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IL SISTEMA DI FARMACO VIGILANZA NON FUNZIONA BENE | AIFA Agenzia Italiana del Farmaco


CECCONE:  "Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene"                                           #AIFA



Giugno 2017 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna stampa notizie on line |





Vediamo nello specifico cos'è l'AIFA e quali funzioni svolge o dovrebbe svolgere.



L'Agenzia Italiana del Farmaco



L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia.
E’ un Ente pubblico,  opera sotto la direzione del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia. Collabora con le Regioni.
Nello specifico:
  • garantisce l'accesso al farmaco e il suo impiego come strumento di difesa della salute
  • provvede al governo della spesa farmaceutica in un contesto di compatibilità economico-finanziaria e competitività dell'industria farmaceutica
  • rafforza i rapporti con le Agenzie degli altri Paesi, con l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e  gli altri organismi internazionali
  • favorisce gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) in Italia, promuovendo e premiando la innovatività
  • dialoga ed interagisce con la comunità delle associazioni dei malati e con il mondo medico-scientifico e delle imprese produttive e distributive
  • promuove la conoscenza e la cultura sul farmaco 
Vediamo ora l'intervento del deputato in Parlamento Onorevole Andrea Ciccone e chi è, che lavoro svolge abitualmente, fuori dal Parlamento.


L'ONOREVOLE CECCONI E'  LAUREATO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE 



VACCINI: BUIO PESTO SUI DECESSI DI NEONATI E ANZIANI






Ho estrapolato un parte del discorso di Andrea Cecconi, riprodotto per intero nel video proposto. 



ON. CECCONI: "E' necessario dare una spiegazione ai cittadini.
Lo stato di allarme e di perplessità è salito a livelli allarmanti perché il governo, perché  le ASL, non stanno affrontando il problema dei vaccini con la dovuta attenzione.
Sulla questione dei vaccini c'è un'aurea di mistero. Non c'è una spiegazione certa di quelli che sono gli effetti e i beneficiInformazioni piuttosto sommarie. 
Sono padre, ho affrontato la questione delle vaccinazioni recentemente e posso dirlo francamente che le informazioni che arrivano dalle ASL, o dal pediatra di libera scelta, sono informazioni che sono francamente molto sommarie, unilaterali. Si dice... si racconta quanto è bello vaccinare, quanto sia importante vaccinare, quanto sia utile vaccinare. non si dà mai spiegazioni a quelle che sono tutte le reazioni avverse
I problemi anche della magistratura che, nonostante si dice non ci sia un nesso di casualità, la magistratura dice che il nesso di casualità c'è.

Poi i cartelloni sugli autobus che cercano di incentivare la vaccinazione ma non è una spiegazione sufficiente che si può dare a una madre di 20/30 anni che ha una capacità di in informarsi molto superiore rispetto a un cartellone che c'è in un tram e noi a queste persone non stiamo dicendo assolutamente niente. 


E dire che non c'è un nesso di casualità perché non si è riscontrato, non vuol dire che il nesso di causalità non ci sia, perché tanto è da chiarire sulla questione dei vaccini.

Quali sono gli studi che ci confermano  che la somministrazione delle vaccinazioni anti influenzale, in questo caso, hanno poi un riscontro rispetto ai soggetti ultra sessantenni che fanno questo genere di pratica.

Quanto è efficace a ridurre gli effetti avversi dell'influenza nei soggetti ultra sessantacinquenni?

Perché queste sono informazioni che mancano, completamente o vengono date in maniera molto generica.

E le persone prese dalle notizie di cronaca, prese dalle notizie su internet, prese da esperienze personali... perché le esperienze personali ci sono e molte delle reazioni avverse che vengono attribuite alla somministrazione di vaccini nei bambini o negli anziani, molto spesso non vengono segnalate nel sistema di farmaco vigilanza  e questo è un problema Sottosegretario!  

Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene per i vaccini.

Molte delle segnalazioni, quando il bambino viene portato dal pediatra, o quando l'anziano viene portato dal suo medico curante, gli viene detto che è stato fatto il vaccino qualche giorno prima, una settimana prima,  o qualche ora prima, e non avviene alcuna segnalazione.



[NOTA REDAZIONALE: Ciò significa che dal medico non vengono segnalate all'AIFA, o ad altra 
competente autorità, le gravità delle reazioni al vaccino, e ai farmaci in generale, il tutto in un clima di indifferenza o rassegnazione, certamente insana ed antieconomica nelle sue abnormi conseguenze nazionali. 
Come se agissero sobriamente non segnalando  e su una loro base dell' "id quod plerumque accidit", locuzione in lingua latina che sta per "ciò che accade più spesso, ciò che accade di solito", (base che non è però quella di tanti cittadini non collisi con la ASL per motivi di stipendio ed altri lauti vantaggi o con le industrie farmaceutiche per motivi molto materiali di lucro.
Cessante in alcuni casi, però andrebbe indagato su chi cessante, sui danneggiati dalla ASL a causa di "cure farmacologiche e tecniche" invasive??
Cessante per loro il lucro? Per e su coloro che hanno perso il bene primario della salute, costituzionalmente garantito, e della tranquillità, "grazie" alle "sapienti mani della ASL"?
Dovremmo pure dire grazie a questi?
Sapienti mano manco per niente, direi piuttosto invasive ed intrinsecamente violente.
O grazie alla "preveggenza" della ASL? Non è preveggenza, è persecuzione. Scrivo di cittadini che non si sentono e non si sono mai sentiti numeri, tanto meno statistici, non vocati ad essere numeri e dati ad uso, abuso e consumo altrui, ed in questo caso, "L'ALTRUI" prende il nome di ASL, o qualsivoglia interesse delle cause farmaceutiche e/o interesse governativo. Ancor più specificamente nel caso in cui si siano registrate delle morti, per errore medico o dell'establishment.]








"Perché non è soltanto un problema di arrossamento della cute o qualche linea di febbre, spesso le reazioni sono superiori.

Io facevo l'infermiere. Sono un infermiere

Mi è capitato di lavorare in delle strutture per anziani dove ovviamente tutti erano sopra 65 anni e tutti venivano vaccinati per l'influenza, e problemi di reazione successive si sono verificati,  e non sono stati segnalati dal medico competente, perché il sistema non funziona.

E perché l'AIFA ha tardato tanto a sospendere e a ritirare i lotti per fare le dovute analisi sui campioni? " 

"Bisogna valutare attentamente se c'è il nesso di casualità. E' quello il determinante
Le sostanze all'interno dei vaccini sono numerose  e una valutazione attenta di quello che succede è importante per questo Paese, anche perché le mamme che portano a vaccinare un bambino di 3 mesi vogliono avere la certezza che quello che stanno facendo sul proprio bambino è una cosa che non gli nuocerà in futuro o nel presente.

Su questa cosa c'è tanto allarme in questo Paese perché ci sono delle carenze informative e delle spiegazioni poco chiare sia dalle CASE FARMACEUTICHE sia dall'AIFA, sia dal governo, sia dalle ASL.  

Tutti i farmaci possono causare delle reazioni avverse e se ci sono dei dubbi su alcuni tipi di vaccini, per esempio l'esavalente, che è stato ritirato più volte, e anche in numerosi Paesi europei,  se non mondiali, piuttosto che mettere a repentaglio la salute dei nostri cittadini si fa una riflessione più attenta... quindi non è solo una questione commerciale o farmaceutica." (Cecconi)











GIULIETTO CHIESA | Giornalista e politico


"Di fronte Ddl Lorenzin sui vaccini è naturale chiedersi “a chi giova?”. In Italia non abbiamo un’emergenza che giustifichi l’imposizione di dodici vaccini, in più in diversi paesi europei le vaccinazioni, pur essendo fortemente raccomandate, non vengono imposte per legge. Se invece si volge lo sguardo verso uno gigante dell’industria farmaceutica, la Glaxo, ci si accorge di diversi, clamorosi tentativi di condizionare illegalmente le politiche sanitarie di diversi stati."














II parere di Eleonora Brigliadori: "Metto l'attenzione sul termine monolaterale e sull'insufficienza dell'indagine causale riguardo ai fenomeni degenerativi per arrivare alla risposta ci vuole l'antroposofia e Rudolf Steiner lo dice da 100 anni attraverso le sue testimonianze e le sue ricerche che possono dare risposta."

The Challenge of Rudolf Steiner

Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Murakirály25/27 febbraio 1861 – Dornach30 marzo 1925) è stato un teosofo ed esoterista austriaco
È noto per essere il fondatore dell'antroposofia. Con approccio teosofico/antroposofico, si è occupato di vari campi del sapere quali filosofiasociologiaantropologiaeconomia e musicologia. E' noto per l'antroposofia e per avere fondato una corrente pedagogica (la pedagogia Waldorf), un tipo di medicina (la medicina antroposofica o steineriana), e per aver ispirato l'agricoltura biodinamica, uno stile architettonico e uno pittorico. Ha posto anche le basi dell'euritmia, del Massaggio Ritmico Antroposofico e dell'arte della parola. Tutte le teorie di Steiner, nei diversi campi di cui si è occupato, sono state scritte  considerando la scienza e le religioni come un sapere unitario. Le teorie steineriane hanno forti connotati esoterici.
Rudolf Steiner morì nel 1925 di malattia, secondo alcuni avvelenato. Negli ultimi anni si scontrò con i nazionalisti e i cattolici. Hitler attaccò pesantemente Steiner nel 1921, definendolo "agente dell'ebraismo". Prima di morire Steiner avrebbe profetizzato che nel 1933 (sarà l'anno dell'ascesa di Hitler) si sarebbe manifestata la Bestia dell'Apocalisse, che molti steineriani identificarono appunto con il führer. Nonostante la vicinanza all'esoterismo di molti gerarchi, nel 1935 Reinhard Heydrich chiuse le scuole fondate da Steiner in quanto considerate "incompatibili" con il nazismo.
Steiner fu un instancabile conferenziere, tenendo più di seimila incontri pubblici in svariate città europee. I suoi libri fondamentali sono: Filosofia della libertàTeosofiaL'IniziazioneLa scienza occulta nelle sue linee generaliLa mia vitaCalendario dell'Anima.

Frontespizio del testo Initiation and its results

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A cento cinquant'anni dalla nascita di Rudolf Steiner, nel 2011, venne girato questo film-documentario che ripercorre la biografia, le tappe del suo cammino spirituale. Il video testimonia la vitalità degli impulsi dati ad ambiti primari nella vita dell'uomo: l'educazione, la medicina, l'agricoltura, l'arte, la socialità














"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."

"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia. 
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato

Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimi
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso. Sai perché non vanno in galera?Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"


"Non viene il dubbio che dietro questa balla della prevenzione  ci sia l'ennesimo affare delle case farmaceutiche?  
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."
Fonte:Lezione sull'Alimentazione: Vaccaro, Ehret, Campbell - Igienismo, Dieta Vegan, Crudista, NUOVO NY (video)





"La ricerca medica ha fatto tali e tanti passi avanti che quasi quasi non ci sono più persone sane
(Aldous Huxley).





"Purtroppo NON esistono in commercio farmaci privi di effetti collaterali anche seri e le statistiche sulla mortalità parlano chiaro: le cause iatrogene (dovute a errori medici) sono una delle prime tre cause di morte nel mondo, assieme al cancro e alle malattie cardiovascolari!  
 
La ricerca statistica (basata su lavori scientifici) pubblicata nel 2003, dal titolo inequivocabile: "Death Medicine", denuncia negli Stati Uniti le seguenti cifre:

"Reazioni avverse da farmaci in ospedale" provocano ogni anno 106.000 morti;
- "Reazioni da farmaci non in ospedale" --> 199.000 morti;
- "Gli errori medici" --> 98.000 morti.

Le reazioni avverse di farmaci prescritti da dottori, provocano (negli Stati Uniti) oltre 300.000 morti ogni anno!
 
Quando andiamo a “farci guarire” dal dottore, invece di ringraziarlo con reverenza per il tempo dedicatoci, uscendo soddisfatti dallo studio stringendo nelle mani ricette miracolose, impariamo a fare domande e a pretendere delle risposteperché questo ci potrebbe salvare la vita."

Fonte:
I gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comune | http://compressamente.blogspot.it/





ASSOCIAZIONE SALUTE ATTIVA Onlus: "Purtroppo si tratta di uno dei tanti casi di sottovalutazione degli effetti collaterali dei farmaci. Il problema cronico della mancanza di trasparenza della sperimentazione sui farmaci ha comportato una sovrastima dell'efficacia e una sottovalutazione delle reazioni avverse. Segnalo una campagna internazionale per la trasparenza della sperimentazione clinica, Alltrials:  

Il problema della mancanza di trasparenza dei trial farmaceutici e quanto ciò possa causare gravi rischi alla salute e spreco di risorse pubbliche.

Si pretende che tutti i dati della sperimentazione clinica sui farmaci in uso siano accessibili. E’ il momento di registrare tutti i trial clinici* e riportarne tutti i risultati, la loro pubblicazione produce indubbi benefici per i pazienti, i ricercatori, i professionisti sanitari e le agenzie di tutto il mondo.



I risultati di migliaia di trial non sono mai stati pubblicati e numerosi trial mai stati registrati: le evidenze scientifiche emerse da questi studi non raggiungeranno mai professionisti sanitari e ricercatori, determinando errate decisioni cliniche, mancate opportunità per migliorare la pratica professionale e inutili ripetizioni di sperimentazioni su persone e animali. Vi invitiamo a firmare la petizione perché tutti i trial pregressi e attuali vengano registrati, riportando metodi e risultati.

Meno della metà delle sperimentazioni cliniche falliti vengono pubblicate



Ai primi di ottobre 2016, JAMA Internal Medicine ha pubblicato un documento che indica che meno della metà dei falliti studi clinici di fase III sono successivamente pubblicati in riviste peer-reviewed. Gli autori hanno avvertito che la mancanza diffusa di pubblicare tali prove fallite ostacola il progresso della medicina, spreco di risorse, e pone i pazienti in pericolo.


Sul sito www.alltrials.net è possibile firmare la petizione ALLTRIALS

AllTrials è una iniziativa di Bad ScienceSense About ScienceBritish Medical JournalJames Lind AllianceCentre for Evidence-based Medicine, supportata da numerose organizzazioni internazionali e centinaia di associazione di medici, pazienti, ricercatori e cittadini.


La  petizione alltrials  è stata firmata da  89777 persone  e  713 organizzazioni .



L’Associazione Salute Attiva Onlus sostiene la campagna ALLTRIALS.

*Trial clinico: sperimentazione in cui si testano o si mettono alla prova dei prodotti o dei procedimenti in ambito sanitario (ad esempio, dei farmaci o dei materiali biomedicali oppure delle procedure sanitarie).

Questa richiesta va dritta al cuore del problema che ha minato la base della credibilità della medicina ufficiale.

Qualsiasi intervento in ambito medico ufficiale (che sia un farmaco, un esame diagnostico, una campagna di vaccinazione, ecc.) deve essere sostenuto, per essere approvato dagli enti regolatori pubblici, da concrete evidenze scientifiche che ne attestino, con ragionevole certezza, l’efficacia e la sicurezza di utilizzo.

Il principio è condivisibile e potremmo auspicare che sia applicato correttamente. Purtroppo l’applicazione di questo principio è influenzata da grosse distorsioni generate da pesanti conflitti di interesse che entrano in gioco in questo processo.

Siamo tutti portati a pensare alla aziende farmaceutiche che giocano sicuramente il ruolo principale (gran parte degli studi clinici sono finanziati e gestiti da loro) ma non si tratta solamente dell’interesse economico dell’industria farmaceutica.

Spesso intervengono ragioni di prestigio e di difesa delle posizioni conquistate in ambito accademico o nei centri di ricerca biomedica.

Tutti questi soggetti sono portati a non pubblicare gli studi clinici (i trials) in cui emergono la scarsa efficacia dei farmaci sperimentati e i gravi effetti collaterali provocati, soprattutto se hanno un esito mortale.


Si stima che la metà degli studi clinici condotti nell’ambito della ricerca biomedica non venga pubblicata

E’ un problema di una gravità inaudita sia in termini di minaccia alla salute dei cittadini che di sprechi della spesa sanitaria pubblica.

In un contesto del genere possono essere approvati farmaci con gravi effetti collaterali di cui non si tiene conto in sede di approvazione perché le aziende farmaceutiche non pubblicano gli studi con esito negativo e presentano solo quei pochi opportunamente calibrati per evidenziare dati positivi. Purtroppo le conseguenze di queste omissioni si scoprono solo in seguito, quando si riscontrano i gravi effetti collaterali o addirittura la morte delle persone che hanno utilizzato quel farmaco.

Capita che vengano approvati tanti farmaci che non sono più efficaci di un placebo o di un altro trattamento più economico già utilizzato da tempo. E se questi farmaci sono a carico del sistema sanitario nazionale, vuol dire che stiamo sprecando soldi pubblici a vantaggio delle aziende farmaceutiche.

Una possibile soluzione che propone l’iniziativa ALLTRIALS: chiunque voglia intraprendere uno studio clinico deve registrarlo presso un’autorità indipendente pubblica e poi deve essere obbligato a pubblicare i risultati (devono essere resi pubblici non solo i risultati e gli effetti collaterali ma anche il metodo utilizzato per fare lo studio).

Se una cosa simile accadesse, ne beneficeremmo tutti, cittadini, medici, ricercatori onesti, enti regolatori pubblici e anche quelle aziende farmaceutiche animate da etica."


Per firmare la petizione andare su www.alltrials.net 












TECNICA, SCIENZA E VIOLENZA SULL'UOMO: IL TENTATIVO DI ROBOTIZZARCI


DIEGO FUSARO: "Tecnica, scienza e violenza sull'uomo"






E' IN ATTO UN TENTATIVO LEGALIZZATO (o ULTRA LEGEM ) DI ROBOTIZZARCI?

Una domanda e un argomento molto inquietanti e che preferisco non commentare
vedete voi per voi come state messi al riguardo  sull'argomento



DIEGO FUSARO: Tecnica, scienza e violenza sull'uomo



Diego Fusaro: "Mi occupo di filosofia e la filosofia si occupa anche dei limiti della ragione umana. Quando sento parlare dei tribunali che devono decidere in nome della scienza, quando sento parlare della scientificità assoluta, rabbrividisco, perché  abbiamo sostituito la vecchia teologia con la nuova teologia della scienza, a cui tutto deve piegarsi.
Gli scienziati diventano i nuovi taumaturghi, al cospetto dei quali non è possibile mettere in discussione ciò che dicono. Ecco, ridimensioniamo questo sapere che non è assolutistico, è un sapere perfettibile sicuramente, che può essere criticato.


Una nuova bio politica di vaccinazione obbligatoria che presto diventerà obbligatoria per tutti i componenti d'Europa.

Occorre ripartire da una pedagogia educativa che formi gli individui.
Quando entrano in vigore queste forme coercitive, coattive, siamo al cospetto di una violenza organizzata ai danni dei cittadini e lasciatemi far sorgere il sospetto, degno di discussione quantomeno, il dubbio cartesiano, che gli interessi materialissimi, materiali delle multinazionali siano sempre in agguato.

E' quantomeno lecito procedere con più circoscrizione e cautela non procedere con una sorta di integralismo scientifico, di tipi fanatico, semi ideologico.

Stiamo entrando, è bene averne coscienza, in una società di controllo. Sta finendo l'era della società disciplinare e stiamo entrando in una fase di società di controllo.


Siamo noi a controllare la tecnica o è la tecnica che dispone di noi? Siamo giocattoli in mano della tecnica? A me pare evidente che sia sempre più lampante la seconda considerazione, cioè che siamo giocattoli nelle mani della tecnica.

Quello che sta avvenendo molto evidentemente è il fatto che si sta sta abbandonando il modello dell'uomo  come animale politico, socievole, razionale.






Si sta imponendo, in coerenza con le logiche della tecnicizzazione capitalistica, il paradigma dell'uomo come animale tecnicizzato che sempre più diventa un mero supporto della tecnica, un mero giocattolo nelle mani della tecnica, un mero apparato, una mera protesi di questo sistema che ha come unico fine non certo quello di valorizzare la vita umana rendendola migliore, ma semplicemente  l'unico valore è la nichilistica crescita autoreferenziale della tecnica stessa."

Non è che qualcuno ci guadagna nella confusione della gente?

"Certamente, c'è questo aspetto.

Il nuovo totalitarismo  liberal libertario della tecnica"







Video correlato:





























In tema di etica professionale dei medici voglio solo ricordare di quali massacri e di quali crimini si sono storicamente resi responsabili  medici tedeschi nei lager, campi di concentramento nazisti, durante la seconda guerra mondiale. Tanto per ricordare.



ESPERIMENTI NAZISTI SU ESSERI UMANI
Nei campi di concentramento nazisti, venne effettuata sperimentazione umana usando come cavie i deportati. Tali esperimenti furono ritenuti crudeli e per questo medici e amministratori coinvolti furono condannati per crimini contro l'umanità in alcuni Processi secondari di Norimberga. I fini dichiarati erano in molti casi quello di verificare la resistenza umana in condizioni estreme o di sperimentare dei vaccini, ma in alcuni casi i fini non sono riconducibili ad altro che alla perversione del personale medico. Di seguito alcuni tra gli esperimenti condotti con maggiore frequenza.







Correva l'anno - La Seconda Guerra Mondiale - I medici del Reich 1


1 settembre 1939, 70 anni fa, è il giorno dell'invasione tedesca della Polonia. In quelle stesse ore Hitler formula il cosiddetto "decreto per morte pietosa" delle persone malate. L'inizio della Seconda Guerra Mondiale e l'avvio dl progetto nazista di eliminazione di coloro che non rispecchiano l'ideale della pura razza ariana, drammaticamente, coincidono.
Non si parla ancora di eliminazione degli ebrei, ma l'antisemitismo in Germania è legge fin dal 1935: fra l'uccisione delle vite considerate "senza valore" e quella degli individui di religione ebraica il passo sarà purtroppo molto breve. La stessa sorte anche a zingari e omosessuali.
E molti medici, proprio coloro che con il giuramento di Ippocrate si erano impegnati a salvare vite umane, diventano in pratica degli assassini. Il cosiddetto "progetto eutanasia" viene interrotto nel 1941 dopo le infuocate proteste di molti cittadini e della chiesa Cattolica, ma l'eccidio di massa è appena cominciato. Nei capi di concentramento nelle zone occupate i medici nazisti avranno un ruolo centrale nelle operazioni di sterminio. I medici del Reich: gli atroci esperimenti su cavie umane, fra i quali quelli di Joseph Menghele sui gemelli, ed il raffinarsi delle tecniche di sterminio di massa, dalle fucilazioni alle camere a gas.
L'orrore di Auschwitz in un inedito repertorio fotografico, le testimonianze dei sopravvissuti dall'archivio della Shoah Foundation di Steven Spielberg, le immagini dei processi ai medici in questa puntata di Correva L'Anno.




Esperimenti di decompressione per il salvataggio da grande altezza

L'obiettivo dichiarato era quello di studiare le possibilità di salvare un soggetto in caduta da grande altezza. Le domande a cui i medici volevano rispondere erano dunque: può un soggetto lanciatosi con paracadute dall'aereo in fase di volo, o comunque da un'altezza superiore ai 10 km salvarsi? Quanto resiste un soggetto senza la pressione atmosferica cui è naturalmente abituato? Quali sono le reazioni fisiche di un soggetto a cui si è tolta la pressione atmosferica e in definitiva l'ossigeno? Quali sono le conseguenze nel caso in cui si salvi?
Il Dott. Sigmund Rascher, medico maggiore della Luftwaffe, ebbe un ruolo di primo piano in questo progetto di sperimentazione, anche per la qualifica che ricopriva, si trovava ad essere in diretto contatto con Heinrich Himmler, dal quale si fece rilasciare l'autorizzazione a procedere. Tali esperimenti vennero condotti su prigionieri del lager di Dachau. I deportati venivano chiusi dentro una stanza in cui veniva abbassata gradualmente la pressione atmosferica, fino ad arrivare alla completa mancanza di ossigeno. Si ricostruiva in questo modo la caduta di un paracadutista da 12–13 km di altezza. I risultati dovevano verificare o smentire le varie teorie di salvataggio di un soggetto in caduta libera con paracadute (evidentemente l'interesse dell'esperimento era rivolto a quei militari di aviazione che potevano trovarsi in situazioni tali da rendere necessario doversi buttare dall'aereo in fase di volo). Al termine dell'esperimento i corpi dei deportati venivano sezionati. Poteva succedere che, nella fase del sezionamento, la persona fosse ancora viva.

Esperimenti di congelamento/raffreddamento prolungato

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Esperimenti nazisti sul congelamento umano.
L'obiettivo e la condizione da ricostruire era direttamente legato e conseguente all'esperimento precedente: a che condizioni un soggetto gettatosi da un aereo in volo e precipitato in acqua fredda si può salvare? Quanto impiega un soggetto in acqua fredda a morire di congelamento? Ci sono possibilità che un corpo si rianimi dopo l'esposizione prolungata al freddo? Come? Con quali conseguenze?
Si ricostruivano, così, le varie possibili conseguenze e le varie possibilità di salvezza. Il dottor Sigmund Rascher ebbe, anche in questo caso, un ruolo di primaria importanza. I deportati che erano stati sottoposti alla selezione e che erano stati scelti per questo progetto, venivano immersi in vasche di acqua gelata (gli esperimenti prevedevano che l'acqua fosse ad una temperatura iniziale di 5,2° fino a scendere a 4°) per un periodo prolungato (fino ad un massimo di 95 minuti). Quando i deportati non morivano dentro la vasca (evento piuttosto raro), i medici indagavano se la rianimazione di esseri umani assiderati fosse più proficua mediante calore animale o mediante medicinali e/o procedimenti fisici. La temperatura corporea dei deportati al recupero dell'acqua si aggirava fra i 25° ed i 29°, ma alcuni documenti dei medici riportano di deportati che non morivano ancora quando la temperatura scendeva fino a 24°. Le vittime venivano quindi poste in un letto e legate strettamente a una o due donne nomadi completamente nude, che facevano per ore (talvolta per giorni) da stufe umane per fare loro riprendere conoscenza. La percentuale di sopravvivenza era relativamente elevata ma i prigionieri soffrivano poi di disturbi cardiocircolatori ed altre patologie.

Esperimenti di vaccinazione antipetecchiale

Questo tipo di esperimento fu condotto su esseri umani in due località, nel lager di Buchenwald e nel lager di Natzweiler-Struthof. Quello che sappiamo sugli esperimenti di Buchenwald lo si deve al diario di centro-ricerche del dott. Erwin Ding-Schuler, il quale lavorava nel campo, alle deposizioni di vari scienziati europei internati nel lager e costretti a prendere parte a tali esperimenti, alle deposizioni del Dott. Eugen Kogon, che riuscì a salvare il diario e che al processo di Norimberga fu interrogato come testimone. 
Il Dott. Kogon era scrivano del reparto antipetecchiale e virologico nel lager, reparto che era diretto da Ding Schuler e che dipendeva dall'Istituto d'Igiene di Berlino. 
Lo scopo era quello di arrivare alla formulazione ed alla produzione di un vaccino da distribuire alle truppe SS che in Oriente erano minacciate dal tifo petecchiale
La scelta del lager non è stata casuale: all'interno di Buchenwald erano stati internati degli scienziati da cui ci si aspettava la massima collaborazione (alcuni degli internati cui ci si riferisce sono: Ludwig FleckBalachowsky, e van Lingen). Prima di provare una nuova formulazione, i medici delle SS provarono sui deportati i vari vaccini già esistenti per verificarne/falsificarne l'effettiva efficacia. Gli esperimenti furono condotti nel blocco/baracca 46 del lager di Buchenwald.

Ricerche sull'epatite epidemica

L'epatite epidemica stava facendo una strage fra i soldati tedeschi sul fronte russo, quindi i nazisti decisero di studiarne le cause e trovarvi rimedio. Dopo una serie di studi di laboratorio condotti dal dottore militare Dohmen, il Dott. Karl Brandt, uno dei più famigerati medici nazisti, chiese l'autorizzazione a Heinrich Himmler di avviare l'inoculazione ad esseri umani di ceppi di virus coltivati. Gli esperimenti furono condotti a Sachsenhausen.

Esperimenti di sterilizzazione

Esperimenti di sterilizzazione furono eseguiti ad Auschwitz, nel famigerato Blocco 10 e furono diretti principalmente dai Dottori Carl Clauberg e Horst Schumann. Qualche sopravvissuta a tali esperimenti sostiene che venissero effettuati anche esperimenti di inseminazione artificiale e che le donne prigioniere avevano il terrore che venisse impiantato un mostro nel proprio utero. Questo tipo di esperimenti non è stato provato. L'esperimento di sterilizzazione consisteva nell'iniettare una sostanza caustica nella cervice uterina per ostruire le tube di Falloppio. I soggetti scelti per l'esperimento erano donne sposate di età compresa fra i venti ed i quarant'anni, preferibilmente che avessero avuto già dei figli. L'iniezione veniva eseguita in tre fasi nel giro di qualche mese, anche se alcune superstiti ricordano di aver subito anche cinque iniezioni. Clauberg era un grande ricercatore ed un professionista di considerevole reputazione all'epoca; si consideri, ad esempio, che i preparati ormonali Progynon e Proluton da lui elaborati per curare la sterilità, sono usati ancora oggi, come pure è usato il "Test di Clauberg" per misurare l'azione del progesterone.

Raggi X e castrazione chirurgica

Vi furono anche degli esperimenti condotti dal Dott. Schumann, medico e direttore del centro della morte nel programma di eutanasia a Grafeneck. Viktor Brack, un funzionario della Cancelleria molto attivo nel Programma T4 (l'eliminazione dei disabili tedeschi), aveva escogitato un impianto di sterilizzazione sulla falsariga di una catena di montaggio, operante “in modo del tutto impercettibile” da dietro un banco. Alla vittima ignara si doveva far chiedere di riempire dei moduli, operazione destinata a durare per due o tre minuti. Il funzionario seduto dietro il banco metteva in funzione l'apparecchiatura ruotando un interruttore che attivava simultaneamente due valvole termoioniche a raggi X (poiché l'irradiazione doveva operare da entrambi i lati). Con un'installazione a due valvole potevano essere sterilizzate circa 150-200 persone al giorno e quindi, con venti installazioni, sino a 3000-4000 al giorno. Questa era l'idea proposta da Brack, che andava perfettamente d'accordo con l'ideologia nazionalsocialista.
I soggetti sperimentali (maschi giovani abbastanza sani e ragazze di età poco inferiore o poco superiore a vent'anni) venivano allineati in una sala d'attesa e introdotti uno per uno, spesso completamente all'oscuro di ciò che si stava preparando per loro. Nella versione successiva, più complessa, del macchinario, le ragazze venivano poste fra due lastre che comprimevano loro l'addome e il dorso; gli uomini poggiavano il pene e i testicoli su una lastra speciale. Schumann azionava poi la macchina che emetteva un forte ronzio, e la durata del trattamento arrivava fino a otto minuti. Molte donne uscirono dall'applicazione con ustioni notevoli, che potevano infettarsi; molte svilupparono sintomi di peritonite, fra cui febbre, forti dolori e vomito. Dopo l'esposizione ai raggi X, le ovaie delle donne venivano asportate chirurgicamente ed esaminate in laboratorio per accertare se i raggi X fossero stati o no efficaci nella distruzione dei tessuti. Gli uomini non subivano una sorte migliore. Oltre agli eritemi da scottatura attorno allo scroto, i posteriori racconti delle vittime parlano della raccolta del loro sperma, e del brutale massaggio della prostata per mezzo di pezzi di legno introdotti nel retto. Veniva poi effettuato un intervento chirurgico al fine di asportare un testicolo, o entrambi. Gli sviluppi postoperatori erano disastrosi e comprendevano emorragie, setticemie, assenza di tono muscolare conseguente alle ferite, cosicché molti morivano rapidamente, mentre altri venivano mandati a fare un lavoro che li avrebbe fatti morire in poco tempo.

Studio sulle condizioni precancerose della cervice uterina

Questo esperimento rifletté un interesse scientifico del dottor Eduard Wirths, il medico capo delle SS ad Auschwitz e di suo fratello, il ginecologo Helmut Wirths.

Le ricerche sui gemelli monozigotici

Gli esperimenti erano condotti da Josef Mengele, ad Auschwitz e Birkenau. Le ricerche partivano da misurazioni meticolose e assolutamente precise di comparazione fra i gemelli (che erano di ogni nazionalità, ma soprattutto ungheresi, senza distinzione di sesso, età o altro dato genetico se non l'essere gemelli). Dopo aver misurato e indagato ogni singolo centimetro del corpo dei gemelli, appurate le eventuali differenze fra fratelli, i soggetti venivano addormentati con un'iniezione di Evipan sul braccio e poi uccisi con un'iniezione di cloroformio fatta personalmente da Mengele direttamente nel cuore. I corpi venivano a questo punto sezionati e studiati dall'interno. Pare che il 15% dei gemelli esaminati sia stato ucciso in questo modo o durante qualche operazione chirurgica.

Ricerche sulla cura ormonale dell'omosessualità


Gli esperimenti vennero condotti a partire dal luglio 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald dal medico SS danese Carl Peter Vaernet e consistevano nell'impianto di massicce dosi di testosterone su deportati omosessuali alla ricerca di una cura che avrebbe dovuto rendere eterosessuali i soggetti trattati.

Fonte: Wikipedia







































Giuridica News | Avv. Gabriella Filippone





«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

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