mark Achbar e Jennifer Abbott e tratto dall'omonimo libro di Joel Bakan.
Il documentario analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell'economia mondiale, dei loro profitti e dei danni che creano.
Contenuto
Le corporation sono persone giuridiche che hanno l'obbligo di mettere la tutela dei loro azionisti, cioè la realizzazione di un profitto, al di sopra di ogni altro obiettivo.Per questo, esse non hanno alcun interesse a salvaguardare la natura o il benessere dei lavoratori: ad essere danneggiata dall'opera delle multinazionali, quindi, è la società. Il documentario spiega questo fenomeno e lo illustra con vari esempi, che comprendono, fra l'altro:
- lo sfruttamento della manodopera, specialmente nei paesi centroamericani, portato alla luce dalle indagini del Comitato Nazionale Americano per il Lavoro;
- la sintetizzazione e la diffusione di sostanze chimiche pericolose per la salute, come il DDT e l'Agente Arancio, prodotto dalla Monsanto e usato in Vietnam dall'esercito americano;
- la somministrazione alle mucche di un ormone (l'rBGH della Monsanto, detto anche rBST o Posilac). Questa sostanza, considerata sicura dalla Food and Drug Administration(FDA), avrebbe dovuto aumentare la produzione di latte, invece ha provocato casi di mastite (infiammazioni delle mammelle) delle mucche, che a sua voltaha provocato l'infezione batterica del latte. Un programma di Fox News ne avrebbe dovuto parlare, ma la Monsanto, con l'appoggio della Fox stessa, l'ha censurato;
- l'inquinamento delle fabbriche e di allevamenti animali;
- la pubblicità rivolta ai giovani di oggi, più sofisticata e creata appositamente perché i bambini condizionino gli acquisti dei genitori. Le corporation fanno leva sulla loro vulnerabilità per vendere i propri prodotti e per creare un esercito di "piccoli consumatori" che hanno cieca fiducia nelle multinazionali;
- la diffusione di pubblicità occulta per introdurre un marchio nella vita quotidiana;
- il processo condotto dalla General Electric e dal prof. Chakrabarty contro l'Ufficio brevetti americano, che aveva rifiutato di brevettare un batterio geneticamente modificato. Prima di questo processo non era possibile brevettare esseri viventi, ma dopo la vittoria della multinazionale, questa regola è stata modificata e ora il divieto vale solo per la specie umana;
- le privatizzazioni dei beni pubblici, fra cui quella dei servizi idrici di una città boliviana (Cochabamba) che dava la possibilità a una multinazionale di distribuire l'acqua in cambio di un quarto del reddito dei cittadini, prevaricando, inoltre, i loro diritti. La popolazione si ribellò, ci furono degli scontri che provocarono numerosi feriti e un morto;
- la collusione fra le corporation e i regimi dittatoriali, specialmente fra l'IBM di New York e il Terzo Reich.
- Impietosa è l'analisi del comportamento delle corporation, che si rivela uguale a quello dello psicopatico:
« La domanda che spunta periodicamente è: "Fino a che punto la corporation può essere considerata psicopatica?". Se vediamo una corporation come persona giuridica, non dovrebbe essere tanto difficile mettere in parallelo la psicopatia dell'individuo con la psicopatia della corporation. Potremmo esaminare le caratteristiche di questo specifico disturbo una ad una, applicate alle corporation... Ne avrebbe tutte le caratteristiche. E infatti, sotto molti aspetti, la corporation risponde al prototipo dello psicopatico. »
|
(Robert Hare, psicologo dell'FBI) |
Fonte: Wikipedia
domenica 6 agosto 2017
Cosa c'è dietro al mondo della moda? Sostanze tossiche e sfruttamento | La globalizzazione quando è devastante | video
Cosa c'è dietro al mondo della moda? Quali sono i costi della moda? Per l'economia italiana, l'industria della moda vale 62 miliardi di euro, il 4% del PIL, ma cosa c'è davvero dietro al mondo della moda?
Denuncia globale | Globalizzazione che sta portando devastazione nel nostro mondo
Lidia Firth:
"La fast fashion vuole produrre velocemente a basso costo e l'operaio si deve adeguare.
Ci sono queste grandi aziende che piazzano ordini in Bangladesh per un milione e mezzo di jeans per 30 centesimi l'uno, 50 centesimi l'uno.
Come fa tutto questo ad essere eticamente giusto, moralmente accettabile? Ci stanno facendo credere che siamo ricchi e benestanti e possiamo comperare molte cose, ma ci stanno rendendo più poveri.
"La fast fashion vuole produrre velocemente a basso costo e l'operaio si deve adeguare.
Ci sono queste grandi aziende che piazzano ordini in Bangladesh per un milione e mezzo di jeans per 30 centesimi l'uno, 50 centesimi l'uno.
Come fa tutto questo ad essere eticamente giusto, moralmente accettabile? Ci stanno facendo credere che siamo ricchi e benestanti e possiamo comperare molte cose, ma ci stanno rendendo più poveri.
Le sola persona che sta diventano ricca è il proprietario di queste grandissime aziende della fast fashion, tutto questo mi fa arrabbiare.
Guido Maria Brera finanziere:
"Nel 2000 tutto è cambiato. Nel 2000 parte la globalizzazione, quindi l'arbitraggio sul costo dal lavoro, tutti possono de localizzare.
Infatti in Europa sono arrivate tonnellate, centinaia di tonnellate di quelle magliette che spesso addirittura compriamo sin troppo. E' aumentato enormemente il volume di cose che compriamo.
Assolutamente. In Germania è aumento il 60% il consumo.
La maglietta è un bene consolatorio, però a fronte della maglietta noi perdiamo molti altri beni.
Quello lo scambio politico che abbiamo dovuto subire.
Ci sentiamo ricchi perché possiamo comprare cose, merce, a basso prezzo.
E' un'illusione.
Tutele contro diritti.
Noi abbiamo venduto le tutele.
Diritto all'istruzione, diritto alla sanità, ad avere una cura, diritto a una casa, diritto ad avere un lavoro e a abbiamo acquistato beni consolatori.
La tecnologia è molto molto economica, ci possiamo comprare tutte le magliette che vogliamo a due euro e possiamo mangiare con pochi soldi.
Questo è lo scambio ha portato tutto in frantumi e ha rotto un patto sociale e generazionale "
Immagine: Kofetarica (la bevitrice di caffè) del 1888 di Ivana Kobilca (1861-1926). | via Wikipedia |
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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Gabriella Filippone Blog | Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone
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