"Monaco 10 marzo 1933, un avvocato ebreo, costretto a marciare per strada, da un drappello di SS, a piedi scalzi, testa rasata, senza pantaloni ed obbligato a portare un cartello con la scritta: "Non mi lamenterò più con la polizia" | via Wikipedia
Si cominciò con le violenze private e si finì con i forni crematori.
Questo valse tragicamente per gli ebrei poveri, medi e medio ricchi. Non fu così per i Rothschild, prestigiosi banchieri ebrei che si rifugiarno comodamente in America lì ampliando le loro fortune nel settore bancario, e continuando a gestire quelle banche ancora in Europa, compresa quelle in Germania, tramite dei prestanome non ebrei. I Rothschild inoltre erano proprietari della Bayer prima della guerra, e grazie a quell'escamotage di cui ho fatto cenno, continuarono a possederla anche durante le guerra. La Bayer lavorava per Hitler: facevano esperimenti mortali sugli ebrei cavie e li costringevano a costruire elementi per i forni crematori che li avrebbero uccisi nei campi di concentramento. THIS IS ROTHSCHILD DINASTY. Ciliegina sulla torta: sono i più importanti proprietari esteri della Banca d'Italia.
Intervista a Jacob Rothschild. "E allora?"
ROTHSCHILD: la metafisica del dominio
“Permettetemi di emettere e controllare la moneta di una nazione e non mi importa chi fa le sue leggi.” (Mayer Amschel Rothschild)
«Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi.»[Rothschild, alla Ditta Ikleheimer, Morton e Vandergould di New York, 26 giugno 1863]
«Il miglior risultato può essere raggiunto con l’uso della violenza e del terrorismo…».( Mayer Amschel Rothschild)
«… la libertà politica è solo un’idea e non un fatto. Per usurpare il potere politico, tutto ciò che è necessario è di predicare il Liberalismo».( Mayer Amschel Rothschild)
«Il nostro diritto risiede nella forza».( Mayer Amschel Rothschild)
«… l’uso di alcool, droghe, corruzione morale e di ogni altra forma di vizi, deve essere utilizzato, in modo sistematico…». ( Mayer Amschel Rothschild)
«Noi non dobbiamo fermarci davanti al ricatto, all’inganno e al tradimento, quando questi servono per raggiungere i nostri fini».( Mayer Amschel Rothschild)
«Grazie alla nostra Stampa, noi abbiamo avuto l’oro nelle nostre mani nonostante il fatto che noi abbiamo dovuto raccoglierlo da oceani di lacrime e sangue…». (Mayer Amschel Rothschild)
«È nostro DIRITTO prendere le proprietà con ogni mezzo e senza esitazione». (Mayer Amschel Rothschild)
«Si dovranno fomentare guerre in modo che le nazioni sprofondino sempre di più nel loro debito…». (Mayer Amschel Rothschild)
«Con una combinazione di tasse elevate e competizione sleale porteremo alla rovina economica i Goyim nei loro interessi economici e finanziari e nei loro investimenti. Gli aumenti salariali dei lavoratori non devono beneficiarli in alcun modo…». (Mayer Amschel Rothschild)
«Si dovrà provocare la depressione industriale e il panico finanziario: la disoccupazione forzata e la fame, imposta alle masse, col potere che noi abbiamo di creare scarsità di cibo, creerà il diritto del Capitale di regnare in modo più sicuro». (Mayer Amschel Rothschild)
«Il VERO NOME DI DIO verrà cancellato dal lessico della vita!». (Mayer Amschel Rothschild)
«Nel nostro pianificato “regno del terrore”, noi dobbiamo apparire come i salvatori degli oppressi e i campioni dei lavoratori. Noi, invece, siamo interessati proprio all’opposto… alla riduzione e all’uccisione dei Goyim». (Mayer Amschel Rothschild)
«Dobbiamo lanciare una corsa agli armamenti in modo tale che i cristiani possano distruggersi a vicenda, ma su una scala così colossale che, alla fine, non rimarranno che masse di proletariato nel mondo, con pochi milionari devoti alla nostra causa… e forze di polizia e militari sufficienti a proteggere i nostri interessi».(Mayer Amschel Rothschild)
Adam Weishaupt, scelto da Mayer Amschel Rothschild come fondatore dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, così insegnava ai suoi Alti Iniziati:
«Ecco il nostro segreto: i raggiri e le promesse che vi abbiamo usato e gli elogi che abbiamo rivolto al Cristo e alle sue pretese scuole segrete(…) ora, non vi sorprendono più: Per distruggere ogni Cristianesimo noi abbiam finto di avere noi soli il vero Cristianesimo e la vera Religione! I mezzi di cui noi ci siamo serviti per liberarvi, e che noi usiamo per liberare un giorno il genere umano da ogni religione, non sono che una pia frode… Ricordatevi con quale arte e finto rispetto noi v’abbiamo parlato di Cristo e del suo Vangelo nei nostri gradi inferiori, e come di questo Vangelo abbiamo saputo fare il Vangelo della nostra Ragione e della sua morale, la morale della Natura… e dei diritti dell’uomo, dell’eguaglianza e della libertà…».
Mon terroriste di Damien Saez: "il mio terrorista è francese tipo finanziere o banchiere in completo
Mon terroriste
Damien Saez
Versione italiana di Daniele Bellucci
Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Fonte immagine: Wikimedia Commons
Non è arabo né maghrebino
Né pachistano né indiano
Il mio terrorista
Non è un senza documenti dalla pelle scura
Né un nord irlandese
Il mio terrorista
Non è un sudamericano
Non è di Barbès o di Pantin
Il mio terrorista
È purtroppo maledettamente francese
Del tipo finanziere o banchiere in completo
Il mio terrorista
Non è l’operaio che impicca
Il padrone per i piedi penzolanti
Il mio terrorista
E ci saranno duemila disoccupati
Con i loro vent’anni di fabbrica per unico bagaglio
Grazie al mio terrorista
Non è nato in una casa popolare
Nell’insalubrità umana
Il mio terrorista
Sorge piuttosto da quelle parigine
Da quelle insalubrità mondane
Il mio terrorista
Non è un dimostrante in sciopero
Non è contro il dio Mammona
Il mio terrorista
Non è un contadino del Larzac
Non brucia i Mac Donald’s dei Big Mac
Il mio terrorista
Non credo paghi spesso l’affitto
Non bussa l’ufficiale giudiziario alla porta
Del mio terrorista
Se il suo quartiere è l’Eliseo
Poiché alla Francia piace votare
Per dei terroristi
Non è un cubano solidale
Non è un anarchico algerino
Il terrorista
Non fa parte della riserva Indiana
Non è figlio del Che argentino
Il terrorista
Lo si vede piuttosto in tivù
Che si prostituisce per quelle teste di cazzo
Il mio terrorista
Non credo paghi molte tasse
Vive in Svizzera o a Monaco
Il mio terrorista
Non fa parte del popolo zingaro
Non è rumeno il presidente
Dei terroristi
Non è un senza denti, un senza lavoro,
Un senza tetto, un barbone
Il terrorista
Non è un buddhista del Nepal
Non cammina con i sandali
Il mio terrorista
Col suo sorriso da becchino
Credimi che non c’ha proprio la faccia
Del terrorista
Non è di questi bar arabi
Non è di quelli che stanno in cella
Il mio terrorista
Oh no, amico mio, puoi star certo
Che non ha mai visto un parlatorio
Questo terrorista
Lavora piuttosto nei mass media
È un re della propaganda
Quel terrorista
Fa i bocchini alla finanza
Credo sia piuttosto re della Francia
Il terrorista
Ad ogni bimbo che nasce sulla terra
Ad ogni respiro, fratello mio,
Il loro terrorismo
Io lo sento come una cartucciera
Ad ogni fine mese sulla mia busta paga
Il terrorismo
Non è l’attentato nella metropolitana
È l’attentato nel tuo cervello
Il loro terrorismo
L’umanesimo messo a morte
La pornocrazia ovunque
Che mi terrorizza
Allora fratello, dimmi quando
Andremo su ad ammazzare i padri
Del terrorismo
Per insegnar loro le buone maniere
Poiché d’argento sono i cucchiai
Del terrorismo
Poiché dopo tutto, siam tutti fratelli
Per insegnar loro un po’ la terra
Degli umanisti
La ghigliottina nel ministero
Poiché sembra necessario far la guerra
Al terrorismo
La ghigliottina nel ministero
Poiché sembra necessario far la guerra
Al terrorismo
Damien Saez (San Giovanni di Moriana, 1º agosto 1977) è un cantante francese nato da madre algerina e padre spagnolo.
Nel paese natio fino a 3-4 anni, andò a vivere a Marsiglia, quindi, a 8 anni, a Digione. In questa città iniziò gli studi musicali, in particolare dedicandosi al pianoforte; nel frattempo aveva cominciato ad interessarsi alla chitarra. Quando, nel 1995, si staccò da gruppi cover dei Pink Floyd, dette principio alla sua carriera musicale vera e propria, e sempre durante questo anno si trasferì a Parigi, dove ha incontrato Marcus Bell; questi compone con Saez il complesso attuale. La sua musica risente delle influenze di diversi gruppi rock: i già citati Pink Floyd, i Led Zeppelin, i Doors, ed i più recenti U2, Blur e Radiohead; in realtà Saez è un artista alquanto eclettico che svari tra diversi generi musicali. Questo artista è particolarmente rinomato per la qualità dei testi, che risentono della ammirazione che Saez ha per il maggiore cantautore francese, Georges Brassens; le canzoni trasmettono spesso messaggi di sferzante critica sociale.
Fonte: Wikipedia
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