Le nomine femminili in Europa: una trappola franco-tedesca
"Nomine Ue, donne ai vertici europei. Sassoli in pole per il Parlamento"
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Una, la tedesca conservatrice, ha 60 anni, ha sette figli, è una dottoressa, è Ministro tedesco della Difesa ed è la cocca della Merkel e totale incapace. Nel suo ruolo di ministro della difesa tedesca ha dimostrato una totale inadeguatezza al ruolo, una totale incapacità di gestire istituzioni così complesse e la sua inadeguatezza è stata molto criticata in terra tedesca. Ci sono state critiche molto feroci a questa donna. La signora ha in un primo momento studiato economia per poi abbandonare gli studi e passare a medicina. Si è laureata in medicina e ha svolto la professione di medico fino a quando, intorno al 2000, ha iniziato una carriera politica che per lei è stata tutta in discesa, non evidentemente per le sue capacità o per la sua esperienza, quanto per il fatto che è figlia di un importantissimo personaggio che ha guidato le istituzioni europee.
E' stata nominata per prendere il posto di Jean-Claude Juncker.
E' stata nominata per prendere il posto di Jean-Claude Juncker.
Si legge nei quotidiani di questa umanissima dottoressa da terzo reich che è stata di una severità imbarazzante contro la Grecia.
L’idea di Europa
Von der Leyen è una convinta europeista e vorrebbe che l’Unione si trasformasse, col tempo, negli Stati Uniti d’Europa. In Grecia, però, la ricordano per altri motivi: ai tempi della crisi del debito, von der Leyen ipotizzò che il paese mettesse come garanzia del prestito concesso dagli investitori, le sue riserve auree nazionali. L’idea era considerata estrema e lo stesso governo tedesco prese le distanze (Fonte notizia:Wired).
E' dunque una fanatica dell'austerity per i Paesi europei del Mediterraneo, in pratica questa tizia non farà altro che picchiarvi addosso in testa come fa questo sole di luglio.
E' dunque una fanatica dell'austerity per i Paesi europei del Mediterraneo, in pratica questa tizia non farà altro che picchiarvi addosso in testa come fa questo sole di luglio.
L'altra è la Lagarde, francese, è avvocato, altra fanatica dell'austerity, è a capo del Fondo monetario internazionale, andrà a svolgere alla BCE il ruolo che ha ricoperto Draghi.
Forse la ricorderete per le sue affermazioni sugli anziani che sono troppi, vivono troppo a lungo e questo a suo dire è un problema che mette in crisi la stabilità dei conti e va risolto. Non si è capito bene come, la Lagarde non l'ha specificato..
La Lagarde, ad ogni modo, è salita agli onori delle cronache, anche lei, per una serie di scandali, in primis per una lettera, poi resa nota e divenuta di dominio pubblico, nella si scopre che, parlando con l'allora Presidente francese, Sarkozy, si metteva a disposizione dello stesso, oltre che degli interessi della Francia, nel suo ruolo di capo del Fondo monetario internazionale.
E' un'icona del pensiero neoliberista, quindi, attiverà il pilota automatico.
Lagarde inoltre ci tiene a far sapere a tutti che a 63 anni suonati scopa come un riccio col marito e lo fa felice. Stronzaggini francesi. Giusto immagino qui la goduria libidinosa ed elitaria dei due vecchietti. Sarà per questo che la legnosa 63enne conserva un'aria ginnico-prestante e nel complesso ridanciana col suo sguardo da falco, però forse proprio per questo alquanto inquietante?
Strano ad ogni modo, dall'immagine fisica e gestuale che offre di sè al mondo politico e dei media l'avevo scambiata per una nubile arida, per una lesbica rapace, fastidiosa ed insistente, pressante nelle sue avances.
Forse la ricorderete per le sue affermazioni sugli anziani che sono troppi, vivono troppo a lungo e questo a suo dire è un problema che mette in crisi la stabilità dei conti e va risolto. Non si è capito bene come, la Lagarde non l'ha specificato..
La Lagarde, ad ogni modo, è salita agli onori delle cronache, anche lei, per una serie di scandali, in primis per una lettera, poi resa nota e divenuta di dominio pubblico, nella si scopre che, parlando con l'allora Presidente francese, Sarkozy, si metteva a disposizione dello stesso, oltre che degli interessi della Francia, nel suo ruolo di capo del Fondo monetario internazionale.
E' un'icona del pensiero neoliberista, quindi, attiverà il pilota automatico.
Lagarde inoltre ci tiene a far sapere a tutti che a 63 anni suonati scopa come un riccio col marito e lo fa felice. Stronzaggini francesi. Giusto immagino qui la goduria libidinosa ed elitaria dei due vecchietti. Sarà per questo che la legnosa 63enne conserva un'aria ginnico-prestante e nel complesso ridanciana col suo sguardo da falco, però forse proprio per questo alquanto inquietante?
Strano ad ogni modo, dall'immagine fisica e gestuale che offre di sè al mondo politico e dei media l'avevo scambiata per una nubile arida, per una lesbica rapace, fastidiosa ed insistente, pressante nelle sue avances.
Lagarde e il piacere a 60 anni: «Si può scoprire l’amore e il sesso»
Christine Lagarde, a capo del Fondo monetario, risponde allo scrittore Yann Moix che considerava non attraenti le 50enni: «Mio marito dice che a letto lo rendo felice»
Lasciate ogni speranza dunque (ammesso che abbiate la speranza e non è detto), tutto continuerà ad andare male in Europa o quantomeno continuerà ad andare male tra l'Italia e l'Europa.
Perché, dovremmo domandarci, due personaggi così mediocri, così criticati e criticabili, dovrebbero assumere cariche così importanti? Dal punto di vista della autorevolezza e della credibiltà dei soggetti in Europa, nelle istituzioni europee, più ancora che nelle varie istituzioni nazionali, i personaggi che vanno a capo delle strutture e delle istituzioni non sono quelli che comandano realmente. Il caso di Yunker è emblematico. Yunker che ha presiediuto fino ad ora la Commissione europea, come tutti sapete, è un alcolista cronico. Una persona che raramente durante la giornata è sobrio e di conseguenza non sarebbe in grado neppure di amministrare un condominio. Queste persone sono dei prestanomi, in un certo senso. E' evidente che non sia lui a decidere le sorti economiche del vecchio continente, le persone che manovrano l'Europa sono altre e preferiscono rimanere nell'ombra.
"L'EUROPA E' ORMAI FALLITA. QUESTE SCELTE ISTITUZIONALI DIMOSTRANO CHE LA FRANCIA, SOPRATUTTO LA GERMANIA, STANNO GIA' PENSANDO AL POST UNIONE EUROPEA E QUESTE NOMINE LO DIMOSTRANO" (Fonte: Arnaldo Vitangeli)
NUOVO ORDINE MONDIALE MASSONICO FORSE?
"In Europa cambiano i nomi e si passa dal un "Classico blu" a un "Tailleur" ma per il resto la situazione pare solo peggiorare. Si è quasi conclusa la partita sulle nomine, le più importanti sono ormai ufficiali: Ursula Gertrud von der Leyen, tedesca, membro della CDU (Unione Cristiano Democratica) e Ministro della difesa dal dicembre 2013, guiderà la Commissione Europea e Christine Madeleine Odette Lagarde, francese, ex Ministro dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego della Francia dal 2007 al 2011; in seguito dirige l'FMI tutt'oggi in carica. Perché queste scelte e cosa ci aspetta? Ecco l'analisi del nostro Arnaldo Vitangeli."
"L'EUROPA E' ORMAI FALLITA. QUESTE SCELTE ISTITUZIONALI DIMOSTRANO CHE LA FRANCIA, SOPRATUTTO LA GERMANIA, STANNO GIA' PENSANDO AL POST UNIONE EUROPEA E QUESTE NOMINE LO DIMOSTRANO" (Fonte: Arnaldo Vitangeli)
NUOVO ORDINE MONDIALE MASSONICO FORSE?
NOMINE UE: CHI SONO E COSA CI ASPETTA. Arnaldo Vitangeli
"In Europa cambiano i nomi e si passa dal un "Classico blu" a un "Tailleur" ma per il resto la situazione pare solo peggiorare. Si è quasi conclusa la partita sulle nomine, le più importanti sono ormai ufficiali: Ursula Gertrud von der Leyen, tedesca, membro della CDU (Unione Cristiano Democratica) e Ministro della difesa dal dicembre 2013, guiderà la Commissione Europea e Christine Madeleine Odette Lagarde, francese, ex Ministro dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego della Francia dal 2007 al 2011; in seguito dirige l'FMI tutt'oggi in carica. Perché queste scelte e cosa ci aspetta? Ecco l'analisi del nostro Arnaldo Vitangeli."
Inno UNIONE EUROPEA TRADUZIONE + TESTO traduzione/sottotitoli in Italiano
L'inno fu adottato nel 1972 dal Consiglio d'Europa (lo stesso organismo che concepì la bandiera europea), in quanto "senza parole, con il linguaggio universale della musica, questo inno esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà perseguiti dall'Europa".Essi non gradivano un inno con il testo scritto in tedesco. Per il movimento finale della sinfonia, Beethoven aveva musicato l'Inno alla gioia (An die Freude) composto nel 1785 da Friedrich von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini, visione condivisa da Beethoven. Il compositore pensava idealmente a tutti gli uomini, perciò questa musica sarebbe stata più idonea ad essere l'inno mondiale, e non solo l'inno europeo. Nel 1985 venne adottato dai capi di Stato e di governo dell'UE come inno ufficiale dell'Unione europea. Non vuole sostituire gli inni nazionali degli Stati membri ma celebrare i valori che essi condividono e la loro "unità nella diversità", come recita il motto europeo. Ormai è divenuta consuetudine nelle cerimonie ufficiali eseguire prima l'inno della nazione interessata, e subito di seguito l'inno europeo. La procedura di adozione e l'Inno stesso non sono stati esenti da critiche e discussioni: gli si rimprovera, ad esempio, un eccesso di "germanocentrismo". Esiste una versione cantata in lingua latina, neutra rispetto ai Paesi membri, che è stata composta nel 2003: (LA) « Est Europa nunc unita et unita maneat; una in diversitate... pacem mundi augeat. Semper regnant in Europa fides et iustitia et libertas populorum in maiore patria. Cives, floreat Europa, opus magnum vocat vos. Stellæ signa sunt in cœlo aureæ, quæ iungant nos. » (IT) « È l'Europa ora unita e che unita rimanga, una nella diversità potenzia la pace del mondo. Che regnino sempre in Europa, lealtà e giustizia e la libertà dei popoli in una patria più grande. O cittadini, che l'Europa risplenda, una grande opera vi chiama. Le stelle sono in cielo
auree, che ci uniscono. » DA WIKIPEDIA
Nuove nomine nella UE e Lagarde alla BCE
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«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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