venerdì 6 giugno 2014

Iscrizione obbligatoria Cassa Forense ex art. 21 Legge n.247/2012: per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il regolamento di Cassa Forense è illegittimo

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ISCRIZIONE OBBLIGATORIA CASSA FORENSE: la CENSURA del MINISTERO del LAVORO e delle POLITICHE SOCIALI al REGOLAMENTO predisposto da  CASSA FORENSE


Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il regolamento di Cassa Forense è illegittimo

 

 

Il Ministero chiede all'ente di previdenza degli avvocati di rivedere il regolamento sul regime contributivo agevolato per le toghe con redditi inferiori a 10.300 euro annui.

 

La delibera approvata dal consiglio di amministrazione di Cassa forense il 31 gennaio 2014, con le nuove regole ivi contenute e proposte, non ha ottenuto il via libera dei Ministeri vigilanti i quali, con nota, invitano i vertici dell'ente di previdenza a rivedere e riorganizzare la materia in maniera organica.

 

 

In particolare, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali risponde a Cassa Forense e rileva che l'art. 1 del Regolamento ex art. 21 Legge n.247/2012 "che fissa la decorrenza dell'iscrizione obbligatoria alla Cassa Forense alla data di entrata in vigore della riforma di rango primario, ovvero al 2 febbraio 2013, non appare in linea con il quadro normativo di riferimento".

 

http://www.facebook.com/pages/No-Alla-Cassa-Forense-Obbligatoria/346416958791328?fref=photo


 

A cura dell'Avv. Gabriella Filippone - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha correttamente osservato, in relazione al  comma 8 dell'art. 21 della Legge n.247/2012,  che dispone la contestuale iscrizione alla Cassa per chi si iscrive  agli Albi:  "non sarebbe ragionevole considerare iscritto a una cassa di previdenza alcun soggetto, senza aver prima disciplinato le conseguenze di detta iscrizione, con particolare riferimento alla determinazione dei parametri finalizzati all'individuazione degli oneri economici gravanti sugli assicurati, posto che non potrebbe esservi iscrizione alla Cassa senza il versamento dei contributi".

 

 

Per questi ed altri motivi di illegittimità, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha quindi ritenuto necessario,   per la prosecuzione dell'iter procedimentale di approvazione, di attendere che  Cassa  Forense "si determini ad apportare le oppotune modifiche al Regolamento posto al vaglio" del Ministero.


Per visualizzare il testo integrale della nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali clicca qui: 

Nota Ministero Lavoro Regolamento Art21 Legge247 12




Fonti notizia: No alla Cassa Forense Obbligatoria | Previdenza forense




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AGGIORNAMENTO


Un modello di lettera predisposto dai gruppi facebook  Previdenza Forense e Istituzione Gestione Separata Cassa Forense:


Avv. ………………….


 Spett.li
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Direzione Generale per Le Politiche Previdenziali e Assicurative
Direzione VI  Vigilanza sugli Enti previdenziali privatizzati e privati
via Flavia, 6
cap 00187 Roma,

Alla C.A. del Dott. Edoardo Gambacciani



Via fax: 06.46832539 / 06. 47887182 / 06. 46833234





Oggetto:
contestazione legittimità Regolamento ex art. 21,  L. 247/2012 di Cassa Forense e
richiesta applicazione sistema calcolo contributivo


Spett.le Direzione,

con Vostra nota del 05.06.2014, avevate così relazionato:

- nel rilevare “la criticità .. nella scelta operata dalla Cassa di fissare i minimi contributivi per coloro al di sotto dei parametri reddituali, operando un richiamo ai minimi già previsti .. piuttosto che prevederne di nuovi”;

- invitando “l’ente ad un percorso di armonizzazione delle vigenti disposizioni regolamentari”;

- osservando che “non sarebbe ragionevole considerare iscritto alla Cassa alcun soggetto senza aver prima disciplinato le conseguenze di tale iscrizione”, per cui disponevate l’irretroattività della iscrizione alla Cassa da far decorrere, invece, dall’entrata in vigore dell’emanando Regolamento;

- “in considerazione degli elementi di forte indeterminatezza sottostanti le ipotesi attuariali .. si invita Codesta cassa a prevedere all’interno del corpo regolamentare, forme di eventuale revisione della soglia reddituale nonché delle agevolazioni in ordine ai minimi contributivi di cui agli artt. 7 e 9 ..”.

In spregio a quanto da Voi osservato e disposto, Cassa Forense, nella seduta del 20.06.2014, approvava un Regolamento che recepiva solo uno dei Vostri criteri, ossia la decorrenza dello stesso a decorrere dalla pubblicazione.

Per tali motivi, nell’offrire sostegno al Ministero affinchè non desista dalla  richiesta di “contributi nuovi e autonomi” per i neo iscritti; nel richiederne l’estensione a tutti i Colleghi in difficoltà, rivolgo

ISTANZA

affinchè provvediate a rigettare in toto il Regolamento presentatoVi da Cassa Forense, sollecitando nel contempo,

-  l’integrale rispetto della nota ministeriale;
- la non applicabilità di contributi "minimi" e obbligatori svincolati dal reddito prodotto;

CHIEDO

che Cassa Forense in ossequio alla legge 247/2012, adotti, con il regolamento in corso di approvazione, il sistema di calcolo contributivo.

Con Osservanza
Avv. .....................




 
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