Settembre 2019 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line ed altro tipo pensieri miei o di altri |
Nota della redazione di questo blog: per i più giovani, il signor Bongiorno Mike è da tempo defunto. Si segnala ad ogni modo che Renzi partecipò alla Ruota della fortuna, condotta da Bongiorno, mentre Salvini partecipo' ad altro altro programma quiz televisivo.
Nel 1963 Umberto Eco (che era stato fra i compilatori di alcune domande di Lascia o raddoppia?), resosi conto della portata sociale, gli dedicò il saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nel quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta", grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti»
Nel 1963 Umberto Eco (che era stato fra i compilatori di alcune domande di Lascia o raddoppia?), resosi conto della portata sociale, gli dedicò il saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nel quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta", grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti»
Italoamericano, era figlio di una signora torinese e di Philip Bongiorno. Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, di origini nobili (il capostipite della famiglia, Landro Bongiorno, vissuto nel XIII secolo era alla corte del re Manfredi di Sicilia con l'appellativo di Gran Scopatore di Corte, ossia maggiordomo personale del re.
La televisione commerciale: il passaggio a Mediaset
Nel 1977, al Ristorante Club 44 di Milano, Mike incontrò Silvio Berlusconi per discutere del suo futuro passaggio alla televisione dell'imprenditore lombardo. Fu uno dei primi grandi conduttori a lavorare con le televisioni private e contribuì, con l'imprenditore Silvio Berlusconi, alla nascita della televisione commerciale, che andava ad arricchire il mondo della televisione, monopolizzato fino a quel momento dalla Rai. .
Dopodiché passò definitivamente al nuovo gruppo Fininvest (ora Mediaset) per condurre trasmissioni che gli furono particolarmente congeniali. Nel 1987 fu nominato vicepresidente della Fininvest e nel 1990 divenne vice presidente di Canale 5.
Quando Silvio Berlusconi decise di passare da imprenditore televisivo locale a produttore nazionale, chiamò Mike, che allora lavorava in Rai, e gli chiese quanto guadagnasse in un anno. Bongiorno replicò: «26 milioni». Il Cavaliere gli mostrò un assegno da 600 milioni e Mike chiese stupito quanti anni avrebbe dovuto lavorare per raggiungere tale cifra; Berlusconi gli rispose che quello era il compenso di un solo anno di lavoro alla sua televisione e che se fosse passato alle TV commerciali, avrebbe guadagnato sempre queste cifre grazie agli sponsor. Fu proprio questo episodio a convincere Mike a lasciare definitivamente la Rai.
MIKE BONGIORNO SFOTTE MATTEO RENZI ALLA RUOTA DELLA FORTUNA
Da Wikipedia: Mike Bongiorno, all'anagrafe Michael Nicholas Salvatore Bongiorno (New York, 26 maggio 1924 – Monte Carlo, 8 settembre 2009), è stato un conduttore televisivo e conduttore radiofonico statunitense naturalizzato italiano, considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia insieme a Corrado e Raimondo Vianello.
Soprannominato il re dei quiz per aver condotto numerosi giochi a premi che hanno fatto la storia della televisione italiana tra cui Lascia o raddoppia?, Rischiatutto, Scommettiamo? e La ruota della fortuna per la Fininvest, vanta la carriera televisiva più lunga al mondo.
Italoamericano, era figlio della torinese Enrica Carello e di Philip Bongiorno . Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, di origini nobili (il capostipite della famiglia, Landro Bongiorno, vissuto nel XIII secolo era alla corte del re Manfredi di Sicilia con l'appellativo di Gran Scopatore di Corte, ossia maggiordomo personale del re.
Fin da giovane esternò la sua personalità estroversa e la volontà di diventare giornalista, grande appassionato di sport cominciò a lavorare per le pagine sportive de La Stampa come «galoppino».
Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'invasione tedesca dell'Italia, fu costretto ad abbandonare gli studi per rifugiarsi sulle Alpi. Decise così di entrare a far parte dei gruppi partigiani e, grazie alla sua conoscenza dell'inglese, fu impiegato in un'importante e pericolosa "staffetta", per cui doveva attraversare nel periodo invernale i contrafforti alpini innevati per portare in Svizzera, per conto della Resistenza, dei messaggi che permettevano le comunicazioni fra i partigiani italiani e gli Alleati di stanza nel Paese elvetico.
Nel corso di una di queste operazioni,, fu scoperto nell'aprile 1944 a Cravegna, in provincia di Novara , catturato dalla Gestapo e messo al muro insieme ad alcuni altri partigiani per essere fucilato, ma si salvò perché gli agenti tedeschi ritrovarono un pacchetto che lui aveva poco prima buttato, contenente il suo passaporto americano. La cattura di un cittadino statunitense meritava un approfondimento e poi costituiva sempre una pedina di scambio con soldati tedeschi prigionieri degli alleati. Fu quindi portato a San Vittore a Milano, dove fu rinchiuso 2 mesi in isolamento e dove restò per 7 mesi. Durante la prigionia incontrò Indro Montanelli. Successivamente fu trasferito nel Campo di transito di Bolzano. Dopo diverse destinazioni in vari campi di concentramento in Germania, alla fine del '44 fu deportato nel lager di Spittal an der Drau, in Austria, dove rimase fino al gennaio 1945. Fu liberato a febbraio, prima della fine del conflitto, grazie a uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania.
Tornò a New York, dove riprese il giornalismo, anche grazie a un tesserino del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America che gli permetteva di lavorare ovunque, scrivendo su qualche rivista gratis, facendosi notare e ottenendo così alcuni incarichi importanti.
Bongiorno tornò in Italia, nel 1952.
Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, dove entrambi contribuirono alla nascita della televisione.
Nel 1955 Bongiorno recitò in un film e in alcuni fotoromanzi, e subito dopo, lanciò il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? (versione italiana del quiz americano The $64,000 Question, nel suo adattamento francese Quitte ou double?), contribuendo a far entrare il nuovo mezzo di comunicazione di massa nella cultura popolare di una nazione che, all'indomani della seconda guerra mondiale, stava subendo forti e radicali mutamenti.
Il programma ottenne subito un ottimo riscontro di pubblico e Mike divenne molto popolare, contribuendo all'aumento della vendita di televisori e del numero di spettatori: non tutti però potevano permettersi un apparecchio televisivo, e allora, per vedere il programma, il giovedì sera la gente si riuniva in famiglia o nei bar, mentre i cinema, per non perdere pubblico, interrompevano la normale programmazione e proiettavano il quiz televisivo.
Mike Bongiorno (a sinistra) a Lascia o raddoppia? nel marzo 1956, con un concorrente e la valletta.
Nel 1963 Umberto Eco (che era stato fra i compilatori di alcune domande di Lascia o raddoppia?), resosi conto della portata sociale, gli dedicò il saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nel quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta", grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti»
Matteo Salvini, a 20 anni concorrente de "Il Pranzo è Servito"
Il 3 maggio 2009 venne intervistato da Fabio Fazio nella sua trasmissione Che tempo che fa, lamentando di essere stato licenziato senza preavviso da Mediaset e di non esser più stato contattato da mesi da Silvio Berlusconi, né per il rinnovo del contratto, né per semplici saluti.
- Nella sua biografia, Indro Montanelli ricorda come Bongiorno (addetto alla lavanderia) assistesse gli altri detenuti nello scambiarsi messaggi, quando entrambi erano incarcerati nel carcere di San Vittore; ricorda inoltre che agì da intermediario nel proporre all'allora direttore de Il Giornale una collaborazione con il nascente telegiornale di Telemontecarlo.
- Quando Silvio Berlusconi decise di passare da imprenditore televisivo locale a produttore nazionale, chiamò Mike, che lavorava in Rai, e gli chiese quanto guadagnasse in un anno. Bongiorno replicò: «26 milioni». Il Cavaliere gli mostrò un assegno da 600 milioni e Mike chiese stupito quanti anni avrebbe dovuto lavorare per raggiungere tale cifra; Berlusconi gli rispose che quello era il compenso di un solo anno di lavoro alla sua televisione e che se fosse passato alle TV commerciali, avrebbe guadagnato sempre queste cifre grazie agli sponsor. Fu proprio questo episodio a convincere Mike a lasciare definitivamente la Rai. Con i soldi del suo primo contratto Fininvest Bongiorno comprò una nuova automobile e cambiò i quadri alle pareti di casa. Poi telefonò entusiasta ad alcuni colleghi, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Raffaella Carrà.
Mike Bongiorno era noto anche per le sue ricorrenti gaffe, che potevano essere causate da semplici lapsus o da grossolane storpiature di alcune parole, che in molti casi lo portavano a incappare in facili doppi sensi di natura sessuale o a dire frasi fuori luogo nei confronti di un interlocutore che non conosceva a sufficienza (un episodio accaduto più volte era quello in cui, rivolgendosi a una concorrente, chiedeva informazioni riguardo a suo marito e la donna lo informava di essere vedova). Tali gaffe sono diventate una sorta di marchio di fabbrica del presentatore, tanto da essere entrate nella memoria dei telespettatori di quegli anni ed essere riproposte in altre trasmissioni: ad esempio il programma Paperissima.
Nel corso della sua carriera, non è mai stato chiarito se queste gaffe fossero frutto di una naturale ingenuità del presentatore o se invece fossero delle gag estemporanee (ad esempio, quando il conduttore insisteva su parole come "uccello" o "palla", fingendo di non capire perché il pubblico continuasse a ridere) in modo da creare dei piccoli momenti comici, grazie al doppio senso, nel corso della trasmissione. Inoltre, sebbene i suoi programmi fossero trasmessi quasi esclusivamente in differita, queste gaffe non vennero mai "tagliate" dalla versione finale, neppure quelle apparentemente più imbarazzanti.
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martedì 2 aprile 2019
Giulietto Chiesa sui "maggiordomi prezzolati" di La7 ed altro (video)
Giulietto Chiesa sui "maggiordomi prezzolati" di La7 ed altro (video)
"Noi siamo dominati da un gruppo di maggiordomi o di commessi che stanno svolgendo un compito gravissimo di degenerazione culturale collettiva."
"I CENTRI DEL POTERE FINANZIARIO MONDIALE CI RACCONTANO OGNI GIORNO STORIE NON VERIFICABILI, FALSE, RIPORTATE SISTEMATICAMENTE DAI MEDIA."
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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Gabriella Filippone Blog | Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone
"Urbano CAIRO chi è? E' il proprietariodi LA7.
E' maggiore azionista del CORRIERE DELLA SERA,
proprietario della Cairo Communication,
proprietario della squadra del TORINO.
Adesso lo sapete pure voi chi vi propina
quotidianamente porcherie dalla sua emittente.
Un personaggio poco visibile che sta
manovrando molto molto pericolosamente il sistema
della comunicazione in Italia.
Abbiamo già il nano di Arcore che ci pressa, che ci da fastidio, abbiamo De Benedetti.
Potevamo farci mancare Cairo? "
Urbano CAIRO, il mini Nano di Arcore (video)
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TECNICA, SCIENZA E VIOLENZA SULL'UOMO: IL TENTATIVO DI ROBOTIZZARCI
DIEGO FUSARO: "Tecnica, scienza e violenza sull'uomo
E' IN ATTO UN TENTATIVO LEGALIZZATO (o ULTRA LEGEM ) DI ROBOTIZZARCI?
Una domanda e un argomento molto inquietanti e che preferisco non commentare
vedete voi per voi come state messi al riguardo sull'argomento
Diego Fusaro: "Mi occupo di filosofia e la filosofia si occupa anche dei limiti della ragione umana. Quando sento parlare dei tribunali che devono decidere in nome della scienza, quando sento parlare della scientificità assoluta,rabbrividisco, perché abbiamo sostituito la vecchia teologia con la nuova teologia della scienza, a cui tutto deve piegarsi.
Gli scienziati diventano i nuovi taumaturghi, al cospetto dei quali non è possibile mettere in discussione ciò che dicono. Ecco, ridimensioniamo questo sapere che non è assolutistico, è un sapere perfettibile sicuramente, che può essere criticato.
Una nuova bio politica di vaccinazione obbligatoria che presto diventerà obbligatoria per tutti i componenti d'Europa.
Occorre ripartire da una pedagogia educativa che formi gli individui.
Quando entrano in vigore queste forme coercitive, coattive, siamo al cospetto di una violenza organizzata ai danni dei cittadini e lasciatemi far sorgere il sospetto, degno di discussione quantomeno, il dubbio cartesiano, che gli interessi materialissimi, materiali delle multinazionali siano sempre in agguato.
E' quantomeno lecito procedere con più circoscrizione e cautela e non procedere con una sorta di integralismo scientifico, di tipi fanatico, semi ideologico.
Stiamo entrando, è bene averne coscienza, in una società di controllo. Sta finendo l'era della società disciplinare e stiamo entrando in una fase di società di controllo.
Siamo noi a controllare la tecnica o è la tecnica che dispone di noi? Siamo giocattoli in mano della tecnica? A me pare evidente che sia sempre più lampante la seconda considerazione, cioè che siamo giocattoli nelle mani della tecnica.
Quello che sta avvenendo molto evidentemente è il fatto che si sta sta abbandonando il modello dell'uomo come animale politico, socievole, razionale.
Si sta imponendo, in coerenza con le logiche della tecnicizzazione capitalistica, il paradigma dell'uomo come animale tecnicizzato che sempre più diventa un mero supporto della tecnica, un mero giocattolo nelle mani della tecnica, unmero apparato, una mera protesi di questo sistema che ha come unico fine non certo quello di valorizzare la vita umana rendendola migliore, masemplicemente l'unico valore è la nichilistica crescita autoreferenziale della tecnica stessa."
Non è che qualcuno ci guadagna nella confusione della gente?
"Certamente, c'è questo aspetto. Non bisogna che la tecnica prenda il sopravvento e faccia di noi dei meri strumenti. Il nuovo totalitarismo liberal libertario della tecnica" (Fusaro)
Sull'argomento:
IL SISTEMA DI FARMACO VIGILANZA NON FUNZIONA BENE | AIFA Agenzia Italiana del Farmaco
CECCONE: "Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene" #AIFA
Vediamo nello specifico cos'è l'AIFA e quali funzioni svolge o dovrebbe svolgere. |
L'Agenzia Italiana del Farmaco
L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia.
E’ un Ente pubblico, opera sotto la direzione del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia. Collabora con le Regioni.
Nello specifico:
- garantisce l'accesso al farmaco e il suo impiego come strumento di difesa della salute
- provvede al governo della spesa farmaceutica in un contesto di compatibilità economico-finanziaria e competitività dell'industria farmaceutica
- rafforza i rapporti con le Agenzie degli altri Paesi, con l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e gli altri organismi internazionali
- favorisce gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) in Italia, promuovendo e premiando la innovatività
- dialoga ed interagisce con la comunità delle associazioni dei malati e con il mondo medico-scientifico e delle imprese produttive e distributive
- promuove la conoscenza e la cultura sul farmaco
Vediamo ora l'intervento del deputato in Parlamento Onorevole Andrea Ciccone e chi è, che lavoro svolge abitualmente, fuori dal Parlamento.
L'ONOREVOLE CECCONI E' LAUREATO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE
VACCINI: BUIO PESTO SUI DECESSI DI NEONATI E ANZIANI
Ho estrapolato un parte del discorso di Andrea Cecconi, riprodotto per intero nel video proposto.
ON. CECCONI: "E' necessario dare una spiegazione ai cittadini.
Lo stato di allarme e di perplessità è salito a livelli allarmanti perché il governo, perché le ASL, non stanno affrontando il problema dei vaccini con la dovuta attenzione.
Sulla questione dei vaccini c'è un'aurea di mistero. Non c'è una spiegazione certa di quelli che sono gli effetti e i benefici. Informazioni piuttosto sommarie.
Sono padre, ho affrontato la questione delle vaccinazioni recentemente e posso dirlo francamente che le informazioni che arrivano dalle ASL, o dal pediatra di libera scelta, sono informazioni che sono francamente molto sommarie, unilaterali. Si dice... si racconta quanto è bello vaccinare, quanto sia importante vaccinare, quanto sia utile vaccinare.E non si dà mai spiegazioni a quelle che sono tutte le reazioni avverse.
I problemi anche della magistratura che, nonostante si dice non ci sia un nesso di casualità, la magistratura dice che il nesso di casualità c'è.
Poi i cartelloni sugli autobus che cercano di incentivare la vaccinazione ma non è una spiegazione sufficiente che si può dare a una madre di 20/30 anni che ha una capacità di in informarsi molto superiore rispetto a un cartellone che c'è in un tram e noi a queste persone non stiamo dicendo assolutamente niente.
E dire che non c'è un nesso di casualità perché non si è riscontrato, non vuol dire che il nesso di causalità non ci sia, perché tanto è da chiarire sulla questione dei vaccini.
Quali sono gli studi che ci confermano che la somministrazione delle vaccinazioni anti influenzale, in questo caso, hanno poi un riscontro rispetto ai soggetti ultra sessantenni che fanno questo genere di pratica.
Quanto è efficace a ridurre gli effetti avversi dell'influenza nei soggetti ultra sessantacinquenni?
Perché queste sono informazioni che mancano, completamente o vengono date in maniera molto generica.
E le persone prese dalle notizie di cronaca, prese dalle notizie su internet, prese da esperienze personali... perché le esperienze personali ci sono e molte delle reazioni avverse che vengono attribuite alla somministrazione di vaccini nei bambini o negli anziani, molto spesso non vengono segnalate nel sistema di farmaco vigilanza e questo è un problema Sottosegretario!
Il sistema di farmaco vigilanza non funziona bene per i vaccini.
Molte delle segnalazioni, quando il bambino viene portato dal pediatra, o quando l'anziano viene portato dal suo medico curante, gli viene detto che è stato fatto il vaccino qualche giorno prima, una settimana prima, o qualche ora prima, e non avviene alcuna segnalazione.
[NOTA REDAZIONALE: Ciò significa che dal medico non vengono segnalate all'AIFA o ad altra autorità competente, a seconda anche della gravità della reazione al vaccino, e ai farmaci in generale, il tutto in un clima di mortale indifferenza o rassegnazione fatalista, certamente insana ed antieconomica nelle sue abnormi conseguenze nazionali.
Si potrebbe aggiungere, a mio parere redazionale, e sulla loro base dell' id quod plerumque accidit, locuzione in lingua latina, il cui "meaning" è: ciò che accade più spesso, ciò che accade di solito, (base che non è la mia e nemmeno quella di tanti altri cittadini non collisi con la ASL per motivi di stipendio ed altri lauti vantaggi o tanto meno con le industrie farmaceutiche per motivi di lucro.
Cessante in alcuni casi, però andrebbe indagato su chi cessante, sui danneggiati dalla ASL a causa di "cure farmacologiche e tecniche" invasive??
Cessante per loro il lucro? Per e su coloro che hanno perso il bene primario della salute, costituzionalmente garantito, e della tranquillità, "grazie" alle "sapienti mani della ASL"?
Dovremmo pure dire grazie a questi?
Sapienti mano manco per niente, direi piuttosto invasive ed intrinsecamente violente.
O grazie alla "preveggenza" della ASL? Non è preveggenza, è persecuzione. Scrivo di cittadini che non si sentono e non si sono mai sentiti numeri, tanto meno statistici, non vocati ad essere numeri e dati ad uso, abuso e consumo altrui, ed in questo caso, "L'ALTRUI" prende il nome di ASL, o qualsivoglia interesse delle cause farmaceutiche e/o interesse governativo. Ancor più specificamente nel caso in cui ci siano stai morti, per errore medico o dell'establishment.]
Perché non è soltanto un problema di arrossamento della cute o qualche linea di febbre, spesso le reazioni sono superiori.
[NOTA REDAZIONALE: Ciò significa che dal medico non vengono segnalate all'AIFA o ad altra autorità competente, a seconda anche della gravità della reazione al vaccino, e ai farmaci in generale, il tutto in un clima di mortale indifferenza o rassegnazione fatalista, certamente insana ed antieconomica nelle sue abnormi conseguenze nazionali.
Si potrebbe aggiungere, a mio parere redazionale, e sulla loro base dell' id quod plerumque accidit, locuzione in lingua latina, il cui "meaning" è: ciò che accade più spesso, ciò che accade di solito, (base che non è la mia e nemmeno quella di tanti altri cittadini non collisi con la ASL per motivi di stipendio ed altri lauti vantaggi o tanto meno con le industrie farmaceutiche per motivi di lucro.
Cessante in alcuni casi, però andrebbe indagato su chi cessante, sui danneggiati dalla ASL a causa di "cure farmacologiche e tecniche" invasive??
Cessante per loro il lucro? Per e su coloro che hanno perso il bene primario della salute, costituzionalmente garantito, e della tranquillità, "grazie" alle "sapienti mani della ASL"?
Dovremmo pure dire grazie a questi?
Sapienti mano manco per niente, direi piuttosto invasive ed intrinsecamente violente.
O grazie alla "preveggenza" della ASL? Non è preveggenza, è persecuzione. Scrivo di cittadini che non si sentono e non si sono mai sentiti numeri, tanto meno statistici, non vocati ad essere numeri e dati ad uso, abuso e consumo altrui, ed in questo caso, "L'ALTRUI" prende il nome di ASL, o qualsivoglia interesse delle cause farmaceutiche e/o interesse governativo. Ancor più specificamente nel caso in cui ci siano stai morti, per errore medico o dell'establishment.]
Perché non è soltanto un problema di arrossamento della cute o qualche linea di febbre, spesso le reazioni sono superiori.
Io facevo l'infermiere. Sono un infermiere.
Mi è capitato di lavorare in delle strutture per anziani dove ovviamente tutti erano sopra 65 anni e tutti venivano vaccinati per l'influenza, e problemi di reazione successive si sono verificati, e non sono stati segnalati dal medico competente, perché il sistema non funziona.
E perché l'AIFA ha tardato tanto a sospendere e a ritirare i lotti per fare le dovute analisi sui campioni? "
"Bisogna valutare attentamente se c'è il nesso di casualità. E' quello il determinante.
Le sostanze all'interno dei vaccini sono numerose e una valutazione attenta di quello che succede è importante per questo Paese, anche perché le mamme che portano a vaccinare un bambino di 3 mesi vogliono avere la certezza che quello che stanno facendo sul proprio bambino è una cosa che non gli nuocerà in futuro o nel presente.
Su questa cosa c'è tanto allarme in questo Paese perché ci sono delle carenze informative e delle spiegazioni poco chiare sia dalle CASE FARMACEUTICHE sia dall'AIFA, sia dal governo, sia dalle ASL.
Tutti i farmaci possono causare delle reazioni avverse e se ci sono dei dubbi su alcuni tipi di vaccini, per esempio l'esavalente, che è stato ritirato più volte, e anche in numerosi Paesi europei, se non mondiali, piuttosto che mettere a repentaglio la salute dei nostri cittadini si fa una riflessione più attenta... quindi non è solo una questione commerciale o farmaceutica."
Le sostanze all'interno dei vaccini sono numerose e una valutazione attenta di quello che succede è importante per questo Paese, anche perché le mamme che portano a vaccinare un bambino di 3 mesi vogliono avere la certezza che quello che stanno facendo sul proprio bambino è una cosa che non gli nuocerà in futuro o nel presente.
Su questa cosa c'è tanto allarme in questo Paese perché ci sono delle carenze informative e delle spiegazioni poco chiare sia dalle CASE FARMACEUTICHE sia dall'AIFA, sia dal governo, sia dalle ASL.
Tutti i farmaci possono causare delle reazioni avverse e se ci sono dei dubbi su alcuni tipi di vaccini, per esempio l'esavalente, che è stato ritirato più volte, e anche in numerosi Paesi europei, se non mondiali, piuttosto che mettere a repentaglio la salute dei nostri cittadini si fa una riflessione più attenta... quindi non è solo una questione commerciale o farmaceutica."
Sull'argomento:
II parere di Eleonora Brigliadori: "Le parole di questa persona sono corrette metto l'attenzione sul termine monolaterale e sull'insufficienza dell'indagine causale riguardo ai fenomeni degenerativi per arrivare alla risposta ci vuole l'antroposofia e Rudolf Steiner lo dice da 100 anni attraverso le sue testimonianze e le sue ricerche che possono dare risposta a persone come questo signore"
Rudolf Joseph Lorenz Steiner (Murakirály, 25/27 febbraio 1861 – Dornach, 30 marzo 1925) è stato un teosofo ed esoterista austriaco
È noto per essere il fondatore dell'antroposofia[4]. Con approccio teosofico/antroposofico, si è occupato di vari campi del sapere quali filosofia, sociologia, antropologia, economia e musicologia. E' noto, oltre che per l'antroposofia, per avere fondato una corrente pedagogica (la pedagogia Waldorf), un tipo di medicina (la medicina antroposofica o steineriana), e per aver ispirato l'agricoltura biodinamica, uno stile architettonico e uno pittorico. Ha posto anche le basi dell'euritmia, del Massaggio Ritmico Antroposofico e dell'arte della parola.
Tutte le teorie di Steiner, nei diversi campi di cui si è occupato, sono state scritte non mediante un approccio scientifico, ma teofisico, considerando cioè la scienza e le religioni come un sapere unitario. Le teorie steineriane hanno quindi dei forti connotati esoterici.
A cento cinquant'anni dalla nascita di Rudolf Steiner, nel 2011, venne girato questo film-documentario che ripercorre la biografia, le tappe del suo cammino spirituale. Il video testimonia la vitalità degli impulsi dati ad ambiti primari nella vita dell'uomo: l'educazione, la medicina, l'agricoltura, l'arte, la socialità
Sull'argomento:
VACCINI: IL CODACONS DENUNCIA LORENZIN
Il Codacons denuncia Beatrice Lorenzin in merito ai vaccini: il Ministro non avrebbe tenuto conto dei gravi dati riportati nel rapporto dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
L'associazione rende pubblica la relazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
La Procura di Roma dovrà accertare se a Lorenzin sia stato illustrata la relazione dell'Aifa prima che venisse approvato il decreto sull'obbligatorietà vaccinale per i bambini da 0 a 6 anni. In caso questo risulti comprovato, il Codacons chiede che si proceda contro il Ministro per omissione di atti d'ufficio.
Il Codacons ha deciso di rendere pubblici i dati segreti dell’Aifa relativi alle reazioni avverse ai vaccini registrati nel triennio 2014, 2015 e 2016. Rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco. La ragione di tale segretezza verrà svelata oggi 30 maggio dall’associazione nel corso di una conferenza stampa che si terrà a a Roma presso lo Stadio di Domiziano .
Una delegazione del Codacons si recherà al Quirinale e al Senato per consegnare il rapporto segreto dell’Aifa al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al Presidente del Senato Pietro Grasso e per chiedere di convocare a riferire il Ministro della salute.
Informazione indipendente
L’AIFA attraverso la divulgazione di un’informazione indipendente intende favorire l’impiego sicuro e appropriato dei medicinali orientando le scelte terapeutiche dei medici sulla base delle evidenze scientifiche a tutela dei pazienti. L’intento: connotarsi quale fonte autorevole di notizie e aggiornamenti in materia farmaceutica, per quanto attiene le attività più strettamente regolatorie e quelle inerenti la promozione di una nuova cultura del farmaco, basata sull’etica e sulla trasparenza.
L’Ufficio Informazione Scientifica si occupa dell’attività di verifica e monitoraggio sui Materiali Promozionali depositati in AIFA dalle Aziende Farmaceutiche.
Tra gli strumenti informativi che l’AIFA mette a disposizione dei pazienti e degli operatori sanitari vi è il Centro Informazione Indipendente sul Farmaco con una serie di documenti esplicativi pubblicati sul portale su argomenti specifici; previsto un filo diretto con gli utenti (pazienti e operatori sanitari) grazie al Servizio FarmaciLine.
- Indicazioni terapeutiche;
- Farmacocinetica;
- Formulazione e Composizione;
- Farmaci Equivalenti;
- Dosaggi;
- Avvertenze;
- Reazioni avverse;
- Interazioni con altri Farmaci;
- Uso in gravidanza;
- Disponibilità in commercio;
- Modalità prescrittive in ambito intra ed extra ospedaliero;
- Chiarimenti sull'applicazione delle Note CTS-AIFA;
- Rimborsabilità e Prezzo
Decreto vaccini: i punti contestati dal Codacons
fonte: Panorama.it
Per il legale dell’associazione: "provvedimento anticostituzionale", violata anche la Convenzione delle Nazioni Unite.
Nadia Francalacci: “Il periodo di polizia sanitaria è riemerso con il decreto Lorenzin”.
“Stupore, preoccupazione e sgomento in alcuni genitori – dichiara il legale a Panorama.it – nonostante siano consapevoli dell’importanza dei vaccini, hanno perso ogni fiducia nelle istituzioni e nelle autorità sanitarie a causa delle continue carenze della farmacovigilanza”.
Scarsa fiducia nelle istituzioni. Fiducia è un presupposto imprescindibile per una valida politica di vaccinoprofilassi.
L’aspetto economico sconcerta e indigna.
“Il decreto Lorenzin introduce ingiustificati costi per la collettività e facili guadagni per le case farmaceutiche”, prosegue l’avvocato Sorriento. “Gli immunologi spiegano che non sono reali i dati sull’allarme non vaccinati".
La protesta dei genitori contro il decreto
Il decreto Lorenzin non guarda con attenzione tali dati e incomprensibilmente, spegne il dibattito scientifico.
Giunte all’indirizzo di posta elettronica del Codacons migliaia di segnalazioni, di richieste di aiuto e di solidarietà al medico radiato dall’Ordine dei medici di Treviso perché contrario a una vaccinazione di massa e favorevole a programmi personalizzati. E' iniziata una raccolta di firme, per iniziativa popolare, contro il Decreto Lorenzin.
“Hanno riferito di voler lasciar il Paese i genitori di bambini che hanno storici familiari di malattie autoimmumi, per le quali vogliono scegliere solo alcuni vaccini come in un qualsiasi Paese civile”.
La richiesta di programmi personalizzati
Al Codacons, spiega Tiziana Sorriento, "arrivano segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini non segnalate all’Agenzia Italiana del Farmaco e segnalazioni di inviti a vaccinare i bambini anche se appena terminate cure antibiotiche o non in uno stato perfetto di salute. Come fossero dei numeri”.
I cittadini chiedono programmi personalizzati, aziende farmaceutiche serie, ricerca seria, vaccini singoli, vaccini sicuri, collaborazione e informazione a 360°, un aiuto e un supporto ai genitori prima e dopo il vaccino.
Decreto in contrasto con la Costituzione
“Il divieto di non frequentazione scolastica per bambini e adolescenti non vaccinati è in contrasto con la Costituzione e con i principi internazionali”, spiega Sorriento. “Sono diritti fondamentali,diritti e libertà che riguardano la tutela delle esigenze essenziali della condizione umana, hanno una dimensione universalistica. Sono diritti dell’uomo in senso stretto, diritti inviolabili”, e a proposito cita l’articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo:
“senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
“Il principio di non discriminazione – o anche principio di uguaglianza o divieto di discriminazione – nel tempo è diventato principio cardine di tutti i trattati internazionali in materia di diritti umani, dei testi costituzionali degli Stati democratici, fra cui la Costituzione italiana all’articolo 3. Violato anche l’articolo 32 della Costituzione”.
Art. 32 della Costituzione, “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
“L’articolo 32 della Costituzione tutela una delle massime espressioni della libertà, quella di non essere sottoposti a cure o terapie che non siano liberamente scelte o accettate”, ribadisce il legale Codacons.
“Condivisa l’opinione che solo uno stato di necessità per la salute pubblica consenta al legislatore l’imposizione di un trattamento sanitario ma non può spingersi fino al sacrificio della salute individuale di un bambino sano”.
“Condivisa l’opinione che solo uno stato di necessità per la salute pubblica consenta al legislatore l’imposizione di un trattamento sanitario ma non può spingersi fino al sacrificio della salute individuale di un bambino sano”.
Contro la Convenzione delle Nazioni Unite
Il decreto Lorenzin appare in contrasto con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989. Ecco gli articoli coinvolti:
Art. 3 riconosce la preminenza in tutte le decisioni relative ai minori del superiore interesse del minore;
Art. obbliga gli Stati parti dell’Onu ad adottare “ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza”;
Art. 24 sancisce il diritto di tutti i minori di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare dei servizi medici e di riabilitazione;
Artt. 28 e 29, i quali riconoscono il diritto di tutti i minori all’istruzione;
Art 33: “l’arte e la scienza sono libere e libero è il suo insegnamento”.
Contro la Convenzione di Oviedo
“Il nuovo decreto appare in contrasto con la Convenzione di Oviedo, recepita in Italia con legge n. 145/2001, che sancisce il fondamentale principio dell’autodeterminazione”, continua Sorriento. “La vaccinazione è proposta a persone sane; senza il consenso non è ammesso il trattamento sanitario. È indispensabile il consenso del paziente o del suo rappresentante legale. Nel nostro ordinamento i rappresentati legali dei bambini sono i loro genitori”.
Manca il presupposto dell’urgenza
L’obbligo giuridico della vaccinazione di massa proposto dalla Lorenzin mancherebbe dei presupposti di necessità ed urgenza richiesti dall’articolo 77 della Costituzione. I conseguenti trattamenti sanzionatori per i genitori e per i bambini non reggerebbero di fronte a un’interpretazione delle norme.
Il caso della Danimarca
Il Codacons cita l’esempio danese. “Il direttore dello Statens Serum Institut in Danimarca, in un’intervista del 2012, ha motivato l’esclusione del vaccino antivaricella dal Piano Vaccinale Danese".
L’imposizione del vaccino antivaricella, qualificherebbe il decreto legge come norma in contrasto con il principio di precauzione, con l’ordinamento comunitario e con quello costituzionale italiano.
IL DOCUMENTO DELL'AIFA
Scarica allegato documento AIFA
Il documento riservato dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino citato dal Codacons durante la conferenza stampa e consegnato a tutti i giornalisti.
Sono riportati i dati riguardo le segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente "Infanrix Hexa", di titolarità della GlaxoSmithKline, registrate all'interno della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) negli anni 2014, 2015 e 2016.
Tra le segnalazioni di reazioni avverse, le più comuni sono state:
- Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
- Patologie del sistema nervoso: 16%
- Disturbi psichiatrici: 29,2% (nel 2014) e 14,1% (nel 2015)
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Il documento riservato dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino citato dal Codacons durante la conferenza stampa e consegnato a tutti i giornalisti.
Sono riportati i dati riguardo le segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente "Infanrix Hexa", di titolarità della GlaxoSmithKline, registrate all'interno della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) negli anni 2014, 2015 e 2016.
Nel 2014 si sono verificate 1.857 reazioni avverse al vaccino esavalente, di cui 168 gravi (9%).
Nel 2015 invece il numero è stato di 992, di cui 144 gravi (14,3%).
Nel 2016 sono state segnalate 702 reazioni avverse, di cui 142 gravi (20,2%).
Nel 2015 invece il numero è stato di 992, di cui 144 gravi (14,3%).
Nel 2016 sono state segnalate 702 reazioni avverse, di cui 142 gravi (20,2%).
Tra le segnalazioni di reazioni avverse, le più comuni sono state:
- Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
- Patologie del sistema nervoso: 16%
- Disturbi psichiatrici: 29,2% (nel 2014) e 14,1% (nel 2015)
Codacons : “Siamo ben consapevoli che i vaccini salvano molte vite umane ma, in base al principio di prevenzione dei danni alla salute, lo Stato è obbligato ad assicurare che qualsiasi trattamento sanitario sia eseguito soltanto in condizioni di assoluta sicurezza” spiega il Codacons.
La Codacons chiede vaccini singoli e sicuri, indagini pre-vaccinali sui bambini prima della somministrazione dei vaccini. Se tra gli eventi gravissimi o le migliaia di reazioni avverse alle vaccinazioni esista o meno un nesso di causalità, questo avrà rilevanza per il diritto al risarcimento dei danni sulla base della legge specifica in materia.
L’azione del Codacons "è semplicemente tesa alla ricerca della massima informazione possibile in favore delle famiglie, informazione che dovrebbe provenire dalle autorità sanitarie sulle cui eventuali omissioni dovrà ora pronunciarsi la magistratura".
"Chiunque dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini, sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false” conclude l’associazione.
Leggi articolo integrale su Infosalus
Fonti: Affari Italiani | Informasalus | AIFA | Panorama Codacons | Infosalus
Puoi vedere:
Sull'argomento:
Messaggio pubblico di Marcello Pamio indirizzato al Ministro della Salute Lorenzin invitandola a dimettersi dalla carica
Pubblico uno stralcio del messaggio pubblico di Marcello Pamio indirizzato al Ministro della Salute Lorenzin
LETTERA MESSAGGIO PUBBLICO DI MARCELLO PAMIO INDIRIZZATO AL MINISTRO DELLA SALUTE LORENZIN
http://www.disinformazione.it/Dimissioni_Lorenzin.htm
Immagine: Il Ministro Lorenzin visita il Centro di Radioterapia Campus Biomedico Roma | via Flickr
"Potete ingannare tutti per un po’ potete ingannare qualcuno per sempre ma non potete ingannare tutti per sempre." Abramo Lincoln |
VIDEO: Inaugurazione di Mussolini dell'Istituto di Radiologia al Policlinico di Roma (1936)
Descrizione sequenze:facciata del nuovo Istituto di Radiologia; immagini delle aiuole antistanti l'edificio e degli alberi che vi crescono ; Mussolini arriva davanti all'Istituto, scendendo dall'automobile e salendo rapidamente le scale; corteo delle autorità fasciste all'interno dell'Istituto; corridoio interno dell'Istituto con un medico che vi cammina; biblioteca e sala lettura dell'Istituto; un medico è seduto ad un tavolo e consulta un libro su un leggio; interno di una sala medica; aula piena di sedie ; interno di un laboratorio con diversi macchinari scientifici; immagine di un macchinario per la 'gammaterapia' ; scritta in alto:' impianto 800.000 volt' ; immagine di apparecchiature radiologiche con un medico sullo sfondo che le osserva; altri macchinari radiologici; lettino sul quale vengono eseguite le lastre; un uomo in piedi davanti ad una lastra con dei radiologi intorno; macchinario che misura l'intensità delle radiazioni; immagini della stanza di sviluppo delle lastre radiologiche; Mussolini cammina all'esterno tra altri gerarchi fascisti ; Mussolini esegue il saluto fascista e si avvia; veduta dell'edificio dell'Istituto; Mussolini con il suo seguito entra nell'Istituto; immagini dell'Aula Magna dell'Istituto ; immagini del laboratorio per microscopi sui lunghi tavoli e lavandini alternati ; un microscopio ; veduta di una vasca di allevamento delle larve di anofele; immagine delle larbe in superficie a pelo d'acqua ; veduta delle larve al microscopio ; interno dell'Istituto con una serie di grandi foto appese e di vetrine; foglie di diverse piante all'interno di alcune vetrine; un medico, in laboratorio, osserva al microscopio ; immagini delle larve al microscopio ; immagine delle zanzare portatrici della malaria attaccate agli spilli ed esposte; una zanzara vista attraverso una lente d'ingrandimento; fila di lettini di fronte a molte piante in una corsia; gabinetto medico; stanza radiologica; Mussolini con il suo seguito esce dall'Istituto; Mussolini si volta ed esegue il saluto fascista verso gli altri gerarchi che lo ricambiano; Mussolini sale in automobile; l'automobile parte mentre a terra il personale dell'Istituto applaude
"Gentile Beatrice Lorenzin quasi giornalmente i media italiani pubblicano le sue interviste nelle quali si evince che le starebbe a cuore la salute degli italiani, di tutti gli italiani bambini inclusi.
(...)Sono convinto che il suo comportamento non sia dettato da profonda ignoranza, ma sia l’applicazione di occulte manovre impostole dall’alto, molto in alto.
Anche se ciò fosse vero però non la esonera da responsabilità personali e morali gravissime, di cui prima o poi ne dovrà rispondere...
Invece di occuparsi seriamente di cancro e delle centinaia di migliaia di persone che ogni anno muoiono a seguito delle cure ufficiali e nonostante le parole e i numeri confortanti che vengono snocciolati dagli esperti in tv, cosa fa? Niente.
Invece di migliorare facendo progredire scientificamente l’oncologia rimasta arenata a teorie assurde di oltre 70 anni fa, cosa fa? Niente.
(...)
Invece di aprire indagini interne su primari ospedalieri, baroni universitari e dirigenti del suo stesso Ministero corrotti fino al midollo, cosa fa? Niente.
Niente di niente, perché il suo prezioso tempo lo spende per attacchi vergognosi alle medicine non convenzionali; per avvallare squallide censure mediatiche, radiazioni assolutamente ingiustificate a medici onesti e competenti, il tutto ammantato dalla priorità nazionale: rendere obbligatori i vaccini per i bambini!
E’ molto più importante vaccinare contro la volontà dei genitori piuttosto che (...)
Non va bene inviare carabinieri e guardia di finanza nelle sedi delle lobbies farmaceutiche, perché l’Arma serve per prelevare i neonati dalle loro calde culle per portarli nelle mani sapienti dei medici vaccinatori che inoculeranno loro dei veleni.
Il tutto per il bene degli italiani. Ovvio.
(...)
Mai a memoria d’uomo la medicina ha toccato un punto così basso, e lei come Ministro ne ha piena responsabilità.
Anche se la Verità è figlia del tempo non staremo seduti sulla sponda del fiume ad attendere il passaggio del cadavere suo e quello di medici e dirigenti ministeriali corrotti e collusi, perché le coscienze delle persone si stanno svegliando dal letargo cerebrale. Il paradigma sta saltando e ne siete assolutamente consapevoli, e questo è il motivo per cui avete pigiato la leva dell’acceleratore attaccando tutto e tutti.
Ma non ce la farete perché sempre più organizzazioni spontanee, movimenti, comitati, associazioni si stanno formando in Italia, riunendo milioni di persone, per manifestare il diritto sacrosanto della Libertà di scelta e di cura. Basta con la corruzione e la cupidigia; basta con una medicina controllata, diretta e gestita dalle lobbies farmaceutiche in combutta con medici, dirigenti e baroni universitari corrotti e privi di coscienza.
(...)
Con nessuna stima
Marcello Pamio"
(...)
Mai a memoria d’uomo la medicina ha toccato un punto così basso, e lei come Ministro ne ha piena responsabilità.
Anche se la Verità è figlia del tempo non staremo seduti sulla sponda del fiume ad attendere il passaggio del cadavere suo e quello di medici e dirigenti ministeriali corrotti e collusi, perché le coscienze delle persone si stanno svegliando dal letargo cerebrale. Il paradigma sta saltando e ne siete assolutamente consapevoli, e questo è il motivo per cui avete pigiato la leva dell’acceleratore attaccando tutto e tutti.
Ma non ce la farete perché sempre più organizzazioni spontanee, movimenti, comitati, associazioni si stanno formando in Italia, riunendo milioni di persone, per manifestare il diritto sacrosanto della Libertà di scelta e di cura. Basta con la corruzione e la cupidigia; basta con una medicina controllata, diretta e gestita dalle lobbies farmaceutiche in combutta con medici, dirigenti e baroni universitari corrotti e privi di coscienza.
(...)
Con nessuna stima
Marcello Pamio"
Fonte: Disinformazione.it
CHI E' MARCELLO PAMIO
Marcello Pamio
Biografia
"Diploma di Perito elettronico industriale seguito da un triennio universitario presso la facoltà di Fisica. Operatore shiatsu e studente "perenne" di MTC, Medicina Tradizionale Cinese. Da numerosi anni mi occupo di tutte le cosiddette "medicine non convenzionali" con particolare attenzione ai sistemi terapeutici "dimenticati", e a quelli boicottati dall'establisment medico. Dal 1999 gestisco in internet il sito www.disinformazione.it: una "finestra virtuale" attraverso la quale è possibile accedere a quelle informazioni che normalmente non trovano spazio, o vengono filtrate dai media. E' per questo che mai come oggi vale il detto: "La salute è essenzialmente informazione!"
Morale: dopo aver vissuto sulla mia pelle gli estremi della medicina, ufficiale da una parte e alternativa dall'altra, ho compreso che la Verità sta nel mezzo. Questa comprensione mi è servita per integrare il percorso che mi sono scelto in questa vita. Da febbraio 2000 a luglio 2003 ho lavorato alla rivista Nexus, dove mi occupavo appunto di medicina. Dal 1998 gestisco nella Rete del sito www.disinformazione.it.
Oggi mi dedico totalmente alla gestione del mio sito personale, dove pubblico tutte quelle informazioni che vengono filtrate dai media."
Marcello Pamio
Fonte: Riflessioni.it
Marcello Pamio - La strategia della creazione di malati
Tra gli argomenti del video: Facciamo più esami perché siamo più ammalati o siamo più ammalati perché facciamo più esami? I mezzi di comunicazione di massa sono pilotati da un sistema che decide quello che dobbiamo sapere e quello che non dobbiamo sapere. Oggi si confonde lo "screening" come sinonimo di "prevenzione", ma di fatto non previene nulla perché è un esame diagnostico. La vera prevenzione è lo stilo di vita. Come avviene la creazione di malati? Si può fare abbassando i valori che definiscono la "normalità". Ci sono anche malattie create, come l'ADHD. Con la scusa della prevenzione si invitano le persone sane a cercare qualche malattia che nessuno vorrebbe avere. Il fattore principale delle strategie promozionali usate per vendere le malattie è la paura. La paura blocca e paralizza la coscienza e induce a fare cose che diversamente non avremmo mai fatto. Dalle statistiche relative al cancro al polmone, si evince che il numero di coloro che avevano fatto screening preventivi e coloro che non li avevano fatti, si equiparano nelle possibilità di sopravvivenza. Risultati analoghi sulle statistiche svedesi si hanno per quanto riguarda il cancro al seno. In America la percentuale di falsi positivi ha raggiunto il 50%, mentre in Norvegia il 20%. Le autopsie sui cadaveri di vecchi contadini rivelano che questi avevano tumori regrediti e neutralizzati dall'organismo. Altre autopsie su persone morte per incidenti, hanno rivelato che il 38% delle donne aveva un tumore in sito al seno, il 48% degli uomini aveva invece in situ un tumore alla prostata, ed entrambi i gruppi alla tiroide. Le case farmaceutiche sono società SpA che hanno l'obiettivo di vendere e ampliare il più possibile il loro mercato. Ormai ogni aspetto fisiologico della vita è stato ospedalizzato: la gravidanza e il parto, il disturbo premestruale, il disturbo da ansia sociale, l'ADHD, lo shopping compulsivo, la vescica iperattiva ecc. Quello che ci fa ammalare è una epidemia di diagnosi. Domanda: perché gli screening sono gratuiti? Proverbio russo: solo nella trappola per topi il formaggio è gratis. Gli incidentalomi sono diagnosi a sorpresa, che escono fuori facendo esami destinati a rivelare altri problemi e non quelli che vengono individuati. Il punto non è fare o non fare gli screening, ma essere pienamente informati in modo da poter fare scelte reali.
COMMENTI in rete aull'argomento:
Vaccinazioni forzate? La Svezia dice NO! In Italia il Decreto è anticostituzionale, viola la libertà di cura e il diritto all’istruzione e minaccia il diritto di Famiglia. Fare immediato ricorso alla Corte Costituzionale chiedendo al Presidente Mattarella di non firmare il Decreto!
La più grande epidemia mortale della storia, la Spagnola, si è verificata a seguito della prima guerra mondiale, dopo che milioni di soldati erano stati vaccinati, e si erano indeboliti, anche per fame. Oggi non c’è la fame, c'è l’eccesso di cibo, l’inquinamento, le medicine chimiche, che comporta incremento di malattie degenerative croniche. (Da: “Guglielmi_Fabrizio”)
LA SVEZIA OFFRE ALL’ITALIA UNA LEZIONE DI SCIENZA E DI CIVILTÀ
La Svezia, nonostante gli attacchi ricevuti nella sua recente storia (attacchi terroristici, immigrazione selvaggia, stupri razziali) ha dimostrato di essere sempre attenta ai diritti inalienabili dei suoi cittadini. Contro 7 mozioni che volevano imporre l’obbligatorietà vaccinale, una decisione parlamentare le ha rigettate tutte, dicendo NO alle vaccinazioni forzate, per rispettare il diritto di scelta dell’essere umano e la sua integrità psico-fisica.
UNO STATO ALLA DERIVA EMETTE LEGGI DEMENZIALI DA PAESE DEL QUINTO MONDO
La nostra carretta di stato denominata Italia, oltre a navigare alla deriva, desidera imporre le vaccinazioni pediatriche in modo coercitivo. È ora di disconoscere questa imposizione militare/finanziaria privata chiamata “Republic of Italy spa”, dichiarandoci tutti sovrani di noi stessi e rigettando in massa le abominevoli e perniciose vaccinazioni compulsive imposte.
IN UN PAESE CHE VA A ROTOLI CI COPRIAMO DI RIDICOLO
La demenziale querelle sulle vaccinazioni forzate si è intrufolata in un decreto del consiglio dei ministri. Con un paese da governare che va a rotoli, la stretta vaccinatoria appare ridicola ed ignobile, quasi una presa in giro. Hanno mietuto più vittime la crisi finanziaria indotta o l’inquinamento intenzionale (e non) che i virus.
DELINQUENZIALE TENDENZA A INIETTARE VELENI NEUROTOSSICI ALL’INFANZIA IGNARA
Uno stato che si preoccupa della salute dei suoi sudditi se non dietro tornaconto. Sia come sia, pur di iniettare veleni neurotossici agli infanti italiani le provano tutte. Disposizione inaccettabile ed illegale, contraria ai più basilari diritti dell’uomo. Che dire dei milioni di africani nel nostro territorio? Sono stati vaccinati? Le vaccinazioni verranno estese anche a loro oppure sono solo per l’uomo europeo?
PREVISTE MULTE DAI 500 AI 7500 EURO PER I GENITORI DISSIDENTI
“L’evasione dell’obbligo dei vaccini comporterà l’impossibilità di iscriversi al sistema 0-6 che precede la scuola dell’obbligo, per partecipare alla scuola dell’obbligo la mancanza di documentazione produrrà sanzioni dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle esistenti”
Ha detto il premier Paolo Gentiloni: “Non si tratta di emergenza ma di una preoccupazione alla quale intendiamo rispondere”.
LA VERGOGNA DI ESSERE ITALIANI
"Il paese di Pitagora, di Parmenide, dell’imperatore Marco Aurelio Antonino, di Leonardo, di Cornaro e della Scuola Medica Salernitana che mette in mostra non le sue nudità ma le sue deformità e la sua sbalorditiva ed irritante ignoranza. Si parla insistentemente solo e sempre di vaccini, di trivalenti ed esavalenti, di obbligo e non obbligo. Nessuno che parli del problema reale che sta sotto l’intera questione, ovvero contro chi e contro cosa si fanno queste operazioni demenziali. Nessuno che parli di batteri e di virus in modo serio ed approfondito."
In tema di etica professionale dei medici voglio solo ricordare di quali massacri e di quali crimini si sono storicamente resi responsabili i medici tedeschi nei lager, campi di concentramento nazisti, durante la seconda guerra mondiale. Tanto per ricordare.
Nei campi di concentramento nazisti, venne effettuata sperimentazione umana usando come cavie i deportati. Tali esperimenti furono ritenuti crudeli e per questo medici e amministratori coinvolti furono condannati per crimini contro l'umanità in alcuni Processi secondari di Norimberga. I fini dichiarati erano in molti casi quello di verificare la resistenza umana in condizioni estreme o di sperimentare dei vaccini, ma in alcuni casi i fini non sono riconducibili ad altro che alla perversione del personale medico. Di seguito alcuni tra gli esperimenti condotti con maggiore frequenza.
Correva l'anno - La Seconda Guerra Mondiale - I medici del Reich 1
1 settembre 1939, 70 anni fa, è il giorno dell'invasione tedesca della Polonia. In quelle stesse ore Hitler formula il cosiddetto "decreto per morte pietosa" delle persone malate. L'inizio della Seconda Guerra Mondiale e l'avvio dl progetto nazista di eliminazione di coloro che non rispecchiano l'ideale della pura razza ariana, drammaticamente, coincidono.
Non si parla ancora di eliminazione degli ebrei, ma l'antisemitismo in Germania è legge fin dal 1935: fra l'uccisione delle vite considerate "senza valore" e quella degli individui di religione ebraica il passo sarà purtroppo molto breve. La stessa sorte anche a zingari e omosessuali.
E molti medici, proprio coloro che con il giuramento di Ippocrate si erano impegnati a salvare vite umane, diventano in pratica degli assassini. Il cosiddetto "progetto eutanasia" viene interrotto nel 1941 dopo le infuocate proteste di molti cittadini e della chiesa Cattolica, ma l'eccidio di massa è appena cominciato. Nei capi di concentramento nelle zone occupate i medici nazisti avranno un ruolo centrale nelle operazioni di sterminio. I medici del Reich: gli atroci esperimenti su cavie umane, fra i quali quelli di Joseph Menghele sui gemelli, ed il raffinarsi delle tecniche di sterminio di massa, dalle fucilazioni alle camere a gas.
L'orrore di Auschwitz in un inedito repertorio fotografico, le testimonianze dei sopravvissuti dall'archivio della Shoah Foundation di Steven Spielberg, le immagini dei processi ai medici.
Indice
- 1Esperimenti di decompressione per il salvataggio da grande altezza
- 2Esperimenti di congelamento/raffreddamento prolungato
- 3Esperimenti di vaccinazione antipetecchiale
- 4Ricerche sull'epatite epidemica
- 5Esperimenti di sterilizzazione
- 6Raggi X e castrazione chirurgica
- 7Studio sulle condizioni precancerose della cervice uterina
- 8Le ricerche sui gemelli monozigotici
- 9Ricerche sulla cura ormonale dell'omosessualità
Esperimenti di decompressione per il salvataggio da grande altezza
L'obiettivo dichiarato era quello di studiare le possibilità di salvare un soggetto in caduta da grande altezza. Le domande a cui i medici volevano rispondere erano dunque: può un soggetto lanciatosi con paracadute dall'aereo in fase di volo, o comunque da un'altezza superiore ai 10 km salvarsi? Quanto resiste un soggetto senza la pressione atmosferica cui è naturalmente abituato? Quali sono le reazioni fisiche di un soggetto a cui si è tolta la pressione atmosferica e in definitiva l'ossigeno? Quali sono le conseguenze nel caso in cui si salvi?
Il Dott. Sigmund Rascher, medico maggiore della Luftwaffe, ebbe un ruolo di primo piano in questo progetto di sperimentazione, anche per la qualifica che ricopriva, si trovava ad essere in diretto contatto con Heinrich Himmler, dal quale si fece rilasciare l'autorizzazione a procedere. Tali esperimenti vennero condotti su prigionieri del lager di Dachau. I deportati venivano chiusi dentro una stanza in cui veniva abbassata gradualmente la pressione atmosferica, fino ad arrivare alla completa mancanza di ossigeno. Si ricostruiva in questo modo la caduta di un paracadutista da 12–13 km di altezza. I risultati dovevano verificare o smentire le varie teorie di salvataggio di un soggetto in caduta libera con paracadute (evidentemente l'interesse dell'esperimento era rivolto a quei militari di aviazione che potevano trovarsi in situazioni tali da rendere necessario doversi buttare dall'aereo in fase di volo). Al termine dell'esperimento i corpi dei deportati venivano sezionati. Poteva succedere che, nella fase del sezionamento, la persona fosse ancora viva.
Esperimenti di congelamento/raffreddamento prolungato
L'obiettivo e la condizione da ricostruire era direttamente legato e conseguente all'esperimento precedente: a che condizioni un soggetto gettatosi da un aereo in volo e precipitato in acqua fredda si può salvare? Quanto impiega un soggetto in acqua fredda a morire di congelamento? Ci sono possibilità che un corpo si rianimi dopo l'esposizione prolungata al freddo? Come? Con quali conseguenze?
Si ricostruivano le varie possibili conseguenze e le varie possibilità di salvezza. Il dottor Sigmund Rascher ebbe un ruolo primario. I deportati che erano stati sottoposti alla selezione e che erano stati scelti per questo progetto, venivano immersi in vasche di acqua gelata (gli esperimenti prevedevano che l'acqua fosse ad una temperatura iniziale di 5,2° fino a scendere a 4°) per un periodo prolungato (fino ad un massimo di 95 minuti). Quando i deportati non morivano dentro la vasca (evento piuttosto raro), i medici indagavano se la rianimazione di esseri umani assiderati fosse più proficua mediante calore animale o mediante medicinali e/o procedimenti fisici. La temperatura corporea dei deportati al recupero dell'acqua si aggirava fra i 25° ed i 29°, ma alcuni documenti dei medici riportano di deportati che non morivano ancora quando la temperatura scendeva fino a 24°. Le vittime venivano quindi poste in un letto e legate strettamente a una o due donne nomadi completamente nude, che facevano per ore (talvolta per giorni) da stufe umane per fare loro riprendere conoscenza. La percentuale di sopravvivenza era relativamente elevata ma i prigionieri soffrivano poi di disturbi cardiocircolatori ed altre patologie.
Esperimenti di vaccinazione antipetecchiale
Questo tipo di esperimento fu condotto su esseri umani in due località, nel lager di Buchenwald e nel lager di Natzweiler-Struthof. Quello che sappiamo sugli esperimenti di Buchenwald lo si deve al diario di centro-ricerche del dott. Erwin Ding-Schuler, il quale lavorava nel campo, alle deposizioni di vari scienziati europei internati nel lager e costretti a prendere parte a tali esperimenti, alle deposizioni del Dott. Eugen Kogon, che riuscì a salvare il diario e che al processo di Norimberga fu interrogato come testimone.
Il Dott. Kogon era scrivano del reparto antipetecchiale e virologico nel lager, reparto che era diretto da Ding Schuler e che dipendeva dall'Istituto d'Igiene di Berlino, a capo del quale c'era l'SS-Oberfuhrer Murgowsky.
Lo scopo era quello di arrivare alla formulazione ed alla produzione di un vaccino da distribuire alle truppe SS che in Oriente erano minacciate dal tifo petecchiale.
La scelta del lager non è stata casuale: all'interno di Buchenwald erano stati internati degli scienziati da cui ci si aspettava la massima collaborazione (alcuni degli internati cui ci si riferisce sono: Ludwig Fleck, Balachowsky, e van Lingen). Prima di provare una nuova formulazione, i medici delle SS provarono sui deportati i vari vaccini già esistenti per verificarne/falsificarne l'effettiva efficacia. Gli esperimenti furono condotti nel blocco/baracca 46 del lager di Buchenwald.
Ricerche sull'epatite epidemica
L'epatite epidemica stava facendo una strage fra i soldati tedeschi sul fronte russo, quindi i nazisti decisero di studiarne le cause e trovarvi rimedio. Dopo una serie di studi di laboratorio condotti dal dottore militare Dohmen, il Dott. Karl Brandt, uno dei più famigerati medici nazisti, chiese l'autorizzazione a Heinrich Himmler di avviare l'inoculazione ad esseri umani di ceppi di virus coltivati. Gli esperimenti furono condotti a Sachsenhausen.
Esperimenti di sterilizzazione
Esperimenti di sterilizzazione furono eseguiti ad Auschwitz, nel famigerato Blocco 10 e furono diretti principalmente dai Dottori Carl Clauberg e Horst Schumann. Qualche sopravvissuta a tali esperimenti sostiene che venissero effettuati anche esperimenti di inseminazione artificiale e che le donne prigioniere avevano il terrore che venisse impiantato un mostro nel proprio utero. Questo tipo di esperimenti non è stato provato. L'esperimento di sterilizzazione consisteva nell'iniettare una sostanza caustica nella cervice uterina per ostruire le tube di Falloppio. I soggetti scelti per l'esperimento erano donne sposate di età compresa fra i venti ed i quarant'anni, preferibilmente che avessero avuto già dei figli. L'iniezione veniva eseguita in tre fasi nel giro di qualche mese, anche se alcune superstiti ricordano di aver subito anche cinque iniezioni. Clauberg era un grande ricercatore ed un professionista di considerevole reputazione all'epoca; si consideri, ad esempio, che i preparati ormonali Progynon e Proluton da lui elaborati per curare la sterilità, sono usati ancora oggi, come pure è usato il "Test di Clauberg" per misurare l'azione del progesterone.
Raggi X e castrazione chirurgica
Vi furono anche degli esperimenti condotti dal Dott. Schumann, medico e direttore del centro della morte nel programma di eutanasia a Grafeneck. Viktor Brack, un funzionario della Cancelleria molto attivo nel Programma T4 (l'eliminazione dei disabili tedeschi), aveva escogitato un impianto di sterilizzazione sulla falsariga di una catena di montaggio, operante “in modo del tutto impercettibile” da dietro un banco. Alla vittima ignara si doveva far chiedere di riempire dei moduli, operazione destinata a durare per due o tre minuti. Il funzionario seduto dietro il banco metteva in funzione l'apparecchiatura ruotando un interruttore che attivava simultaneamente due valvole termoioniche a raggi X (poiché l'irradiazione doveva operare da entrambi i lati). Con un'installazione a due valvole potevano essere sterilizzate circa 150-200 persone al giorno e quindi, con venti installazioni, sino a 3000-4000 al giorno. Questa era l'idea proposta da Brack, che andava perfettamente d'accordo con l'ideologia nazionalsocialista.
I soggetti sperimentali (maschi giovani abbastanza sani e ragazze di età poco inferiore o poco superiore a vent'anni) venivano allineati in una sala d'attesa e introdotti uno per uno, spesso completamente all'oscuro di ciò che si stava preparando per loro. Il macchinario: le ragazze venivano poste fra due lastre che comprimevano loro l'addome e il dorso; gli uomini poggiavano il pene e i testicoli su una lastra speciale. Schumann azionava poi la macchina che emetteva un forte ronzio, e la durata del trattamento arrivava fino a otto minuti. Molte donne uscirono dall'applicazione con ustioni notevoli, che potevano infettarsi; molte svilupparono sintomi di peritonite, fra cui febbre, forti dolori e vomito. Dopo l'esposizione ai raggi X, le ovaie delle donne venivano asportate chirurgicamente ed esaminate in laboratorio per accertare se i raggi X fossero stati o no efficaci nella distruzione dei tessuti. Gli uomini non subivano una sorte migliore. Oltre agli eritemi da scottatura attorno allo scroto, i posteriori racconti delle vittime parlano della raccolta del loro sperma, e del brutale massaggio della prostata per mezzo di pezzi di legno introdotti nel retto. Veniva poi effettuato un intervento chirurgico al fine di asportare un testicolo, o entrambi. Gli sviluppi postoperatori erano disastrosi e comprendevano emorragie, setticemie, assenza di tono muscolare conseguente alle ferite, cosicché molti morivano rapidamente, mentre altri venivano mandati a fare un lavoro che li avrebbe fatti morire in poco tempo.
Studio sulle condizioni precancerose della cervice uterina
Questo esperimento rifletté un interesse scientifico del dottor Eduard Wirths, il medico capo delle SS ad Auschwitz e di suo fratello, il ginecologo Helmut Wirths.
Le ricerche sui gemelli monozigotici
Gli esperimenti erano condotti da Josef Mengele, ad Auschwitz e Birkenau. Le ricerche partivano da misurazioni meticolose e assolutamente precise di comparazione fra i gemelli (che erano di ogni nazionalità, ma soprattutto ungheresi, senza distinzione di sesso, età o altro dato genetico se non l'essere gemelli). Dopo aver misurato e indagato ogni singolo centimetro del corpo dei gemelli, appurate le eventuali differenze fra fratelli, i soggetti venivano addormentati con un'iniezione di Evipan sul braccio e poi uccisi con un'iniezione di cloroformio fatta personalmente da Mengele direttamente nel cuore. I corpi venivano a questo punto sezionati e studiati dall'interno. Pare che il 15% dei gemelli esaminati sia stato ucciso in questo modo o durante qualche operazione chirurgica.
Ricerche sulla cura ormonale dell'omosessualità
Gli esperimenti vennero condotti a partire dal luglio 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald dal medico SS danese Carl Peter Vaernet e consistevano nell'impianto di massicce dosi di testosterone su deportati omosessuali alla ricerca di una cura che avrebbe dovuto rendere eterosessuali i soggetti trattati.
Fonte: Wikipedia
Avvocato Raffaele Arcella: "Ho amato la pace. Ho considerato sempre non il nemico ma l'avversario"
Immagine | via Pixabay |
“Questo libro mi ha salvato la vita.” Durante la cerimonia per le consegne della medaglie in occasione della Festa della Repubblica, Raffaele Arcella, classe 1920, presidente dell’Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti, mostra un vecchio libro. È un volume su Lenin scritto in russo. L’avvocato, nato a Napoli nel 1920, laurea in giurisprudenza e in lingue e letterature slave e istituzioni europee orientali, racconta di essere vivo grazie a quel libro dove è ancora evidente il segno di un proiettile. Arcella aveva il libro all’altezza del petto quando un cecchino, durante la seconda guerra mondiale, gli sparò contro. “Il proiettile si è fermato proprio dove c’è una foto di Lenin – dice l’avvocato -, avevo appena tirato fuori il libro dalla bisaccia del cavallo, per questo dico che la lettura e Lenin mi hanno salvato la vita”.
Fonte: La Repubblica.it
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