martedì 20 novembre 2018

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Mon terroriste di Damien Saez: "il mio terrorista è francese tipo finanziere o banchiere in completo

Mon terroriste

Damien Saez


Versione italiana di Daniele Bellucci

File: Damien Saez, Miami Tour à Rennes.jpg
Fonte immagine: Wikimedia Commons
File: Saez 11 04 13 Galaxie.JPG
Fonte immagine: Wikimedia Commons

IL MIO TERRORISTA


Non è arabo né maghrebino
Né pachistano né indiano
Il mio terrorista

Non è un senza documenti dalla pelle scura
Né un nord irlandese
Il mio terrorista

Non è un sudamericano
Non è di Barbès o di Pantin
Il mio terrorista

È purtroppo maledettamente francese
Del tipo finanziere o banchiere in completo
Il mio terrorista


Non è l’operaio che impicca
Il padrone per i piedi penzolanti
Il mio terrorista

E ci saranno duemila disoccupati
Con i loro vent’anni di fabbrica per unico bagaglio
Grazie al mio terrorista

Non è nato in una casa popolare
Nell’insalubrità umana
Il mio terrorista

Sorge piuttosto da quelle parigine
Da quelle insalubrità mondane
Il mio terrorista

Non è un dimostrante in sciopero
Non è contro il dio Mammona
Il mio terrorista

Non è un contadino del Larzac
Non brucia i Mac Donald’s dei Big Mac
Il mio terrorista

Non credo paghi spesso l’affitto
Non bussa l’ufficiale giudiziario alla porta
Del mio terrorista

Se il suo quartiere è l’Eliseo
Poiché alla Francia piace votare
Per dei terroristi


Non è un cubano solidale
Non è un anarchico algerino
Il terrorista

Non fa parte della riserva Indiana
Non è figlio del Che argentino
Il terrorista

Lo si vede piuttosto in tivù
Che si prostituisce per quelle teste di cazzo
Il mio terrorista


Non credo paghi molte tasse
Vive in Svizzera o a Monaco
Il mio terrorista


Non fa parte del popolo zingaro
Non è rumeno il presidente
Dei terroristi

Non è un senza denti, un senza lavoro,
Un senza tetto, un barbone
Il terrorista


Non è un buddhista del Nepal
Non cammina con i sandali
Il mio terrorista

Col suo sorriso da becchino
Credimi che non c’ha proprio la faccia
Del terrorista

Non è di questi bar arabi
Non è di quelli che stanno in cella
Il mio terrorista

Oh no, amico mio, puoi star certo
Che non ha mai visto un parlatorio
Questo terrorista

Lavora piuttosto nei mass media
È un re della propaganda
Quel terrorista

Fa i bocchini alla finanza
Credo sia piuttosto re della Francia
Il terrorista


Ad ogni bimbo che nasce sulla terra
Ad ogni respiro, fratello mio,
Il loro terrorismo

Io lo sento come una cartucciera
Ad ogni fine mese sulla mia busta paga
Il terrorismo

Non è l’attentato nella metropolitana
È l’attentato nel tuo cervello
Il loro terrorismo

L’umanesimo messo a morte
La pornocrazia ovunque
Che mi terrorizza

Allora fratello, dimmi quando
Andremo su ad ammazzare i padri
Del terrorismo

Per insegnar loro le buone maniere
Poiché d’argento sono i cucchiai
Del terrorismo

Poiché dopo tutto, siam tutti fratelli
Per insegnar loro un po’ la terra
Degli umanisti

La ghigliottina nel ministero
Poiché sembra necessario far la guerra
Al terrorismo


La ghigliottina nel ministero
Poiché sembra necessario far la guerra
Al terrorismo
Damien Saez (San Giovanni di Moriana1º agosto 1977) è un cantante francese nato da madre algerina e padre spagnolo.
Nel paese natio fino a 3-4 anni, andò a vivere a Marsiglia, quindi, a 8 anni, a Digione. In questa città iniziò gli studi musicali, in particolare dedicandosi al pianoforte; nel frattempo aveva cominciato ad interessarsi alla chitarra. Quando, nel 1995, si staccò da gruppi cover dei Pink Floyd, dette principio alla sua carriera musicale vera e propria, e sempre durante questo anno si trasferì a Parigi, dove ha incontrato Marcus Bell; questi compone con Saez il complesso attuale. La sua musica risente delle influenze di diversi gruppi rock: i già citati Pink Floyd, i Led Zeppelin, i Doors, ed i più recenti U2Blur e Radiohead; in realtà Saez è un artista alquanto eclettico che svari tra diversi generi musicali. Questo artista è particolarmente rinomato per la qualità dei testi, che risentono della ammirazione che Saez ha per il maggiore cantautore francese, Georges Brassensle canzoni trasmettono spesso messaggi di sferzante critica sociale.

Discografia

  • 1999Jours étranges
  • 2000God Blesse (doppio album)
  • 2004Debbie
  • 2008Varsovie-L'Alhambra-Paris (triplo album)
  • 2009A Lovers Prayer, pubblicato con lo pseudonimo di Yellow Tricycle
  • 2010J'accuse
  • 2012Messina (triplo album)
  • 2013Miami
Fonte: Wikipedia






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