Paris, France, il ritmo per la liberté, canti, musica e tamburi: i gilet gialli sfilano contro le misure COVID e le politiche economiche
🔴#Parigi: gilet gialli contro le misure COVID e le politiche economiche
Video diretta. Sputnik Italia è in diretta da #Parigi, dove i #GiletGialli sono scesi in piazza per manifestare contro le restrizioni COVID-19 e le politiche economiche del presidente Emmanuel Macron. Recentemente, il parlamento francese ha approvato una modifica del precedente pass sanitario, convertendolo in un "pass vaccinale" per i maggiori di 16 anni.
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🔴#Canada: protesta dei camionisti contro Trudeau
Diretta del 4 febbraio 2022 il centro di Ottawa davanti al Parlamento, Canada ed un altro video estero di alcuni giorni fa eloquente circa la portata della gigantesca manifestazione pacifica che ha portato il primo ministro canadese Trudeau alla fuga in una località segreta https://gabriellafilippone.blogspot.com/2022/02/diretta-del-4-febbraio-2022-i.html
Diretta del 4 febbraio 2022, il camionisti manifestano nel centro di Ottawa davanti al Parlamento, Canada
DIRETTA DA OTTAWA CANADA , NESSUNO VI FA VEDERE QUESTE IMMAGINI IN TV
VIDEO PUBBLICATO DA ANTONIO ABBONDANZA: SEMPRE PIU' CENSURA SE VUOI INFO IMPORTANTI LE TROVI QUI , QUANDO IL GIOCO SI FA DURO I DURI COMINCIANO A GIOCARE https://www.youtube.com/channel/UCOcn...
La protesta da Vancouver ad Ottawa
Organizzazione di una grande protesta in Canada da parte degli autotrasportatori. Dal 15 gennaio infatti i Governi del Canada e degli Stati Uniti avevano imposto l’obbligo di vaccinazione per tutti i convogli che si sarebbero trovati a varcare il confine, in alternativa gli autisti si sarebbero dovuti sottoporre ad una quarantena di due settimane. Per gli autotrasportatori si sarebbe trattato quindi di una scelta pressoché obbligata.
Così è stato organizzato il “Freedom Convoy“, un convoglio di protesta partito da Vancouver in direzione della capitale Ottawa. Inizialmente pochi sembravano dare credito alla protesta e lo stesso Primo Ministro Trudeau aveva definito il convoglio come “insignificante”.
La fuga rovinosa di Trudeau
Lo stesso Trudeau costretto a fare i bagagli in fretta e furia e insieme alla famiglia rifugiarsi in una località segreta, proprio per paura dei manifestanti. Insomma una fuga scomposta. D’altronde secondo quanto riferisce il Daily Mail, la manifestazione avrebbe assunto nel corso dei giorni una dimensione decisamente importante, arrivando a raccogliere circa 50.000 autotrasportatori.
Sventolando la bandiera canadese insieme striscioni che chiedono “Libertà” e cantando slogan contro il primo ministro Justin Trudeau, i camionisti sono stati raggiunti da migliaia di altri manifestanti per protestare non solo contro le restrizioni ma per dare voce ad un più ampio malcontento nei confronti del governo.
In ogni caso da quello che emerge dai media internazionali la protesta si è svolta finora in modo pacifico e non ha portato ad alcuno scontro. Un gruppo di manifestanti si è poi radunato sotto la sede del Parlamento canadese, per poi inscenare una protesta sbattendo pentole e padelle sotto le finestre dell’ufficio del Primo Ministro.
Trudeau sarà costretto a tornare sui suoi passi
La posizione di Trudeau si fa così sempre più difficile, soprattutto per come ha tentato di delegittimare la protesta nei giorni precedenti. Prima descrivendola come insignificante e poi etichettando gli autotrasportatori come esponenti di un pensiero anti scientifico e antisociale e che metterebbero così a rischio non solo la loro salute, ma quella di tutti i canadesi.
Un film già visto anche in Italia, dove il diritto di manifestazione è stato spesso compresso in nome dell’emergenza sanitaria, additando le proteste come fonte di contagio.
Ora però Trudeau sarà inevitabilmente costretto a fare un passo indietro e cercare una via di dialogo con i manifestanti, tenuto conto anche della traballante posizione politica del Primo Ministro. Trudeau è infatti in carica dal 2015, ma nelle ultime tornate elettorali del 2019 e del 2021 non è mai riuscito ad ottenere una maggioranza assoluta, ritrovandosi così con un Governo di minoranza. Con il premier in fuga, i manifestanti sembrano aver vinto la partita.
L’appoggio di Elon Musk e Donald Trump
La protesta degli autotrasportatori canadesi sta iniziando a suscitare anche le reazioni da parte di personalità di spicco americane. Sulla manifestazione si è infatti espresso il già Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che durante l’ultimo comizio ha così dichiarato: “Hanno fatto più loro (gli autotrasportatori) per difendere nostra la libertà che i nostri leader. Siamo con voi”.
Un altro appoggio alla protesta sembra poi essere arrivato da Elon Musk, lo stravagante imprenditore sudafricano, che ha accompagnato l’inizio delle manifestazioni con un tweet: “Viva i camionisti canadesi!“, aggiungendo poi con in un altro cinguettio separato un suo pensiero rispetto alla gestione politica dell’emergenza sanitaria: “Se spaventi abbastanza le persone, chiederanno la rimozione della libertà. Questa è la strada verso la tirannia“.
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