Ucraina: il costo umano della guerra
La guerra in Ucraina, che è iniziata nel 2014, ha causato sofferenze inimmaginabili per il popolo ucraino. Bisogna sollevare l'urgenza di porre fine a tale conflitto e sottolineare l'importanza della pace per garantire la stabilità e il benessere del paese.
Il contesto storico e le radici del conflitto:
Il conflitto in Ucraina è scaturito da tensioni etniche, politiche ed economiche profonde che affondano le radici nella storia del paese. Uno possibili ultimi motivi strumentalizzato da molti: la Crimea è stata annessa dalla Russia nel 2014, scatenando proteste e tensioni come la guerra nell'est dell'Ucraina tra le forze governative ucraine e i separatisti filorussi. Questo conflitto ha indebolito la già fragile stabilità della regione e ha causato sofferenze indicibili per la popolazione, che oggi vive con costante paura e insicurezza.
Il prezzo umano della guerra e delle conseguenze sulle persone:
Oltre alle numerose vittime, questo conflitto ha anche generato una crisi umanitaria senza precedenti. Milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case abbandonando tutto ciò che avevano, per cercare rifugio in altre regioni dell'Ucraina o addirittura all'estero. I civili, in particolare donne, bambini e anziani, sono stati i più colpiti. Molti sono stati uccisi, feriti o costretti a vivere in condizioni di estrema povertà, senza accesso adeguato all'acqua potabile, cibo e servizi sanitari essenziali.
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Byoblu24: Si dice c’è un aggressore e un aggredito. L’aggressore è uno stato tirannico, l’aggredito è una democrazia, la cui libertà è ora in pericolo. L'UCRAINA E' UNA DEMOCRAZIA? QUELLO DI ZELENSKY È UN REGIME
Byoblu24: Si dice c’è un aggressore e un aggredito. L’aggressore è uno stato tirannico, l’aggredito è una democrazia, la cui libertà è ora in pericolo. L'UCRAINA E' UNA DEMOCRAZIA? QUELLO DI ZELENSKY È UN REGIME
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L'importanza di una vera diplomazia e della cooperazione internazionale:
Per porre fine a questa guerra e raggiungere una pace duratura in Ucraina, la comunità internazionale deve intensificare gli sforzi diplomatici e aumentare la pressione sulle parti coinvolte affinché trovino una soluzione politica negoziata. La guerra non ha mai portato a benefici significativi, ma solo a sofferenze e distruzione. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo, basato sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei diritti umani, si può sperare di costruire una pace stabile e sostenibile per il popolo ucraino.
Investimenti nella ricostruzione e nella riconciliazione:
Dopo anni di conflitto, l'Ucraina necessita urgentemente di investimenti e supporto internazionale per ricostruire le infrastrutture distrutte, fornire sostegno psicologico alle vittime e promuovere la riconciliazione tra le comunità divise. Questo richiede un impegno finanziario significativo e una volontà politica da parte delle nazioni che desiderano un futuro pacifico per l'Ucraina.
Conclusioni:
La guerra in Ucraina è un orribile ricordo delle conseguenze disastrose dei conflitti armati. È fondamentale per la comunità internazionale unirsi per porre fine a questa guerra, in quanto solo attraverso la pace e la collaborazione si può garantire un futuro prospero e pacifico per il popolo ucraino. La sofferenza umana causata da questa guerra deve essere il catalizzatore affinché situazioni simili non si ripetano mai più. La pace è l'unico strumento che può realmente guarire le ferite e aprire le porte a un futuro migliore per l'Ucraina e per il mondo intero.
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Byoblu24: Si dice c’è un aggressore e un aggredito. L’aggressore è uno stato tirannico, l’aggredito è una democrazia, la cui libertà è ora in pericolo. L'UCRAINA E' UNA DEMOCRAZIA? QUELLO DI ZELENSKY È UN REGIME
UCRAINA, QUALE DEMOCRAZIA? QUELLO DI ZELENSKY È UN REGIME
Dall’inizio dell’intervento militare russo in ucraina, i mass-media occidentali si sono schierati dalla parte dell’Ucraina e apertamente contro la Russia. Si dice che c’è un aggressore e un aggredito. L’aggressore è uno stato tirannico, mentre l’aggredito è una democrazia, la cui libertà è ora in messa in serio pericolo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato presentato come eroe nella resistenza ucraina contro l’aggressore russo.
E' stato proposto addirittura come papabile Premio Nobel per la Pace.
Zelensky non sembra proprio un pacificatore. Nel corso della sua amministrazione,l’ex comico ha creato un vero regime, pronto a silenziare il dissenso anche al costo di lasciarsi alle spalle una interminabile scia di sangue.
L’INFLUENZA DEGLI USA IN UCRAINA
Sin dal colpo di stato perpetrato dagli Stati Uniti d’America in Ucraina nel 2014, conclusosi con il rovesciamento del governo filorusso di Viktor Yanukovich, al potere sono salite pedine accuratamente scelte dagli statunitensi. Il 7 febbraio 2014, in pieno Euromaidan, la BBCha diffuso l’intercettazione di una telefonata tra la Sottosegretaria di Stato Usa, Victoria Nuland e l’ambasciatore statunitense in Ucraina, Geoffrey Pyatt. Nella conversazione, Pyatt e Nuland hanno discusso del futuro Governo ucraino una volta terminato il colpo di stato. Nome caldo della telefonata quello di Arseniy Yatsenyuk, diventato poi effettivamente presidente il 27 febbraio dello stesso anno. La conversazione è ampiamente conosciuta. “Fanculo l’Unione europea”, la famosa esternazione di Nuland, facendo intendere la considerazione degli Usa nei confronti dell’Europa.
ZELENSKY: “PRESERVARE LA DEMOCRAZIA”
Nel corso degli anni, si sono susseguiti crimini di guerra, torture e comportamenti disumani, perpetrati in particolare da quei gruppi paramilitari estremisti che sono stati fondamentali nelle rivolte che hanno portato al rovesciamento del Governo Yanukovich. Oggi, Zelensky parla però di democrazia e di libertà. Il 16 marzo 2022, al Congresso Usa, Zelensky ha dichiarato che: “In questo momento si decide il destino del nostro Paese, del nostro popolo. Si decide se gli ucraini saranno liberi, e se riusciranno a preservare la loro democrazia”.
IL REGIME DI ZELENSKY
Il mainstream si è fatto presto fiero promotore delle belle parole di Zelensky, ma ha chiuso gli occhi di fronte alle persecuzioni da lui portate avanti nei confronti dei dissenzienti. Giornalisti, politici e anche civili più vicini alla Russia vengono infatti spesso rapiti, torturati e assassinati. Girano molteplici video di civili legati ai pali della luce, con i pantaloni calati e il viso dipinto di verde. A diffondere tali immagini sono spesso canali social ucraini, che si fanno vanto di trattamenti simili nei confronti dei “traditori”.
“UN TRADITORE DI MENO”, L’ASSASSINIO BARBARO DI STRUK
Dall’inizio dell’invasione russa, diversi sindaci e ufficiali ucraini sono stati uccisi per la loro vicinanza ideologica con la Russia, o semplicemente perché spingevano la via dei negoziati, piuttosto che arrivare a un escalation del conflitto. Lo riportano Max Blumenthal ed Esha Krishnaswamy su The Gray Zone. Il 1° marzo 2022, il sindaco della città ucraina Kreminna, Volodymyr Struk è stato rapito e ucciso dalle forze ucraine. La moglie di Struk ha affermato che a prelevare il marito sarebbero stati uomini in divisa militare. Due giorni dopo, su Telegram è stata diffusa un’immagine del corpo privo di vita di Struk, visibilmente torturato prima di porre fine alle sue sofferenze. “C’è un traditore di meno”, ha commentato sul proprio profilo Telegram il ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko.
LA DEMOCRAZIA SECONDO ZELENSKY
In precedenza, Zelensky aveva affermato che “ci sarebbero state conseguenze per i collaboratori”. Insomma, le atrocità commesse nei confronti dei filorussi sembrano ricevere l’approvazione dai piani alti di Kiev. Il 19 marzo, Zelensky ha invocatola legge marziale per espellere undici partiti di opposizione. Il 12 aprile, il presidente ucraino ha annunciato l’arresto del rivale politico numero uno, Viktor Medvechuk, da parte dell’SBU, i servizi segreti ucraini. L’SBU collabora a stretto contatto, tra gli altri, con il famigerato Battaglione neonazista Azov. Il 3 marzo, l’attivista di sinistra, Alexander Matjuschenko è stato fatto prigioniero proprio dal Battaglione Azov. Sono stati i neonazisti a pubblicare un’immagine di Matjuschenko con il volto tumefatto, uno stivale sulla schiena, e un fucile puntato alla testa.
I GIORNALISTI FILORUSSI SPARISCONO
“Volete saperne di più sul regime di Zelensky? Cercate su Google questi nomi: Volodymyr Struk, Denis Kireev, Mikhail e Aleksander Konovich, Nestor Shufrych, Yan Taksyur, Dmitri Djangirov, Elena Berezhnaya”, ha twittato il 26 marzo il giornalista residente in Ucraina, Gonzalo Lira. “Se non sentite mie notizie entro 12 ore, o di più, aggiungete il mio nome alla lista”, ha aggiunto il giornalista cileno. Il 15 aprile scorso, di Gonzalo Lira si sono perse le tracce. CNNCile aveva dato la notizia della scomparsa del giornalista, per poi cancellare l’articolo qualche ora dopo.
DOVE FINISCONO LE ARMI INVIATE IN UCRAINA?
Nel frattempo, prosegue l’invio massiccio di armi. Dall’inizio dell’operazione militare russa, il presidente statunitense Joe Biden ha inviato 3 miliardi di dollari in armi all’Ucraina. Una fonte dell’intelligence Usa, citata dalla CNN, ha spiegato che nessuno sa realmente dove finiscano le armi. Insomma, l’amministrazione Zelensky si mostra democratica solo nei confronti di chi abbraccia la causa bellica. Il dissenso viene invece coperto con il sangue, nel silenzio dei mezzi d’informazione.
Il reporter Maurizio Vezzosi in Ucraina: "Milioni di ucraini vedono Zelensky come un traditore che ha abbandonato gli interessi del Popolo ucraino, che sia russofono o non sia russofono"
Il reporter Maurizio Vezzosi in Ucraina: "Milioni di ucraini vedono Zelensky come un traditore che ha abbandonato gli interessi del Popolo ucraino, che sia russofono o non sia russofono"
Aprile 2022 |Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line e pensieri e commenti miei o di altri
Maurizio Vezzosi: "Milioni di ucraini vedono Zelensky come un traditore"
"Mi sembra molto importante raccontare quale è la situazione dei civili a Mariupol e mi sembra molto importante farlo perché c'è piglio molto aggressivo che c'è stato in queste settimane e mi sembra che nessuno voglia cercare una soluzione per aiutare questa gente, e non sto parlando dei russi o di altro. Io sto parlando dei civili che sono migliaia che sono rimasti a Mariupol e hanno un sostegno minimo in termini umanitari. (...) Come migliaia di testimonianze, centinaia di testimonianze dimostrano l'Ucraina non è Zelensky e ci sono migliaia, centinaia di migliaia se non milioni di ucraini che sono assolutamente insofferenti rispetto e questo corso politico e che vedono Zelensky, purtroppo, indipendentemente da quello che il mio giudizio, come un traditore che assolutamente ha abbandonato gli interessi del Popolo ucraino, che sia russofono o non sia russofono, e sostanzialmente ha fatto si che si verificasse la situazione in cui migliaia si trovano."
Video pubblicato da La7 Attualità
"Il giornalista Maurizio Vezzosi in collegamento a Non è l'Arena: "Milioni di ucraini vedono Zelensky come un traditore che ha abbandonato gli interessi del popolo ucraino"
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