mercoledì 25 luglio 2018

TITO BOERI (INPS) E L'AVVOCATO PISELLINO VERDE DI PINCOPALLINOLANDIA

 File:Pisello liscio verde.png - Wikimedia Commons

"Pres. Tito Boeri
INPS – Istituto Nazionale
di Previdenza Sociale

Via Ciro il Grande 21
00144, Roma
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it
inps.presidenza@inps.it
tito.boeri@unibocconi.it


OGGETTO: CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E BASE IMPONIBILE NELLA PREVIDENZA SOCIALE OBBLIGATORIA
* * *

File:Tito Boeri - Festival Economia 2013.JPG
Gentile Presidente Boeri,

Sono a chiederLe, considerata la sua autorevolezza e competenza della materia previdenziale, e a pregarla, proprio in quanto persona Libera e scevra da condizionamenti d’ogni sorta, come ha più volte dimostrato nel corso della Sua carriera di funzionario Pubblico, di dare formale risposta a questi miei semplici quesiti:

- La imposizione contributiva, nella previdenza sociale obbligatoria, può essere superiore all'imponibile previdenziale? [1]

- E l'imponibile previdenziale può essere maggiore della retribuzione imponibile ai fini contributivi? 

E quale risposta se si considera che si è in presenza di un lavoro nell’accezione di cui all’ art. 4 Cost. con tutta una serie di obblighi-doveri che impongono di accettare incarichi professionali solo, ed esclusivamente, per tutelare l’interesse del potenziale cliente-assistito ed imposti ai fini di salvaguardare prima di tutto il Cittadino ed il c.d. bene Pubblico; ovvero di un lavoro considerato servizio di pubblica necessità ed in cui “(…) La disciplina dell’ordinamento professionale costituisce una legislazione speciale, che come tale non può essere derogata da una normativa generale successiva.”. E dove, in ogni caso, non esiste alcuna normativa, generale o specifica, che prescriva e predetermini una retribuzione imponibile a fini previdenziali [2]. 

In attesa di un cortese riscontro Le porgo, 

Cordiali Saluti

Pisellinolandia, addì 19 Luglio 2018. 

Avv. Pisellino Verde

“Se inviata a mezzo P.e.c. la firma è apposta digitalmente.”

* * *

Note:

[1] Anzi: l’imposizione contributiva, nella previdenza sociale obbligatoria, può essere superiore all'imponibile previdenziale? Specialmente per coloro i quali hanno redditi modesti e spesso non distante da quel minimo necessario per svolgere una vita minimamente dignitosa?

[2] Motivando, laddove Lei dovesse ritenere corretto che si arrivi a svincolare una “obbligazione imposta” dal parametro reddituale complessivo della singola Persona ovvero slegandolo dalla sua capacità contributiva fino al punto di richiedere contribuzioni “insostenibili”. Ed in particolare in una professione – io qui faccio riferimento, ovviamente, e credo si sia ben capito, al lavoro “funzione sociale” dell’avvocato – dove non esiste neppure né un compenso garantito né, come per i lavoratori dipendenti o altri, una retribuzione imponibile ai fini contributivi imposta per legge. Ma per la quale, casomai, sussistono doveri ed obblighi volti anche a far desistere il potenziale cliente assistito dal “consumare la prestazione” professionale: il cd. “dovere di dissuasione”. Con una Legge professionale, la L. 247/2012, che a ben studiare non obbliga neppure ad accettare incarichi a pagamento ed all’art. 13 comma 1 “espressamente” prevede che l’incarico può essere svolto a titolo gratuito (così, ad esempio, in “La Riforma forense”, Giuffrè editore, parte del Capitolo 5 a cura dell’Avv. G. Gambogi, già Consigliere dell’Ordine degli avvocati di Firenze, attuale Consigliere per il quadriennio 2015-2018, Avvocato Consigliere Giudiziario per il Distretto di Corte di Appello di Firenze per il triennio 2016-2020, nonché docente presso la Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza in Roma; fascicolo della collana professionale, destinato alla riforma forense, curato con l’ausilio di Giuseppe Colavitti, coordinatore dell’Ufficio studi del Consiglio nazionale forense). E che statuisce, all’Art. 2, che “L'avvocato è un libero professionista che, in libertà, autonomia e indipendenza, svolge le attività di cui ai commi 5 e 6.” e, all’Art. 24, p. 2, che: “L’avvocato nell’esercizio dell’attività professionale deve conservare la propria indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti di ogni genere, anche correlati a interessi riguardanti la propria sfera personale”. E considerando, da ultimo – così soprassedendo, per l’ampia mole di dati, su tutta una serie di problematiche e di norme di non minore importanza – che si è in presenza di un “sistema” dove l’11% dell'avvocatura fagocita ben oltre la metà del PIL della categoria (il 20% circa i 2/3 del totale del monte reddito ai fini Irpef), e che fa parte di quel 20% che la previdenza la gestisce e controlla con modalità padronale ed apporta complessivamente molto poco rispetto a tutti gli altri. E, soprattutto, perché l’assurdo è che lo stesso sistema, de facto, è ancora finanziato con il “sistema a ripartizione con calcolo retributivo”, che elargisce pensioni 4,26 volte il contributo medio versato (fonte il quarto rapporto su "Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano” di Itinerari Previdenziali). Un 20% di avvocati di lungo corso che per la grande parte – osservato che sono pochissimi coloro che, tra i redditi milionari, versano più della rendita che andranno a prendere – ritirerà più di quanto ha corrisposto e sulla pelle di chi non arriverà neppure alla pensione. E non è quindi assolutamente insensato, pur dovendo qui semplificare, affermare che l’80% di iscritti della Cassa avvocati può contare solo su 1/3 del monte reddito ma contribuisce in misura spropositata alle entrate dell’Ente e "da sola", se considerato il medio lungo periodo, alle pensioni erogate dal medesimo!

Un 20% che si accaparra un numero di pratiche che mai potrebbe lavorare neppure qualora, i singoli avvocati, operassero per ciascun giorno dell’anno 24ore sulle 24 disponibili, ma che riesce a farlo proprio grazie a professionisti presi per la gola e “presi per il bisogno”, i quali ricevono compensi già “inadeguati” per una vita dignitosa figuriamoci, poi, per poter pensare serenamente al proprio futuro previdenziale. Ed è davvero curioso che proprio coloro i quali hanno incolpevolmente redditi modesti e totalmente inadeguati, arrivino a dover pagare, in proporzione, contribuzioni che portano via anche la metà o quasi tutto il reddito professionale percepito se non quando “regressive”, mentre, invece, coloro i quali guadagnano di più, che dovrebbero contribuire di più ma che vengono appositamente “privilegiati” dal sistema corrotto che controllano, unicamente un 14% del reddito (14,5% a decorrere dal 01 gennaio 2017 ed il 15% a decorrere dal 01 gennaio 2021) sino al tetto reddituale. Scordando che la sostenibilità del sistema previdenziale deve essere tarata sulla intera Cassa Tribù sulla scorta della “attuale ed effettiva” capacità contributiva dei singoli avvocati i quali, parimenti, devono vedersi imporre obbligazioni “possibili” e, dunque, “sostenibili”.

In un siffatto background Lei troverebbe corrispondente a Giustizia ed Equità verso tanti giovani che non hanno alcuna colpa nell’essere redditualmente deboli una imposizione contributiva “soggettivamente ma anche, e soprattutto socialmente insostenibile” – il danno erariale è già ora quantificabile anche se Vigilanti e Controllori vari fanno finta di non vederlo, ma è altra storia – e addirittura superiore all'imponibile previdenziale? E con un imponibile previdenziale maggiore della retribuzione imponibile ai fini contributivi?"

Fonte via Facebook




L'ILLUSIONE DI ESSERE LIBERI - Diego Fusaro e Marcello Foa (Video Byo Blu)













«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)





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mercoledì 20 giugno 2018


L'AVVOCATO PISELLINO VERDE DI PINCOPALLINOLANDIA CONTRO LA GESTIONE PADRONALE DI CASSA FORENSE


Fonte: Ulisse Io | via facebook

"OGGETTO: MIE PASSATE SEGNALAZIONI, ESPOSTI, DENUNCE E QUERELE RIGUARDANTI LA CASSA NAZIONALE FORENSE E LA SUA GESTIONE PADRONALE"

"Egregio Procuratore,

Considerato quanto emerso dalle indagini relativamente all’inchiesta sullo stadio della Roma a Tor di Valle, dalla quale si evince una metodologia corruttiva di tipo sistemico, e che vedrebbe coinvolti esponenti istituzionali della avvocatura [ così emerge dalla lettura degli stralci di intercettazioni pubblicati, dalle quali viene a galla pacificamente ed incontrovertibilmente anche la deliberata e sistematica distruzione della classe forense da parte del Presidente Nunzio Luciano e di tutti gli organi preposti alla tutela degli iscritti per il fine ultimo della tutela del Cittadino e del bene Pubblico – “(…) Vedi, la domanda da fare è questa: che rapporto ha lui con… sta segando tutti gli avvocati, tutti! Ha un peso pazzesco! (…)” ] ovvero, esattamente come denunciato e documentato dal sottoscritto, sotto più profili, in ogni comunicazione, denuncia, esposto e querela in possesso di tutti gli organi istituzionali preposti al controllo ed alla tutela dei predetti cittadini e che, a questo punto, non potranno più ignorare quanto nelle stesse dichiarato:

Chiedo di essere sentito, anche telefonicamente, in ordine ad ogni responsabilità penale ravvisabile nei confronti di Nunzio Luciano e di tutti i delegati della Cassa forense come pure di tutto quanto a fondamento di quanto da me denunciato e contenuto nelle registrazioni audio integrali ex art. 30 dello Statuto di Cassa Nazionale degli Avvocati, del lasso di tempo già ben esplicitato (v. allegati)
.Al contempo, il sottoscritto, chiede fissarsi appuntamento con il PM procedente, o comunque con un suo delegato, al fine di meglio esporre e documentare ed esibire quanto in mio possesso circa problematiche sicuramente complesse, ma legate dal medesimo filo conduttore e da sempre evidenziate e denunciate “nel totale silenzio” di vigilanti e controllori di ogni ordine e grado delle Istituzioni forensi e di quelle dell’apparato statale. Soltanto così meglio si comprenderebbe, relativamente alla denunciata gestione padronale delle Istituzioni forensi, anche quella frase che, diversamente, rischierebbe di passare inosservata: “(…) non acquistare quei terreni, ma farli acquistare a una serie di fondi, come ad esempio quello della Cassa Forense, guidato da Nunzio Luciano. Dalla poltrona di presidente, Luciano gestisce un patrimonio di 12 miliardi di euro e – secondo Parnasi – potrebbe essere convinto con le solite maniere a investire per acquistare Ecovillage.”. La intestata Procura può spiegare, se lo ha capito, quali sono le predette “solite maniere”?
(...)
Si sollecita, ancora una volta, e prima che sia troppo tardi (considerato che ormai iniziano ad esserci strani incendi persino nella sede della Cassa Forense nonostante dovrebbe essere all’avanguardia in tema di prevenzione varie proprio per via di quanto custodisce."





Fonte: Ulisse Io | via facebook
 Procuratore aggiunto Dott. Paolo IELO
C/O Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Roma

Via Golametto 12 (Piazzale Clodio)
00195 ROMA
prot.procura.roma@giustiziacert.it

Procura Generale della Repubblica presso 
la Corte d'Appello di ROMA
Piazza Adriana 2
00193, ROMA
prot.pg.roma@giustiziacert.it 
pg.roma@giustizia.it 
affaripenali.pg.roma@giustiziacert.it

e, p.c.

Procuratore della Repubblica 
Dott. Armando SPATARO
C/O Procura della Repubblica
Presso il Tribunale di Torino
Corso Vittorio Emanuele II 130
10138, TORINO
segreteriapenale.procura.torino@giustiziacert.it 
procura.torino@giustizia.it

penale.procura.pisellinolandia@giustiziacert.it
prot.procura.pisellinolandia@giustiziacert.it

OGGETTO: MIE PASSATE SEGNALAZIONI, ESPOSTI, DENUNCE E QUERELE RIGUARDANTI LA CASSA NAZIONALE FORENSE E LA SUA GESTIONE PADRONALE
* * *
Egregio Procuratore,
Considerato quanto emerso dalle indagini relativamente all’inchiesta sullo stadio della Roma a Tor di Valle, dalla quale si evince una metodologia corruttiva di tipo sistemico, e che vedrebbe coinvolti esponenti istituzionali della avvocatura [ così emerge dalla lettura degli stralci di intercettazioni pubblicati, dalle quali viene a galla pacificamente ed incontrovertibilmente anche la deliberata e sistematica distruzione della classe forense da parte del Presidente Nunzio Luciano e di tutti gli organi preposti alla tutela degli iscritti per il fine ultimo della tutela del Cittadino e del bene Pubblico – “(…) Vedi, la domanda da fare è questa: che rapporto ha lui con… sta segando tutti gli avvocati, tutti! Ha un peso pazzesco! (…)” ] ovvero, esattamente come denunciato e documentato dal sottoscritto, sotto più profili, in ogni comunicazione, denuncia, esposto e querela in possesso di tutti gli organi istituzionali preposti al controllo ed alla tutela dei predetti cittadini e che, a questo punto, non potranno più ignorare quanto nelle stesse dichiarato:

Chiedo di essere sentito, anche telefonicamente, in ordine ad ogni responsabilità penale ravvisabile nei confronti di Nunzio Luciano e di tutti i delegati della Cassa forense come pure di tutto quanto a fondamento di quanto da me denunciato e contenuto nelle registrazioni audio integrali ex art. 30 dello Statuto di Cassa Nazionale degli Avvocati, del lasso di tempo già ben esplicitato (v. allegati).

Insisto affinché l’intestata Procura nell’interesse della generalità dei cittadini si adoperi al recupero delle stesse prima della loro distruzione (v. allegati con le relative diffide ed i solleciti da parte del Ministero competente all’Ente previdenziale forense). 
Al contempo, il sottoscritto, chiede fissarsi appuntamento con il PM procedente, o comunque con un suo delegato, al fine di meglio esporre e documentare ed esibire quanto in mio possesso circa problematiche sicuramente complesse, ma legate dal medesimo filo conduttore e da sempre evidenziate e denunciate “nel totale silenzio” di vigilanti e controllori di ogni ordine e grado delle Istituzioni forensi e di quelle dell’apparato statale. Soltanto così meglio si comprenderebbe, relativamente alla denunciata gestione padronale delle Istituzioni forensi, anche quella frase che, diversamente, rischierebbe di passare inosservata: “(…) non acquistare quei terreni, ma farli acquistare a una serie di fondi, come ad esempio quello della Cassa Forense, guidato da Nunzio Luciano. Dalla poltrona di presidente, Luciano gestisce un patrimonio di 12 miliardi di euro e – secondo Parnasi – potrebbe essere convinto con le solite maniere a investire per acquistare Ecovillage.”. La intestata Procura può spiegare, se lo ha capito, quali sono le predette “solite maniere”?
Al contempo si sollecita il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma affinché, nell’inerzia degli Ordini circondariali, dei Consigli distrettuali di disciplina e del Consiglio Nazionale Forense, parimenti, provveda al sequestro delle suddette registrazioni dalle quali si potranno desumere, oltre ai reati, le gravi violazioni al Codice etico degli avvocati – le norme deontologiche hanno forza di legge ex legge 247 del 2012 – fino alla radiazione dall’Albo; e che gli organi preposti, per ovvie ragioni, si ostinano a far finta di non vedere. 
Fermo restando che da sempre sono state segnalate anche le omissioni relative agli artt. 361 362 C.p. (art. 331 C.p.p.), nonché l’art. 323 C.p. (art. 28 e 54 Cost.), relativamente agli esponenti della Cassa degli avvocati e del Consiglio Nazionale Forense e non solo quelli (v. allegati per dettagli e le relative norme). Non a caso l’art. 30 dello Statuto della Cassa Nazionale Forense è così strutturato: “ART. 30 (…) Verbali delle riunioni (…) 1. Di tutte le riunioni degli Organi Collegiali deve essere redatto verbale che riporti il contenuto delle deliberazioni e, in sintesi, gli interventi dei partecipanti; devono essere indicati nominativamente i votanti in senso favorevole o contrario e gli astenuti. (…) 3. Le registrazioni audio delle riunioni del Comitato sono trasmesse in forma integrale ai Delegati che ne fanno espressa richiesta.” (v. sempre gli allegati).
Pincopallinolandia, addì 19 giugno 2018. 
Avv. Pisellino Verde
“Se inviata a mezzo P.e.c. la firma è apposta digitalmente ad ogni effetto di legge.”
* * *
POSCRITTO: Era ora che qualcuno si accorgesse come tutta l'inchiesta c.d. "Rinascimento" non sia solo sullo stadio, ma sulla “rete” di rapporti personali che in determinati ambiti istituzionali si riescono a edificare per interessi personali in danno del bene Pubblico. Che sebbene le Casse previdenziali operano investimenti in parvenza di legalità, la loro stessa esistenza, benché sia indiscutibile che trattasi di Enti geneticamente insostenibili per di più in un sistema – quello previdenziale italiano – in cui il 97% della previdenza di primo pilastro è già gestita dall’Inps con le proprie interne professionalità, è dovuta proprio in ciò: il potere di investire per trasferire sovrappiù prefabbricato e quantificato ad hoc anche verso determinati soggetti, piuttosto che altri, a se non del tutto estranei, o ancora detenere quella posizione di vantaggio che permette non solo di avvantaggiarsi professionalmente ma anche di sfruttare la posizione e l’aggancio apicale per conservare il “duraturo controllo” della macchina dal buon “rendimento” per chi la governa (v. allegati e i relativi virgolettati da fonoregistrazione di alcuni attuali delegati dell’Ente previdenziale forense). Diversamente non avrebbe alcun senso sprecare “risorse” – le imposte degli iscritti (v. sempre gli allegati) – per la loro gestione (stipendi, rimborsi spese, costosissime perizie, “consulenze” e quant’altro) mantenendo in vita i predetti Enti: la Cassa degli avvocati nonostante le riserve patrimoniali in – gran – parte già “compromesse” per via delle pregresse promesse previdenziali, operano secondo lo schema pensionistico “a ripartizione” come l’intero sistema di previdenza obbligatoria, ed è ancora legata al retributivo e, proprio grazie alla gestione padronale dell’Ente medesimo, a tale punto che “Il rapporto pensione media/contributo medio (…) gli avvocati percepiscono una pensione media pari a 4,26 volte il contributo medio”; una vera e propria “magia” in favore di una élite che da sempre amministra l’Ente (v. allegati). E per alcuni soggetti, logicamente, anche un ritorno ben più cospicuo della media se si considera che, allo stato attuale, tanti avvocati tra quelli “posti artatamente difficoltà” probabilmente una pensione c.d. “adeguata” non potranno neppure averla, ma che vengono ugualmente costretti a pagare somme arbitrariamente determinate con abuso della funzione ed anche quando chiaramente, ex lege, “l’obbligazione non può neppure sorgere” (v. allegati).
C’è qualcosa che non va se i fondi pensione, che gestiscono la previdenza complementare, che è “facoltativa”, da anni dispongono del regolamento investimenti, addirittura rivisto in questi ultimi anni, mentre le Casse professionali, che gestiscono la previdenza obbligatoria di primo pilastro, e che alla fine del 2016 assommavano un patrimonio, a valore di mercato, pari a 80 miliardi di euro, sono prive del regolamento investimenti che in forza del d.l. n. 98/2011 è stato predisposto, ma da anni “giace” nel cassetto del MEF che non lo invia in Gazzetta Ufficiale per la sua pubblicazione.
C’è qualcosa che non va se per tornaconto di alcuni si estorce a decine di migliaia di avvocati la cancellazione dall’Albo, celando il “danno erariale” – più volte evidenziato (v. allegati) – che ne deriva alle casse dello Stato per le loro condotte.

C’è qualcosa che non va se le “imposte” previdenziali vengono in parte “sperperate” con le modalità più disparate extra e contra Constitutionem (v. allegati).

C’è qualcosa che non va se nonostante Cassa di previdenza forense abbia una sede, come pure una segreteria, quindi strutture specifiche e addetti con distinte competenze e professionalità, alcuni “responsabili” dell’Ente preferiscono discutere degli investimenti da farsi con il risparmio previdenziale – le imposte – raccolto dagli iscritti, obbligati per legge ad esserlo, in un bar o altri luoghi che poco si addicono a trattare l’interesse Pubblico alla quale sono preposti. Lo stesso ex Presidente della Cassa degli avvocati, l’avv. Paolo Rosa, da conferma – come d’altronde lui ha sempre fatto – che si riceve in sede con la presenza del DG e di altri consiglieri di amministrazione, e facendo, poi, un verbale ad uso interno a futura memoria; e così ribadendo che non si va certo, su richiesta “di terzi”, al bar a discutere di investimenti.

C’è qualcosa che non va se mentre l’avvocatura per bene viene messa in ginocchio con metodi “artatamente costruiti e scientemente premeditati”, alcuni soggetti privati che hanno interessi predatori persino in politica, manager di società affini che ne hanno sponsorizzato (pagato!) i loro eventi, e insieme ad esponenti delle Istituzioni – compreso qualcuno del MEF (come si rileva dagli organi di stampa di questi giorni) ovverosia quel medesimo Ministero dell'Economia e delle Finanze che si rifiuta di rispondere e chiarire, al sottoscritto, diverse, e direi strane, incongruenze (v. allegati) – si ritrovano non per puro caso nei medesimi luoghi per delle cene (e ad esempio lo stesso Lanzalone dichiara che l’invito a cena è partito da altri), per parlare di cosa? Per parlare di Casse previdenziali! Certo; sarà per mero caso che le predette società che elargiscono sponsorizzazioni si occupano proprio di servizi e consulenze per Enti di carattere previdenziale, assistenziale e mutualistico; ed hanno al loro interno delle figure che hanno occupato il ruolo di Vice Direttore Amministrativo e quello di Direttore Generale e di Direttore Finanza all’interno di Enti Nazionali di Previdenza di talune professioni.

C’è qualcosa che non va se nonostante le denunce del sottoscritto, nessuno si sia mai interessato a vagliare, alla luce dell’operato dell’Ente forense, le vicinanze dei gestori delle casse previdenziali con coloro i quali apparentemente distanti venivano investiti da vantaggi d’ogni sorta. Ma non bastano poche righe, ahimè, per ben esplicitare e chiarire tutte le problematiche ma, sicuramente, quanto emerge dalle intercettazioni e che vede Parnasi fare anche il nome di Enrico Cibati, responsabile investimenti di Cassa Forense, e quant’altro, dovrebbe finalmente far svegliare, lo si spera ancora, tuttora, e nonostante tutto, le preposte Autorità.
Sicuramente c’è quanto basta a che le Procure rivolgano lo sguardo, e ne accendano i riflettori, sulle Casse previdenziali ed il filo conduttore che le lega al peggio della politica italiana, ai Ministeri e a tutti quanti fintamente vigilano e controllano; e, non meno, agli organi Istituzionali dell’Avvocatura italiana per i danni che stanno recando a decine di migliaia di padri di famiglia ed al bene “Pubblico” (v. allegati).
Si rammenta che anche le Casse rientrano nel controllo e monitoraggio dei conti pubblici e anche se non ancora assoggettate alla rilevazione SIOPE continuano a trasmettere al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato i dati della gestione di cassa dei loro bilanci. Senza dimenticare che non solo chi amministra l’ente più volte si è lamentato ufficialmente della ripubblicizzazione de facto delle Cassa avvocati, ma le stesse norme lo hanno ribadito: “Le modifiche riguardanti il conto economico delle Amministrazioni pubbliche. Il passaggio al SEC 2010 ha interessato le seguenti voci: (…) - la delimitazione del perimetro delle Amministrazioni pubbliche;”. Ma basterebbe anche semplicemente consultare il Rendiconto Economico dello Stato, del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato Generale del Bilancio, che riporta la definizione di Amministrazioni pubbliche: “(…) secondo il quale un’organizzazione rientra tra le amministrazioni pubbliche se svolge attività di tipo erogativo o di redistribuzione della ricchezza (non market) e se è finanziata prevalentemente con risorse pubbliche (ossia provenienti da prelievi fiscali o contributivi sulla collettività), a prescindere dalla sua forma giuridica (ente pubblico, società per azioni, consorzio, …). Sono, quindi, escluse dal perimetro delle amministrazioni pubbliche e incluse nelle Imprese le aziende che, pur controllate dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni, operano sul mercato e derivano i loro ricavi in prevalenza dalla vendita di beni e servizi (c.d. enti market).” (si veda anche Missione 24 e 25 del Rendiconto e cosa sono i c.d. “costi dislocati”, ovverosia i trasferimenti). 
Infatti i predetti contributi vengono conteggiati al pari delle altre tasse ed imposte nell'indicatore “cuneo fiscale” per valutare l'incidenza dei tributi sul costo del lavoro ovvero “nell'aliquota fiscale effettiva” per analizzare il livello di tassazione del lavoratore dipendente o autonomo. E inoltre conteggiati nel “gettito fiscale totale” indicato nel conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche per valutare sia la “pressione fiscale apparente” che il “deficit” delle amministrazioni pubbliche.
Questo, al minimo, è rilevante per comprendere dei reati e delle norme da applicarsi al mondo delle Casse previdenziali le quali gestiscono ingenti – miliardi di Euro di – imposte (risparmio previdenziale “Pubblico”).
* * *
Qualora la medesima Autorità dovesse ritenere che si possano configurare fattispecie di reato ma perseguibili a querela, in tal caso, il presente elaborato, e tutto quanto contenuto nei suoi allegati, dovrà intendersi come esplicito atto di querela nei confronti di tutti soggetti come sopra individuati ed individuabili, se penalmente responsabili, per ogni reato ravvisato e perseguibile a specifica denuncia della persona danneggiata.
Chiedendo, sin d'ora, di essere avvisato in caso di proroga delle indagini preliminari ovvero di richiesta di archiviazione da parte di questa Procura ex artt. 405, 406 e 408 C.p.p.;

Si sollecita, ancora una volta, e prima che sia troppo tardi (considerato che ormai iniziano ad esserci strani incendi persino nella sede della Cassa Forensenonostante dovrebbe essere all’avanguardia in tema di prevenzione varie proprio per via di quanto custodisce: come quello del recente 16 maggio 2018), l’adozione di ogni misura cautelare reale a disposizione delle Autorità preposte e, in particolare, ai fini probatori ex art. 253 C.p.p., necessari ed indispensabili per l'ulteriore accertamento dei fatti, nonché individuare altri diversi reati, il sequestro dei verbali e delle corrispondenti registrazioni audio integrali degli anni di riferimento – dall'approvazione della legge professionale forense n. 247 – e, in particolare si indicano e sollecita l'intestata Procura ad “esplorare” l'audio integrale delle adunanze: dall'autunno 2013 al maggio 2014, nonché quelle del Consiglio dei delegati del 18 dicembre 2015 dove è stato discusso il bilancio tecnico attuariale dell'Ente; e salva l'adozione di ogni altra misura cautelare reale al fine di scongiurare il rischio di distruzione e/o alterazione della documentazione tutt'ora in esclusivo possesso dell'Ente Cassa Forense: corrispondenza cartacea ed e-mail racchiuse negli elaboratori elettronici.
* * *
Con riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento di tutti i danni morali e materiali subiti e subendi e con richiesta di punizione del responsabile dei fatti denunciati.
* * *
Che posta l'obbligatorietà dell'azione penale, la ostinata mancata apertura di formale indagine su quanto esposto nonché del sequestro per fini probatori ex art. 253 C.p.p., costituirebbe omissione degli atti e dei doveri dell'ufficio. 
Ed il medesimo obbligo di apertura di un'indagine penale correrebbe anche nel caso in cui si ritenesse che fosse lo scrivente ad aver commesso, a questo punto, un qualche reato, quale ad esempio quello ex art. 368 C.p. o altri qualora non risultassero evidenti ragioni per avviare delle indagini e perseguire i soggetti individuati ed individuabili. E tale atto costituirebbe parimenti e pacificamente dovere dell'Ufficio laddove, appunto, quanto denunciato, dichiarato e documentato non corrispondesse ad autenticità di quanto in esso rappresentato e per la tal ragione non portasse, dunque, all'apertura di un procedimento penale. 

Nientemeno vi sarebbe anche l'obbligo dell'Autorità procedente di trasmettere, alla luce del Codice deontologico forense, della L. 247 del 2012 e dell'art. 54 Cost. ed altre norme di legge, gli atti alla Corte di Appello di Ancona ed al Tribunale di Pesaro al fine di sollecitare l'apertura di un procedimento disciplinare (e non solo questo) nei confronti del sottoscritto avvocato.
Pincopallinolandia, addì 19 giugno 2018. 
Avv. Pisellino verde
“Se inviata a mezzo P.e.c. la firma è apposta digitalmente ad ogni effetto di legge.”
* * *
Si allega: 
(in foglio e/o file .pdf separato)
- Lista degli allegati.
* * *
Al deposito telematico della presente denuncia, esposto e querela, firmata digitalmente e accompagnata da una copia del documento di identità, seguirà un plico postale contenente copia cartacea e/o dvd dati con tutta la documentazione indicata nella denuncia medesima e nella lista degli allegati che, per l’eccessivo peso, non è possibile trasmettere congiuntamente a mezzo posta elettronica certificata.
[ Fine dell’elaborato pagina 9 ]

Fonte: Ulisse io | via Facebook







un commento altrui: "ho letto peccato che non si firma"




io: su fb certamente no, sulla denuncia chissà



nuovo commento altrui: "speriamo di si ! "






Vasco Rossi: "C'è chi dice no" | C'è qualcosa che non va! 




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Le mire di Parnasi sui soldi di Cassa Forense


Fonte: LAROMA24.it - La vendita del piano del  era «condizionata» ad altra iniziativa immobiliare. Un «accordo» tra la venditrice Eurnova srl di Luca  e l'acquirente Dea Capital sgr (società di gestione risparmio), che prevedeva l'uso dei fondi previdenziali degli avvocati italiani. Sorta di inganno in cui doveva cascare la Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense che - nelle mire dell'imprenditore - doveva diventare una sorta di «strumento» per favorire il suo business. L'operazione non va in porto. Nei documenti della Procura della Repubblica di Roma è illustrato l'innesco di questo fronte dell'indagine, che fa emergere un tentativo di forzare la mano sul presidente della Cassa forense - all'epoca dei fatti anche candidato alle elezioni politiche con Forza Italia - Nunzio Luciano, così da indurlo a usare i soldi previdenziali degli avvocati per acquistare l'Ecovillage di Marino (Roma).  
Si tratta di un progetto immobiliare - conferito in un fondo di investimento - ad oggi poco remunerativo e di cui si voleva liberare Dea Capital. Così  contava di chiudere l'affare in tempi celeri con la Sgr, così da indurla a comprare il progetto del 
«L'investimento nel fondo Ecovillage è stato visto dagli uffici della Cassa forense», spiega Enrico Cibatiresponsabile degli investimenti della Cassa«ma è stato ritenuto non in linea con le strategie dell'ente e quindi non è stato mai proposto per la discussione in comitato investimenti». Cibati, inoltre, precisa che la «Cassa forense non ha investito in nessuna iniziativa di società facenti capo al gruppo ».
LO SCAMBIO IMPRENDITORIALE - Stratega dell'operazione "Cassa forense" il faccendiere Luigi Bisignani, noto per essere stato "ponte" di rapporti trasversali tra la prima e la seconda Repubblica e che - a quanto pare - tenta di muovere le sue pedine anche in questa terza Repubblica, come ha definito l'attuale legislatura il vice premier Luigi Di Mario. Gli inquirenti ritengono che  abbia tentato di convincere l'avvocato Luciano, «offrendogli - mediante l'apporto di Bisignani - un considerevole contributo alla campagna elettorale in cambio della sua disponibilità, nella veste di pubblico ufficiale, all'acquisto delle quote di Ecovillage». Il progetto immobiliare è stato promosso da Parsitalia, società del gruppo , ma poi ceduto a Dea Capital. Un investimento non proprio ottimale perla Sgr, al punto che - per gli inquirenti - voleva in qualche modo liberarsene (vedi articoli nella pagina a fianco).
I 12 MILIARDI DEGLI AVVOCATI - Il 9 gennaio scorso il temaè alla base del discorso tra  e Bisignani. Secondo l'imprenditore la «speculazione» a scapito del fondo previdenziale degli avvocati è «necessaria in quanto Dea Capital, per l'acquisto del progetto dello Stadio, ha imposto a Eurnova il riacquisto delle quote di Ecovillage».  dice a Bisignani: «lo sono molto amico di una persona che teoricamente per me è molto importante, che si chiama Nunzio Luciano. È il presidente della Cassa degli avvocati, parliamo della cassa più grande d'Italia, questo signore gestisce, per i prossimi tre anni e mezzo, una cifra prossima ai 12 miliardi di euro! Ed è una persona che da sempre è molto vicina a Forza Italia» spiega che «Nunzio Luciano, come Cassa, potrebbe ricomprarsi questo fondo (il riferimento all'Ecovillage, ndr) e darmi 20-30-40 milioni cassa! Tra due mesi!». A marzo  ne parla direttamente con Luciano. Questi, scrivono gli inquirenti, «sembra accettare la proposta» dell'imprenditore che, «per convincerlo consiglia allo stesso di sfruttare i rimanenti anni nell'incarico di presidente della Cassa, così da salvaguardare i propri interessi anche nel periodo successivo». Tuttavia l'operazione "Ecovillage" non passa. Gli uffici della Cassa forense analizzano la proposta ma, come dice Cibati, «è stata ritenuta non in linea con le strategie dell'ente».



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giovedì 28 giugno 2018



L'AVVOCATO PISELLINO VERDE DI PINCOPALLINOLANDIA ALLE PRESE CON I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI


L'AVVOCATO PISELLINO VERDE DI PINCOPALLINOLANDIA ALLE PRESE CON I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI


"Egr Avv Ulxxxe,
come da email riportata in calce, la sua ultima richiesta di maggiori informazioni è stata inoltrata da questo URP al Dipartimento delle Finanze dopo alcune ore dal suo arrivo (24 ore e 41 minuti).
In allegato alla presente il suo ultimo messaggio
cordiali saluti
URP MEF
Tel. URP +39 06 47613722
Fax +39 06 47614247
E-mail URP: urp@mef.gov.it
E-mail PEC DCI: dci.dag@pec.mef.gov.it
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi
Direzione della Comunicazione Istituzionale
Ufficio II - URP
Via XX Settembre, 97 - 00187 Roma
www.dag.mef.gov.it
Rispetta l'ambiente. Non stampare questa mail se non è necessario
-----Messaggio originale-----
Da: URP
Inviato: giovedì 11 gennaio 2018 17:43
A: DF DIRETTORE GENERALE DOCUMENTALE (DF)
Oggetto: I: I: Richiesta info
Buon pomeriggio
Vi invio una richiesta di maggiori informazioni
Cordiali saluti
Maria Luisa Di Nitto
3f4 Coordinatore URP MEF
Tel. URP +39 06 47613722
Fax +39 06 47614247
E-mail URP: urp@mef.gov.it
E-mail PEC DCI: dci.dag@pec.mef.gov.it
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi
Direzione della Comunicazione Istituzionale
Ufficio II - URP
Via XX Settembre, 97 - 00187 Roma
www.dag.mef.gov.it



* * *
U.R.P. MEF
urp@mef.gov.it
dcst.dag@pec.mef.gov.it
Ministero dell’Economia e delle Finanze
df.udg@pce.finanze.it
df.dirgen.segreteria@mef.gov.it
mef@pec.mef.gov.it
contabilita.economica@mef.gov.it
rgs.igb.ufficio2@pec.mef.gov.it
igics.ufficio3.rgs@mef.gov.it
e, p.c.
Direttore Generale Politiche Previdenziali e Assicurative
C/O Ministero del Lavoro
Dott.ssa Concetta Ferrari 

Via Flavia 6
00187, Roma
DGPrevidenza@pec.lavoro.gov.it
DGPrevidenzaDiv4@lavoro.gov.it
DGPrevidenza.Div1@pec.lavoro.gov.it
Ministero della Giustizia
Dipartimento della Giustizia Civile
Direzione Generale degli Affari Civili e
Libere Professioni

Via Arenula 70
00186, Roma
prot.dag@giustiziacert.it
centrocifra.gabinetto@giustiziacert.it
Consiglio Nazionale Forense
Via del Governo Vecchio 3
00186, Roma
amministrazione@pec.cnf.it
affarigenerali@pec.cnf.it
Cassa Nazionale Forense
Via Ennio Quirino Visconti 8
00193, Roma
cnpaf@cert.cassaforense.it
presidenza@cassaforense.it
istituzionale@cert.cassaforense.it
Consigliere C.N.F. Distretto di Pallinoandia
Avv. XXXXXX XXXXX
C/O Consiglio Nazionale Forense
Via del Governo Vecchio 3
00186, Roma
XXXXXX@icloud.com
Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di Pallinolandia
C/O Palazzo di Giustizia
Piazzale
00900, Pallinolandia
segreteria@pec.ordineavvocatidipallinolandia.it

OGGETTO: IN ATTESA DI RISPOSTA DA 124 GIORNI


* * *
Spett.le MEF,

Riporto integralmente, come da allegato in calce:

“Riscontro la sua e la ringrazio per le informazioni rese, tuttavia ora mi sorge una questione importante, ovvero; se i contributi previdenziali sono tributi, così come pacificamente riconosciuto da autorevolissima dottrina, dal Consiglio di Stato e dalla Cassazione penale, non si comprende perché nella definizione di “pressione tributaria” – che per definizione deve ricomprendere tutto dal momento che imposta, tassa o contributo sono tutte specificazioni del tributo – dell’interpretazione data dal Mef proprio i contributi sociali sono esclusi. Considerato, oltretutto, che proprio il Mef ritiene corretta la definizione dell’Istat da me proposta, ovverosia che nella definizione di “pressione fiscale” si devono intendere ricompresi anche i contributi sociali e così riconoscendo che i contributi sociali medesimi sono “imposte”.

Sono dunque di nuovo a chiederle di intercedere cortesemente presso il Mef per conto del sottoscritto al fine di chiarire tale specifica incongruenza.

Certo di una sua gentilissima collaborazione cordialmente saluto.”.
Pallinolandia, addì 14 maggio 2018.
Avv. Pisellino Verde
“La firma è apposta digitalmente.”

* * *


POSCRITTO: Anche la Terza Sezione Penale della Suprema Corte di cassazione, con la Sent. 20725 del 10 maggio 2018, sempre in riferimento all’obbligazione contributiva previdenziale, non lascia adito a dubbi parlando di “adempimento di obbligazioni tributarie”, di “debito di imposta”, di accantonamento di “somme dovute all’erario” e quant’altro.
Se non altro è davvero curioso che si redigano atti sulla base della letteratura economica e non delle norme giuridiche e, semmai, alla luce della copiosa giurisprudenza sul tema.


Palinolandia, addì 14 maggio 2018.
Avv. Pisellino Verde
“La firma è apposta digitalmente."



Fonte: Ulisse Io | via Facebook










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"Inside you The time moves And she don't fade
The ghost in you She don't fade"

 

A man in my shoes runs a life and Un uomo nelle mie scarpe scorre una vita eAll the papers lie tonight Tutti i giornali mentono staseraBut falling over you Ma che cade su di voiIs the news of the day È la notizia del giorno
Angels fall like rain Gli angeli cadono come pioggiaAnd love, is all of heaven away E l'amore, è tutto il cielo lontanoInside you the time moves and she don't fade Dentro di te il tempo passa e lei non sbiadisconoThe ghost in you she don't fade oh Il fantasma di voi che non sbiadiscono oh
The race is on, I'm on your side La gara è, io sono dalla tua parteBut hearing you my engines die Ma voi sentendo i miei motori di morireI'm in the mood for you Sono in vena di voiFor running away Per scappare
Stars come down in you Stelle scendono in voiAnd love, you can't give it away E l'amore, non si può dare viaInside you the time moves and she don't fade Dentro di te il tempo passa e lei non sbiadiscono
The ghost in you she don't fade Il fantasma di voi che non sbiadisconoInside you the time moves and she don't fade Dentro di te il tempo passa e lei non sbiadisconoThe ghost in you she don't fade Il fantasma di voi che non sbiadiscono
Don't you go it makes no sense Non si va non ha sensoWhen all your talking supermen Quando tutti i superuomini parlantiJust take away the time and get it away Basta togliere il tempo e ottenere viaAin't it just like rain Non è proprio come pioggiaAnd love, is only heaven away E l'amore, è solo il cielo lontanoInside you the time moves and she don't fade Dentro di te il tempo passa e lei non sbiadisconoThe ghost in you she don't fade Il fantasma di voi che non sbiadiscono
Inside you the time moves and she don't fade Dentro di te il tempo passa e lei non sbiadisconoThe ghost in you she don't fade Il fantasma di voi che non sbiadiscono

Tradotto da Anonimo











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sabato 7 luglio 2018



Alfonso Bonafede Ministro della Giustizia: ilministroascolta@giustizia.it



Luglio 2018 | Avvocato Gabriella Filippone |
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Alfonso Bonafede Ministro della Giustizia:
"Vi apro le porte di questo ministero affinché le associazioni su base nazionale, che affrontano i temi della giustizia e che hanno interesse a parlare e confrontarsi con me, potranno scrivere all’indirizzo ilministroascolta@giustizia.it indicando nell’oggetto la dicitura “Il Ministro ascolta”, seguita dall’indicazione del settore specifico in cui l’associazione opera." 

Fonte://www.facebook.com/Alfonso.Bonafede.M5S/videos/2025741604103302/?t=204











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perché di maio, sentito bonafede, non ha curato di inserire nel decreto dignità gli avvocati disastrati da cassa forense?



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