Fonte immagine: Storia della neurologia | via Wikipedia |
DOTT. MOZZI: "I FARMACI POSSONO SCATENENARE MALATTIE NEURODEGENERATIVE."
Questo dato scientificamente dimostrato ci può portare ad interpretare diversamente, da un'altra visuale, l'abbassamento mondiale dell' età in cui insorgono problemi neurologici nella popolazione: alcuni farmaci scatenano nell'individuo umano diversi problemi neurologici gravi.
I consigli del Dott. Mozzi: eliminare o ridurre drasticamente latte e derivati (formaggi yogurt), eliminare o ridurre i cereali, bere al mattino a digiuno tre o quattro bicchieri di acqua calda quasi bollente (video You Tube)
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PLASIL da "bandire"? Le prove indicano che i rischi sono superiori ai benefici della metoclopramide. Farmaci che aggrediscono la salute.
Gennaio 2017 | Gabriella Filippone Rassegna stampa | Le notizie on line
Sottovalutazione effetti collaterali dei farmaci. Sovrastima efficacia e sottovalutazione delle reazioni avverse
Un documento ufficiale del Ministero della Salute italiana nel 2004 avverte i medici:
Commissione Unica del Farmaco, Nuove informazioni sulla sicurezza delle specialità medicinali contenenti Metoclopramide
"Marzo 2004
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE DEL
MINISTERO DELLA SALUTE
Nuove informazioni sulla sicurezza delle specialità medicinali contenenti METOCLOPRAMIDE
- Aumento del rischio di eventi neurologici nei bambini al di sotto dei 16 anni
- Revoca delle indicazioni pediatriche
- Aggiunta della controindicazione in pediatria
"Caro Dottore, gentile Dottoressa
La Commissione Unica del Farmaco (CUF), il Comitato nazionale di esperti per la valutazione dei farmaci del Ministero della Salute, desidera informarLa su nuove importanti evidenze relativamente alla sicurezza di metoclopramide nel trattamento di bambini al di sotto di 16 anni.
Il meccanismo d’azione della metoclopramide è complesso, essendo il farmaco un antagonista competitivo dei recettori periferici e centrali della dopamina, soprattutto di quelli localizzati nella zona CTZ (Chemoreceptor Trigger Zone) sita nel pavimento del IV ventricolo, dei recettori 5- HT3 (serotonina), nonché agonista specifico dei recettori 5-HT4 coinvolti nella stimolazione dei neuroni colinergici enterici.
Tali proprietà conferiscono alla metoclopramide una potente attività antiemetica di tipo centrale e attività procinetica intestinale che è indipendente dall’innervazione vagale ma abolita da atropina e altri antagonisti muscarinici.
Dal 1999 un gruppo dell’Istituto Superiore di Sanità del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica ha coordinato uno studio multicentrico sulla sicurezza dei farmaci in pediatria. Recentemente è stata inviata all’ufficio di farmacovigilanza del Ministero della Salute una analisi relativa agli eventi neurologici legati all’uso della metoclopramide. Questa analisi ha evidenziato che nei bambini vi è un aumento di rischio pari a 3 se si considerano tutti gli eventi neurologici e pari a 73 se si considera solo lasintomatologia extrapiramidale. Lo studio mette in evidenza come nella maggior parte dei casi la metoclopramide sia prescritta per il trattamento del vomito in corso di febbre e influenza. Una revisione delle segnalazioni
presenti nella banca dati della Rete Nazionale di Farmacovigilanza ha confermato tali evidenze.
Sulla base di questi dati la CUF ha considerato il rapporto beneficio/rischio della metoclopramide nel trattamento dei disturbi gastrici nei bambini non favorevole e ha deciso di controindicare i farmaci contenenti metoclopramide per il trattamento dei bambini di età al di sotto di 16 anni.
Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e il Foglio Illustrativo delle specialità a base di metoclopramide sono stati modificati ed è stata aggiornata anche la sezione relativa alla gravidanza."
" Il Ministero della Salute coglie l’occasione per ricordare a tutti i medici l’importanza della segnalazione delle reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle loro reali condizioni di impiego.
Le segnalazioni di sospetta reazione avversa da farmaci devono essere inviate al Responsabile di Farmacovigilanza della Struttura di appartenenza."
Le segnalazioni di sospetta reazione avversa da farmaci devono essere inviate al Responsabile di Farmacovigilanza della Struttura di appartenenza."
Immagine: Farmacia italiana | via Wikimedia |
La metoclopramide è un farmaco antiemetico (inibisce il riflesso del vomito) e gastroprocinetico, stimola e coordina la motilità del tratto superiore dell'apparato digerente. Diminuisce il reflusso dal duodeno nello stomaco e nell'esofago. È comunemente utilizzato dai clinici per trattare la nausea e il vomito.
È disponibile in Italia sotto la denominazione commerciale di Plasil.
È disponibile in Italia sotto la denominazione commerciale di Plasil.
Usi clinici
La metoclopramide viene utilizzata normalmente nel trattamento della nausea, anche quella che si verifica a seguito di interventi chirurgici. Il farmaco è somministrato anche a soggetti con gastroparesi (scarso svuotamento dello stomaco) e malattia da reflusso gastroesofageo.
Antiemetico
La metoclopramide può essere utilizzata nel trattamento della nausea e del vomito associati a condizioni come uremia, malattie da radiazioni, neoplasie, parto, alcune infezioni, cefalea e farmaci che causano nausea e vomito
Modalità d'uso e posologia
Le dosi consigliate relative all'utilizzo di PLASIL ® sono :
- PLASIL ® compresse da 10.5 mg di metoclopramide monocloridrato monoidrato : una compressa 3 volte al giorno prima dei pasti;
- PLASIL ® sciroppo da 10.5 mg di metoclopramide monocloridrato monoidrato: 10ml di sciroppo per 3 volte al giorno, prima dei pasti;
- PLASIL ® fiala per soluzione iniettabile da 10.5 mg di metoclopramide monocloridrato monoidrato : una fiala per via intramuscolare o endovenosa (a rilascio lento). In quest'ultimo caso la somministrazione dovrebbe essere garantita da personale esperto.
L'assunzione di PLASIL ® deve avvenire sotto stretto controllo medico.
Tratto da
http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/plasil.html#Posologia
Effetti collaterali e indesiderati
Le reazioni avverse più comunemente associate alla terapia con metoclopramide comprendono irrequietezza, sonnolenza, vertigini, stanchezza, e distonia focale.
Si possono registrare quali effetti indesiderati: ipertensione arteriosa, ipotensione, iperprolattinemia, costipazione,depressione, mal di testa, ed effetti extrapiramidali, tra cui le crisi oculogire, che consistono in uno spasmo dei muscoli oculomotori che bloccano i globi oculari in una direzione fissa, di solito verso l’alto. La crisi oculogira può associarsi a una rotazione involontaria della testa: in tal caso prende il nome di crisi oculocefalogira ed è una manifestazione dell’epilessia.
Sintomi extrapiramidali: distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia, anche dopo la somministrazione di una singola dose del farmaco.
Ciò significa quindi che è sufficiente assumere il farmaco una sola volta, nel corso della propria vita,per ricevere gravi danni ed insulti fisici, probabilmente irreparabili)
Sintomi extrapiramidali: distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia, anche dopo la somministrazione di una singola dose del farmaco.
Ciò significa quindi che è sufficiente assumere il farmaco una sola volta, nel corso della propria vita,per ricevere gravi danni ed insulti fisici, probabilmente irreparabili)
Molto più rare sono alcune gravi reazioni avverse associate alla terapia con metoclopramide: agranulocitosi,tachicardia sopraventricolare, iperaldosteronismo, sindrome neurolettica maligna, acatisia e discinesia tardiva. In uno studio sperimentale è stato evidenziato che la comparsa di aldosteronismo viene significativamente attenuata se la somministrazione di metoclopramide è preceduta da quella di neostigmina.
Controindicazioni
Il farmaco è controindicato nei pazienti affetti da glaucoma, da feocromocitoma e nei soggetti con precedenti di epilessia. Non deve essere utilizzato da coloro che sono affetti da malattia di Parkinsoned altri disturbi di tipo extrapiramidale, conclamati.
Interazioni
Fenotiazine: i farmaci appartenenti a questa classe se co-somministrati con metoclopramide possono determinare aumento dei disturbi extrapiramidali.
Antidepressivi triciclici e/o MAO-inibitori: un aumentato rischio di disturbi extrapiramidali è stato segnalato anche questi farmaci antidepressivi in cosomministrazione con metoclopramide.
Ciclosporina: deve essere evitato, se possibile, l'uso contemporaneo dei due farmaci. Metoclopramide infatti aumenta la biodisponibilità della ciclosporina, della quale eventualmente si deve ridurre il dosaggio.
Cimetidina: deve essere somministrata almeno 2 ore dopo l'assunzione di metoclopramide: quest'ultima infatti interferisce con l'assorbimento della cimetidina.
Ciclosporina: deve essere evitato, se possibile, l'uso contemporaneo dei due farmaci. Metoclopramide infatti aumenta la biodisponibilità della ciclosporina, della quale eventualmente si deve ridurre il dosaggio.
Cimetidina: deve essere somministrata almeno 2 ore dopo l'assunzione di metoclopramide: quest'ultima infatti interferisce con l'assorbimento della cimetidina.
Fonte: Wikipedia
Immagine ! via Wikimedia |
Plasil, effetti collaterali neurologici
La salute "rubata" e aggredita
Il Plasil causa di effetti collaterali neurologici gravi?
La domanda obbligata, dopo lo studio condotto dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), se la pongono i consumatori (magari dopo aver subito conseguenze del tutto inaspettate, e sono tanti) e medici e farmacisti in genere.
L'uso del Plasil in gravidanza, leggendo la scheda farmaco, tra gli effetti collaterali, possibili vi sono lo sviluppo di problemi neurologici e sindromi extra-piramidali. "Ricordiamolo, il Plasil e tutti gli altri farmaci a base di metoclopramide come il Geffer, l’Isaprandil, il Delipramil e il Digestivo S. Pellegrino tra quelli da banco ed il Randum tra quelli prescrivibili con ricetta sono dei medicinali che servono per la terapia di problemi digestivi, nausee e vomito causati anche da chemioterapia e problemi di motilità intestinale".
Immagine: Demoni | via Wikipedia Commons
Lo studio "revisionale" condotto dall’Agenzia Europa del Farmaco ha verificato come questi disturbi neurologici possano apparire sul breve termine: spasmi muscolari, movimenti involontari e discinesia tardiva, Soprattutto nei bambini e negli anziani. Ecco le spiegazioni nel documento.
Il rischio a breve termine di effetti neurologici acuti è maggiore nei bambini, anche se la discinesia tardiva è stata segnalata più spesso negli anziani, e il rischio aumenta a dosi elevate o con il trattamento a lungo termine. Le prove indicano che tali rischi erano superiori ai benefici del metoclopramide in condizioni che richiedono un trattamento a lungo termine. Ci sono stati anche casi molto rari di gravi effetti sul cuore e la circolazione, in particolare dopo l’iniezione.
"Questo non presuppone (ancora) che questo farmaco debba essere bandito, ma l’agenzia ha pensato di pubblicare alcune raccomandazioni, tra le quali figurano una durata massima di 5 giorni di trattamento, il non utilizzo sui bambini e la necessità di essere considerato come un farmaco di seconda scelta.
E voi, che esperienze avete avuto con l’assunzione di Plasil?"
E voi, che esperienze avete avuto con l’assunzione di Plasil?"
Plasil per via endovenosa: gravi effetti cardiovascolari indesiderati
IN CERTI E TROPPI CASI LA FARMACOLOGIA CHIMICA MODERNA E' UN'ARMA PUNTATA CONTRO I CITTADINI
Immagine: PLASIL soluzione iniettabile | Metoclipramide | sanofi aventis | via Salute Benessere Online |
Immagine: media.defense.gov |
"Sono stati riferiti gravi effetti cardiovascolariindesiderati, inclusi casi di collasso circolatorio, grave bradicardia, arresto cardiaco e prolungamento dell'intervallo QT a seguito di somministrazione di metoclopramide iniettabile, in particolare per via endovenosa (vedere “Effetti indesiderati”)."
Fonte:
PLASIL ® - Foglietto Illustrativo - My Personal Trainer
www.my-personaltrainer.it/Foglietti-illustrativi/Plasil.html
LA STAMPA articolo pubblicato il 08/11/2013 : "Problemi neurologici con l’assunzione di comuni farmaci gastrointestinali
L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) raccomanda modifiche sull’uso di farmaci contenenti il principio attivo metoclopramide che possono avere effetti collaterali cerebrali e neurologici come spasmi muscolari, tic nervosi, disturbi del movimento econtrazioni. Ecco i medicinali da prendere con attenzione.
L'Agenzia Europea dei Medicinali ha avvertito che alcuni farmaci gastrointestinali possono avere seri effetti collaterali neurologici.
In un comunicato di qualche mese fa, l’Ema (l’Agenzia Europea dei Medicinali) metteva sull’avviso dall’assunzione dei farmaci gastrointestinali contenenti il principio attivo denominato “metoclopramide”. I farmaci di questa categoria si utilizzano per i problemi digestivi come nausea, vomito da varie cause (anche mediche come i trattamenti chemioterapici) e problemi di motilità intestinale.
Tra i vari farmaci che comprendono questo principio attivo vi sono quelli da banco come Geffer, Isaprandil, Delipramil e il Digestivo S. Pellegrino; e quelli acquistabili solo su ricetta medica come Plasil, Migpriv e Randum.
Secondo quanto appurato dallo studio revisionale, i principali rischi a cui si va incontro con l’assunzione di questo genere di farmaci sono soprattutto neurologici, con la possibile comparsa di “disturbi extrapiramidali a breve termine, un gruppo didisturbi del movimento involontari che possono includere spasmi muscolari (che spesso coinvolgono testa e del collo), e ladiscinesia tardiva (movimenti involontari quali smorfie e contrazioni). Il rischio a breve termine di effetti neurologici acuti è maggiore nei bambini, anche se la discinesia tardiva è stata segnalata più spesso negli anziani, e il rischio aumenta a dosi elevate o con il trattamento a lungo termine. Le prove indicano che tali rischi erano superiori ai benefici del metoclopramide in condizioni che richiedono un trattamento a lungo termine. Ci sono stati anche casi molto rari di gravi effetti sul cuore e la circolazione, in particolare dopo l’iniezione”, così come riportato nel documento Ema.
A motivo di ciò, l’Ema ha pubblicato alcune raccomandazioni circa l’uso di questi farmaci. Non assumerli per più di 5 giorni. I rischi sono maggiori con dosaggi di principio attivo elevati – che variano da farmaco a farmaco – e lunghi trattamenti.
Questo genere di farmaci non deve mai essere usato nei bambini al di sotto l’anno di età. Per i bambini di 1 anno e più devono obbligatoriamente essere prescritti dal medico e vanno considerati un trattamento di seconda scelta, ovvero dopo che altri trattamenti sono stati considerati o provati.
Molti di questi farmaci sono OTC, ossia acquistabili senza ricetta, questo non significa che siano privi degli effetti collaterali segnalati dall’Ema. E’ dunque necessario fare molta attenzione.
L’Ema, ritiene inoltre che le dosi massime consigliate in adulti e bambini dovrebbero essere limitate, e le formulazioni di resistenza più elevate ritirate dal mercato.
Le raccomandazioni CHMP (Committee for Medicinal Products for Human Use) sono state inviate alla Commissione Europea per l’adozione di una decisione giuridicamente vincolante in tutta l’Unione europea (UE)".(Fonte: La Stampa)
AVVOCATI IN AMERICA - Video pubblicato su YouTube da un avvocato americano di Orlando in Florida USA, in ordine agli effetti avversi (injury) della metoclopramide.
In USA il problema è diffuso e riconosciuto dal legale come "neurological disorder prison": dystonia and tardive dyskinesia
#farmaci:
In USA il problema è diffuso e riconosciuto dal legale come "neurological disorder prison": dystonia and tardive dyskinesia
#farmaci:
- Reglan (metoclopramide) Lawyer
Video: How I Acquired Drug Induced Dystonia and Tardive Dyskinesia Reglan Diary: Day 1043 (37.238 visualizzazioni)
Tricia Morton
Video pubblicato il 27 giu 2015: "This is a short recap about how I acquired drug induced cervical Dystonia, chorea and Tardive Dyskinesia. If you are on YouTube looking for answers to your reaction to a drug, REPORT IT TO THE FDA!! Find a good movement disorder specialist and document! Someday these horrid drugs will be pulled from the market, but help yourself now. Share your story."
Video pubblicato il 27 giu 2015: "This is a short recap about how I acquired drug induced cervical Dystonia, chorea and Tardive Dyskinesia. If you are on YouTube looking for answers to your reaction to a drug, REPORT IT TO THE FDA!! Find a good movement disorder specialist and document! Someday these horrid drugs will be pulled from the market, but help yourself now. Share your story."
Nei suoi numerosi video diari, pubblicati su You Tube, Tricia Morton documenta cervical Dystonia, chorea and Tardive Dyskinesia, acquisite a seguito di assunzione di Reglan, un farmaco americano, il cui principio attivo è costituito dalla metoclopramide.
Nei video report da lei pubblicati, Tricia Morton parla di "drug-induced disorder movement horrid reaction (orrida reazione di disordine involontario nel movimento indotta da farmaco)Video: Stress Triggered "Dystonic Storm" or "Dystonia Attack" (28.202 visualizzazioni)
"My name is Tricia Morton and on August 18th I checked into the E.R. for a migraine (trad. emicrania). As part of the treatment that my doctor chose was the drug Reglan. Immediately I experienced intense sensations and reactions. My throat burned, I became somewhat light headed and extremely restless. I was unable to get comfortable in my bed and became very anxious and highly agitated. At one point I unhooked my IV bag and began walking the halls looking for a restroom. The anxiety was extremely intense and I asked to leave. Since then, I have been experiencing prolonged symptoms from the Reglan injection and upon researching the drug found that it is a very dangerous and controversial medication because its side effects are devastating and often irreversible. I'm hoping that by chronicalling my experience and aftermath I will be able to help others and myself."
(Fonte: http://www.youtube.com/user/ReglanDiary/about)
(Fonte: http://www.youtube.com/user/ReglanDiary/about)
Altri video pubblicati in USA:
"Reglan is a drug used to treat many gastrointestinal disorders. The makers of Reglan failed to warn users that the medication has a very permanent and very severe side effect. Because of this, numerous lawsuits have equaled multimillion dollar payouts to victims of this medication."
Reglan and Attorney John Foy
Pharmaceutical attorney Ed Blizzard discusses the dangers of Reglan. http://www.ReglanJustice.com
Ed Blizzard discusses the dangers of Reglan
Recently, the Food and Drug Administration (FDA) issued a black box warning to consumers and healthcare providers warning of the risk of tardive dyskinesia with the long-term or high-dose use of metoclopramide, more commonly known as Reglan, a medication prescribed for the treatment of disorders like heartburn caused by gastroesophageal reflux disease. Tardive dyskinesia is a condition in which a person develops involuntary movements of their muscles. Elderly patients, especially women, are at an increased risk of developing the condition while using Reglan.
Beasley Allen investigating link between Reglan, tardive dys
Pubblico di seguito alcuni commenti in rete e riguardanti gli effetti del farmaco, postati su Twitter:
Wannabeamilf on Twitter
"Un medico senza scrupoli e senza senso etico su Twitter c'è? Mi manderebbe per email la ricetta del plasil i.m.? Il mio medico è in vacanza
Mirketto Eternit on Twitter
“Ho smesso il Plasil per il vomito l'ho sostituito con un "hai ragione.”
GaiaDaba on Twitter
"Date più retta agli affetti collaterali dei foglietti illustrativi.A volte si avverano.
CRISI NEUROEPILETTICA per del Plasil del cazzo."
Altri commenti in rete:
guest
a me ha dato una forte reazione state attenti non è un allergia ma una "normale controindicazione"... mi è venuta una paresi facciale e stava arrivando alla gola, mi volevano intubare... se potete evitatelo anche se i dottori lo prescrivono ancora normalmente.. fatemi sapere se a voi è successo anche con altri farmaci.Immagine: Millefleur Imbroglio | via Public Domain Pictures |
Depressione e ansia da plasil | Non riuscire più a sorridere
"buongiorno ho 25 anni, da circa sei mesi mi è stata diagnosticata una gastrite con reflussoche con la sua sintomatologia fastidiosa (nausee diarree) mi ha di certo abbassato la qualità della vita modificando le mie abitudini alimentari, nel mentre sono partito in erasmus, io studio scienze politiche ho spesso vissuto momenti d'ansia durante le lezioni o durante i viaggi compiuti qui in francia a causa del timore che i sintomi della gastrite si presentassero in luoghi pubblici...da aggiungere che avvertivo anche un pò di nostalgia di casa..in generale però il quadro non era negativo erano ottimi i risultati sul piano didattico, sul piano della lingua e dei rapporti umani...da poco ho compiuto un viaggio a Roma in treno per un concorso e oltre al forte stress per i timori prima citati si è fatta sentire anche la gastrite dandomi delle nausee, in circa diciotto ore ho assunto cinque pasticche da dieci mg quindi un evidente sovradosaggio di un antiemetico, il metoclopramide chiamato plasil.....ho da subito sviluppato una forte reazione ansiogena non riuscendo a respirare,avendo un incontrollabile voglia di muovermi ero lucido ma al contempo confuso la gente attorno mi impauriva nn riuscivo a fissare un punto fisso..insomma tutto il bagaglio di sintomi extrapiramidali e di acatisia che può dare il farmaco...ora sono passati quattro giorni e io sto sempre peggio mi sveglio la mattina e le ansie iniziano a salire facendomi fare brutti pensieri e riempiendomi di paure resisto massimo fino al pomeriggio e poi devo prendere il bromazepam che mi calma..man mano che passano i giorni va sempre peggio e da due giorni circa mi sento depresso nulla sembra potermi dare gioia neanche le cose che amo di più sopratto quando ho le ansie tutto diventa nero e ho paura di esser depresso..mi sento solo e ho paura di perdere tutto qlo che ho..il tutto è peggiorato dal fatto che sono a 2000 km da casa.sottolineo che dormo regolarmente riesco a studiare ma con difficoltà e sono totalmente lucido e razionale..il medicinale che ho assunto ha tra gli effetti collaterali la depressione...io sono totalmente ignorante in queste cose e ho solo tre domande 1-.sulla base di ciò che ho descritto potrei aver contratto una depressione data dal farmaco o semplicemente un complesso di ansie? 2 una depressione data da un farmaco è passeggera si autorisolve o va cmq curata? 3 il mio caso con il plasil si presenta spesso? domani mi rivolgerò ad un medico generico e prenderò un appuntamento dallo psicologo non ho di certo intenzione di trascurare la cosa..vi chiedo per favore di essere esaustivi il vostro aiuto potrebbe essermi importante sono in un paese straniero in una brutta situazione."
"Gentile utente,
il sovradosaggio di plasil può dare luogo anche all'alterazione di umore, tuttavia 50 mg di plasil distribuiti in 18 ore è ancora al limite, nel senso che non darei per scontato e non è detto che tale assunzione debba necessariamente portare a importanti effetti collaterali. Questo in linea di massima, e non si può certamente escludere una sensibilità individuale accentuata a tale farmaco. Bisogna considerare anche lo stato d'animo nel quale Lei si trovava ancora prima dell'assunzione di plasil in tale giornata e le sensazioni fisiche e psichiche che accompagnano l'attacco della gastrite, e non escludo che il ruolo del plasil sia stato da Lei un po' ingigantito rispetto ad altri fattori.
Col passare dei giorni, se non assume più il plasil, gli effetti collaterali (compresi quelli sullo stato d'animo) avrebbero dovuto ridurrsi e scomparire, ed è poco probabile che lo stato d'animo depressivo che avverte ora sia attribuibile soprattutto al plasil. Bisogna tenere conto che anche il bromazepam, come gli altri ansiolitici o sedativi può anche accentuare lo stato depressivo. Quest'ultimo comunque non deve essere un medicinale da automedicazione.
Dal suo racconto è molto probabile che la Sua attuale situazione psichica abbia le cause in gran parte indipendenti dal farmaco, cioè potrebbe trattarsi di vero e proprio disturbo psichico coi sintomi depressivi e ansiosi che è preesistito all'evento e che adesso si è aggravato. Non escludo che tale disturbo psichico possa essere in parte secondario alla lontananza da casa e alla gastrite, ma dobbiamo essere attenti non sminuire con questo la sua importanza e non banalizzarlo.
Anzi, non escluderei che tale disturbo psichico sia stato preesistente sia all'epoca dello studio all'estero, sia al peggioramento della gastrite (la gastrite è una malattia che risente molto dello stato emotivo, perché sia la secrezione gastrica sia la dinamica dei capillari sanguigni della mucosa gastrica, sia la motilità possono reagire allo stato emotivo allo stress tramite il sistema nervoso autonomo; inoltre non escludo che il timore anticipatorio di avere attacchi dei sintomi che associa alla gastrite si sia sviluppato in un vero e proprio disturbo d'ansia dove il detto timore ha le basi anche prettamente psichiche, mentre alcuni sintomi che Lei attribuisce alla gastrite potrebbero essere dovuti anche alle manifestazioni di un disturbo d'ansia).
In questa storia ci sono più problematiche del passato remoto e recente che sono da sistemare: l'ipotizzabile da me disturbo psichico, forse di vecchia data, che non è stato curato, che ora è peggiorato e che è da valutare, da diagnosticare e da curare; la gastrite che non si cura soltanto con plasil e per la quale il plasil non è sempre il rimedio giusto nel momento acuto; l'uso di bromazepam senza una chiara diagnosi di un disturbo psichico e in maniera automedicativa.
Le consiglio di recarsi al pronto soccorso più vicino per rimettere le cose un po' più in sesto. Sia se sono sospetti i sintomi di intossicazione, sia per fare la valutazione essenziale dello stato della gastrite, sia per ottimizzare le cure della gastrite, sia per valutare il Suo stato psicoemotivo, di diagnosticare la problematica psichica e di ricevere le cure idonee per questa. Tutto questo in maniera essenziale deve essere possibile al pronto soccorso anche in Francia.
Sarebbe utile anche un contatto con la famiglia se siete in buoni rapporti."
Utente 234XXX
il sovradosaggio di plasil può dare luogo anche all'alterazione di umore, tuttavia 50 mg di plasil distribuiti in 18 ore è ancora al limite, nel senso che non darei per scontato e non è detto che tale assunzione debba necessariamente portare a importanti effetti collaterali. Questo in linea di massima, e non si può certamente escludere una sensibilità individuale accentuata a tale farmaco. Bisogna considerare anche lo stato d'animo nel quale Lei si trovava ancora prima dell'assunzione di plasil in tale giornata e le sensazioni fisiche e psichiche che accompagnano l'attacco della gastrite, e non escludo che il ruolo del plasil sia stato da Lei un po' ingigantito rispetto ad altri fattori.
Col passare dei giorni, se non assume più il plasil, gli effetti collaterali (compresi quelli sullo stato d'animo) avrebbero dovuto ridurrsi e scomparire, ed è poco probabile che lo stato d'animo depressivo che avverte ora sia attribuibile soprattutto al plasil. Bisogna tenere conto che anche il bromazepam, come gli altri ansiolitici o sedativi può anche accentuare lo stato depressivo. Quest'ultimo comunque non deve essere un medicinale da automedicazione.
Dal suo racconto è molto probabile che la Sua attuale situazione psichica abbia le cause in gran parte indipendenti dal farmaco, cioè potrebbe trattarsi di vero e proprio disturbo psichico coi sintomi depressivi e ansiosi che è preesistito all'evento e che adesso si è aggravato. Non escludo che tale disturbo psichico possa essere in parte secondario alla lontananza da casa e alla gastrite, ma dobbiamo essere attenti non sminuire con questo la sua importanza e non banalizzarlo.
Anzi, non escluderei che tale disturbo psichico sia stato preesistente sia all'epoca dello studio all'estero, sia al peggioramento della gastrite (la gastrite è una malattia che risente molto dello stato emotivo, perché sia la secrezione gastrica sia la dinamica dei capillari sanguigni della mucosa gastrica, sia la motilità possono reagire allo stato emotivo allo stress tramite il sistema nervoso autonomo; inoltre non escludo che il timore anticipatorio di avere attacchi dei sintomi che associa alla gastrite si sia sviluppato in un vero e proprio disturbo d'ansia dove il detto timore ha le basi anche prettamente psichiche, mentre alcuni sintomi che Lei attribuisce alla gastrite potrebbero essere dovuti anche alle manifestazioni di un disturbo d'ansia).
In questa storia ci sono più problematiche del passato remoto e recente che sono da sistemare: l'ipotizzabile da me disturbo psichico, forse di vecchia data, che non è stato curato, che ora è peggiorato e che è da valutare, da diagnosticare e da curare; la gastrite che non si cura soltanto con plasil e per la quale il plasil non è sempre il rimedio giusto nel momento acuto; l'uso di bromazepam senza una chiara diagnosi di un disturbo psichico e in maniera automedicativa.
Le consiglio di recarsi al pronto soccorso più vicino per rimettere le cose un po' più in sesto. Sia se sono sospetti i sintomi di intossicazione, sia per fare la valutazione essenziale dello stato della gastrite, sia per ottimizzare le cure della gastrite, sia per valutare il Suo stato psicoemotivo, di diagnosticare la problematica psichica e di ricevere le cure idonee per questa. Tutto questo in maniera essenziale deve essere possibile al pronto soccorso anche in Francia.
Sarebbe utile anche un contatto con la famiglia se siete in buoni rapporti."
Utente 234XXX
"La ringrazio per la risposta assolutamente esaustiva, guardi quando ebbi la gastrite sei o sette mesi fa ero in uno dei momenti migliori della mia vita davvero, io sono uno che ha mille hobby..era autunno un periodo in cui andavo a fare trekking e a cercar funghi, avevo passato tre mesi di vacanza prima..suono la batteria e avevo passato l'estate ad esibirmi con la band..e avevamo registrato un disco...dipingo e avevo appena fatto la prima mostra..l'università andava benissimo e mi ero laureato non molti mesi prima...facevo sport con ottimi risultati...era un sogno ed ero entusiasta per l'erasmus finalmente raggiunto...ed ecco che giunse la gastrite..passai un mese di stress perché ci mettemmo un mese a capire che era gastrite..da li mi preoccupai temevo che la gastrite mi avrebbe rovinato l'esperienza erasmus..e durante l'erasmus piano piano ho capito che in realtà potevo cavarmela egregiamente nonostante la gastrite...le ansie erano legate al timore di star male in pubblico e di ammalarmi (xchè una tonsilla malandata mi ha dato cinque volte febbre e placche)..insomma una salute un pò instabile e le rotture della gastrite erano la mia fonte di preoccupaz...casa mi mancava ma sopratt perchè tornando avrei potuto finire le visite e i consulti per meglio isolare e identificare le cause della gastrite che sto curando già con farmaci appropriati...posso dire che il posto qui nn mi piace tanto...ma nulla mi rendeva depresso realmente..si la gastrite mi limitava rispetto agli altri ragazzi nn posso mangiare le stesse cose e devo rispettare delle regole ma dai nn crepavo di ansia per questo...il viaggio sopracitato mi ha dato grande ansia..e l'assunzione del plasil ha scatenato problemi che nn ho mai avuto in vita mia...quando presi il plasil ero teso per il viaggio e avevo nausee quindi il mio era uno stato d'animo di tensione..aggiungo che in erasmus sono accompagnato dalla mia partner, la mia famiglia con la quale ho ottimi rapporti la sento quotidianamente..per questo trovo strano ed impossibile che in quattro giorni sia divenuto depresso...sto vivendo emozioni e sensazioni che non ho mai provato..io fino all'altro giorno vivevo normalmente, poi il fattaccio...non so se sono depresso...ma posso dire una cosa ho il terrore di esserlo forse è anche questo che mi fa vedere tutto nero..sicuramente le ansie e i cattivi pensieri non gli controllo...quindi intendo vederci chiaro...ho cercato di renderle più chiaro il quadro se le andrebbe di darmi qualche altra indicazione le sarei grato! cordiali saluti."
Utente 234XXX
"Le aggiungo ulteriori dettagli durante la giornata ci sono comunque dei momenti in cui riesco a sorridere, la ansie vengono di mattina e di pomeriggio come prendo il medicinale mi calmo e passo la serata tranquillo quasi normale, queste sono le dinamiche che hanno animato questi 4 giorni dopo la crisi del plasil. Ho provato a usare solo la camomilla ma non mi fa niente."
Utente 234XXX
"Le aggiungo ulteriori dettagli durante la giornata ci sono comunque dei momenti in cui riesco a sorridere, la ansie vengono di mattina e di pomeriggio come prendo il medicinale mi calmo e passo la serata tranquillo quasi normale, queste sono le dinamiche che hanno animato questi 4 giorni dopo la crisi del plasil. Ho provato a usare solo la camomilla ma non mi fa niente."
"Al campus non è presente uno psichiatra, domani devo andare in un altro centro dove farò esplicita richiesta di uno psichiatra. Comunque concordo con Lei quasi su tutto e mi sottoporrà a visita; solo su una cosa non sono tanto convinto che il Plasil non possa essere totalmente o in larga misura responsabile perché sono documentati numerosi casi di fenomeni simili al mio e io cinque giorni fa ero una persona diversa rispetto ad ora ; per me il Plasil non è stata una semplice goccia.
Cordiali saluti"
Fonte commenti: MediciItalia
"Da quel momento, mia moglie ha raccontato di ritrovarsi in uno stato di paralisi cosciente con l'impossibilità di eseguire qualsiasi movimento, ma di averne piena consapevolezza, con la perdita del controllo degli sfinteri. Si ricorda bene la frase di un sanitario ("Ahò, qui stiamo a perde la signora") e relativo affollarsi al suo lettino. Devono averle somministrato qualcosa (adrenalina?) che rapidamente fece migliorare la situazione. Quando mia moglie mi riferì il fatto, telefonai al medico anestesista che comunicò l'uso abituale del Plasil da parte dei medici di quella struttura sanitaria.
Nella cartella clinica rilasciata dall'ospedale, però, non è c'è nessun riferimento a questo evento"
Nella cartella clinica rilasciata dall'ospedale, però, non è c'è nessun riferimento a questo evento"
"Si tratta di un raro caso di ipersensibilità al farmaco; questa ipersensibilità ha generato un riflesso vagale; non credo però che abbiano somministrato adrenalina a sua moglie..."
"nemmeno io sono un medico,ma una consumatrice di plasil in casi di vero bisogno.
cmq anche a mia cugina è successa la stessa cosa, non riusciva a muoversi dopo aver assunto il plasil, in ospedale gli hanno detto che molto probabilmente era allergica e nel libertto sanitario le hanno aggiunto questa allergia cosìcchè se dovessero calmargli la nausea o il vomito sanno già che non può assumere il plasil."
cmq anche a mia cugina è successa la stessa cosa, non riusciva a muoversi dopo aver assunto il plasil, in ospedale gli hanno detto che molto probabilmente era allergica e nel libertto sanitario le hanno aggiunto questa allergia cosìcchè se dovessero calmargli la nausea o il vomito sanno già che non può assumere il plasil."
"Ciao, spesso un'allergia o intolleranza si manifesta, purtroppo, per alcuni anche in caso di alimenti o farmaci comunissimi e tolleratissimi dalla quasi totalità delle persone."
Fonte commenti: Forum salute
Faccio presente che a volte si può morire di allergia o intolleranza.
Alcuni sono divenuti allergici a seguito di vaccinazioni consigliate dal sistema sanitario.
Alcuni sono divenuti allergici a seguito di vaccinazioni consigliate dal sistema sanitario.
CRISI VERTIGINOSE, PERDITE DI EQUILIBRIO
Le vertigini sono uno dei sintomi più fastidiosi ed invalidanti che si possono avere in ambito di patologie muscolo-scheletriche, ed in particolare di disturbo cervicale o labirintite. La labirintite è un disturbo infiammatorio dell’orecchio interno, chiamato anche labirinto. Questa malattia provoca disturbi dell’equilibrio e può colpire anche entrambe le orecchie generando oltre a problemi di postura anche una riduzione dell’udito e acufene.
STORDIMENTO, GIRAMENTI DI TESTA E PERDITA DELL’EQUILIBRIO
Viene coinvolto l’otricolo, apparato che assieme al sacculo, ai canali semicircolari e al canale cocleare, costituisce il labirinto membranoso dell’orecchio interno, e funziona come un apparato recettivo-orientativo per il senso della posizione. I sintomi sono una sensazione di stordimento accompagnata da giramento di testa, diminuzione e perdita di senso dell’equilibro con barcollamento e caduta, turbamenti circolatori, distonia neuro-vegetativa.
CADUTA VERTICALE NELLA QUALITÀ DELLA VITA
Le vertigini possono comparire in qualsiasi momento o circostanza, andando a compromettere seriamente la qualità della vita della persona, che tende a ridurre le sue attività per paura di scatenare la sintomatologia e trovarsi in conseguente pericolo.
Le vertigini possono comparire in qualsiasi momento o circostanza, andando a compromettere seriamente la qualità della vita della persona, che tende a ridurre le sue attività per paura di scatenare la sintomatologia e trovarsi in conseguente pericolo.
UN'ESPERIENZA di PLASIL e di VERTIGINI:
Immagine | via Wikimedia Commons |
"STATO DI DISEQUILIBRIO E CRISI VERTIGINOSE
Il problema principale risiede in un continuo stato di disequilibrio e in sporadiche ma fastidiose crisi vertiginose che mi costringono a letto. Durante queste crisi la sensazione è di avere un liquido tipo gel che si muove nella testa. Queste crisi avvenivano già da bambino intorno ai 12 anni, duravano una giornata circa e il giorno successivo dopo una bella dormita ero nuovo di zecca.
RICOVERO OSPEDALIERO NEL 2009 E CURE CON PLASIL
Purtroppo nel 2009 a seguito di un periodo di fortissimo stress ho avuto un episodio vertiginoso così forte da finire all’ospedale. In quegli attimi l’istinto era sempre quello di stringermi forte la base del collo con la mano come a bloccare il flusso sanguigno. Ad ogni modo in quella occasione sono stato trattato con Plasil e rimandato a casa dopo una veloce visita neurologica che aveva stabilito il normale funzionamento del mio cervello.
DA QUELL’EPISODIO NON MI SONO PIÙ RIPRESO
Tutto bene per due giorni e poi, al mattino, tento di alzarmi e vengo letteralmente investito da un attacco vertiginoso terrificante. Non ero in grado di alzarmi dal lettoneppure per andare in bagno, a mangiare. Questo episodio è durato in fase acuta circa 10-15 giorni per poi scemare leggermente ma senza mai più abbandonarmi. In pratica da giugno del 2009 la mia vita non è stata più la stessa.
SENSO DI SBANDAMENTO E SALUTE COMPROMESSA
Sono costantemente in preda ad un senso di sbandamento e disequilibrio forti e la salute non è mai più stata buona. Non per sembrare drastico ma su 365 giorni le posso dire con tutta franchezza che i giorni i cui sto meno male, quindi mai davvero bene, saranno 4 o 5. Sono sempre in debito di energia e uso le mie forze per mantenere un equilibrio accettabile. Riesco sì a guidare l’auto ma questo non basta. Mi alzo al mattino e non so mai come arriverò a sera."
(Fonte: Valdo Vaccaro )
"La medicina convenzionale è colonizzata in modo clamoroso. Su quali basi possono strombazzare che guariscono?
La gente può solo guarire nonostante gli interventi medici. La gente guarisce per autoguarigione. Noi siamo esseri dotati di strumenti di autoguarigione.
Uno che affida il suo corpo alla medicina corre dei rischi gravissimi.
La gente che pensa di fare un salto nel buio lo fa quando affida se stesso alla medicina di oggi.
La medicina di oggi è sballante, è invasiva."
Fonte: Intervista a Valdo Vaccaro - #Alimentire (video)
"Non sono medico e mi vanto di non essere medico. Ho dei medici in famiglia.
Chi è medico è molto condizionato. Si imbottisce di farmaci e di farmacologia. A livello di cure è negato.
Roba di mandarli tutti in galera. Va bene? Non esagero. Perché questo? Hanno stabilito di fare la cura sul sintomo che è un errore clamoroso. Sai perché non vanno in galera? Semplicementeperché sono difesi dalla legge. Hanno l'esclusiva.
Non bisogna curare il sintomo ma curare il fattore causante.
Quando dico a livelli estremo: non bisogna curare il tumore ma la tumorosità del corpo, la tendenza del corpo a creare dei tumori che tutti noi abbiamo delle creazioni continue e anche delle remissioni spontanee.
Sono leggi che la medicina non conosce. Sono ignorantantissimi in queste cose.
Ogni corpo segue un percorso e tende a difendere se stesso.
Il corpo tende a guarire. Non va mai contro se stesso"
"Non viene il dubbio che dietro questa balla della prevenzione ci sia l'ennesimo affare delle case farmaceutiche?
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."
Fonte:Lezione sull'Alimentazione: Vaccaro, Ehret, Campbell - Igienismo, Dieta Vegan, Crudista, NUOVO NY (video)
Non esiste il fatto che ci sia fiducia nel nostro corpo e non ammalarsi. Esiste il fatto di dover credere di avvelenarsi e poi star male."
Fonte:Lezione sull'Alimentazione: Vaccaro, Ehret, Campbell - Igienismo, Dieta Vegan, Crudista, NUOVO NY (video)
"La ricerca medica ha fatto tali e tanti passi avanti che quasi quasi non ci sono più persone sane" (Aldous Huxley).
"Purtroppo NON esistono in commercio farmaci privi di effetti collaterali anche seri e le statistiche sulla mortalità parlano chiaro: le cause iatrogene (dovute a errori medici) sono una delle prime tre cause di morte nel mondo, assieme al cancro e alle malattie cardiovascolari!
La ricerca statistica (basata su lavori scientifici) pubblicata nel 2003, dal titolo inequivocabile: "Death Medicine", denuncia negliStati Uniti le seguenti cifre:
- "Reazioni avverse da farmaci in ospedale" provocano ogni anno 106.000 morti;
- "Reazioni da farmaci non in ospedale" --> 199.000 morti;
- "Gli errori medici" --> 98.000 morti.
Quando andiamo a “farci guarire” dal dottore, invece di ringraziarlo con reverenza per il tempo dedicatoci, uscendo soddisfatti dallo studio stringendo nelle mani ricette miracolose, impariamo a fare domande e a pretendere delle risposte, perché questoci potrebbe salvare la vita."
Fonte:
I gravi effetti collaterali dei farmaci di uso comune | http://compressamente.blogspot.it/
ASSOCIAZIONE SALUTE ATTIVA Onlus: "Purtroppo si tratta di uno dei tanti casi di sottovalutazione degli effetti collaterali dei farmaci. Il problema cronico dellamancanza di trasparenza della sperimentazione sui farmaci ha comportato unasovrastima dell'efficacia e una sottovalutazione delle reazioni avverse. Segnalo una campagna internazionale per la trasparenza della sperimentazione clinica,Alltrials, che la nostra associazione sostiene:
Il problema della mancanza di trasparenza dei trial farmaceutici e quanto ciò possa causare gravi rischi alla salute e spreco di risorse pubbliche.
Si pretende che tutti i dati della sperimentazione clinica sui farmaci attualmente in uso siano accessibili, affinchè medici e pazienti possano scegliere terapie efficaci e sicure.
E’ arrivato il momento di registrare tutti i trial clinici* e riportarne tutti i risultati, la loro pubblicazione produce indubbi benefici per i pazienti, i ricercatori, i professionisti sanitari e le agenzie di tutto il mondo.
I risultati di migliaia di trial non sono mai stati pubblicati e numerosi trial non sono mai stati registrati: di conseguenza le evidenze scientifiche emerse da questi studi non raggiungeranno mai professionisti sanitari e ricercatori, determinando errate decisioni cliniche, mancate opportunità per migliorare la pratica professionale e inutili ripetizioni di sperimentazioni su persone e animali. Vi invitiamo a firmare la seguente petizione perché tutti i trial pregressi e attuali vengano registrati, riportando integralmente metodi e risultati.
Ai primi di ottobre 2016, JAMA Internal Medicine ha pubblicato un documento che indica che meno della metà dei falliti studi clinici di fase III sono successivamente pubblicati in riviste peer-reviewed. Gli autori hanno avvertito che la mancanza diffusa di pubblicare tali prove fallite ostacola il progresso della medicina, spreco di risorse, e pone i pazienti in pericolo.
Sul sito www.alltrials.net è possibile firmare la petizione ALLTRIALS
AllTrials è una iniziativa di Bad Science, Sense About Science, British Medical Journal, James Lind Alliance, Centre for Evidence-based Medicine, supportata da numerose organizzazioni internazionali e centinaia di associazione di medici, pazienti, ricercatori e cittadini.
Nuovo studio rileva che meno della metà delle sperimentazioni cliniche falliti vengono pubblicate
AllTrials è una iniziativa di Bad Science, Sense About Science, British Medical Journal, James Lind Alliance, Centre for Evidence-based Medicine, supportata da numerose organizzazioni internazionali e centinaia di associazione di medici, pazienti, ricercatori e cittadini.
La petizione alltrials è stata firmata da 89777 persone e 713 organizzazioni .
L’Associazione Salute Attiva Onlus sostiene la campagna ALLTRIALS.
*Trial clinico: sperimentazione in cui si testano o si mettono alla prova dei prodotti o dei procedimenti in ambito sanitario (ad esempio, dei farmaci o dei materiali biomedicali oppure delle procedure sanitarie).
Questa richiesta va dritta al cuore del problema che ha minato la base della credibilità della medicina ufficiale.
Qualsiasi intervento in ambito medico ufficiale (che sia un farmaco, un esame diagnostico, una campagna di vaccinazione, ecc.) deve essere sostenuto, per essere approvato dagli enti regolatori pubblici, da concrete evidenze scientifiche che ne attestino, con una ragionevole certezza, l’efficacia e la sicurezza di utilizzo.
Il principio è condivisibile e potremmo auspicare che sia applicato correttamente. Purtroppo l’applicazione di questo principio è influenzata da grosse distorsioni generate da pesanti conflitti di interesse che entrano in gioco in questo processo.
Siamo tutti portati a pensare alla aziende farmaceutiche che giocano sicuramente il ruolo principale (la stragrande maggioranza degli studi clinici è finanziata e gestita da loro) ma non si tratta solamente dell’interesse economico dell’industria farmaceutica.
Spesso intervengono anche ragioni di prestigio e di difesa delle posizioni conquistate in ambito accademico o nei centri di ricerca biomedica.
Tutti questi soggetti sono portati a non pubblicare gli studi clinici (i trials) in cui emergono la scarsa efficacia dei farmcaci sperimentati e i gravi effetti collaterali provocati, soprattutto se hanno un esito mortale. Si stima che la metà degli studi clinici condotti nell’ambito della ricerca biomedica non venga pubblicata. E’ un problema di una gravità inaudita sia in termini diminaccia alla salute dei cittadini che di sprechi della spesa sanitaria pubblica.
In un contesto del genere possono essere approvati farmaci con gravi effetti collaterali di cui non si tiene conto in sede di approvazione perché le aziende farmaceutiche non pubblicano gli studi con esito negativo e presentano solo quei pochi opportunamente calibrati per evidenziare dati positivi. Purtroppo le conseguenze di queste omissioni si scopriranno solo in seguito, quando si riscontreranno i gravi effetti collaterali o addirittura la morte delle persone che hanno utilizzato quel farmaco.
Capita poi che vengano approvati tanti farmaci che non sono più efficaci di un placebo o di un altro trattamento più economico già utilizzato da tempo. E se questi farmaci sono a carico del sistema sanitario nazionale, vuol dire che stiamo sprecando soldi pubblici a vantaggio delle aziende farmaceutiche.
Una possibile soluzione potrebbe essere proprio quello che propone l’iniziativa ALLTRIALS: chiunque voglia intraprendere uno studio clinico deve registrarlo presso un’autorità indipendente pubblica e poi deve essere obbligato a pubblicare i risultati (devono essere resi pubblici non solo i risultati e gli effetti collaterali ma anche il metodo utilizzato per fare lo studio).
Se una cosa simile accadesse, ne beneficeremmo tutti, cittadini, medici, ricercatori onesti, enti regolatori pubblici e anche quelle aziende farmaceutiche animate da etica."
Per firmare la petizione andare su www.alltrials.net
Immagine: Daikoku, uno dei sette dèi della fortuna | via Wikipedia |
A questo punto eviterei di ulteriormente commentare. Posso solo dire che a volte può accadere di sottoporsi ad una iniezione di Plasil, acquistare il giorno successivo in farmacia il Polase, assumere delle vitamine (farmaci da banco) e ritrovarsi con effetti gravi, severi e persistenti anche a distanza di anni.
Danni estesi che qualcuno dovrà pagare, in diversa misura, oltre ai malcapitati pazientisubendi.
Trattasi quantomeno di danni alla qualità della vita.
Trattasi quantomeno di danni alla qualità della vita.
Tali rischi non mi sembrano indicati nella scheda farmaco ed in ogni caso se l'iniezione ti viene somministrata a casa da una guardia medica che non ti mette minimamente al corrente dei rischi, poi verificati, forse è il caso di valutare danni e conseguenze in atto, di individuare ed indicare responsabili e corresponsabili. Di uscire dal silenzio e denunciare stati di prostrazione e di preoccupazione indotti, subiti (procurati da altri) e persistenti, comuni a molti.
A saperlo in tempo utile dei rischi connessi all'assunzione del farmaco era meglio tenersi la nausea, curarla diversamente.
E' un farmaco aggressivo.
Aggredisce l'individuo nella sua quotidianità, devastandone l'equilibrio, la salute, la qualità della vita. Vieni "posseduto" dal farmaco e dai suoi effetti destabilizzanti, a breve o lungo termine.
A saperlo in tempo utile dei rischi connessi all'assunzione del farmaco era meglio tenersi la nausea, curarla diversamente.
E' un farmaco aggressivo.
Aggredisce l'individuo nella sua quotidianità, devastandone l'equilibrio, la salute, la qualità della vita. Vieni "posseduto" dal farmaco e dai suoi effetti destabilizzanti, a breve o lungo termine.
"Non stiamo mica qui a pettinare le bambole", direi. Peccato che la frase, in questo contesto, faccia sorridere solo me.
Ad ogni modo, come pretendono i dottori di curare gli altri e loro stessi? Mi spiace, non risultano credibili.
Che farmaci mettono o lasciano in circolazione?
Siamo forse cavalli? Da "stendere"?
Siamo forse cavalli? Da "stendere"?
Senza dire che il vomito è una risposta dell'organismo, per molti, medici inclusi, ha funzione disintossicante.
Posso dire che l'organismo viene invaso dal Plasil.
I medici si dimostrano non in grado di curare gli effetti chimici innescati sul corpo umano e invitano alla rassegnazione e alla sopportazione o minimizzano gli effetti.
Come in un "NO U TURN", non puoi tornare indietro in certi casi.
Medicina e industria farmaceutica (si tratta di miliardi) intervengono così, con tale violenza, in risposta al riflesso di vomito? Non sanno, non vogliono o non possono offrire altro, pare.
A saperlo meglio tenersi nausea e vomito o cercare rimedi naturali o farmaci non invalidanti.
A saperlo meglio tenersi nausea e vomito o cercare rimedi naturali o farmaci non invalidanti.
Poco da apprezzare purtroppo e molto da esternare. Contro.
Se l'organismo umano ha una grande flessibilità adattativa all'ambiente che ci permette di sopravvivere in diverse condizioni, e nel contempo rigidamente ideato per alcuni requisiti ambientali o bisogni umani, se le cose che non dovrebbero succedere accadono, è ormai evidente che ciò apre le porte a una cascata di malattie fisiche. Assistiamo ad una distorsione della natura umana.
La domanda da porsi è la seguente: la condizione che abbiamo o hanno creato nel mondo moderno è veramente favorevole alla nostra salute, come vogliono far credere?
La domanda è: chi crea i malati? E con quale scopo?
LO SCORSO NOVEMBRE 2016 HANNO RITIRATO DAL MERCATO soltanto PLASIL GOCCE 4mg/ml gocce orali soluzione flacone 20 ml. Rimangono nel mercato: compresse, sciroppo, fiala per soluzione iniettabile PLASIL ®
"L’Aifa ha stabilito il ritiro dal mercato per il Plasil gocce a causa dei rischi di utilizzo superiori ai benefici. Il principio attivo il “metoclopramide”, usato comunemente in caso di vomito, diarrea, spasmi intestinali, nausea e vari intossicazioni alimentari, in forma liquida non è assolutamente consigliabile. Il farmaco ritirato dal commercio è il PLASIL 4mg/ml gocce orali soluzione flacone 20 ml” – AIC 020766034della ditta Sanofi Aventis SpA. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha infatti valutato il rapporto rischio/beneficio dei prodotti contenenti metoclopramide non favorevole (sono più i rischi che i benefici) per le formulazioni liquide orali con concentrazione superiore a 1mg/ml. Perché il Plasil gocce è stato ritirato dal mercato? Il vomito è un riflesso che inizialmente non va soppresso perché rappresenta uno strumento a disposizione del nostro organismo per espellere qualcosa che sta generando problemi. Potrebbe essere un virus come un alimento irritante. Ovviamente la gestione del sintomo va fatta con il medico e soprattutto va controllato che la perdita di peso a causa della disidratazione non superi il 10 %. Proviamo ad analizzare i principali principi attivi. Per i farmaci a base di Metoclopramide (Plasil, Geffer, Digestivo San Pellegrino). La metoclopramide non deve più essere usata nei bambini sotto 1 anno di età. Sia negli adulti che nei bambini, la metoclopramide deve essere usata per un massimo di 5 giorni. La massima dose raccomandata del medicinale è stata ridotta negli adulti a un totale di 30 mg al giorno, e alcuni medicinali ad alto dosaggio verranno ritirati dal mercato in quanto non più necessari. "
Fonte: Retenews24
"METOCLOPRAMIDE
Plasil, Geffer e altri
Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Metoclopramide?"
"Reazioni avverse neurologiche: l’uso di metoclopramide è stato associato a sintomi neurologici gravi quali sintomi extrapiramidali acuti e discinesia tardiva. I disturbi neurologici tendono a manifestarsi all’inizio del trattamento con metoclopramide, anche dopo singola somministrazione. La comparsa di sintomi extrapiramidali richiede l’interruzione tempestiva della metoclopramide. In genere la sospensione del farmaco porta alla scomparsa dei sintomi neurologici. In caso fosse necessario un intervento terapeutico, possono essere somministrate benzodiazepine (bambini) e farmaci anti-parkinson negli adulti.
Il rischio di disturbi neurologici è risultato maggiore nei bambini rispetto agli adulti e in caso di somministrazioni a dosaggio elevato e/o per terapie prolungate. Per questo, con l’ultimo riesame del profilo di sicurezza della metoclopramide, condotto dall’Agenzia Europea dei Medicinali su richiesta dell’Agenzia francese nel biennio 2011-2013, la durata della terapia è stata limitata ad un massimo di 5 giorni e la dose massima giornaliera fissata a 0,5 mg per kg di peso corporeo. In ambito pediatrico la metoclopramide è autorizzata solo per via orale ed endovena; non è autorizzata in bambini con meno di 1 anno di età.
A partire dal 1999 uno studio multicentrico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aveva già messo in evidenza un incremento del rischio di insorgenza di problemi neurologici nei bambini in seguito a somministrazione di metoclopramide, evidenziando un aumento del rischio pari a 3 se si consideravano tutti gli eventi neurologici, e pari a 73 se si consideravano solo i sintomi extrapiramidali (Agenzia Italiana del Farmaco, 2004). Lo studio evidenziava inoltre un uso pediatrico della metoclopramide soprattutto per il trattamento di nausea e vomito associati a febbre e influenza. In seguito a queste osservazioni l’uso della metoclopramide per i disturbi gastrici era risultato avere un rapporto rischi/benefici non favorevole e pertanto la Commissione Unica del Farmaco (CUF) (sostituita successivamente dall’Agenzia Italiana del farmaco) aveva vietato l’uso della metoclopramide nei ragazzi con meno di 16 anni (all’epoca il farmaco era autorizzato anche per condizioni croniche). L’ultima revisione ha stabilito che in condizioni croniche i benefici associati alla metoclopramide non sono superiori al rischio di tossicità neurologica e pertanto la somministrazione della metoclopramide oltre i 5 giorni non è più autorizzata (il farmaco non è più autorizzato in condizioni croniche quali ad esempio la gastroparesi, la dispepsia e il reflusso gastroesofageo). Secondo le nuove indicazioni, la metoclopramide può essere somministrata a bambini (età > 1 anno) e ragazzi, ma solo come farmaco di seconda linea e per indicazioni terapeutiche precise (profilassi della nausea e vomito ritardati da chemioterapia e trattamento di nausea e vomito postoperatori accertati); per tutte le altre indicazioni il rapporto rischi/benefici non è favorevole (European Medicines Agency, 2013).
Il rischio di disturbi neurologici è risultato maggiore nei bambini rispetto agli adulti e in caso di somministrazioni a dosaggio elevato e/o per terapie prolungate. Per questo, con l’ultimo riesame del profilo di sicurezza della metoclopramide, condotto dall’Agenzia Europea dei Medicinali su richiesta dell’Agenzia francese nel biennio 2011-2013, la durata della terapia è stata limitata ad un massimo di 5 giorni e la dose massima giornaliera fissata a 0,5 mg per kg di peso corporeo. In ambito pediatrico la metoclopramide è autorizzata solo per via orale ed endovena; non è autorizzata in bambini con meno di 1 anno di età.
A partire dal 1999 uno studio multicentrico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aveva già messo in evidenza un incremento del rischio di insorgenza di problemi neurologici nei bambini in seguito a somministrazione di metoclopramide, evidenziando un aumento del rischio pari a 3 se si consideravano tutti gli eventi neurologici, e pari a 73 se si consideravano solo i sintomi extrapiramidali (Agenzia Italiana del Farmaco, 2004). Lo studio evidenziava inoltre un uso pediatrico della metoclopramide soprattutto per il trattamento di nausea e vomito associati a febbre e influenza. In seguito a queste osservazioni l’uso della metoclopramide per i disturbi gastrici era risultato avere un rapporto rischi/benefici non favorevole e pertanto la Commissione Unica del Farmaco (CUF) (sostituita successivamente dall’Agenzia Italiana del farmaco) aveva vietato l’uso della metoclopramide nei ragazzi con meno di 16 anni (all’epoca il farmaco era autorizzato anche per condizioni croniche). L’ultima revisione ha stabilito che in condizioni croniche i benefici associati alla metoclopramide non sono superiori al rischio di tossicità neurologica e pertanto la somministrazione della metoclopramide oltre i 5 giorni non è più autorizzata (il farmaco non è più autorizzato in condizioni croniche quali ad esempio la gastroparesi, la dispepsia e il reflusso gastroesofageo). Secondo le nuove indicazioni, la metoclopramide può essere somministrata a bambini (età > 1 anno) e ragazzi, ma solo come farmaco di seconda linea e per indicazioni terapeutiche precise (profilassi della nausea e vomito ritardati da chemioterapia e trattamento di nausea e vomito postoperatori accertati); per tutte le altre indicazioni il rapporto rischi/benefici non è favorevole (European Medicines Agency, 2013).
Discinesia tardiva: la discinesia tardiva è un disturbo neurologico che comporta movimenti del corpo involontari e ripetuti quali movimenti delle estremità, schiocco della lingua, rapidi movimenti degli occhi, sbattere ripetuto delle palpebre, movimenti alterati delle dita della mano. La metoclopramide somministrata per tempi prolungati (oltre 3 mesi) e/o dosi elevate è stata associata a comparsa di discinesia tardiva, il cui rischio è risultato correlata al tempo di esposizione al farmaco e alla dose somministrata (Food and Drug Administration, 2009).
Disturbi cardiovascolari: la somministrazione parenterale di metoclopramide, in particolare la somministrazione per endovena, è stata associata alla comparsa di gravi disturbi cardiovascolari quali collasso, bradicardia, arresto cardiaco e prolungamento dell’intervallo QT. Nei pazienti a rischio di sviluppare questo tipo di eventi cardiovascolari (pazienti con disturbi della conduzione cardiaca, pazienti con squilibri elettrolitici, pazienti con bradicardia, pazienti in terapia con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT), la somministrazione parenterale di metoclopramide richiede cautela. Per ridurre il rischio di tossicità cardiovascolare la somministrazione per endovena della metoclopramide deve avvenire sotto forma di bolo lento (durata dell’infusione di almeno tre minuti). Appena le condizioni del paziente lo permettono, la somministrazione parenterale deve essere sostituita dalla somministrazione orale o rettale (a seconda delle indicazioni terapeutiche).
Metemoglobinemia: nei pazienti in terapia con metoclopramide in cui si manifesta metemoglobinemia, sospendere la somministrazione del farmaco e istituire una terapia adeguata (blu di metilene).
Insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale il dosaggio della metoclopramide deve essere ridotto in quanto la prolungata emivita e la ridotta clearance del farmaco possono aggravare gli effetti collaterali di tipo extrapiramidale.
Insufficienza epatica: poichè la metoclopramide subisce metabolismo epatico, una ridotta funzionalità dell’organo potrebbe comportare un aumento dei livelli plasmatici del farmaco. In caso di insufficienza epatica valutare un aggiustamento della dose di metoclopramide.
Pazienti anziani: nei pazienti anziani (età > 65 anni), la metoclopramide deve essere impiegata con cautela, alla dose più bassa efficace e per il minor tempo possibile per ridurre il rischio di discinesia tardiva, effetto collaterale raro ma grave associato più frequentemente ad un uso cronico del farmaco (< 3 mesi) e/o a dosaggi elevati.
Pazienti in terapia con fenotiazine, antidepressivi triciclici, inibitori della MAO: è richiesta cautela nella somministrazione contemporanea di metoclopramide per possibile aumento dei disturbi extrapiramidali.
Pazienti affetti da tumore al seno o da adenoma ipofisario secernente prolattina: cautela nella somministrazione di metoclopramide per il possibile incremento dei livelli di prolattina indotto dal farmaco.
Pazienti in terapia con ciclosporina: evitare, se possibile, l’uso contemporaneo di metoclopramide; eventualmente ridurre il dosaggio di ciclosporina.
Pazienti in terapia con cimetidina: somministrare cimetidina almeno 2 ore dopo la somministrazione di metoclopramide (l’antiemetico interferisce infatti con l’assorbimento della cimetidina).
Pazienti suscettibili di reazioni extrapiramidali con meno di 30 anni: si consiglia l’impiego profilattico di difenidramina, per ridurre la probabilità di manifestare tali effetti in seguito a somministrazione di metoclopramide.
Pazienti diabetici: nei pazienti diabetici in terapia insulinica, il ritardo nel transito intestinale postprandiale indotto da metoclopramide potrebbe modificare i valori di glicemia e richiedere pertanto un aggiustamento del dosaggio di insulina.
Comparsa di agranulocitosi, iperprolattinemia, galattorrea: sospendere la somministrazione di metoclopramide in caso si verificassero questi effetti collaterali.
Comparsa di aldosteronismo: si consiglia di somministrare neostigmina prima della metoclopramide (Sommers et al., 1989).
Gravidanza e allattamento: i prodotti antiemetici in genere devono essere somministrati in gravidanza soltanto nei casi di sintomatologia conclamata, per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa. La somministrazione di metoclopramide nel primo trimestre di gravidanza può essere ritenuta sicura. Questo il risultato emerso dall’analisi di dati relativi a 81703 bambini di cui il 4,2% (pari a 3458 bambini) era stato esposto a metoclopramide nei primi tre mesi di gravidanza (Matok et al., 2009). La metoclopramide dovrebbe essere evitata al termine della gravidanza per il rischio potenziale di sindrome extrapiramidale nel neonato. La metoclopramide è escreta nel latte materno, quindi non dovrebbe essere somministrata durante l’allattamento (uso non raccomandato).
Attività che richiedono stato di veglia e coordinazione costanti: si raccomanda cautela nella somministrazione di metoclopramide, in quanto può provocare sonnolenza e vertigini.
Incompatibilità: cefalosporina, cloramfenicolo, sodio bicarbonato. Per cisplatino, ciclofosfamide, doxorubicina e metotrexato la incompatibilità con metoclopramide dipende dalla concentrazione rispettiva dei farmaci, dal pH e dalla temperatura.
Sorbitolo: le forme farmaceutiche di metoclopramide contenenti sorbitolo non devono essere assunte da pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.
Sodio metabisolfito: alcune forme farmaceutiche di metoclopramide contengono metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
Alcool: alcune forme farmaceutiche di metoclopramide (es. Plasil sciroppo) contengono alcool; l’uso di medicinali contenenti alcool etilico può determinare positività ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive."
"Nota:
Innova et Bella, nell'ambito delle proprie attivita pro bono, ha condiviso con Wikipedia, l'enciclopedia libera, un accordo di licenza gratuita relativa ai contenuti della sezione "Avvertenze" di Pharmamedix.
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In particolare I&B autorizza e predispone la pubblicazione dei contenuti di questa sezione "Avvertenze", con licenza GFDL e CC-BY_SA, sulla pagina dell'enciclopedia libera alla Voce "Metoclopramide".
Fonte: Pharmamedix
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CRIVEO : Valdo Vaccaro - Il perenne conflitto tra Igienismo e medicina Per un mondo basato sulla corretta alimentazione e non sui farmaci Conferenzaintegrale di Valdo Vaccaro ad Ascoli Piceno il 4 maggio 2013 presso la sala Docens del comune. Introduce Carlo Cruciani Video Cicconi Stefano
Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone
«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)
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56 mesi fa56 mesi fa
marzia rita
56 mesi fablublu6
57 mesi fajersey75
TolunaFili
57 mesi fa