Affitti e coronavirus, cose da sapere sulle locazioni durante l'emergenza virus
Maggio 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line ed altro tipo pensieri miei o di altri |
Affitti e coronavirus, tutto quello che c'è da sapere sulle locazioni durante l'emergenza
Tratto in sintesi da un articolo di idealista news
L’emergenza data al coronavirus ha messo e continua a lasciare in difficoltà molti inquilini e imprese. La tipologia è ampia, dagli studenti fuori sede ai proprietari di negozi, e molte categorie colpite dalla crisi che chiedono sostegno al governo o uno sconto ai locatori. Idealista/news ha preparato una guida con tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, chiedendo agli esperti come ottenere la riduzione del canone di locazione e cosa succede in caso di affitto non pagato.
- Affitti negozi durante la crisi coronavirus
- Affitto non pagato per il coronavirus, che succede?
- Come ottenere lo sconto sugli affitti
- Come registrare la riduzione del canone di locazione
- Sostegno agli affitti: la mappa degli enti locali
- Coronavirus, gli affitti per gli studenti
- I trend del mercato degli affitti
Affitti negozi durante la crisi coronavirus
Con il decreto "Cura Italia" di aprile il governo è intervenuto introducendo un credito d’imposta al 60% per botteghe e negozi, l’Agenzia delle Entrate aveva anche specificato che gli immobili oggetto di locazione per cui è possibile fruire del credito d'imposta devono essere classificati nella categoria catastale C/1 (leggi i chiarimenti). Nel decreto di maggio il governo sta valutando l’inserimento rimborso totale (sotto forma di credito d’imposta al 100%) di tre mesi d’affitto alle imprese che possono dimostrare un calo di fatturato dovuto al lockdown (scopri di più).
Affitto non pagato per il coronavirus, che succede?
Emmanuela Bertucci, avvocato dell’Associazione per i diritti di utenti e consumatori (Aduc), ha argomentato sul caso in cui l'inquilino, in assenza di accordo con il locatore, non paga o paga una cifra inferiore a quella stabilita dal contratto di locazione (scopri di più).
Come ottenere lo sconto sugli affitti
L'emergenza coronavirus rende difficile a molti provvedere al versamento del canone di locazione mensile. In mancanza di un provvedimento normativo ad hoc che preveda uno sconto sugli affitti per il coronavirus, l'avvocato Augusto Cirla ha spiegato a idealista/news come trovare un accordo tra locatario e locatore (scopri di più).
Come registrare la riduzione del canone di locazione
In caso di accordo tra le parti è possibile la registrazione della riduzione del canone di locazione in seguito all'emergenza coronavirus applicata dal proprietario dell'immobile all'inquilino? Si può inviare una Pec o una e-mail, senza doversi recare in un ufficio dell'Agenzia delle Entrate (scopri di più).
Coronavirus, gli affitti per gli studenti
Una categoria in particolare sofferenza in questo momento è quella degli studenti. Al contrario di quanto previsto per le attività commerciali, allo stato attuale non sono state prese misure per venire incontro agli studenti fuorisede che, malgrado la sospensione delle attività didattiche, si trovano quindi nella scomoda situazione di dover continuare a pagare il canone d’affitto, a meno di altri accordi con il proprietario (scopri di più).
Sostegno agli affitti: la mappa degli enti locali
Emergenza coronavirus in tema di sostegno all'affitto: si chiedono provvedimenti che vadano ad aiutare gli inquilini in difficoltà e a tutelare i proprietari. L'Italia però al momento viaggia in ordine sparso (anche i Comuni di Roma e Milano sono intervenuti). Vediamo cosa sta succedendo in alcune realtà territoriali del Paese (scopri di più)
Coronavirus Abruzzo: Testa (FdI), “Aiuti economici per affitti commerciali”
Coronavirus Abruzzo: il capogruppo in Regione di FdI, Guerino Testa, punta l’attenzione sulla questione degli affitti commerciali. “Necessarie misure a fondo perduto, senza dimenticare le famiglie. La Regione al lavoro per accordi tra proprietari e inquilini
"Solo sostegni economici con formula a fondo perduto da parte del Governo nazionale potranno garantire un po’ di ossigeno ai tanti commercianti in affanno”, dichiara Guerino Testa, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale."
È scattato dal mese di marzo l’allarme affitti per i lavoratori che a causa della chiusura delle attività commerciali, artigianali e industriali, faticano ad assicurare la puntualità nei pagamenti e vorrebbero correre ai ripari.
Il Cura Italia non ha previsto nessuna sospensione del pagamento, poiché gli affitti sono regolati da contratti tra privati.
Il Cura Italia non ha previsto nessuna sospensione del pagamento, poiché gli affitti sono regolati da contratti tra privati.
È stato solo riconosciuto un beneficio ai commercianti che hanno in locazione un immobile rientrante nella categoria catastale C/1, ma il canone va comunque saldato, salvo poi recuperare la somma al 60% con un credito di imposta accordato.
Una ingiustizia, un sistema risultato ad oggi fallimentare, e a dimostrarlo è la disperazione dei troppi imprenditori, in Abruzzo e nel resto d’Italia, che non reggono il peso delle spese che sono costretti a sostenere.
Senza un intervento cospicuo ed efficace del governo centrale, al momento l’unica soluzione praticabile è la conciliazione bonaria tra proprietari e inquilini, naturalmente non sempre possibile nonostante lo spirito collaborativo della categoria dei proprietari.
La Regione Abruzzo è in costante contatto con i rappresentanti delle parti interessate, per facilitare diverse modalità di accordi per i pagamenti e per predisporre misure di sostegno economico che consentano di tutelare sia gli affittuari che i proprietari. "Numerose le categorie a rischio, bar e ristoranti, negozi e botteghe, palestre, parrucchieri e centri benessere, micro-piccole e medie imprese per un totale di contratti di affitto che solo nella provincia di Pescara sono circa un migliaio e che nelle altre tre province della regione non saranno certamente meno, considerata l’estensione dei rispettivi territori. Auspico che il governo Conte, oltre agli affitti commerciali per i quali in queste ore si paventa l’ipotesi di risorse a fondo perduto, tenga conto anche delle tante famiglie, parimenti colpite dalla crisi economica da coronavirus, che pagano mensilmente gli affitti per la propria abitazione
Una ingiustizia, un sistema risultato ad oggi fallimentare, e a dimostrarlo è la disperazione dei troppi imprenditori, in Abruzzo e nel resto d’Italia, che non reggono il peso delle spese che sono costretti a sostenere.
Senza un intervento cospicuo ed efficace del governo centrale, al momento l’unica soluzione praticabile è la conciliazione bonaria tra proprietari e inquilini, naturalmente non sempre possibile nonostante lo spirito collaborativo della categoria dei proprietari.
La Regione Abruzzo è in costante contatto con i rappresentanti delle parti interessate, per facilitare diverse modalità di accordi per i pagamenti e per predisporre misure di sostegno economico che consentano di tutelare sia gli affittuari che i proprietari. "Numerose le categorie a rischio, bar e ristoranti, negozi e botteghe, palestre, parrucchieri e centri benessere, micro-piccole e medie imprese per un totale di contratti di affitto che solo nella provincia di Pescara sono circa un migliaio e che nelle altre tre province della regione non saranno certamente meno, considerata l’estensione dei rispettivi territori. Auspico che il governo Conte, oltre agli affitti commerciali per i quali in queste ore si paventa l’ipotesi di risorse a fondo perduto, tenga conto anche delle tante famiglie, parimenti colpite dalla crisi economica da coronavirus, che pagano mensilmente gli affitti per la propria abitazione
Fonte: RETE8.IT | Coronavirus Abruzzo: Testa (FdI), “Aiuti economici per affitti commerciali” pubblicato da ANNA DI GIORGIO
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