Alessandro Di Battista: "Letta ha presentato dei dati sul prodotto interno lordo, tralatro una previsione della Commisione europea relativi al 2019. Non sempre la Commissione europera ci ha preso.
Ora, forse sarà populismo però io ho proprio ho un'idea dell'Europa del tutto diversa. Quando presentiamo i dati sui milioni di poveri che vivono in Italia?
Vogliamo fare un discorso ben fatto sul prodotto interno lordo?
E' uscito un dato incredibile, chiaramente tenuto nascosto, di una ricerca che ha fatto Oxfam, quindi non l'ha fatto il Movimento 5 stelle, relativa alla produzione di ricchezza a livello mondiale, Italia inclusa, nell'ultimo anno. Quello che dimostra Oxfam: in tutto il mondo nell'ultimo anno oltre l'80% della ricchezza prodotta è finita nelle mani dell'1% della popolazione.
Ragionare esclusivamente in base al PIL è un errore grande. "
Ragionare esclusivamente in base al PIL è un errore grande. "
Alessandro Di Battista - Ospite a diMARTEDI' 12/02/2019 (video)
OXFAM Italia: Alcuni dati sulla disuguaglianza
L’82% dell’incremento di ricchezza globale registrato l’anno scorso è finito nelle casseforti dell’1% più ricca della popolazione, mentre la metà più povera del mondo (3,7 miliardi di persone) ha avuto lo 0%.
In Italia a metà 2017, il 20% più ricco degli italiani deteneva oltre il 66% della ricchezza nazionale netta.
Nel periodo 2006-2016, il reddito nazionale disponibile lordo del 10% più povero degli italiani è diminuito del 23,1%.
Perché esiste la disuguaglianza?
Ogni due giorni nasce un nuovo miliardario: ma a fare le spese sono i più poveri e vulnerabili, molto spesso donne. Il costante incremento dei profitti di azionisti e top manager infatti corrisponde a un peggioramento altrettanto costante dei salari e delle condizioni dei lavoratori. Perché?
I colpevoli principali:
- La forsennata corsa alla riduzione del costo del lavoro che porta all’erosione delle retribuzioni;
- La colpevole negligenza verso i diritti dei lavoratori e la drastica limitazione del loro potere di contrattazione nel mercato globale;
- I processi di esternalizzazione lungo le filiere globali di produzione;
- La massimizzazione ‘ad ogni costo’ degli utili d’impresa a vantaggio di emolumenti e incentivi concessi ai top-manager;
- La forte influenza esercitata da portatori di interessi privati, capace di condizionare le politiche.
I più poveri pagano il nostro benessere
Scarica e leggi il nuovo rapporto Oxfam
- Ricompensare il lavoro, non la ricchezza, il nuovo rapporto di Oxfam diffuso alla vigilia del Forum Economico Mondiale di Davos
- Disuguitalia: i dati sulla disuguaglianza economica in Italia
Fonte: OXFAM Italia
ILARIA BIFARINI:
Argomento correlato:
Viene data sempre più importanza alla finanza. Noi vediamo come all'aumentare della finanzarizzazione intorno agli anni '80 '90 aumentano le disuguaglianze e parallelamente vediamo proprio il reddito dell'1% della popolazione più ricca supera per la prima volta il reddito del 99% del resto della popolazione mondiale. Il neoliberismo crea disuguaglianza, crea ricchezza che però viene ridistribuita al contrario, dai più poveri ai più ricchi, però è funzionale a un élite."
Immagine: via Facebook
Esattamente dopo la caduta del keynesismo (1973) e l’affermarsi incontrastato del neoliberismo, si arresta la crescita del reddito del 99% della popolazione più povera e inizia l’inarrestabile crescita dell’1% più ricco. Fino ad arrivare al paradosso di oggi.
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)
La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo.
Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
ILARIA BIFARINI:
L'inganno del debito La speculazione sul debito dell'èlite finanziaria Disuguaglianza crescente Globalizzazione della povertà Modello socio economica mondiale attuale Russia post comunista Gli stessi che hanno sfruttato l'Africa adesso stanno sfruttando l'Europa Il conflitto tra popolo ed élite Modello economico imposto assolutamente fallimentare Neoliberismo Collegamento tra economia e natura Fuggire dal dibattito mediocre
Argomento correlato:
"NEL 1989 CON LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO, CHE POSSIAMO FAR COINCIDERE CON LA CADUTA DEL COMUNISMO, IL NEOLIBERALISMO PRENDERA' PIEDE.
Viene data sempre più importanza alla finanza. Noi vediamo come all'aumentare della finanzarizzazione intorno agli anni '80 '90 aumentano le disuguaglianze e parallelamente vediamo proprio il reddito dell'1% della popolazione più ricca supera per la prima volta il reddito del 99% del resto della popolazione mondiale. Il neoliberismo crea disuguaglianza, crea ricchezza che però viene ridistribuita al contrario, dai più poveri ai più ricchi, però è funzionale a un élite."
Immagine: via Facebook
Esattamente dopo la caduta del keynesismo (1973) e l’affermarsi incontrastato del neoliberismo, si arresta la crescita del reddito del 99% della popolazione più povera e inizia l’inarrestabile crescita dell’1% più ricco. Fino ad arrivare al paradosso di oggi.
Fonte: Ilaria Bifarini
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accessoalla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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