mercoledì 31 ottobre 2018

Lo sapevate che ciò che lo stato italiano e l'UE chiamano debito pubblico sono le ricchezze dei privati?









Immagine: Party surreale in una casa dei banchieri mondiali Rothschild Château de Ferrières, particolare dell'inquietante centro tavola | da TBizArt

Illuminati Party: invito a cena a casa Rothschild

Château de Ferrières, 12 dicembre 1972.
Foto tratte dal ballo in maschera dato dalla baronessa Marie-Helene Rothschild, moglie del potentissimo banchiere ebreo parigino Guy de Rothschild.

Come Cleopatra, ultimo/a faraone/a d'Egitto, proveniva da una famiglia incestuosa, spesso i membri della famosa dinastia di banchieri si univano in matrimonio tra parenti, tra cugini, e quasi di rado, nel senso che non era necessariamente di norma stretta, si univano in matrimonio con estranei, solitamente ebrei.  La baronessa Marie-Helene Rothschild aveva sposato il banchiere ebreo parigino Guy de Rothschild, che era suo cugino di terzo grado. Un matrimonio dunque tra consanguinei dello stesso identico cognome peraltro, uno dei tanti matrimoni tra ROTHSCHILD consanguinei. Il famoso party degli illuminati tenuto in Francia dalla baronessa avrebbe ispirato il regista Stanley Kubric in un suo noto film Eyes Wide Shut con Tom Cruise e Nicole Kidman.




"I Rothschild erano ricchissimi, non si tratta di semplice ricchezza, si tratta di qualcosa di più, di immenso e incalcolabile con canoni contabili dei comuni mortali.

Marie-Helene, mondanissima regina dell’high-society di New York e signora delle sofisticherie dell’aristocrazia parigina, diede molti balli scintillanti nel maestoso castello di Ferrières, a 26 chilometri dalla capitale francese.
Un aneddoto sul Château de Ferrières. Una volta fu visitato dall’imperatore di Germania Guglielmo I. Guglielmo sbottò: “Teufel! Nessun re può permettersi questo! Può appartenere soltanto ad un Rothschild!” Si presume che anche Guglielmo fosse un debitore della famiglia di banchieri, come d’altro canto più generazioni di tutte le monarchie europee.
Ballo degli Illuminati – Cena Surrealista. Eccentricità tra sogno e follia: loro potevano farlo, non erano uomini normali.
Elite occulta e circoli perversi, oppure solo giochi d’immaginazione e rappresentazione di ricca vanità?
Tra i tavoli strani, le posate nel caos e i centrotavola scappati dai quadri di de Chirico e Magritte, non poteva mancare il surrealismo allora vivente, Salvador Dalì, il grande sognatore."

Menù della cena surrealista:
- Entrèe
Soupe extra lucide – Zuppa extra lucida
Imbroglio de cadavres exquis – Imbroglio di cadaveri squisiti
Illuminati Party: invito a cena a casa Rothschild
- Plat Principal
Lady and Sir Loin – La Signora e il Signor Loin (primo cannibale)
- Second Plats
Tubercule en folie – Tuberi folli
L’es tu? – (???)
- Dessert
Pêches et Chevres hurlant de Tristesse – Pesche e formaggio di capra urlanti di tristezza 




______________________
















Immagine via Sconfinare.it




IL DEBITO PUBBLICO E' LA LIQUIDITA' IN CIRCOLAZIONE. CHIAMARLO DEBITO E' INGANNEVOLE. E' UN DEBITO CHE NON E' DEBITO.









Definirlo debito ci riporta a una dimensione in cui noi siamo stati "brutti e cattivi": alias "avevamo qualcosa che non avevamo, ce ne siamo impadroniti e dobbiamo restituire."
La metà di quello che viene chiamato debito pubblico e riempie le colonne dei giornali, che riempie gli editoriali televisivi, i telegiornali, è debito che non è debito! E questo che implicazioni ha? Innanzitutto che non va restituito e che tutti i calcoli dell'Unione Europea per definire la nostra posizione: "Siccome abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e sforiamo il limite -ad esempio deficit/PIL -, bisogna riportarci sotto un tetto deve arrivare la Troika, bisogna fare introdurre il pareggio di bilancio, siamo i "PIGS" (i maialali)magari tutte quelle belle cose che ci stringono sempre di più il cappio al collo cadrebbero come per magia all'istante.




Questo è lo scacco matto alla Troika.




LA METAFORA DELLO STATO BUON PADRE DI FAMIGLIA Si paragona sempre ad opera di queste pubblicità commissionate dal neoliberalismo: lo Stato ha una famiglia. La differenza principale tra lo Stato e una famiglia qual'è?





IL PROGETTO EVERSIVO DELLA TROIKA

A tutti gli effetti, QUESTO STATO, il nostro Stato, DAL 2012 E' UNA S.p.A. (società per azioni).
Un aspetto drammatico: la cessazione della natura sociale dell'attività dello Stato.
Lo Stato dal 2012 ha cessato di essere Stato con i meccanismi automatici: "MES", "fiscal compact" e clausole di salvaguardia. 

Lo Stato si è inserito nell'ottica neoliberalista di "Stato società per Azioni".

Ha un bilancio, non può assolutamente fare deficit: tanto entra e tanto esce. 
Dobbiamo ricordare che ogni anno il prelievo fiscale fatto sulla popolazione è stato di poco meno di 800 miliardi

Nel 2012 sono stati imposti  meccanismi micidiali. Imponendo il fiscal compact, cioè l'imposizione del pareggio di bilancio,  la morte dello Stato sociale, lo Stato che smette di assolvere al suo ruolo di espansione dell'economia e di consentire la formazione di risparmio per i privati, il MES che,  è la prima forma di governo etero-diretto, avulso da cicli politici, che consente la totale estromissione da parte delle forze democratiche della popolazione.

Nelle borse valori lo Stato italiano è una Sp.A. ed ha un identificativo, un codice, si chiama "ISIN" per cui è scambiata sulle borse come fosse la app Microsoft. E' esattamente una S.p.A. come tutte le altre e come tale può fallire perchè non ha più moneta propria. Se ha bisogno di soldi deve andare sui mercati finanziari e quindi è soggetto al ricatto delle agenzie di rating che abbiamo scoperto essere possedute dalle banche d'affari che poi speculano sui derivati contro gli interessi della popolazione e dettare le agende di governo.  
Fonte: Byoblu


sabato 27 ottobre 2018

L'Avvocato Silvio Ulisse: "non ho nulla da cui dovermi difendere"


"Non ho nulla da cui dovermi difendere e/o di cui debba rammaricarmi e/o pentirmi, semmai soltanto ribadire che è mio “dovere” collaborare con le Istituzioni forensi per l’attuazione delle loro finalità, osservando scrupolosamente il dovere di verità."



Alba sul mare a Pescara | Foto di proprietà di Gabriella Filippone
L'Avvocato Silvio Ulisse in risposta, pone in evidenza:
"L'esposto di Luciano; Concetta Derrari, della Vigilanza Cassa; l'illiceita' di iscrivere a ruolo richieste di contributi anche quando sanno bene che l'obbligazione non puo' sorgere."
Fonte: https://www.ulisso.it/ULISSE%20-%20NUNZIO%20LUCIANO.pdf



OGGETTO: ESPOSTO DELL’ AVV. NUNZIO LUCIANO DI CASSA PREVIDENZIALE FORENSE E REGISTRAZIONI AUDIO INTEGRALI EX ART. 30 DELLO STATUTO DELL’ENTE PREVIDENZIALE MEDESIMO. CONTIENE FORMALI RICHIESTE. 











"Spett.li Autorità

Faccio seguito alla comunicazione Prot. n. 01783/2018 dell’Ente Pubblico Ordine degli Avvocati di Campobasso nonché quella dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro Prot. n. 1483/2018 per significare quanto segue: Lo scrivente, iscritto al n. 900 dell’Albo ordinario dell’Ordine di Pesaro, non ha nulla da cui doversi difendere e/o di cui debba rammaricarsi e/o pentirsi, semmai soltanto ribadire che è mio “dovere”, ad esempio, e tra molteplici norme, ex art. 71 del Ncdf: “(…) collaborare con le Istituzioni forensi per l’attuazione delle loro finalità, osservando scrupolosamente il dovere di verità; a tal fine deve riferire fatti a sua conoscenza relativi alla vita forense o alla amministrazione della giustizia, che richiedano iniziative o interventi istituzionali.”. Allo stesso modo per quanto riguarda le Autorità, e le Istituzioni, diverse da quelle forensi (v. infra ed allegati).

E se da una parte è “mio precipuo dovere” effettuare denunce, segnalazioni ed esposti “documentati”, dall’altro è assolutamente deprecabile utilizzare la propria posizione e le proprie funzioni Apicali, per zittire e mettere a tacere. Non si gioca e non si scherza con l’arma deontologica, soprattutto quando si è il Presidente di una Istituzione forese. 

Per tali ragioni lo scrivente non appronterà alcuna specifica difesa e continuerà solo, da avvocato Libero, a denunciare le gestioni affaristiche di certe Istituzioni e benché le ritorsioni non facciano piacere a nessuno. Gli allegati parlano già da se. 

Il Presidente Luciano, tempo addietro mi disse, da vicino e sorridendo: “siamo amici o nemici?”; ed io continuerò a risponderle alla stessa maniera: “sicuramente non siamo amici”. Sicuramente ricorderà che mi sono rifiutato di darle la mano, vero? Ma come le dissi allora, magari gliela darò un giorno la mano, quando avrà fatto qualcosa di concreto e non solo di facciata per l’avvocatura in difficoltà e che Lei ben conosce “Chi” e “perché” è stata “artatamente” posta. Ma, seppure da considerarsi la mano dell’ultimo degli avvocati – la mia –, vedo che ancora non la merita." (...)

In tanti mi dicono di lasciar perdere, anche perché lei pare essere – così mi dicono – una persona permalosa ed “orgogliosa”. Allora, se così è, perché non consegna di sua sponte, alle Autorità, tutte le registrazioni audio integrali che da sempre ho indicato e che più volte ho diffidato dal distruggere ed insieme ai verbali indicati sempre all’articolo di cui all’oggetto. Quale occasione ghiotta per ottenere la mia testa qualora in quelle registrazioni non si evidenziassero le omissioni, gli abusi, i conflitti di interesse e le gravi violazioni alle “norme di legge”, anche disciplinari, che ho da tempo denunciato. E magari capiremmo anche il perché ed il per come anche “altre” Istituzioni forensi, diverse da quella che lei gestisce, ed i suoi massimi esponenti, si guardano bene dall’esercitare i propri “poteri di controllo” unitamente ai ministeri compiacenti, ups! ...competenti."   (se ti va, se ne hai voglia e/o tempo, continua a leggere l'originale integrale in PDF, la fonte è appresso indicata)
Fonte: Ulisse - Nunzio Luciano

mercoledì 24 ottobre 2018

HUNZA: il popolo più longevo al mondo | in area Pakistan Himalaya


File: Hunza Valley di Jawwad Shamsi.jpg
IMMAGINE: Hunza Valley   Jawwad Shamsi | Via Wikimedia Commons


Hunza, il popolo più longevo al mondo vive senza vaccini e farmaci


"Gli Hunza non solo vivono a lungo, ma praticamente non conoscono malattie degenerative, neppure il tanto temuto cancro.

Questo popolo vive al confine con il Pakistan, all’interno di una valle sulla catena dell’Himalaya, dove le persone più anziane della tribù all’età di 100 anni lavorano ancora nei campi all’aria aperta e sono ancora incredibilmente attivi.

Un popolo completamente sano, che respira aria sana e beve acqua sana, cosa che noi “civili” ormai abbiamo perso per strada.

Qual’è il loro segreto? Un’alimentazione prevalentemente vegetariana e l’acqua alcalina presente nella loro terra. Gli Hunza vivono in prevalenza dei frutti della terra che raccolgono.

Oggi il territorio degli Hunza è stato intaccato dalla società evoluta e anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.

E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …


E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?

Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.

(Tratto da un articolo di Andrea Conti  – Dottore in Fisioterapia – Università degli Studi di Roma)

Fonti:  Informare per Resistere | Il mago di Oz   leggi articoli integrale










 Il chirurgo britannico Dr. Robert McCarrison. Scrivendo nella AMA Journal ha riferito:

“Nel popolo Hunza non si conoscono casi di cancro. Hanno un abbondante raccolto di albicocche. Li asciugano al sole ed lo utilizzano in gran parte come loro cibo “.

Non consumano prodotti alimentari importati, seminano e raccolgono il proprio cibo. Hunzas consumano sempre frutta e verdura cruda, albicocche secche, noci, diversi tipi di cereali come il grano saraceno, miglio e orzo, latte, uova, legumi e raramente formaggio. Non fanno mai spuntini.
Il popolo Hunza mangia un poco e cammina tutto il giorno.
Fonte: Retenews24





L’interesse per il popolo Hunza nacque tra la fine Ottocento e i primi anni del Novecento. Tra i primi europei a visitarli, fu nel 1878 John Biddulph (1840 – 1921) colonnello dell’esercito britannico e naturalista, che nel 1880 pubblicò “Tribes of the Hindoo Kush”. Il libro menziona gli Hunza: popolazione di pastori e agricoltori 
Il colonnello Biddulph li descrive di fisionomia ariana, alti e belli e di carnagione chiara.

Tra il 1904 e il 1914 sir Robert McCarrison, medico militare britannico, soggiorna nella zona e rimane colpito dalla prestanza fisica e dalla dieta consumata dagli Hunza. Nel 1925 in un articolo apparso su “The practitioner” dal titolo “The relationship of diet to the physical efficiency of Indian races”, scrive «Gli Hunza non hanno paragoni con nessun’altra razza dell’India quanto a perfezione fisica; sono ultracentenari, vigorosi in giovinezza e avanti con gli anni, resistenti alla fatica e in generale godono di “assenza di malattie».

Altre relazioni seguono negli anni Trenta, tra di esse quella contenuta nel libro del colonnello Reginald Shomberg “between the Oxus and the Hindus” (1935) che descrive dettagliatamente i tre pasti della dieta Hunza: pane integrale, legumi, verdura e latte dopo alcune ore di lavoro al mattino, frutta fresca o essiccata a pranzo e lo stesso cibo alla sera, raramente carne, una volta al mese in estate e un po’ più spesso in inverno, vino d’uva e di more.

La lingua parlata dagli Hunza è il Burushaski, che non ha forma scritta ed è stata studiata approfonditamente dal linguista David Lorimer e dalla moglie che nel 1935 soggiornarono a Baltit per circa un anno. Lingua difficile con almeno ventotto forme di plurale, non ha legami con il russo, le lingue indo europee o il turco.


QUALCHE CATTIVA ABITUDINE. John Clark, geologo statunitense vive tra gli Hunza per quasi due anni tra il 1950 e il 1951 e nel 1956 pubblica negli Stati Uniti (New York) il libro “Hunza, lost Kingdom of the Himalayas” con una visione un po’ più realistica della popolazione. Durante il suo soggiorno, forte di una preparazione medica di base, cura circa seimila Hunza per varie malattie, dall’impetigine alla malaria alla tubercolosi e avanza dubbi sulla loro longevità: in effetti non esisteva un’anagrafe e gli Hunza contavano gli anni in base alla loro saggezza. Nonostante tutto riferisce di una popolazione forte, intelligente, pulita e gioviale. In quegli anni aumentano i visitatori stranieri, dopo il 1947 il territorio finisce sotto il governo del Pakistan e i giovani prestano servizio nell’esercito portando a casa anche cattive abitudini come il fumo di sigaretta e arrivano farina raffinata e zucchero, tè e caffè, tutti cibi fino ad allora praticamente sconosciuti.

LA DIETA HUNZA. Data la conformazione del territorio è possibile l’agricoltura su terrazzamenti e poca pastorizia, soprattutto di capre, ma anche di piccoli yak/vacche, che nella stagione calda vengono portati sui pascoli alti sui versanti esposti a sud delle valli glaciali. In autunno e primavera alle bestie si danno le foglie basse dei pioppi.
Il latte viene in parte consumato fresco, in parte trasformato in burro dal sapore forte, conservato per l’inverno.
Fonte di grassi vegetali sono i semi della frutta soprattutto albicocche. I noccioli sono aperti e poi usati come combustibile, mentre i semi sono schiacciati per estrarne un po’ di olio da aggiungere agli alimenti.
Base dell’alimentazione sono i cereali: orzo estivo seguito da miglio, frumento seguito da grano saraceno. Parte dei semi di cereali vengono fatti germogliare e le piantine vengono consumate come teneri germogli in primavera.
Le verdure e i legumi sono consumati cotti in poca acqua che non viene buttata per non perdere sali minerali: verdure a foglie verdi, piselli, fagioli, patate, altre radici commestibili.
La frutta varia a seconda della stagione: albicocche, fresche e essiccate, mele, pesche, ciliegie, prugne, pere, more. Le albicocche sono quelle coltivate di più e ne esistono una ventina di specie diverse. Si coltiva l’uva con la quale si fa del vino che viene bevuto nonostante gli Hunza siano musulmani, ma ismaeliti. L’Aga Khan ha dato vita a numerosi progetti di agricoltura e sostiene scuole e centri di educazione nella regione.
Come riportato da Alexander Leaf, medico statunitense, nell’articolo “Ogni giorno è un regalo quando si è ultracentenari” comparso sul National Geographic nel 1973, probabilmente gli Hunza devono la loro buona salute soprattutto a quello che non mangiano. Secondo i dati raccolti dal nutrizionista Dr. S. Maqsood Ali e riportati da Leaf i maschi adulti consumavano in media 1923 kcal al giorno con circa 50 g di proteine, 36 g di grassi e 354 g di carboidrati. Proteine e grassi erano trent’anni fa soprattutto di origine vegetale. I grassi erano all’incirca la metà della nostra dieta abituale raccomandata e anche le proteine erano al minimo del fabbisogno. Non c’erano soggetti sovrappeso né sottonutriti, notava Alexander Leaf.
LE ALBICOCCHE E IL GLACIAL MILK. Il largo consumo di frutta e soprattutto le albicocche sono un tratto distintivo dell’alimentazione Hunza. Il contenuto nutritivo delle albicocche fu studiato già da Whipple che nella sua lecture per il premio Nobel nel 1936 riferiva che 100 g di frutto secco equivalgono a 40 mg di ferro e a più di 300 g di fegato fresco nella capacità di produrre emoglobina. Oltre a Ca, Mg, Na e K le albicocche secche contengono un po’ di Fe, ma non vit B12 né cobalto.
Oggi si sa che le albicocche e la frutta fresca in genere, contengono acqua, fruttosio, sali minerali e fibre, vitamine e provitamine: beta carotene, E e K e diversi tipi di antiossidanti come licopene e polifenoli: acido clorogenico, caffeico, vanillina, coumarina, rutina, acido ferulico, quercetina e quercitrina, resveratrolo. Il contenuto in polifenoli cambia a seconda del tipo di frutta, ma gli Hunza avevano una grande varietà di frutti, comprese le more selvatiche, da mangiare durante l’anno.
Ultimamente sono state studiate estensivamente le prugne, stessa famiglia delle albicocche, per il loro benefico effetto sull’osteoporosi determinato pare dal contenuto in Boro.
La frutta essiccata ha maggiori quantità di zuccheri e minor contenuto di sostanze antiossidanti e nella dieta Hunza rappresentava l’unica fonte di carboidrati semplici.
Un’altra ipotesi sullo stato di salute degli Hunza sarebbe la ricchezza in sali minerali dell’acqua che consumano, un’acqua alacalina, il cosiddetto “glacial milkche non mi risulta sia stato estensivamente studiato.
ALLA PORTATA DI TUTTI. In conclusione una dieta ricca in fibre, povera di grassi, ricca di vitamine e sostanze antiossidanti naturali, attività fisica e stress limitato potrebbero essere i segreti dell’elisir di lunga vita alla portata di tutti.
Oriana Pecchio

Società di Medicina di Montagna

Fonte: MountCity













Video:  Hunza Valley 2017 chitral valley gilgit valley beautiful places in Pakistan



martedì 23 ottobre 2018

LA STRATEGIA ROTHSCHILD PER DOMINARE IL MONDO IN 25 PUNTI


#Rothschild #citazioni #sistema #banche #guerre
Immagine via Pinterest







L’obiettivo è chiaro: sottrarre reddito e risparmi (quei pochi rimasti) ai cittadini per trasferirli ai mercati finanziari. Una redistribuzione al contrario, per una società sempre più povera e diseguale.
Fonte: via Facebook










LA STRATEGIA ROTHSCHILD PER DOMINARE IL MONDO IN 25 PUNTI

Autore anonimo. "Amschel Mayer Rothschild, banchiere ebreo tedesco della dinastia finanziaria Rothschild (rinominato dagli ebrei dell'Europa orientale come "il pio Rothschild") nel 1773 riunì 12 influenti banchieri per presentare un piano, in 25 punti, per "dominare le ricchezze, le risorse naturali e la forza lavoro di tutto il mondo".
Egli svelò "come la Rivoluzione Inglese (1640-60) fosse stata organizzata e mise in risalto gli errori commessi: il periodo rivoluzionario era stato troppo lungo, l'eliminazione dei reazionari non era stata eseguita con sufficienta rapidità e spietatezza e il programmato "regno del terrore", col quale si doveva ottenere la rapida sottomissione delle masse, non era stato messo in pratica in modo efficace.
Malgrado questi errori, i banchieri, che avevano istigato la rivoluzione, avevano stabilito il loro controllo sull'economia e sul debito pubblico inglese".
Rothschild mostrò che questi risultati finanziari non erano da paragonare a quelli che si potevano ottenere con la Rivoluzione Francese, a condizione che i 12 presenti si unissero per mettere in pratica il piano rivoluzionario che egli aveva studiato.







Questi 25 punti sono:

1. Usare la violenza e il terrorismo, piuttosto che le discussioni accademiche.
2. Predicare il "Liberalismo" per usurpare il potere politico.
3. Avviare la lotta di classe.
4. I politici devono essere astuti e ingannevoli, qualsiasi codice morale lascia un politico vulnerabile.
5. Smantellare le esistenti forze dell'ordine e i regolamenti. Ricostruzione di tutte le istituzioni esistenti.
6. Rimanere invisibili fino al momento in cui si è acquisita una forza tale che nessun'altra forza o astuzia può più minarla.
7. Usare la Psicologia di massa per controllare le folle. "Senza il dispotismo assoluto non si può governare in modo efficiente."
8. Sostenere l'uso di liquori, droga, corruzione morale e ogni forma di vizio, utilizzati sistematicamente da "agenti" per corrompere la gioventù.
9. Impadronirsi delle proprietà con ogni mezzo per assicurarsi sottomissione e sovranità.
10. Fomentare le guerre e controllare le conferenze di pace in modo che nessuno dei combattenti guadagni territorio, mettendo loro in uno stato di debito ulteriore e quindi in nostro potere.
11. Scegliere i candidati alle cariche pubbliche tra chi sarà "servile e obbediente ai nostri comandi, in modo da poter essere facilmente utilizzabile come pedina nel nostro gioco".
12. Utilizzare la stampa per la propaganda al fine di controllare tutti i punti di uscita di informazioni al pubblico, pur rimanendo nell'ombra, liberi da colpa.
13. Far si che le masse credano di essere state preda di criminali. Quindi ripristinare l'ordine e apparire come salvatori.
14. Creare panico finanziario. La fame viene usata per controllare e soggiogare le masse.
15. Infiltrare la massoneria per sfruttare le logge del Grande Oriente come mantello alla vera natura del loro lavoro nella filantropia. Diffondere la loro ideologia ateo-materialista tra i "goyim" (gentili).
16. Quando batte l'ora dell'incoronamento per il nostro signore sovrano del Mondo intero, la loro influenza bandirà tutto ciò che potrebbe ostacolare la sua strada.
17. Uso sistematico di inganno, frasi altisonanti e slogan popolari. "Il contrario di quanto è stato promesso si può fare sempre dopo...Questo è senza conseguenze".
18. Un Regno del Terrore è il modo più economico per portare rapidamente sottomissione.
19. Mascherarsi da politici, consulenti finanziari ed economici per svolgere il nostro mandato con la diplomazia e senza timore di esporre "il potere segreto dietro gli affari nazionali e internazionali."
20. L'obiettivo è il supremo governo mondiale. Sarà necessario stabilire grandi monopoli, quindi, anche la più grande fortuna dei Goyim dipenderà da noi a tal punto che essi andranno a fondo insieme al credito dei dei loro governi il giorno dopo la grande bancarotta politica.
21. Usa la guerra economica. Deruba i "Goyim" delle loro proprietà terriere e delle industrie con una combinazione di alte tasse e concorrenza sleale.
22. Fai si che il "Goyim" distrugga ognuno degli altri; così nel mondo sarà lasciato solo il proletariato, con pochi milionari devoti alla nostra causa e polizia e soldati sufficienti per proteggere i loro interessi.
23. Chiamatelo il Nuovo Ordine. Nominate un Dittatore.
24. Istupidire, confondere e corrompere i membri più giovani della società, insegnando loro teorie e principi che sappiamo essere falsi.
25. Piegare le leggi nazionali e internazionali all'interno di una contraddizione che innanzi tutto maschera la legge e dopo la nasconde del tutto. Sostituire l'arbitrato alla legge."



G.P.Pucciarelli: i 25 punti di Meyer Amschel Rothschild








Archivio blog