GIORGIA MELONI - LA PARODIA: 5 minuti con Giorgia & Giorgio
Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia spiega come votare parodia con Olimpia Madonia di Avanti un altro (vedi video su You Tube))
Immigrazione, Giorgia Meloni alle prese coi richiedenti asilo - TG PORCO (video parodia)
Fonte: You Tube
Giorgia Meloni
Presidente di Fratelli d'Italia
da marzo 2014
In precedenza:
Movimento Sociale Italiano (1992-1995)
Alleanza Nazionale(1995-2009)
Tendenza politica
Titolo di studio
Diploma di Liceo Linguistico
Professione
Giornalista
Giorgia Meloni
Presidente di Fratelli d'Italia
da marzo 2014
In precedenza:
Movimento Sociale Italiano (1992-1995)
Alleanza Nazionale(1995-2009)
Tendenza politica
Titolo di studio
Diploma di Liceo Linguistico
Professione
Giornalista
Georgia MELONI e' la chihuahua della politica Italiana (video pubblicato su You Tube da
.
Giorgia Meloni (Roma, 15 gennaio 1977) è una politica italiana. È stata Ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi, la più giovane della storia repubblicana.
Non condividendo il supporto dato dal Popolo della Libertà al Governo Monti fonda il partito Fratelli d'Italia insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, di cui è presidente dall'8 marzo 2014.
Giorgia Meloni, di origini sarde da parte del padre Francesco (un commercialista che abbandonò la famiglia emigrando nelle Canarie quando la Meloni aveva dodici anni) e siciliane da parte della madre Anna, è nata e cresciuta nel quartiere popolare della Garbatella, a Roma. Ha conseguito il diploma di liceo linguistico. Dal 2006 è giornalista professionista.
Inizia il suo impegno politico nel 1992 a 15 anni aderendo al Fronte della Gioventù. Fonda il coordinamento studentesco Gli Antenati, che partecipava alla contestazione contro il progetto di riforma della pubblica istruzione promossa dal ministro Rosa Russo Iervolino. Nel 1996 diviene responsabile nazionale di Azione Studentesca, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale, rappresentando tale movimento . Contemporaneamente alla militanza politica, Giorgia Meloni, per mantenersi agli studi, lavora come bambinaia, cameriera e barista al Piper.
Giorgia Meloni, di origini sarde da parte del padre Francesco (un commercialista che abbandonò la famiglia emigrando nelle Canarie quando la Meloni aveva dodici anni) e siciliane da parte della madre Anna, è nata e cresciuta nel quartiere popolare della Garbatella, a Roma. Ha conseguito il diploma di liceo linguistico. Dal 2006 è giornalista professionista.
Inizia il suo impegno politico nel 1992 a 15 anni aderendo al Fronte della Gioventù. Fonda il coordinamento studentesco Gli Antenati, che partecipava alla contestazione contro il progetto di riforma della pubblica istruzione promossa dal ministro Rosa Russo Iervolino. Nel 1996 diviene responsabile nazionale di Azione Studentesca, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale, rappresentando tale movimento . Contemporaneamente alla militanza politica, Giorgia Meloni, per mantenersi agli studi, lavora come bambinaia, cameriera e barista al Piper.
Consigliere provinciale e deputata AN
Nel 1998, dopo aver vinto le primarie di Alleanza Nazionale per l'XI Municipio di Roma, viene eletta consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale.
Nel 2000 diviene dirigente nazionale di Azione Giovani. Nel febbraio 2001 Gianfranco Fini, di Alleanza Nazionale, la nomina coordinatrice del comitato di reggenza di Azione Giovani. Nel 2004 viene eletta presidente di Azione Giovani, a capo della lista “Figli d'Italia”, diventando la prima presidente donna di un'organizzazione giovanile di destra.
Nel 2006, a 29 anni, viene eletta alla Camera dei deputati nella lista di Alleanza Nazionale, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. Dal 2006 al 2008 è una dei vicepresidenti della Camera dei deputati.
Nel 2006 ha dichiarato di avere un «rapporto sereno con il fascismo»; ha in seguito sostenuto che Mussolini «è un personaggio complesso, va storicizzato» ; sulle leggi ad personam ha sostenuto che «bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste».
Nel 1998, dopo aver vinto le primarie di Alleanza Nazionale per l'XI Municipio di Roma, viene eletta consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale.
Nel 2000 diviene dirigente nazionale di Azione Giovani. Nel febbraio 2001 Gianfranco Fini, di Alleanza Nazionale, la nomina coordinatrice del comitato di reggenza di Azione Giovani. Nel 2004 viene eletta presidente di Azione Giovani, a capo della lista “Figli d'Italia”, diventando la prima presidente donna di un'organizzazione giovanile di destra.
Nel 2006, a 29 anni, viene eletta alla Camera dei deputati nella lista di Alleanza Nazionale, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. Dal 2006 al 2008 è una dei vicepresidenti della Camera dei deputati.
Nel 2006 ha dichiarato di avere un «rapporto sereno con il fascismo»; ha in seguito sostenuto che Mussolini «è un personaggio complesso, va storicizzato» ; sulle leggi ad personam ha sostenuto che «bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste».
Nel 2008, poco dopo l'insediamento della XVI Legislatura, diventa, a soli 31 anni, Ministro per la gioventù del Governo Berlusconi IV, mantenendo la presidenza di Azione Giovani.
Nell'agosto 2008 il ministro Meloni ha invitato gli atleti italiani a boicottare la cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici di Pechino in dissenso verso la politica cinese attuata nei confronti del Tibet. L'invito non è stato condiviso dal premier Silvio Berlusconi né dal ministro degli esteri, designato a rappresentare l'Italia a Pechino. Meloni ha quindi affermato di non aver mai chiesto di non gareggiare, ma solo un gesto di solidarietà.
Immagine: via facebook
Nello stesso anno, circa una polemica sull'antifascismo all'interno di Alleanza Nazionale, dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protesi nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo».
Il Popolo della Libertà con Berlusconi
Nel 2008, poco dopo l'insediamento della XVI Legislatura, diventa, a soli 31 anni, Ministro per la gioventù del Governo Berlusconi IV, mantenendo la presidenza di Azione Giovani.
Nell'agosto 2008 il ministro Meloni ha invitato gli atleti italiani a boicottare la cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici di Pechino in dissenso verso la politica cinese attuata nei confronti del Tibet. L'invito non è stato condiviso dal premier Silvio Berlusconi né dal ministro degli esteri, designato a rappresentare l'Italia a Pechino. Meloni ha quindi affermato di non aver mai chiesto di non gareggiare, ma solo un gesto di solidarietà.
Immagine: via facebook |
Nello stesso anno, circa una polemica sull'antifascismo all'interno di Alleanza Nazionale, dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protesi nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo».
Nell'agosto 2009 Meloni diviene presidente del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, denominato Giovane Italia.[16]
Nel novembre 2010 presenta, per conto del ministero, un pacchetto da 300 milioni di euro chiamato Diritto al Futuro, mirante a investire sui giovani e contenente nel complesso cinque iniziative, tra cui agevolazioni per i neo-imprenditori, bonus a favore dei precari, prestiti per gli studenti meritevoli.
Il 15 giugno 2012 rassegna le dimissioni dalla presidenza del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, Giovane Italia.
Nonostante lei stessa avesse votato a favore di tale riforma come deputata PdL, Giorgia Meloni si è in seguito dichiarata contraria alla riforma pensionistica Fornero.
Nell'agosto 2009 Meloni diviene presidente del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, denominato Giovane Italia.[16]
Nel novembre 2010 presenta, per conto del ministero, un pacchetto da 300 milioni di euro chiamato Diritto al Futuro, mirante a investire sui giovani e contenente nel complesso cinque iniziative, tra cui agevolazioni per i neo-imprenditori, bonus a favore dei precari, prestiti per gli studenti meritevoli.
Il 15 giugno 2012 rassegna le dimissioni dalla presidenza del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, Giovane Italia.
Nonostante lei stessa avesse votato a favore di tale riforma come deputata PdL, Giorgia Meloni si è in seguito dichiarata contraria alla riforma pensionistica Fornero.
Nel novembre 2012 annuncia la propria candidatura alle primarie del Popolo della Libertà.
A seguito della rinuncia di Berlusconi a fare le primarie, il 20 dicembre 2012 lascia il PdL (confermando però l'alleanza di coalizione) e crea assieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa il nuovo movimento politico di centrodestra Fratelli d'Italia. Eletta alla camera dei deputati nel febbraio 2013, diventa capogruppo alla Camera.
Nel 2013, si è schierata contro le adozioni gay. Nel marzo 2014 diviene presidente di Fratelli d'Italia e ad aprile viene candidata alle Elezioni europee del 2014 come capolista di Fratelli d'Italia, il suo partito ottiene solo il 3,7% dei voti non superando la soglia di sbarramento del 4%, quindi, nonostante le preferenze avute, non diventa europarlamentare.
A giugno 2014 lascia l'incarico di capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati.
Da presidente del partito decide l'alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini, e gli stessi iniziano delle campagne politiche contro il governo Renzi, attestando FdI su posizioni euroscettiche.
Nel novembre 2012 annuncia la propria candidatura alle primarie del Popolo della Libertà.
A seguito della rinuncia di Berlusconi a fare le primarie, il 20 dicembre 2012 lascia il PdL (confermando però l'alleanza di coalizione) e crea assieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa il nuovo movimento politico di centrodestra Fratelli d'Italia. Eletta alla camera dei deputati nel febbraio 2013, diventa capogruppo alla Camera.
Nel 2013, si è schierata contro le adozioni gay. Nel marzo 2014 diviene presidente di Fratelli d'Italia e ad aprile viene candidata alle Elezioni europee del 2014 come capolista di Fratelli d'Italia, il suo partito ottiene solo il 3,7% dei voti non superando la soglia di sbarramento del 4%, quindi, nonostante le preferenze avute, non diventa europarlamentare.
A giugno 2014 lascia l'incarico di capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati.
Da presidente del partito decide l'alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini, e gli stessi iniziano delle campagne politiche contro il governo Renzi, attestando FdI su posizioni euroscettiche.
Di Battista e Meloni contro il decreto IMU-Bankitalia | 29 gennaio 2014 (video)
In seguito alle dimissioni di Giorgio Napolitano, sempre insieme alla Lega Nord candida Vittorio Feltri alla carica di presidente della Repubblica Italiana, nell'elezione che sarà poi vinta da Sergio Mattarella.
Nel 2015 fonda il movimento "Terra Nostra - Italiani con Giorgia Meloni", successivamente, insieme al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, partecipa ad una manifestazione a Bologna promossa dall'intera coalizione.
Il 30 gennaio 2016 partecipa al Family Day, dichiarandosi contro il ddl Cirinnà e i diritti delle coppie omosessuali. Allo stesso Family Day la Meloni dichiara di essere incinta del compagno Andrea Giambruno.
Nel 2016 si candida a sindaco di Roma, sostenuta da una coalizione composta da Fratelli d'Italia, Noi con Salvini (emanazione leghista nel centro e sud Italia), Partito Liberale Italiano e due liste civiche: Con Giorgia Meloni Sindaco e Federazione Popolare per la Libertà. Ottiene il 20,7% dei consensi, piazzandosi terza dietro a Virginia Raggi e Roberto Giachetti, non riuscendo ad accedere al ballottaggio, la Meloni accede comunque al consiglio comunale dove si iscrive al gruppo consiliare "Con Giorgia".
In occasione del Referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, Meloni ha fondato i comitati NO, GRAZIE, partecipando anche a numerosi dibattiti televisivi tra cui uno contro lo stesso Matteo Renzi. Alla vittoria del no (con il 60% dei voti), Meloni ha chiesto le elezioni anticipate e ha negato la fiducia al governo Gentiloni.
Il 2 e il 3 dicembre 2017 a Trieste, si tiene il congresso di Fratelli d'Italia, che vede la riconferma della Meloni a Presidente del partito, un rinnovo del logo del partito stesso, e l'adesione a FdI da parte di Daniela Santanchè.
In seguito alle dimissioni di Giorgio Napolitano, sempre insieme alla Lega Nord candida Vittorio Feltri alla carica di presidente della Repubblica Italiana, nell'elezione che sarà poi vinta da Sergio Mattarella.
Nel 2015 fonda il movimento "Terra Nostra - Italiani con Giorgia Meloni", successivamente, insieme al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, partecipa ad una manifestazione a Bologna promossa dall'intera coalizione.
Il 30 gennaio 2016 partecipa al Family Day, dichiarandosi contro il ddl Cirinnà e i diritti delle coppie omosessuali. Allo stesso Family Day la Meloni dichiara di essere incinta del compagno Andrea Giambruno.
Nel 2016 si candida a sindaco di Roma, sostenuta da una coalizione composta da Fratelli d'Italia, Noi con Salvini (emanazione leghista nel centro e sud Italia), Partito Liberale Italiano e due liste civiche: Con Giorgia Meloni Sindaco e Federazione Popolare per la Libertà. Ottiene il 20,7% dei consensi, piazzandosi terza dietro a Virginia Raggi e Roberto Giachetti, non riuscendo ad accedere al ballottaggio, la Meloni accede comunque al consiglio comunale dove si iscrive al gruppo consiliare "Con Giorgia".
In occasione del Referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, Meloni ha fondato i comitati NO, GRAZIE, partecipando anche a numerosi dibattiti televisivi tra cui uno contro lo stesso Matteo Renzi. Alla vittoria del no (con il 60% dei voti), Meloni ha chiesto le elezioni anticipate e ha negato la fiducia al governo Gentiloni.
Il 2 e il 3 dicembre 2017 a Trieste, si tiene il congresso di Fratelli d'Italia, che vede la riconferma della Meloni a Presidente del partito, un rinnovo del logo del partito stesso, e l'adesione a FdI da parte di Daniela Santanchè.
In occasione delle elezioni politiche del 2018, è stata candidata premier per Fratelli d'Italia, nella coalizione di centro-destra, portando il partito a triplicare i propri voti rispetto alle precedenti elezioni politiche, passando così dal 1,9% ad un complessivo 4,3%; divenendo così terzo partito della coalizione di centro destra, e quinto dal punto di vista nazionale. Alle consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella, ha chiesto che l'incarico di formare un nuovo governo sia conferito a Matteo Salvini che in quanto leader del partito che all'interno del centro destra (in quanto prima forza politica del paese) ha ottenuto più voti, ha diritto a divenire il nuovo primo ministro, sebbene la coalizione non abbia la maggioranza assoluta all'interno del Parlamento.
Controversie
Giorgia Meloni sostiene che esista un piano per diffondere la teoria del gender, e attacca le politiche di sensibilizzazione scolastica sulle discriminazioni verso gay e lesbiche che diffonderebbero tale ideologia e darebbe ai più giovani "un'interpretazione fuorviante della propria identità sessuale".
Posizioni politiche
Si dichiara favorevole alla rimozione del Patto di bilancio europeo (Fiscal Compact) dalla costituzione. È favorevole alla modifica della Legge Fornero per cancellarne gli "effetti degenerativi" (sebbene abbia votato favorevolmente all'approvazione della legge).
Tra le sue proposte di legge: l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, norme per limitare la diffusione del gioco d'azzardo, l'impignorabilità della prima casa e la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadini italiani.
In occasione delle elezioni politiche del 2018, è stata candidata premier per Fratelli d'Italia, nella coalizione di centro-destra, portando il partito a triplicare i propri voti rispetto alle precedenti elezioni politiche, passando così dal 1,9% ad un complessivo 4,3%; divenendo così terzo partito della coalizione di centro destra, e quinto dal punto di vista nazionale. Alle consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella, ha chiesto che l'incarico di formare un nuovo governo sia conferito a Matteo Salvini che in quanto leader del partito che all'interno del centro destra (in quanto prima forza politica del paese) ha ottenuto più voti, ha diritto a divenire il nuovo primo ministro, sebbene la coalizione non abbia la maggioranza assoluta all'interno del Parlamento.
Controversie
Giorgia Meloni sostiene che esista un piano per diffondere la teoria del gender, e attacca le politiche di sensibilizzazione scolastica sulle discriminazioni verso gay e lesbiche che diffonderebbero tale ideologia e darebbe ai più giovani "un'interpretazione fuorviante della propria identità sessuale".
Posizioni politiche
Si dichiara favorevole alla rimozione del Patto di bilancio europeo (Fiscal Compact) dalla costituzione. È favorevole alla modifica della Legge Fornero per cancellarne gli "effetti degenerativi" (sebbene abbia votato favorevolmente all'approvazione della legge).
Tra le sue proposte di legge: l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, norme per limitare la diffusione del gioco d'azzardo, l'impignorabilità della prima casa e la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadini italiani.
Fonte: Wikipedia
Sabina Guzzanti imita Giorgia Meloni: "Dovete votà me"
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«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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