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Sui segreti di Silvia Aisha Romano & good luck

Sui segreti di Silvia Aisha Romano & good luck

Non sto qui a tratteggiarla come un eroina, sfigata peraltro poiché è di piena evidenza che in prigionia è stata plagiata.

"Sei stata trattata bene" in che senso se eri una schiava impedita nella tua piena libertà di movimento? 

Vuoi dire che poteva essere peggio, che non ti picchiavano, che ti davano da mangiare, che non ti prendevano a calci e non ti violentavano sessualmente a turno e ferocemente? Erano violentatori soft del tuo corpo e della tua psiche?

Per assurdo, Ti sollazzavano religiosamente come Confucio o la natura umana vuole o si sollazzavano più o meno "rispettosi" del tuo corpo  trattandoti come con una pseudo/simil sposa?

Ti trattavano così? Pure i carcerieri erano giovani, no? Giovani, terroristi, prestanti, in cerca di armi e di soldi. Assetati di sangue e di terrorismo. 
In cerca di una tizia come te, infedele a Confucio e fisicamente prestante. 
Almeno lo eri prestante, quando ti hanno rapita.

Avevate/avevano messo su una sorta di famiglia naturale con qualche carceriere durante la prigionia?

Sai com'è la santa voglia di vivere è insopprimibile se non dalla morte. E tu stavi già male, malissimo, in prigionia e a completa loro disposizione, notte e giorno, giorno e notte, controllata, vigilata. Non potevi scappare, scappare dove poi?

Hai pianto tanto per mesi, disperata, dire angosciata è dir poco, ti dovevi imporre di sopravvivere, di rendere sopportabile il tuo nuovo orribile presente da incubo, lontano dai bambini orfani in Kenya. Un presente così come segnato dal destino. Dal tuo personale destino.

Facile da quelle parti offrirti e far sorgere anche in te, dentro di te, l'esigenza di pretendere in quelle condizioni di segregazione, un sedativo di tipo sessuale, e lì gli uomini possono essere poligami, specie se hanno i soldi per mantenere le multi mogli che allietano loro la vita, soprattutto quella sessuale. E loro ti mantenevano, ti davano da mangiare, eri all'ingrasso, opulenta come piace a loro, d'abitudine. E 18 mesi di prigionia sono una stato abituale di segregazione.

Così tu intanto  te ne restavi buona buona in prigionia, magari paga, di essere ancora viva, per quanto rassegnata, ed ingrassando, lievitando, per l'immobilismo forzato? 
Forse pseudo sposata/innamorata con/di un terrorista e sposando le sue ragioni, avvinghiandoti alle sue ragioni, abbracciandole in un amplesso verosimilmente figurativamente sessuale, ti sei dovuta sciroppare le loro pippe mentali, i loro estremismi, quelli religiosi inclusi. Farli anche tuoi. Prendere o prendere. 
Quella era la tua vita, cara. Non avevi più controllo sulla tua vita. Però mantenevi l'orologio al polso, bontà loro, quello te lo hanno lasciato tenere. Scandiva  ore e minuti, secondi. Il tempo della tua prigionia.

Eri rapita, appunto. Captata.

Potevi forse andare dove volevi? No, non potevi. 

Per alleviare la prigionia ti trattavano bene?

Non credo cara, ti usavano. 
Usavano, mantenendola, la tua esistenza in vita ed il tuo corpo ingrassato e prigioniero per ottenere un riscatto. 

Ti hanno rapita e imprigionata. Ti hanno tolto la libertà.

Ora ne sei uscita come ne sei uscita, spero bene per te.

Sono solo qui a festeggiare la libertà, in questo caso ritrovata, di Silvia R. certamente migliore umanamente di tante altre Silvia di mia conoscenza, che magari oggi sbraitano contro di te perché costi troppo a loro e allo Stato, non come le vittime di femminicidio che non costano un cazzo allo Stato e nemmeno a loro se ed intanto che a loro non le ammazzano almeno.

Adesso scusami Silvia, Aisha, ora sei a casa, a Milano e ti voglio dimenticare te e lo strazio di leggere i commenti degli haters, uomini e donne, che hai attirato come il miele. Commenti odiosi, disgustosi, che feriscono anche me. La vita è tornata, è tornata la libertà. Fanne buon uso. Riprenditi.

Ti saluto, ho solo voglia di dimenticarti, di dimenticare lo strazio che mi dai & good luck





La conversione di Silvia Romano vista dall'attivista di origine somala Maryan Ismail


Video di Africa Rivista















Infatti, ribadisco qui Selvaggia Lucarelli, molti non perdonano. Il video sacasticamente cupo di questo soggetto angosciante, pesante e di pessima fattura lo dimostra. C'è poi il fatto che per seguire il video, e la vicenda del rapimento della Romano è già di per sé inquietante, ti tocca pure vedere la faccia di questo tizio oscuro, mi pare che sia un massone o un ex massone, comunque non sono certa di chi sia, se non un emerito sconosciuto per me e come tale mi deve restare, lontano, lontanissimo.


SILVIA ROMANO: RAPITA, VIOLENTATA E COSTRETTA A MATRIMONIO ISLAMICO..... CIÒ CHE I MEDIA NON DICONO


Video di VERITA SCOMODE 4








Una canzone che mi evoca gli occhi e i segreti di Silvia Aisha Romani


Peter Gabriel - In Your Eyes (Secret World Live)









Maggio 2020 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri miei o di altri |






Dicono che per salvarsi dalla angoscia della prigionia, dalla paura di morire, la conversione sia l'unica soluzione possibile per un ostaggio.A molti italiani è sembrata di cattivo gusto la posizione assunta da una liberata dietro riscatto però ricordo a chi sfugge il saperlo che esiste la sindrome di Stoccolma e che fino a pochi giorni fa era in mano ai sui carcerieri, indipendentemente dai rapporti personali che abbia avuto con gli stessi. A me sembra in forma come una ragazza che ha perso la libertà di movimento, appesantita, ingrassata, peggiorata. Sembra una serena 30enne, 35enne con prole.













Selvaggia Lucarelli
il 10 maggio su fb posta:

‪"Si è convertita all’Islam, non dice mezza parola d’odio, sorride anzichè piangere. È una donna. Non glielo perdoneranno mai"





A me pare strano che è stata liberata in tempo proprio per il giorno della festa della mamma ed io come tanti altri ci chiediamo cosa ci sia sotto. Cosa cova questo governo burattino di Soros, di Gates, del nuovo ordine mondiale, della dittatura sanitaria, della Cina, della Germania, dell'euro, dei vaccini delle multinazionali farmaceutiche assassine, insomma, descrivo un bel Paese che sa solo abbuffarsi con le tasse e le imposte varie che impone come se non ci fosse un domani.













Significato del nome Silvia

Deriva dal latino Silvius, tratto da silva, 'selva, bosco', e significa 'che vive nei boschi, che viene da zone boscose, che ama vivere nei boschi'. Il nome della madre dei gemelli Romolo e Remo, fondatori della città di Roma, ovvero la vestale Rea Silvia è riportato dal poeta latino Ennio; il nome Silvia sarebbe derivato da Silvana (Dea delle selve) e lato selvaggio della natura.  Nella versione maschile Silvio ricorda nell'Eneide il figlio di Enea e Lavinia. 





















Come dire? Questo è un vero "CASINOVIRUS"!





Penso io che non sarei partita per il volontariato in Africa, troppi rischi, le persone però sono diverse tra loro. Come sappiamo, la sua scelta ha avuto un tragico epilogo, è stata rapita. Ha superato ben 18 mesi di prigionia con le sue sole forze, con la sua forza d'animo, non certo per merito vostro o mio. 
Ora viene ferocemente ingiuriata sui social. 
Sindrome di Stoccolma, alcuni non hanno mai sentito di questa sindrome, immagino. Non sto difendendo nessuna. Esprimo il mio parere e non mi va proprio di attaccarla.






Forse qualcuno in Italia preferisce i sacrifici umani.

Preferisce quelli che si drogano o muoiono di overdose, senza cure, senza aiuti, nell'indifferenza di tutti, schiacciati dal neo liberismo sfrenato occidentale?  

Senza ricevere solidarietà da uno Stato complice, senza il pagamento dovuto di alcunché, senza lo sconto di una pena da parte di questo Stato complice, che lascia sacrificare i suoi cittadini, perdente e fallimentare, schiacciato esso stesso dal neo liberismo sfrenato occidentale? 





#Rothschild #citazioni #sistema #banche #guerre
Immagine via Pinterest








L’obiettivo è chiaro: sottrarre reddito e risparmi (quei pochi rimasti) ai cittadini per trasferirli ai mercati finanziari. Una redistribuzione al contrario, per una società sempre più povera e diseguale.
Fonte: via Facebook










LA STRATEGIA ROTHSCHILD PER DOMINARE IL MONDO IN 25 PUNTI

Autore anonimo. "Amschel Mayer Rothschild, banchiere ebreo tedesco della dinastia finanziaria Rothschild (rinominato dagli ebrei dell'Europa orientale come "il pio Rothschild") nel 1773 riunì 12 influenti banchieri per presentare un piano, in 25 punti, per "dominare le ricchezze, le risorse naturali e la forza lavoro di tutto il mondo".
Egli svelò "come la Rivoluzione Inglese (1640-60) fosse stata organizzata e mise in risalto gli errori commessi: il periodo rivoluzionario era stato troppo lungo, l'eliminazione dei reazionari non era stata eseguita con sufficienta rapidità e spietatezza e il programmato "regno del terrore", col quale si doveva ottenere la rapida sottomissione delle masse, non era stato messo in pratica in modo efficace.
Malgrado questi errori, i banchieri, che avevano istigato la rivoluzione, avevano stabilito il loro controllo sull'economia e sul debito pubblico inglese".
Rothschild mostrò che questi risultati finanziari non erano da paragonare a quelli che si potevano ottenere con la Rivoluzione Francese, a condizione che i 12 presenti si unissero per mettere in pratica il piano rivoluzionario che egli aveva studiato.







Questi 25 punti sono:

1. Usare la violenza e il terrorismo, piuttosto che le discussioni accademiche.
2. Predicare il "Liberalismo" per usurpare il potere politico.
3. Avviare la lotta di classe.
4. I politici devono essere astuti e ingannevoli, qualsiasi codice morale lascia un politico vulnerabile.
5. Smantellare le esistenti forze dell'ordine e i regolamenti. Ricostruzione di tutte le istituzioni esistenti.
6. Rimanere invisibili fino al momento in cui si è acquisita una forza tale che nessun'altra forza o astuzia può più minarla.
7. Usare la Psicologia di massa per controllare le folle. "Senza il dispotismo assoluto non si può governare in modo efficiente."


8. Sostenere l'uso di liquori, droga, corruzione morale e ogni forma di vizio, utilizzati sistematicamente da "agenti" per corrompere la gioventù.

9. Impadronirsi delle proprietà con ogni mezzo per assicurarsi sottomissione e sovranità.
10. Fomentare le guerre e controllare le conferenze di pace in modo che nessuno dei combattenti guadagni territorio, mettendo loro in uno stato di debito ulteriore e quindi in nostro potere.
11. Scegliere i candidati alle cariche pubbliche tra chi sarà "servile e obbediente ai nostri comandi, in modo da poter essere facilmente utilizzabile come pedina nel nostro gioco".
12. Utilizzare la stampa per la propaganda al fine di controllare tutti i punti di uscita di informazioni al pubblico, pur rimanendo nell'ombra, liberi da colpa.
13. Far si che le masse credano di essere state preda di criminali. Quindi ripristinare l'ordine e apparire come salvatori.
14. Creare panico finanziario. La fame viene usata per controllare e soggiogare le masse.
15. Infiltrare la massoneria per sfruttare le logge del Grande Oriente come mantello alla vera natura del loro lavoro nella filantropia. Diffondere la loro ideologia ateo-materialista tra i "goyim" (gentili).
16. Quando batte l'ora dell'incoronamento per il nostro signore sovrano del Mondo intero, la loro influenza bandirà tutto ciò che potrebbe ostacolare la sua strada.
17. Uso sistematico di inganno, frasi altisonanti e slogan popolari. "Il contrario di quanto è stato promesso si può fare sempre dopo...Questo è senza conseguenze".
18. Un Regno del Terrore è il modo più economico per portare rapidamente sottomissione.
19. Mascherarsi da politici, consulenti finanziari ed economici per svolgere il nostro mandato con la diplomazia e senza timore di esporre "il potere segreto dietro gli affari nazionali e internazionali."
20. L'obiettivo è il supremo governo mondiale. Sarà necessario stabilire grandi monopoli, quindi, anche la più grande fortuna dei Goyim dipenderà da noi a tal punto che essi andranno a fondo insieme al credito dei dei loro governi il giorno dopo la grande bancarotta politica.
21. Usa la guerra economica. Deruba i "Goyim" delle loro proprietà terriere e delle industrie con una combinazione di alte tasse e concorrenza sleale.
22. Fai si che il "Goyim" distrugga ognuno degli altri; così nel mondo sarà lasciato solo il proletariato, con pochi milionari devoti alla nostra causa e polizia e soldati sufficienti per proteggere i loro interessi.
23. Chiamatelo il Nuovo Ordine. Nominate un Dittatore.

24. Istupidire, confondere e corrompere i membri più giovani della società, insegnando loro teorie e principi che sappiamo essere falsi.

25. Piegare le leggi nazionali e internazionali all'interno di una contraddizione che innanzi tutto maschera la legge e dopo la nasconde del tutto. Sostituire l'arbitrato alla legge."









Preferisco lei, la Romano, ha inseguito il suo sogno, ha saputo affrontare la prigionia

Secondo me non ci sta capendo niente ora, travolta e stravolta dagli accadimenti, da questi lunghi 18 mesi di prigionia. La mia impressione nel vederla dallo schermo tv, al ritorno in Italia, è che abbia scelto l'islamismo per salvarsi la vita, per mantenere un approccio dignitoso con i carcerieri, per essere accettata dai suoi carcerieri, per essere riconosciuta in qualche modo come una di loro e non come un'avversaria nemica, per salvarsi la vita o l'anima. 



Si dice poi che i fabbricanti di armi in Italia vendono armi ai terroristi. 











Sindrome di Stoccolma

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La sindrome di Stoccolma è un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla sindrome, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice. La sindrome spesso evocata nei resoconti giornalistici o in opere di fantasia ma non inserita in nessun sistema internazionale di classificazione psichiatrica, non è classificata in nessun manuale di psicologia, ed è stata nominata soltanto in un ridotto numero di studi scientifici e viene ritenuta un caso particolare del fenomeno più ampio dei legami traumatici, ovvero quei legami fra due persone delle quali una gode di una posizione di potere nei confronti dell’altra che diviene vittima di atteggiamenti aggressivi o di altri tipi di violenza.

Casi celebri


Patricia Hearst aiutò il SLA durante una rapina in banca due mesi dopo il proprio rapimento
  • La ricca ereditiera Patricia Hearst, dopo essere stata rapita dall'Esercito di Liberazione Simbionese nel febbraio del 1974, prese parte a una rapina in banca insieme a due dei suoi rapitori due mesi dopo. Fu arrestata nel settembre del 1975 ma la tesi della sindrome di Stoccolma per dimostrarne l'innocenza non venne accettata nel processo che la condannò a sette anni di carcere.
  • Giovanna Amati, futura pilota automobilistica, figlia dell'industriale cinematografico Giovanni Amati e dell'attrice Anna Maria Pancani, fu sequestrata nella villa di famiglia nel febbraio 1978. Il padre, dopo lunghi giorni di trattative, pagò un riscatto di 800 milioni di lire e la figlia fu liberata il 27 aprile. Fu un rapimento molto chiacchierato: si disse che, durante la prigionia, Giovanna Amati si fosse invaghita di uno dei suoi rapitori, il marsigliese Jean Daniel Neto, che fu arrestato in via Veneto a Roma qualche giorno dopo la liberazione della Amati.
  • Natascha Kampusch ha vissuto segregata col suo rapitore (Wolfgang Přiklopil) dal marzo 1998 al 23 agosto 2006, giorno in cui è scappata. Ha testimoniato di avere avuto più volte la possibilità di scappare, ma ha preferito restare col rapitore. Il motivo della fuga, infatti, non è stato un desiderio di libertà, ma un litigio col rapitore stesso. Agli investigatori e agli psicologi che si prendono cura di lei ha testimoniato dicendo che non si sentiva privata di niente e che è dispiaciuta della morte del suo rapitore (che si è suicidato dopo che era scappata). La ragazza, però, intervistata dalla televisione austriaca il 6 settembre 2006, ha smentito le voci sulla sua presunta "sindrome di Stoccolma", aggiungendo di non aver mai rinunciato alla fuga. Ha solo manifestato pietà per il rapitore suicida e per la sua famiglia. In seguito a questa intervista, che ha fatto il giro del mondo, il filosofo e psicoanalista italiano Umberto Galimberti, in un articolo apparso sulla prima pagina de La Repubblica del giorno dopo ("Una vita sospesa"), ha escluso che quello della ragazza austriaca sia un caso di "sindrome di Stoccolma".





VERONICA COLAIANNI: Sulla sindrome di Stoccolma e il caso Silvia Romano



Video di Diego Fusaro








Nel mentre la vita scorre per tutti, e quelli, i carcerieri, hanno avuto 18 lunghi mesi di tempo per convincerla delle loro ragione. 


Mesi di pericolo, di privazione della libertà, di riduzione di fatto in schiavitù, di lavaggio del cervello. Se li era forse cercati coscientemente o inconsciamente quei mesi terribili? Non penso, anzi ritengo molto azzardato affermarlo, come fanno in tanti.


Certo, probabilmente ha contribuito, con le sue scelte azzardate di vita, in qualche modo sprovveduta o sprezzante dei rischi connessi alla sua scelta di vivere come ha vissuto  la sua esperienza di volontariato, abbracciandone tutti i rischi, per di più abbigliata in modo naturale e non artefatto ma secondo alcuni pericolosamente succinto in quelle zone del globo terrestre.


Si potrebbe essere innamorata, o qualcosa del genere e similare, di un terrorista, non lo escludo. Non escludo niente. So solo che i i soldi vengono dal nulla, o meglio da una tipografia, sono della banca e per lo Stato italiano  nel caso di specie sono dalla banca centrale europea. A me non frega nulla degli interessi speculativi privati di un banchiere in nostro danno, a danno della vita di altri. Chi sono i veri terroristi? La ragazza? Forse il sistema, non la ragazza. 
O forse di chi detiene la moneta in Somalia e in Italia?  


Senza dire che il mondo del volontariato la difende, la Chiesa la difende. 
Mentre quattro o più sguaiati ad uso e consumo dei social, da intrattenimento in tempo di pandemia imposta, che si infuocano abitualmente contro la massoneria e gli Illuminati e che però si danno volentieri al sessismo, all'odio per chi come ha potuto e si è difesa, per come ha saputo fare, da terroristi integralisti religiosi. Contro di lei tirano sassi e pietre gente di destra e gente che comunque dimostra oggi di non avere rispetto nemmeno della propria vita: i veri schiavi del sistema sono loro contro quella povera 24enne. 

Dirò pure , per ipotesi a questo punto, che se è riuscita a far innamorare qualcuno di lei durante la prigionia ha fatto bene, almeno poteva contare su questa pseudo affettività, per scaricare l'angoscia, per creare un ambiente meno atroce per lei, meno massacrante. 

L'unico errore credo che le riconoscano le associazioni di volontariato è stata l'ingenuità di recarsi da sola in Kenya. Da sola. 

La vita a volte spinge al proprio fallimento personale, in modi a volte assurdi. La vita per alcuni fa brutti scherzi, può divenire tronfia di cattivo gusto. Non è un motivo per darle addosso sassi. Per scagliare la prima pietra. 



Le fabbriche di armi continuano ad andare alla grande. Magari di quello mi preoccuperei.






Aisha, cosa significa il nome scelto da Silvia Romano

Fu la moglie più amata di Maometto. In italiano significa "Vita"

 Cosa significa e da dove viene il nome scelto da Silvia? Deriva dall'arabo e significa "forza vitale, vita". Il nome è un omaggio ad Aisha bint Abi Bakr, figlia di Abu Bakr, il primo califfo dell’Islam. Aisha è stata anche la più importantee amata delle spose di Maometto (sembra che fu promessa in sposa da bambina) dopo la morte della prima moglie Khadija. Divenne una leader politica e miliater. Ed è per tutti questi motivi che si tratta di un nome popolarissimo tra i musulmani. Il suo uso è incrementato particolarmente dagli anni Settanta.

Fonte: Quotidano.net



Vi riporto alcuni passaggi di un articolo che ho letto  per condividerlo qui con voi.



"Quando ho saputo della liberazione di Silvia Romano, rapita in Kenya nel febbraio del 2018 dal gruppo islamista Al Shaabad e tenuta in ostaggio per 18 mesi, ho gioito per una notizia inaspettata che ha addolcito il momento cupo, angosciante e doloroso cominciato con la pandemia e il lockdown."



"Sempre attivi sui social, avrebbe vomitato litri di fango addosso a Silvia Romano" 


"Ogni analisi del contesto è legittima, compresa l’opinione di chi dice che le missioni umanitarie sono solo la goccia nell’oceano con la quale l’Occidente cerca di lavarsi la coscienza per le guerre di distruzione che compie nei Paesi di cui sfrutta le risorse. Ma le ingiurie e il disprezzo non sono opinioni, sono pietre e fanno male.
"Denigrare in chiave sessista le donne. Il disprezzo verso le donne manifestato liberamente è la nuova frontiera delle pari opportunità."
"Ed è deprimente toccare con mano quanto il muro di gomma che protegge il fortino del peggior maschilismo abbia fondamenta così solide e radicate ovunque in questo Paese, anche tra chi fa parte della classe dirigente."





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Romano - Origine del Cognome



Origine
Deriva dal nome latino Romanus che significa "uomo/nativo di Roma" e dai vari toponimi contenenti la radice roma come ad esempio Bassano Romano (VT), Monteromano (RA) e Romano Canavese (TO).
Il cognome Romano è presente in tutta la penisola con particolare concentrazione in Campania.
Romanin è tipico dell'area veneto-friulana.
Romanoni, poco diffuso, è decisamente milanese.
Varianti
Presenza
Ci sono circa 17947 famiglie Romano in Italia
Scopri la mappa di diffusione del cognome Romano in Italia!
Popolarità
Il cognome Romano è  nella regione Campania
Il cognome Romano è  nella provincia di Napoli
Il cognome Romano è  nel comune di Matino (LE)
Stemma

Stemma della famiglia RomanoRomano (CAL) (Bovalino, Bagnara Calabra)
semitroncato partito: nel 1º di rosso a cinque pere gambute e fogliate d'oro poste 2, 1, 2; nel 2º di azzurro allo scaglione d'argento accompagnato da 3 stelle d'oro; nel 3º d'oro al cane rivolto di nero passante sulla campagna di verde
Stemma della famiglia Romano

Fonte: COGNOMIX





Da L'Avvenire riporto

Libera. Silvia Romano, odio social su riscatto e conversione. Bassetti: nostra figlia














 lunedì 11 maggio 2020
La giovane cooperante rilasciata dagli islamisti di al-Shabaab dopo 18 mesi di prigionia finalmente è arrivata a casa. Aperta un'inchiesta sulle minacce e sugli insulti.

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"Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in una intervista al sito Umbria 24 ha parlato di Silvia Romano come di una "nostra figlia". "Questa è una ragazza con una grande grinta e forza interiore che l'ha salvata. È stata spinta da moltissimi motivi, religiosi e umanitari, e questo l'ha aiutata a sopravvivere". Per l'arcivescovo di Perugia la vicenda dimostra "la serietà della nostra politica estera". "La politica - ha aggiunto -, nel senso più nobile della parola, ha fatto la sua parte".
Non ci sarebbe al momento"nessuna valutazione riguardo ad una tutela" per la giovane, anche se l'edificio in cui vive è ancora sorvegliato, in seguito anche ai violenti attacchi subiti sui social. È quanto fanno sapere dalla Prefettura di Milano. In ogni caso, poiché gli insulti non si fermano e si sono aggiunti anche minacce di morte (vicino a casa della ragazza è stato trovato un volantino), il pm Nobili ha aperto un'inchiesta.



Il diario rimasto in mano ai rapitori

Il diario su cui la giovane descriveva i giorni della sua prigionia in Somalia è rimasto nelle mani dei suoi rapitori. In base agli elementi forniti nel corso del colloquio con i magistrati, durato oltre 4 ore, la ragazza è stata tenuta in ostaggio sempre dallo stesso gruppo islamista al-Shabaab dopo essere stata ceduta dal gruppo armato che l'aveva prelevata nel villaggio di Chakama, in Kenya, il 20 novembre del 2018. La procura di Roma mesi fa ha inviato una rogatoria internazionale alla Somalia per chiedere collaborazione sul fronte delle indagini. Al momento però non è giunta alcuna risposta dalle autorità somale.
La giovane (23 anni al momento del rapimento avvenuto nel poverissimo villaggio 80 chilometri dalla capitale Nairobi, in cui svolgeva la sua opera come cooperante) aveva chiesto ai suoi carcerieri un quaderno per appuntare tutti i momenti della sua prigionia.
Silvia Romano al pm Sergio Coliocco avrebbe detto che il primo mese è stato il più duro: "Piangevo sempre".



La liberazioni e le polemiche sulla conversione...

Silvia Romano è arrivata dall'Africa domenica nel primo pomeriggio, accolta dalla madre, dal padre e dalla sorella maggiore Giulia e dalle massime autorità dello Stato, tra cui il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L'arrivo è stato trasmesso in diretta da televisioni e siti web, e subito è partita la polemica sull'abbigliamento della ragazza: una veste islamica verde (uno dei colori preferiti del profeta Maometto), la stessa che ricopriva le decine di ragazze rapite in Nigeria dal gruppo estremista Boko Haram nel 2014, nei rari video che ne hanno certificato in questi anni la sopravvivenza. Indice evidente di una conversione all'islam, poi confermata dalla stessa Silvia. "È successo a metà prigionia, quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata". E' stato un processo lento, "loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura; il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi".
A quel punto la discussione, soprattutto sui social, si è fatta più aspra, fino al punto da diventare offensiva nei confronti della stessa giovane, come se il fatto di esserci convertita facesse perdere valore alla sua liberazione.
Chi parla a ragion veduta sono due missionari del calibro di Paolo Latorre, comboniano in Kenya ("Non sarebbe stato facile resistere senza convertirsi") e padre Giulio Albanese, grande esperto di Africa e fondatore dell'Agenzia Misna: "Provo un profondo disgusto nei confronti di coloro che si stanno scagliando contro di lei con invettive d'ogni genere. Polemizzare sulla sua conversione all'islam o sul pagamento di un riscatto per il rilascio lo trovo fuori luogo. Una cosa è certa: nessuno può dire, a parte il suo sorriso, quali siano le reali condizioni di Silvia, oltre che fisicamente, da un punto di vista psicologico e spirituale".



"Ci vuole pudore - dice ancora padre Albanese in una intervista all'Ansa -. Del sequestro di Silvia Romano sappiamo poco o nulla. Ancora meno sappiamo delle condizioni psicologiche e spirituali in cui si trova la ragazza e soprattutto delle sue condizioni durante questa prigionia lunghissima, un anno e mezzo. al-Shabaab è in assoluto la più feroce delle organizzazioni terroristiche ora presenti in Africa (...) . Il minimo che una donna possa subire durante una prigionia da parte di al-Shabaab è l'offerta di conversione. E sottolineo il minimo".
"Silvia ha sicuramente subito un inferno. Dopodiché io, anche come sacerdote, rispetto appieno le sue scelte: se ha abbracciato l'Islam io lo rispetto ma lo ha fatto in un contesto di grandissima tensione". "Io credo - ripete - che per Silvia ci voglia pudore, rispetto, è un accanimento verso una persona che viene fuori da un inferno, una nostra connazionale".








LA FOTO DELLA RAGAZZA  E IL VIDEO DEL BALLERINO CHE SEGUE COSA HANNO IN COMUNE? 
UNA CROCE ROSSA 
RED CROSS  INTERNATIONAL


Bandiera della Svizzera - Wikipedia
Bandiera svizzera
 CROCE BIANCA SU  SFONDO ROSSO


A parte l'equiparazione visiva  dalla corona al corona virus,  c'è un simbolo cattolico,  un simbolo che è ripreso in colore inverso nella bandiera  svizzera,  comunque un simbolo. 


Liberata Silvia Romano: "Sono stata forte, sto bene"
Immagine tratta dal profilo facebook di Silvia Romano



Boléro Les Uns et les autres. Extraits







Jorge Donn

Da Wikipedia
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Jorge Donn
Jorge Donn (El Palomar25 febbraio 1947 – Losanna30 novembre 1992) è stato un danzatore argentino conosciuto a livello internazionale.

Biografia

Ha iniziato a studiare danza all'età di 4-5 anni; nel 1963 è arrivato a Bruxelles, entrando a far parte della compagnia di Maurice Béjart. La collaborazione con il grande coreografo francese, che ha creato per lui numerosi balletti, lo ha portato alla fama internazionale.
Famosa la sua interpretazione del Bolero di Ravel, che ha interpretato anche nel film di Claude Lelouch
Jorge Donn è morto di AIDS a Losanna il 30 novembre 1992. Dopo la sua scomparsa diversi coreografi hanno creato dei pezzi dedicati alla sua memoria.

Fonte: Wikipedia










Peter Gabriel - In Your Eyes (Back to Front)

















«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)

Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.




La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo)


per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 





Gabriella Filippone Blog | Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone



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  Tribunale di Norimberga: "La somministrazione di farmaci, contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l'Umanità" Norimberga. Processo ai dottori Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigation Jump to search . Karl Brandt  di fronte alla corte Il  Processo ai dottori  (ufficialmente  United States of America v. Karl Brandt, et al. ) fu il primo dei dodici " Processi secondari di Norimberga " che le autorità militari statunitensi indissero a  Norimberga ,  Germania , dopo la  seconda guerra mondiale  contro i sopravvissuti appartenenti a organizzazioni militari, politiche ed economiche della  Germania nazional-socialista . I dodici processi vennero celebrati esclusivamente da corti militari statunitensi e non davanti all'International Military Tribunal (IMT), che aveva promosso il principale processo di Norimberga contro i vertici della Germania nazionalsocialista, anche se ebbero luogo presso lo stesso palazzo di Giustizia di Norimberga

Il Dottor Francesco Catona ci ha lasciato nel mese di marzo 2022, un malore improvviso, un infarto, a detta di qualcuno. Un mistero per chi lo seguiva, era molto sano e tanto sportivo. Era stato vaccinato?

 Il Dottor Francesco Catona, psicologo,  psicoterapeuta, ci ha purtroppo lasciato nel mese di marzo 2022, un malore improvviso, un infarto forse, ha avanzato qualcuno. Resta un un mistero per chi lo seguiva, era molto sano e tanto sportivo, bici e corsa, aveva 43 anni.  Era stato vaccinato per obbligo statale/professionale? P resumibilmente si. A mio parere non aveva bisogno di essere inoculato, non era attacabile dal virus, doveva avere un sistema immunitario che funzionava benissimo, alle stelle, glielo avranno guastato col vaccino, avvelenandogli il sistema immunitario. Penso così. Ogni tanto me lo chiedo. Di cosa è realmente morto il Dott. Francesco Catona, psicologo, psicoterapista? Gli è stata fatta un'autopsia? Quando capitava, guardavo con piacere i suoi video su You Tube, era tanto simpatico, parlava di psicologia mentre faceva sport, correndo, in bici, in montagna, in riva al mare, con la neve, col sole, con la pioggia, nella sua splendida Calabria o nel Suo studio a Mil

Il foglio illustrativo delle controindicazioni del vaccino Pfizer è scaricabile in PDF.

La FDA (U.S. Food and Drug Administration) elenca gli effetti collaterali che possono manifestarsi con il vaccino anti Covid-19. L'elenco quì di seguito tradotto e riportato, è ravvisabile a pag.16 del seguente documento : https://l.facebook.com/l.php... - Sindrome di Guillain-Barré - Encefalomielite acuta disseminata - Mielite trasversa - Encefalite / mielite / encefalomielite / meningoencefalite / meningite /encefolapatia - Convulsioni / crisi epilettiche - Ictus - Narcolessia e cataplessia - Anafilassi - Infarto miocardico acuto - Miocardite / pericardite - Malattia autoimmune - Morte - Gravidanza e esiti del parto - Altre malattie demielinizzanti acute - Reazioni allergiche non anafilattiche - Trombocitopenia - Coagulazione intravascolare disseminata - Tromboembolia venosa - Artrite e artralgia / dolori articolari - Malattia di Kawasaki - Sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini - Malattia potenziata da vaccino Fonte: https://www.facebook.com/vaccinibasta/