Forma di encefalite causata da un virus non bene identificato, è detta anche encefalite di von Economo, dal nome dell’autore che ne ha dato la descrizione più accurata.
Articolo di Constantin Von Economo con la prima descrizione dell'encefalite letargica, primi del 900
L'encefalite letargica (o encefalite epidemica o encefalite di von Economo-Cruchet) è una patologia infiammatoria dell'encefalo, dovuta a un virus non ancora identificato, che ha infierito sotto forma di pandemia dal 1915 al 1920. Fu descritta dall'austriaco Constantin von Economo e dal francese Jean-René Cruchet, e acquistò la definizione di "letargica" dall'ipersonno che ne caratterizzava la sintomatologia.
La parola encefalite letargica fa intuire che si è di fronte a uno squilibrio circolatorio, a un rallentamento della fase nutritivo-ripulente del sangue, che si accoppia con l’eccessiva tranquillità di certi soggetti .
Epidemiologia
Colpì Romania, Austria, Spagna e Francia nel 1916-17;
dal 1918 al 1920 si estese a tutta l'Europa occidentale e poi al resto del mondo. Si diffuse estesamente nell’Europa e nell’America settentrionale. È da segnalare che già nel 1890-91 vi era stata nell'Europa meridionale un'epidemia, chiamata in Italia nona, con le stesse caratteristiche cliniche dell'encefalite letargica. Sebbene casi sporadici della malattia continuino a verificarsi, dal 1924 non è più stata segnalata la comparsa di forme epidemiche.
Caratteri principali della malattia: letargia, ossia tendenza del malato a dormire molto, anche con ritmo alterato, di un sonno normale dal quale si desta in piena coscienza se svegliato e in cui ricade facilmente. Altri disturbi neurologici: dolori resistenti ad ogni cura, ipercinesie, spasmi, singhiozzo, insonnia. La maggior parte dei soggetti sopravvissuti all'epidemia svilupparono in seguito sintomi del morbo di Parkinson (parkinsonismo post-encefalitico), con tremori, rigidità muscolari, disturbi neurovegetativi e psichici, diventando degli invalidi cronici.
Caratteri principali della malattia: letargia, ossia tendenza del malato a dormire molto, anche con ritmo alterato, di un sonno normale dal quale si desta in piena coscienza se svegliato e in cui ricade facilmente. Altri disturbi neurologici: dolori resistenti ad ogni cura, ipercinesie, spasmi, singhiozzo, insonnia. La maggior parte dei soggetti sopravvissuti all'epidemia svilupparono in seguito sintomi del morbo di Parkinson (parkinsonismo post-encefalitico), con tremori, rigidità muscolari, disturbi neurovegetativi e psichici, diventando degli invalidi cronici.
Sintomatologia
Immagine: Caimano in stato di letargia | via Wikipedia Commons |
Clinicamente, l'encefalite letargica evolve in due fasi:
- periodo iniziale (fase acuta) - caratterizzata da ipersonno (i pazienti dormono continuamente giorno e notte e, se svegliati, tendono a riaddormentarsi), possono registrarsi febbre, cefalea, confusione mentale.
- sequele (fase cronica) - dopo un periodo intervallare, lungo talora anche anni, in cui la sintomatologia primitiva scompare, subentra una condizione cronica di parkinsonismo caratterizzato da segni extrapiramidali (ipertono, acinesia, tremori) a cui si aggiungono delle "crisi oculogire", caratteristiche perché assenti nella malattia di Parkinson classica.
Font: Wikipedia | Corriere della Sera
Immagine: Lazy Red Panda | |
Sintomi dell'encefalite letargica: febbre, male alla gola, emicrania, sonnolenza, disturbi visivi come lo sdoppiamento delle immagini, catatonia, ritardi mentali e fisici, singhiozzo e ipercinesie. Nei casi più gravi: movimenti oculari anomali, debolezza nella parte superiore del corpo, dolori ai muscoli, tremori, tic vocali, rigidità del collo, cambiamenti comportamentali e anche psicosi.
La diagnosi con l'encefalografia (EEG), la TAC, la risonanza magnetica e la sintomatologia neurologica polifocale.
Come viene curata l'encefalite letargica: il primo intervento deve stabilizzare tutti i sintomi presentati dal singolo paziente. Non esistono cure efficaci per il trattamento della patologia, che è progressiva: le cure sono esclusivamente sintomatiche. Sono al vaglio degli studi per cercare di trovare trattamenti efficaci fin dai primi stadi della malattia.
La patologia ha un decorso diverso a seconda dei disturbi, dei sintomi e delle complicazioni di ogni paziente. In molti casi si notano danni cerebrali molto simili a quelli provocati dal morbo di Parkinson.
Fonte: Blogo | scienza e salute
Encefalite letargica - Misteri
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