"Secondo alcuni esperti, la Monna Lisa è molto più di un semplice ritratto. Leonardo Da Vinci ha davvero racchiuso un codice segreto all'interno della sua opera?"
Fra le teorie più curiose degli storici dell’arte, vi è quella per cui la Monna Lisa sia in realtà lo stesso Leonardo Da Vinci, ma con connotazioni femminili.
Ottobre 2019 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line ed altro tipo pensieri miei o di altri |
Mona Lisa
Ivan Graziani - Monna Lisa.
Testo
Mona Lisa
Sì, vorrei rubarla
Vorrei rubare quello che mi apparteneva
Sì, vorrei rubarla
E nasconderla in una cassa di patate
Di patate
Vorrei rubare quello che mi apparteneva
Sì, vorrei rubarla
E nasconderla in una cassa di patate
Di patate
Il custode parigino
Che spiava le bambine dell'asilo
Ora ha la bocca
Piena di biglietti del museo
Del museo
Che spiava le bambine dell'asilo
Ora ha la bocca
Piena di biglietti del museo
Del museo
Lassù una civetta urla
Ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro, ora
Ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro, ora
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa
La scuola è una gran cosa
E soprattutto se ti insegnano ad amare
I capolavori del passato
Però è un peccato che tu non li puoi vedere
Né toccare
E soprattutto se ti insegnano ad amare
I capolavori del passato
Però è un peccato che tu non li puoi vedere
Né toccare
E la cultura mi sorride
Fra le ombre e le tende di velluto
Ed io sto torturando
La tela col rasoio e con le unghie
Con le unghie
Fra le ombre e le tende di velluto
Ed io sto torturando
La tela col rasoio e con le unghie
Con le unghie
Il custode si lamenta
Probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora
Probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora
Monna Lisa, Monna Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa
Monna Lisa
Fonte: Musixmatch
Compositori: Ivan Graziani
Ivan Graziani nasce il 6 ottobre 1945 a Teramo da padre abruzzese e madre sarda di Alghero, si è diffusa una leggenda metropolitana, smentita dal fratello Sergio, secondo la quale Ivan sarebbe nato sul traghetto Olbia-Civitavecchia. Già da bambino le sue passioni erano la chitarra e il disegno e la sua indole artistica lo porta a iscriversi all'istituto statale d'arte di Ascoli Piceno.
Gli esordi e gli Anonima Sound
«Signore è stata una svista
abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista.» |
| (Ivan Graziani, Il chitarrista, 1983) |
"OH S'HANN' FOTTUT' A GIOCANDA COME SI DICE IN DIALETTO PARIGINO ."
"la vera storia del tizio che s'è fregato la Gioconda"
Video di Barbascura eXtra
Leonardo era il figlio illegittimo di un notaio e di una contadina.
Il sommo Leonardo, per alcuni ricercatori, avrebbe ritratto un uomo non una donna. Sovrapponendo un quadro riproducente un suo giovane allievo, modello e assistente (nonché ladro, "SALAI", piccolo diavolo, come lo nominava e descriveva Leonardo nei suoi scritti privati) con l'immagine quadro della Gioconda, le due figure sembrano molto somiglianti, come è riportato dal National Geographic (vedi video).
Vedi link immagine video : https://youtu.be/xgXEE3WgBw8?t=1165
Leonardo impiegò 16 anni a completare la Gioconda. La portò sempre con sé nei suoi spostamenti in Italia ed in ultimo in Francia. Nell'arco delle sua vita realizzò 20 opere note, la Gioconda non fu però una commissione come tutte le altre. Per Leonardo questo quadro era molto speciale.
Leonardo era un puro, al di sopra delle passioni umane carnali. Non si esclude però del tutto che Leonardo fosse stato, quantomeno in età giovanile, omosessuale.
Con denuncia anonima insieme ad altri, venne accusato a Firenze di sodomia, tra i soggetti denunciati vi era indicato un personaggio appartenente alla potente famiglia dei Medici, forse per questo motivo la denuncia fu fatta cadere dai giudici inquirenti dell'epoca.
Sta di fatto che a quel tempo per la sodomia era prevista persino la pena di morte, per cui non conveniva a nessuno dichiararsi apertamente omosessuale o lasciarsi passare, farsi scoprire come tale agli occhi altrui. Nel XV secolo in Italia, per vendicarsi o per annientare, distruggere, sbarazzarsi di un nemico o di un rivale, anche politico, un mezzo era quello di accusare qualcuno di sodomia, innescando in suo danno conseguenze anche mortali.
Il sommo Leonardo, per alcuni ricercatori, avrebbe ritratto un uomo non una donna. Sovrapponendo un quadro riproducente un suo giovane allievo, modello e assistente (nonché ladro, "SALAI", piccolo diavolo, come lo nominava e descriveva Leonardo nei suoi scritti privati) con l'immagine quadro della Gioconda, le due figure sembrano molto somiglianti, come è riportato dal National Geographic (vedi video).
Vedi link immagine video : https://youtu.be/xgXEE3WgBw8?t=1165
Leonardo impiegò 16 anni a completare la Gioconda. La portò sempre con sé nei suoi spostamenti in Italia ed in ultimo in Francia. Nell'arco delle sua vita realizzò 20 opere note, la Gioconda non fu però una commissione come tutte le altre. Per Leonardo questo quadro era molto speciale.
Leonardo era un puro, al di sopra delle passioni umane carnali. Non si esclude però del tutto che Leonardo fosse stato, quantomeno in età giovanile, omosessuale.
Con denuncia anonima insieme ad altri, venne accusato a Firenze di sodomia, tra i soggetti denunciati vi era indicato un personaggio appartenente alla potente famiglia dei Medici, forse per questo motivo la denuncia fu fatta cadere dai giudici inquirenti dell'epoca.
Sta di fatto che a quel tempo per la sodomia era prevista persino la pena di morte, per cui non conveniva a nessuno dichiararsi apertamente omosessuale o lasciarsi passare, farsi scoprire come tale agli occhi altrui. Nel XV secolo in Italia, per vendicarsi o per annientare, distruggere, sbarazzarsi di un nemico o di un rivale, anche politico, un mezzo era quello di accusare qualcuno di sodomia, innescando in suo danno conseguenze anche mortali.
IO, LEONARDO (2019) | Trailer ITA del film sul genio dell'arte
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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