Avv. Gabriella Filippone - Il comportamento dell'amministrazione
finanziaria e/o di un altro ente impositore contrario alla buona fede e
alla correttezza lede gli interessi dei contribuenti che sono
legittimati a chiedere il risarcimento del danno morale in quanto
"subire una illegittima iscrizione ipotecaria sui propri beni comporta
un'alterazione in senso negativo dell'organizzazione di vita
quotidiana della vittima, comportando anche un'alterazione alla
serenità personale e familiare"
TASSE INGIUSTE. E' accaduto a Lecce, nel Salento, notizia pubblicata su "Nuovo Quotidiano di Puglia" il 14.09.2013: una
contribuente si ammala per colpa delle cartelle "ingiuste" sulla tassa
spazzatura, in base a tali cartelle le vengono ipotecati beni per
centinaia di migliaia di euro. Le condizioni di salute la costringono anche a chiudere la ditta.
Questo
il calvario personale di un'imprenditrice di Lecce che solo dopo
un'odissea durata cinque anni, riesce ad ottenere giustizia: il giudice condanna Equitalia e il Comune e scatta il diritto al risarcimento.
E' duro scontro tra cittadini e chi chiede il pagamento delle tasse.
E' emblematica la vicenda di L.P., imprenditrice leccese di 38 anni
operante nella distribuzione di carburanti, che ha trascinato dinanzi ad
un giudice di pace sia Equitalia sia il Comune di Lecce.
Con recente sentenza entrambi gli enti sono stati condannati a pagare un risarcimento di oltre 2mila euro all'imprenditrice per i danni morali subiti. Non è escluso che possano esserci altre richieste di risarcimento.
La diatriba con gli enti impositori ha inizio qualche anno fa, quando, con
due distinti ricorsi proposti alla Commissione Tributaria Provinciale
contro il Comune, la contribuente impugna delle cartelle di pagamento riguardanti la Tarsu per lo smaltimento dei rifiuti per gli anni dal 2002 al 2008.
Con
due differenti provvedimenti emessi nei mesi di giugno e luglio 2009
dalla Commissione Tributaria viene sospesa l'esecutività di tali
cartelle di pagamento.
Nonostante la notifica di tali
provvedimenti, la sede leccese di Equitalia, nel novembre del 2009,
procede all'iscrizione ipotecaria su molteplici immobili e locali di proprietà della malcapitata contribuente per un valore complessivo di centinaia di migliaia di euro.
Dopo tali illecite iscrizioni ipotecarie e, precisamente nell'ottobre di tre anni fa, Equitalia comunica all'imprenditrice di averle ipotecato le sue proprietà.
Ricevuta tale comunicazione, a causa del forte stress emotivo, la donna viene colta da un grave malore: perde coscienza e viene subito ricoverata all'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce.
Lo choc e il ricovero avrebbe costretto l'imprenditrice ad allontanarsi dall'attività per parecchi mesi con una lunga serie di guai fisici: attacchi di panico, disturbi d'ansia, tachicardia, insonnia e crisi di pianto. Tutto documentato.
A quel punto la donna ha deciso di rivolgersi all'avvocato Francesco Dragone per disinnescare la "bomba" offensiva in suo danno preparatale dal Comune e da Equitalia.
Ora si è arrivati alla sentenza n. 3013/13 emessa di recente
dal giudice di pace, Cosimo Ròchira, che ha stabilito la responsabilità
del Comune di Lecce e di Equitalia spa per i danni subiti dalla malcapitata,
condannando, in via equitativa, gli stessi enti a pagare
all'imprenditrice la somma di oltre 2mila euro come risarcimento per le
lesioni subite alla sua integrità psico-fisica. È il riconoscimento dell'illecito comportamento da parte di Equitalia e Comune.
Il
giudice onorario ha così accolto la domanda di risarcimento danni:
dalla documentazione depositata agli atti di causa risulta provato
che l'attrice ha subìto l'iscrizione ipotecaria sugli immobili di sua
proprietà, illegittimamente. L'agente della riscossione e
l'amministrazione comunale leccese non hanno potuto nulla per provare
il contrario.
A causa di tale illegittimo comportamento -notifica
del provvedimento illegittimo sui propri beni-, la donna ha subìto una
reazione traumatica da stress in rapporto causa diretto con l'"atto
stressogeno", il comportamento è, infatti, idoneo a causare un danno
non patrimoniale come ha riconosciuto la giurisprudenza della
Cassazione con la sentenza n. 21428/07.
La Ctu disposta dal
magistrato ha accertato il danno biologico; il giudice di Pace ha
ritenuto applicabile la tabella per il danno biologico
di lieve entità per le cosiddette "micro permanenti" stabilito dal
codice delle assicurazioni e ha condannato gli enti in solido al
pagamento di 2059,50 euro suddivisi in tre giorni di invalidità
temporanea assoluta, più altri quaranta di invalidità temporanea al 50
per cento e venti giorni al 25 per cento nonché per le spese
mediche documentate; non è stato riconosciuto alcun postumo
permanente.
Non riconosciuto all'imprendtrice il danno morale
perché non risultano documentate particolari sofferenze fisiche e
psichiche. Con condanna di Equitalia e Comune alle spese di causa e
di consulenza d'ufficio (vedi anche infosannio.com)
Con tale sentenza, il giudice di pace, aderendo alla tesi difensiva dell'avvocato Dragone, ha recepito il principio secondo cui
"il comportamento dell'amministrazione finanziaria e/o di un altro ente
impositore contrario alla buona fede e alla correttezza, nonché ai principi costituzionali di buon andamento e imparzialità, lede gli interessi dei contribuenti che pertanto sono legittimati a chiedere il risarcimento della danno morale" in quanto
"è notorio che subire una illegittima iscrizione ipotecaria sui propri
beni comporta un'alterazione in senso negativo dell'organizzazione di
vita quotidiana della vittima, comportando anche un'alterazione alla
serenità personale e familiare dell'attrice".
<È un risultato molto importante - ha sottolineato l'avvocato Dragone
- perché non è assolutamente facile ottenere da Equitalia un
risarcimento del danno in quanto la signora lamentava "solamente" di
aver subito un trauma.
La causa è stata fatta perché la mia assititita ha ricevuto una
lettera in cui le veniva comunicato l'iscrizione dell'ipoteca su tutti i
suoi immobili che le ha provocato un forte stato di disagio. Il
giudice di pace - conclude il legale dell'imprenditrice - ha così
riconosciuto alla mia assistita un risarcimento a carico del Comune e di
Equitalia che, nell'ambito della causa, hanno cercato di scaricarsi le
responsabilità vicendevolmente>. Da lì è scaturita la doppia
condanna.
Fonte notizia: Francesco Oliva, "Lecce: tasse
ingiuste, si ammala Risarcita da Equitalia" su Nuovo Quotidiano di
Puglia 14.09.2013; infosannio.com
Link :
http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_tasse_ingiuste_si_ammala_risarcita_da_equitalia/notizie/325925.shtml
http://infosannio.wordpress.com/2013/09/17/equitalia-e-comune-condannati-a-risarcire-il-danno-biologico-per-illegittima-iscrizione-dellipoteca/
Articolo altresì pubblicato su StudioCataldi.it : Tasse ingiuste: contribuente si ammala, viene risarcita da Equitalia e dal Comune, entrambi condannati ad un risarcimento di oltre 2mila euro per i danni psico-fisici
Rassegna News by avv. Gabriella Filippone - Foro di Pescara
Avv. Gabriella Filippone
Blog :Avv. Gabriella Filippone
Sito web:Avv. Gabriella Filippone
Sito SWA Social Web Avvocati: http://socialwebavvocati.it/
Pagina facebook: SWA Social Web Avvocati & Webnews Giuridiche
http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_tasse_ingiuste_si_ammala_risarcita_da_equitalia/notizie/325925.shtml
http://infosannio.wordpress.com/2013/09/17/equitalia-e-comune-condannati-a-risarcire-il-danno-biologico-per-illegittima-iscrizione-dellipoteca/
Articolo altresì pubblicato su StudioCataldi.it : Tasse ingiuste: contribuente si ammala, viene risarcita da Equitalia e dal Comune, entrambi condannati ad un risarcimento di oltre 2mila euro per i danni psico-fisici
Rassegna News by avv. Gabriella Filippone - Foro di Pescara
E-mail: gabrifil@gmail.com |
Avv. Gabriella Filippone
Blog :Avv. Gabriella Filippone
Sito web:Avv. Gabriella Filippone
Sito SWA Social Web Avvocati: http://socialwebavvocati.it/
Pagina facebook: SWA Social Web Avvocati & Webnews Giuridiche
Profilo Linkedin: Gabriella Filippone |
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento