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LORENZIN e la "BAMBOLA ASSASSINA" | L 'INVADENZA DELLA ASL


Immagine: "l'immunità di gregge"
LORENZIN "BAMBOLA ASSASSINA" | L'INVADENZA DELLA ASL


"Assurdo: IL SOTTO SEGRETARIO PD DAVIDE FARAONE difende i vaccini obbligatori (vedi video).
Questo sottosegretario si è laureto dopo 12 anni in scienze politiche (e quindi non in medicina)" mentre la Lorenzin,  detta anche da alcuni "bambola assassina",  invece si è solo diplomata al classico e stop.
Diciamo che i secchioni sono altri, non loro. 












Per quanto ho sperimentato sulla mia pelle so che quando ero piccola ci furono dei casi di colera a Napoli. Conseguenze: per quanto vivessimo in un'altra regionei nostri genitori scelsero  il vaccino facoltativo per me e mio fratello. Da allora ed in conseguenza del vaccino diventai allergica gli antibiotici mentre mio fratello, se prendeva il Buscopan o altro farmaco, andava al pronto soccorso con la faccia gonfia come un pallone.



Sull'argomento vedi:










Mio fratello si affezionò così tanto al pronto soccorso (scherzo) che sposò  casualmente una psichiatra, figlia a sua volta di un primario in un ospedale di Bologna,  la città "dotta". 
Pure la madre di lei era dottoressa. 

Insomma, una DOCTORS FAMILY HOUSE




L'immagine può contenere: 3 persone, persone sedute e cavallo
Mio fratello da giovane. In foto il primo a sinistra.


Non bastevole e pago di questa esperienza, ironizzo amara ora, in seguito si mise a convivere, convivenza more uxorio, con una dottoressa di pronto soccorso e guardia medica. Questa, invece, era figlia di un radiologo di ospedale (o qualcosa del genere)  e di un'insegnante. 

A dire di quella tizia, della dottoressa convivente, suo padre quando lei era una neonata,  la scaraventò a terra dalla culla perché piangeva e lui non riusciva a dormire. Un trauma.

Capito (regola della lingua italiana: non si dice, rivolgendosi agli altri: "capito?") certi indefessi dipendenti statali ASL tutti ligi al dovere e  "vizi privati e pubbliche virtù"?

Mio padre, commerciante, quindi autonomo,  era un santo a confronto col padre di lei,  come la stessa lo aveva  descritto, raccontando quell'episodio tristemente gravissimo della sua infanzia. 
Sant'Antonio precisamente: "lu nemiche de lu demonio".

Particolare orrendo della relazione tra la dottoressa e mio fratello: la tipa faceva uso ed abuso di droga (cocaina) e di psicofarmaci e farmaci per malati terminali

Anche al lavoro si presentava in pessime condizioni (praticamente "fatta").

Stesse condizioni che dispensava generosamente a mio fratello. 

Lei potevaNon aveva avuto certo problemi, nel corso della loro relazione, a convincere mio fratello, ridotto da lei ad un larva con dosi massicce e quasi mortali  di psicofarmaci ed altro (farmaci per malati terminali). 

Ridotto da chi sennò?

Poteva, se lo riteneva, ricettare, cioè prescrivere ricette, e continuare ad avvelenare il prossimo, specie se consenziente: dipendenza da psico farmaci.

In più tra i due  c'erano fiumi di  cocaina, di cui facevano largamente uso.

Una Bologna viziosa a tinte forte. Non solo rossa. Una storia italiana.





Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità Dove fuggi in Italia pistole in macchina -- in Italia Macchiavelli e Foscolo -- in Italia i campioni del mondo sono -- in Italia Benvenuto -- in Italia fatti una vacanza al mare -- in Italia meglio non farsi operare -- in Italia e non andare all'ospedale -- in Italia La bella vita -- in Italia le grandi serata, i gala -- in Italia fai affari con la mala -- in Italia il vicino che ti spara -- in Italia Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità



Bisturi e cocaina: oltre 40mila i medici che fanno uso di sostanze

Dalla sala operatoria al pronto soccorso. Il dieci per cento dei medici ha problemi di droga e alcol. La fatica e i turni più lunghi aggravano il problema. A Torino è nato un centro per far fronte alla situazione


Droghe e alcol negli ospedali italiani sono molto più diffusi di quanto si pensi, il problema sembra in aumento con i turni massacranti ai quali sono sottoposti i medici dopo il blocco delle assunzioni e i tagli alla sanità.
I più colpiti dalle dipendenze sono chirurghi, anestesisti, medici di pronto soccorso, psichiatri e ginecologi
In Germania, il medico Kalus Lieb in uno studio condotto a Magonza ha scoperto che un chirurgo su cinque assumeva sostanze psicoattive legali o illegali, mentre il 15% consumava antidepressivi





Sindrome di Burnout nei medici 

Il burnout influenza tutta la vita di una persona – non c’è più niente che funzioni. È lo psicoanalista Herbert Freudenberger (1927-1999)che nel 1974 ha coniato il termine “burn out” per la prima volta. Chi risulta “bruciato” (letteralmente Burn-out) è cinico, isolato e incapace di funzionare in modo efficace. E ciò può avere conseguenze particolarmente gravi specie per quanto riguarda la professione medica.

I medici spesso effettuano turni di lavoro la cui durata è imprevedibile. Lavorano con pazienti gravemente malati e con i loro familiari preoccupati. Spesso hanno pochissimo spazio da dedicare alla propria vita privata. I tempi di lavoro molto lunghi sono correlati al tasso di sindrome di burnout negli internisti, nei medici di medicina generale, nei medici di cure palliative, nei giovani medici e nei radiologi. Inoltre, i medici ospedalieri spesso sono giovani e inesperti, fattore che contribuisce ad aumentare lo stress. A questo si aggiungono le pressioni ricevute dall’alto dettate dalle potenti gerarchie ospedaliere. Gli studi hanno dimostrato che i medici più giovani soffrono più spesso di burnout rispetto a quelli più vecchi proprio a causa della loro inesperienza.
Fonte: DockCheckNews




La sindrome da burnout (o semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni:
  • deterioramento dell'impegno nei confronti del lavoro;
  • deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro;
  • problema di adattamento tra la persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest'ultimo.
Il burnout diventa una sindrome da stress non più esclusiva delle professioni d'aiuto, è probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.
Dimostrata la correlazione tra burnout ed  alienazione negli assistenti sociali.

La “sindrome del burnout” è una tipologia specifica di disagio psicofisico connesso al lavoro ed interessa, in varia misura, operatori e professionisti impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali

Il burnout" colpisce in misura prevalente coloro che svolgono le cosiddette professioni d'aiuto o “helping professions” ma anche coloro che, pur avendo obiettivi lavorativi diversi dall'assistenza, entrano continuamente in contatto con persone che vivono stati di disagio o sofferenza. Il problema è stato riscontrato in modo predominante in coloro che operano in ambiti sociali e sanitari come medici, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, counselors, esperti di orientamento al lavoro, fisioterapisti, operatori dell'assistenza sociale e sanitaria, infermieri, guide spirituali, missionari, agenti delle forze dell'ordine e operatori del volontariato.
Il fenomeno è stato studiato, esso è stato riscontrato anche in tutti quei mestieri legati alla gestione quotidiana dei problemi delle persone in difficoltà, a partire dai poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, consulenti fiscali, avvocati, nonché in quelle tipologie di professioni educative (es. insegnanti) che generano un contatto, spesso con un coinvolgimento emotivo profondo, con i disagi degli utenti con cui lavorano e di cui guidano la crescita personale.
Se non aiutati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato (il termine burnout in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro.

Il burnout comporta esaurimento emotivodepersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. I disagi si avvertono dapprima nel campo professionale, ma poi vengono con facilità trasportati sul piano personale: l'abuso di alcol, di sostanze psicoattive ed il rischio di suicidio sono elevati nei soggetti affetti da burnout.

La prevalenza della sindrome nelle varie professioni non è ancora stata chiaramente definita, ma sembra essere piuttosto elevata tra operatori sanitari quali medici e infermieri (ad esempio, secondo un recente studio olandese in Psychological Reports, non meno del 40% dei medici di base andrebbe incontro ad elevati livelli di burnout), insegnanti e poliziotti.

Le fasi del burnout

Negli operatori sanitari, la sindrome si manifesta generalmente seguendo quattro fasi.
  • La prima, preparatoria, è quella dell'"entusiasmo idealistico" che spinge il soggetto a scegliere un lavoro di tipo assistenziale.
  • Nella seconda ("stagnazione") il soggetto, sottoposto a carichi di lavoro e di stress eccessivi, inizia a rendersi conto di come le sue aspettative non coincidano con la realtà lavorativa. L'entusiasmo, l'interesse ed il senso di gratificazione legati alla professione iniziano a diminuire.
  • Nella terza fase ("frustrazione") il soggetto affetto da burnout avverte sentimenti di inutilità, di inadeguatezza, di insoddisfazione, uniti alla percezione di essere sfruttato, oberato di lavoro e poco apprezzato; spesso tende a mettere in atto comportamenti di fuga dall'ambiente lavorativo, ed eventualmente atteggiamenti aggressivi verso gli altri o verso se stesso.
  • Nel corso della quarta fase ("apatia") l'interesse e la passione per il proprio lavoro si spengono completamente e all'empatia subentra l'indifferenza, fino ad una vera e propria "morte professionale".

Le cause del burnout

Le cause più frequenti di burnout sono:
  • sovraccarico di lavoro: il disadattamento è presente quando la persona percepisce un carico di lavoro eccessivo (richieste lavorative così elevate da esaurire le energie individuali, da non rendere possibile il recupero), o quando, anche in presenza di un carico ragionevole, il tipo di lavoro non è adatto alla persona (si percepisce di non avere le abilità per svolgere una determinata attività) e quando il carico emotivo del lavoro è troppo elevato (il lavoro scatena una serie di emozioni che sono in contraddizione con i sentimenti della persona).
  • senso di impotenza: il soggetto non ritiene che ciò che fa o vuole fare riesca ad influire sull'esito di un determinato evento.
  • mancanza di controllo: il disadattamento si verifica quando l'individuo percepisce di avere insufficiente controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro oppure quando non ha sufficiente autorità per attuare l'attività nella maniera che ritiene più efficace.
  • riconoscimento: si ha disadattamento quando si percepisce di ricevere un riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.
  • senso di comunità: è presente disadattamento quando crolla il senso di appartenenza comunitario all'ambiente di lavoro, ovvero quando si percepisce che manca il sostegno, la fiducia reciproca ed il rispetto e le relazioni vengono vissute in modo distaccato ed impersonale.
  • assenza di equità: si ha disadattamento quando non viene percepita l'equità nell'ambiente di lavoro in ambiti quali, ad esempio, l'assegnazione dei carichi di lavoro e della retribuzione o l'attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera.
  • valori contrastanti: il disadattamento nasce quando si vive un conflitto di valori nel contesto di lavoro, quando la persona non condivide i valori che l'organizzazione trasmette oppure quando i valori non trovano corrispondenza, a livello organizzativo, nelle scelte operate e nella condotta.
  • facile identificazione del personale con la malattia.

Le conseguenze del burnout

A livello individuale

  • Atteggiamenti negativi verso i clienti/utenti
  • Atteggiamenti negativi verso se stessi
  • Atteggiamenti negativi verso il lavoro
  • Atteggiamenti negativi verso la vita
  • Calo della soddisfazione lavorativa
  • Calo dell'impegno verso l'organizzazione
  • Riduzione della qualità della vita personale
  • Peggioramento dello stato di salute

Fonte: Wikipedia





Per dirla breve... mio fratello, da  un cimitero di campagna in cui giace, saluta tutti i lettori di questo blog: è morto nel 1999 per overdose.



Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità Dove fuggi Dove fuggi



Non so più nulla della tipa tossica pericolosa, non so se viva, se morta o se lavora ancora al pronto soccorso.

Mio padre e anche mio fratello si fidavano dei dottori.

MOI NON PLUS. SIGNORA ASL, IN QUESTA STORIA NON HAI FATTO UNA BELLA FIGURA. ANZI, PESSIMA. FAI RIBREZZO.

Le casistica sui vaccini è molto ampia e grave. 
Assistiamo ad  Stato e/o un sistema sanitario che fanno danni con la scusa o malgrado i loro buoni propositi ignoranti.

La storia di mio fratello, è una storia anonima ai più, che però ci riguarda tutti. Vi siete mai chiesti in quali mani è la nostra salute? A chi l'affidiamo? E a cosa rinunciamo e perdiamo o rischiamo di perdere delegandola ad altri. Abdicando a noi stessi.


Denunciai quella morte, la morte di mio fratello, alle Autorità del luogo: un buco nell'acqua.






Il burn out del medico di pronto soccorso
di Alessandro Sabidussi
Medico della medicina d’urgenza e pronto soccorso dell’ospedale Gradenigo di Torino

"Cari colleghi,
Ogni professione per chi la svolge contiene aspetti di sofferenza e di disagio più o meno connaturati alla professione stessa, ma comunque inevitabili. Spesso sono fortemente caratterizzanti quel tipo specifico di attività, se non addirittura elementi di selezione meritocratica. Pensiamo ad esempio al rischio per la propria incolumità per chi presta servizio nei corpi di Polizia o dei Vigili del Fuoco, l’aspro confronto dialettico per chi professa l’avvocatura o l’attività di rappresentanza politica o sindacale, il peso della responsabilità decisionale per un magistrato o per un funzionario di banca, la necessità di raggiungere e mantenere elevati livelli di concentrazione per un pilota di aerei o per un controllore di volo, l’ansia di produrre un buon pezzo nei tempi stabiliti per un giornalista, l’esigenza di pianificare costantemente strategie vincenti a breve, medio e lungo termine per un manager di azienda, e l’elenco potrebbe proseguire occupando diverse pagine." (continua)

Fonte: simeublog














Una Giornata Uggiosa, 1980
Lucio Battisti ------------------------------------ "Sogno un cimitero di campagna e io là all'ombra di un ciliegio in fiore senza età per riposare un poco 2 o 300 anni giusto per capir di più e placar gli affanni Sogno al mio risveglio di trovarti accanto intatta con le stesse mutandine rosa non più bandiera di un vivissimo tormento ma solo l'ornamento di una bella sposa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro e gente giusta che rifiuti d'esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno il mio paese infine dignitoso e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa di non sognare la Nuovissima Zelanda Per fuggire via da te Brianza velenosa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa"







"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi. 
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."




"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia. 
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia.  A livello di cure è negato

Immagine | via Wikimedia 
La medicina fa degli errori clamorosi, gravissimi
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso. 
Sai perché non vanno in galera? Semplicemente perché sono difesi dalla leggeHanno l'esclusiva.

Non bisogna curare il sintomo ma  curare il fattore causante

Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee. 

Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.

Ogni corpo  segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"








Vaccini e foglietto illustrativo - Avv. Luca Ventaloro







http://www.laveritasuivaccini.it/ Perché il foglietto illustrativo dei vaccini, il bugiardino, non viene consegnato prima della vaccinazione? Anche se riporta in grande la dicitura "Leggere bene prima di vaccinare il bambino"? A questa ed altre domande risponde l'avvocato Ventaloro. Riprese fatte all'evento del 14 maggio 2017 "Tavola rotonda sulla libertà di scelta in ambito vaccinale" presso Palacongressi di Bellaria.






"VACCINAZIONE OBBLIGATORIA: TOTALE DISPREZZO PER LE FAMIGLIE E GLI ITALIANI DA PARTE DI UN GOVERNO CHE SI RITIENE PADRONE DEI BAMBINI - LUCIO MALAN (PDL)"

"Lo Stato non è IL PADRONE DEI BAMBINI"











L'imbarazzante performance del ministro della salute Lorenzin a Piazza Pulita:
"Non sa che la pertosse è un batterio, NON un virus ("che cammina e saltella!") Non sa, o finge di non sapere, che l'esavalente NON è obbligatorio."









COSA CONTENGONO I VACCINI ? ASCOLTATE QUESTO SENATORE, PANICO IN AULA !!! - VINCENZO D' ANNA






"Come risponde il sistema immunitario di un neonato ad un vaccino? Quali sono le conseguenze di un vaccino? Ci sono dei pericoli reali? A questo domande risponde il Dr. Miedico."







VACCINI: IL CODACONS DENUNCIA LORENZIN

Il Codacons denuncia Beatrice Lorenzin in merito ai vaccini: il Ministro non avrebbe tenuto conto dei gravi dati riportati nel rapporto dell'Agenzia Italiana del Farmaco.



Maggio 2017 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna stampa notizie on line |




Il Codacons ha deciso di rendere pubblici dati  segreti dell’Aifa relativi alle reazioni avverse ai vaccini registrati nel triennio 2014, 2015 e 2016. Rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco. La ragione di tale segretezza verrà svelata oggi  30 maggio dall’associazione nel corso di una conferenza stampa  che si terrà a a Roma presso lo Stadio di Domiziano .
Una delegazione del Codacons si recherà al Quirinale e al Senato per consegnare il rapporto segreto dell’Aifa al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al Presidente del Senato Pietro Grasso e per chiedere di convocare a riferire il Ministro della salute.




Informazione indipendente

L’AIFA attraverso la divulgazione di un’informazione indipendente intende favorire l’impiego sicuro e appropriato dei medicinali orientando le scelte terapeutiche dei medici sulla base delle evidenze scientifiche a tutela dei pazienti. L’intento: connotarsi quale fonte autorevole di notizie e aggiornamenti in materia farmaceutica, per quanto attiene le attività più strettamente regolatorie e quelle inerenti la promozione di una nuova cultura del farmaco, basata sull’etica e sulla trasparenza.
L’Ufficio Informazione Scientifica si occupa dell’attività di verifica e monitoraggio sui Materiali Promozionali depositati in AIFA dalle Aziende Farmaceutiche.



  • Farmaci Equivalenti;
  • Dosaggi;
  • Avvertenze;
  • Reazioni avverse;
  • Interazioni con altri Farmaci;
  • Uso in gravidanza;
altro




Decreto vaccini: i punti contestati dal Codacons   




Per il legale dell’associazione: "provvedimento anticostituzionale", violata anche la Convenzione delle Nazioni Unite.
Nadia Francalacci: “Il periodo di polizia sanitaria è riemerso con il decreto Lorenzin”.
Stupore, preoccupazione e sgomento in alcuni genitori – dichiara il legale a Panorama.it – nonostante siano consapevoli dell’importanza dei vaccini, hanno perso ogni fiducia nelle istituzioni e nelle autorità sanitarie a causa delle continue carenze della farmacovigilanza”.
Scarsa fiducia nelle istituzioni. Fiducia è un presupposto imprescindibile per una valida politica di vaccinoprofilassi.
L’aspetto economico  sconcerta e indigna.
“Il decreto Lorenzin introduce ingiustificati costi per la collettività e facili guadagni per le case farmaceutiche”, prosegue l’avvocato Sorriento. “Gli immunologi spiegano che non sono reali i dati sull’allarme non vaccinati".
La protesta dei genitori contro il decreto
Il decreto Lorenzin non guarda con attenzione tali dati e incomprensibilmente, spegne il dibattito scientifico.

Giunte all’indirizzo di posta elettronica del Codacons migliaia di segnalazioni, di richieste di aiuto e di solidarietà al medico radiato dall’Ordine dei medici di Treviso perché contrario a una vaccinazione di massa e favorevole a programmi personalizzati. E' iniziata una raccolta di firme, per iniziativa popolare, contro il Decreto Lorenzin.
“Hanno riferito di voler lasciar il Paese i genitori di bambini che hanno storici familiari di malattie autoimmumi, per le quali vogliono scegliere solo alcuni vaccini come in un qualsiasi Paese civile”.
La richiesta di programmi personalizzati
Al Codacons, spiega Tiziana Sorriento, "arrivano segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini non segnalate all’Agenzia Italiana del Farmaco e segnalazioni di inviti a vaccinare i bambini anche se appena terminate cure antibiotiche o non in uno stato perfetto di salute. Come fossero dei numeri”.

I cittadini chiedono programmi personalizzati, aziende farmaceutiche serie, ricerca seria, vaccini singoli, vaccini sicuri, collaborazione e informazione a 360°, un aiuto e un supporto ai genitori prima e dopo il vaccino.
Decreto in contrasto con la Costituzione
“Il divieto di non frequentazione scolastica per bambini e adolescenti non vaccinati è in contrasto con la Costituzione e con i principi internazionali”, spiega Sorriento. “Sono diritti fondamentali,diritti e libertà che riguardano la tutela delle esigenze essenziali della condizione umana, hanno una dimensione universalistica. Sono  diritti dell’uomo in senso stretto, diritti inviolabili”, e a proposito cita l’articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo:

“senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
Il principio di non discriminazione – o anche principio di uguaglianza o divieto di discriminazione – nel tempo è diventato principio cardine di tutti i trattati internazionali in materia di diritti umani, dei testi costituzionali degli Stati democratici, fra cui la Costituzione italiana all’articolo 3. Violato anche l’articolo 32 della Costituzione”.
Art. 32 della Costituzione, “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
L’articolo 32 della Costituzione tutela una delle massime espressioni della libertà, quella di non essere sottoposti a cure o terapie che non siano liberamente scelte o accettate”, ribadisce il legale Codacons.
“Condivisa l’opinione che solo uno stato di necessità per la salute pubblica consenta al legislatore l’imposizione di un trattamento sanitario ma non può spingersi fino al sacrificio della salute individuale di un bambino sano”.
Contro la Convenzione delle Nazioni Unite
Il decreto Lorenzin appare in contrasto con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989. Ecco gli articoli coinvolti:

Art. 3 riconosce la preminenza in tutte le decisioni relative ai minori del superiore interesse del minore;
Art. obbliga gli Stati parti dell’Onu ad adottare “ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza”;
Art. 24 sancisce il diritto di tutti i minori di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare dei servizi medici e di riabilitazione;
Artt. 28 e 29, i quali riconoscono il diritto di tutti i minori all’istruzione;
Art 33: “l’arte e la scienza sono libere e libero è il suo insegnamento”.

Contro la Convenzione di Oviedo
“Il nuovo decreto appare in contrasto con la Convenzione di Oviedo, recepita in Italia con legge n. 145/2001, che sancisce il fondamentale principio dell’autodeterminazione”, continua Sorriento. “La vaccinazione è proposta a persone sane; senza il consenso non è ammesso il trattamento sanitario. È indispensabile il consenso del paziente o del suo rappresentante legale. Nel nostro ordinamento i rappresentati legali dei bambini sono i loro genitori”.

Manca il presupposto dell’urgenza
L’obbligo giuridico della vaccinazione di massa proposto dalla Lorenzin mancherebbe dei presupposti di necessità ed urgenza richiesti dall’articolo 77 della Costituzione. I conseguenti trattamenti sanzionatori per i genitori e per i bambini non reggerebbero di fronte a un’interpretazione delle norme.

Il caso della Danimarca
Il Codacons cita l’esempio danese. “Il direttore dello Statens Serum Institut in Danimarca, in un’intervista del 2012, ha motivato l’esclusione del vaccino antivaricella dal Piano Vaccinale Danese". 

L’imposizione del vaccino antivaricella, qualificherebbe il decreto legge come norma in contrasto con il principio di precauzione, con l’ordinamento comunitario e con quello costituzionale italiano. 

Vedi l'articolo integrale su Codacons 














IL DOCUMENTO DELL'AIFA
Scarica allegato documento AIFA


Il documento riservato dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torinocitato dal Codacons durante la conferenza stampa e consegnato a tutti i giornalisti.

Sono riportati i dati riguardo le segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente "Infanrix Hexa", di titolarità della GlaxoSmithKline, registrate all'interno della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) negli anni 2014, 2015 e 2016.




Nel 2014 si sono verificate 1.857 reazioni avverse al vaccino esavalente, di cui 168 gravi (9%). 
Nel 2015 invece il numero è stato di 992, di cui 144 gravi (14,3%)
Nel 2016 sono state segnalate 702 reazioni avverse, di cui 142 gravi (20,2%).


Tra le segnalazioni di reazioni avverse, le più comuni sono state:

- Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione

- Patologie del sistema nervoso: 16%

- Disturbi psichiatrici: 29,2% (nel 2014) e 14,1% (nel 2015)





Codacons : “Siamo ben consapevoli che i vaccini salvano molte vite umane ma, in base al principio di prevenzione dei danni alla salute, lo Stato è obbligato ad assicurare che qualsiasi trattamento sanitario sia eseguito soltanto in condizioni di assoluta sicurezza” spiega il Codacons.



La Codacons chiede vaccini singoli e sicuri, indagini pre-vaccinali sui bambini prima della somministrazione dei vaccini. Se tra gli eventi gravissimi o le migliaia di reazioni avverse alle vaccinazioni esista o meno un nesso di causalità, questo avrà rilevanza per il diritto al risarcimento dei danni sulla base della legge specifica in materia.


L’azione del Codacons "è semplicemente tesa alla ricerca della massima informazione possibile in favore delle famiglie, informazione che dovrebbe provenire dalle autorità sanitarie sulle cui eventuali omissioni dovrà ora pronunciarsi la magistratura".



"Chiunque dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini, sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false” conclude l’associazione.


Leggi articolo integrale su Infosalus









GIULIETTO CHIESA  (GIORNALISTA E POLITICO)

"Di fronte Ddl Lorenzin sui vaccini è naturale chiedersi “a chi giova?”. In Italia non abbiamo un’emergenza sanitaria che giustifichi l’imposizione di dodici vaccini, in più in diversi paesi europei le vaccinazioni, pur essendo fortemente raccomandate, non vengono imposte per legge. Se invece si volge lo sguardo verso uno dei giganti dell’industria farmaceutica, la Glaxo, ci si accorge di diversi, clamorosi tentativi di condizionare illegalmente le politiche sanitarie di diversi stati."




***









IL SISTEMA DI FARMACO VIGILANZA NON FUNZIONA BENE 

CECCONE: "Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene"

L'ONOREVOLE CECCONI HA UNA LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE 

VACCINI: BUIO PESTO SUI DECESSI DI NEONATI E ANZIANI


Estrapolo una parte del discorso di Andrea Cecconi, riprodotto per intero nel video pubblicato. 


ON. CECCONI: "E' necessario dare una spiegazione ai cittadini.
Lo stato di allarme e di perplessità è salito a livelli allarmanti perché il governo, perché  le ASL, non stanno affrontando il problema dei vaccini con la dovuta attenzione.
Sulla questione dei vaccini c'è un'aurea di mistero. Non c'è una spiegazione certa di quelli che sono gli effetti e i beneficiInformazioni piuttosto sommarie. 
Sono padre, ho affrontato la questione delle vaccinazioni recentemente e posso dirlo francamente che le informazioni che arrivano dalle ASL, o dal pediatra di libera, scelta sono informazioni che sono francamente molto sommarie, unilaterali. Si dice... si racconta quanto è bello vaccinare, quanto sia importante vaccinare, quanto sia utile vaccinare. E non si dà mai spiegazioni a quelle che sono tutte le reazioni avverse
I problemi anche della magistratura che, nonostante si dice non ci sia un nesso di casualità, la magistratura dice che il nesso di casualità c'è.

Poi i cartelloni sugli autobus che cercano di incentivare la vaccinazione ma non è una spiegazione sufficiente che si può dare a una madre di 20/30 anni che ha una capacità di in informarsi molto superiore rispetto a un cartellone che c'è in un tram e noi a queste persone non stiamo dicendo assolutamente niente. 


E dire che non c'è un nesso di casualità perché non si è riscontrato, non vuol dire che il nesso di causalità non ci sia, perché tanto è da chiarire sulla questione dei vaccini.

Quali sono gli studi che ci confermano  che la somministrazione delle vaccinazioni anti influenzale, in questo caso, hanno poi un riscontro rispetto ai soggetti ultra sessantenni che fanno questo genere di pratica.

Quanto è efficace a ridurre gli effetti avversi dell'influenza nei soggetti ultra sessantacinquenni?

Perché queste sono informazioni che mancano, completamente o vengono date in maniera molto generica.

E le persone prese dalle notizie di cronaca, prese dalle notizie su internet, prese da esperienze personali... perché le esperienze personali ci sono e molte delle reazioni avverse che vengono attribuite alla somministrazione di vaccini nei bambini o negli anziani, molto spesso non vengono segnalate nel sistema di farmaco vigilanza  e questo è un problemaSottosegretario!  

Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene per i vaccini.

Molte delle segnalazioni, quando il bambino viene portato dal pediatra, o quando l'anziano viene portato dal suo medico curante, gli viene detto che è stato fatto il vaccino qualche giorno prima, una settimana prima,  o qualche ora prima, e non avviene alcuna segnalazione perché non è soltanto un problema di arrossamento della cute o qualche linea di febbre, spesso le reazioni sono superiori.

Io facevo l'infermiere. Sono un infermiere

Mi è capitato di lavorare in delle strutture per anziani dove ovviamente tutti erano sopra 65 anni e tutti venivano vaccinati per l'influenza, e problemi di reazione successive si sono verificati,  e non non sono stati segnalati dal medico competente, perché il sistema non funziona.

E perché l'AIFA ha tardato tanto a sospendere e a ritirare i lotti per fare le dovute analisi sui campioni? " 

"Bisogna valutare attentamente se c'è il nesso di casualitàE' quello il determinante
Le sostanze all'interno dei vaccini sono numerose  e una valutazione attenta di quello che succede è importante per questo Paese, anche perché le mamme che portano a vaccinare un bambino di 3 mesi vogliono avere la certezza che quello che stanno facendo sul proprio bambino è una cosa che non gli nuocerà in futuro o nel presente.

Su questa cosa c'è tanto allarme in questo Paese perché ci sono delle carenze informative e delle spiegazioni poco chiare sia dalle CASE FARMACEUTICHE sia dall'AIFA, sia dal governo, sia dalle ASL.  

Tutti i farmaci possono causare delle reazioni avverse e se ci sono dei dubbi su alcuni tipi di vaccini, per esempio l'esavalente, che è stato ritirato più volte, e anche in numerosi Paesi europei,  se non mondiali, piuttosto che mettere a repentaglio la salute dei nostri cittadini si fa una riflessione più attenta... quindi non è solo una questione commerciale o farmaceutica." 







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Giuridica News | Avv. Gabriella Filippone







«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

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