Fonte: InsideOver /Politica /Roberto Vivaldelli /1 Settembre 2025
Un’indiscrezione pubblicata dal Washington Post ha rivelato un piano ambizioso quanto controverso piano per il futuro della Striscia di Gaza, circolante all’interno dell’amministrazione Trump. Denominato Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust (GREAT Trust), il progetto di 38 pagine prevede una gestione statunitense dell’enclave per almeno un decennio, con l’obiettivo di trasformarla in un polo turistico di lusso e un centro di produzione ad alta tecnologia, ribattezzato la “Riviera del Medio Oriente”.
Tavole imbandite, pizza, pita. Questo è quello che Israele racconta di Gaza. Con una massiccia campagna pubblicitaria su YouTube, lo Stato ebraico ha diffuso oltre 200 clip.
Il messaggio è sempre lo stesso: a Gaza c’è cibo, chi dice il contrario mente, non credete alla narrazione di Hamas.
Ma davvero c’è chi ancora crede – interessi a parte – a immagini del genere? Mentre tutte le agenzie internazionali denunciano carestia e un aumento dei morti per fame nella Striscia.
Si tratta dell’ennesima operazione di hasbara, ovvero l’industria propagandistica israeliana,.
Questi filmati di palestinesi sorridenti e mercati vivaci non solo stridono con la realtà dell’enclave, fatta di macerie, morte e fame. Ma ricordano anche le pellicole prodotte dai nazisti per falsificare l’immagine dei ghetti e dei campi di concentramento, dove gli ebrei venivano ripresi apparentemente felici e sani. Allora come oggi: una delle forme più ciniche e spietate di propaganda. Fonte video: InsideOver
_
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento