Fonte: Huffington Post
Titolo: Barbara Alberti: "Renzi, Di Maio e Berlusconi? Voglio Pannella e Berlinguer, non degli ometti dannosi fieri della loro ignoranza"
Barbara Alberti parla ad Huffpost: "Come si fa a scegliere fra Renzi, Di Maio e Berlusconi? È come scegliere tra il gatto e la volpe"
Articolo di Flavia Piccinini
L'intervista con Barbara Alberti: una donna che nel corso della sua vita è stata, ed è tuttora, scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, giornalista, conduttrice radiotelevisiva e opinionista. Magrissima, con degli occhi che sono spilli, un viso sottile.
"Ha definito le pene per chi stupra ridicole. Quale sarebbe secondo lei una pena equa per chi commette un femminicidio?
Bisognerebbe riconoscere lo stato di emergenza. È il tipo di delitto più frequente. Se fossimo noi ad ammazzare duecento maschi all'anno, fioccherebbero gli ergastoli. Uccidere è un atto titanico, un esorcismo dell'assassino verso la propria morte. È l'atto primario di chi rinnega il patto sociale. Il delitto è un atto estremo, e va onorato con una pena adeguata. Ho orrore della pena di morte quanto dell'indulgenza verso l'assassino. C'è dietro lo stesso disprezzo verso la vita umana, la stessa sorda immoralità.
La donna è ancora oggi il sesso debole?
No, la donna è un sesso fortissimo e oppresso. Ma più che mai capace di essere pienamente, di avere pietà, e la facoltà del sogno. Le donne ridono. È una ricchezza incalcolabile."
Chi è Barbara Alberti
Barbara Alberti (Umbertide Perugia, 11 aprile 1943). E' una scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, giornalista, personaggio televisivo e conduttrice radiofonica italia.
- Si è laureata in filosofia a Roma, città dove vive tuttora.
Nella sua eclettica produzione, tesa a combattere un'immagine perdente del sesso femminile, si affiancano opere diverse, da Memorie malvagie (1976) al meditativo Vangelo secondo Maria (1979), a prove venate di umorismo e provocazione come Il signore è servito (1983), Povera bambina (1988), Parliamo d'amore (1989), Delirio e Gianna Nannini da Siena, entrambe del 1991, e Il promesso sposo (1994), un gustoso profilo dedicato al critico d'arte Vittorio Sgarbi presentato sotto le spoglie di un'autobiografia “mancata”.
È anche coautrice di sceneggiature cinematografiche, tra cui Il portiere di notte di Liliana Cavani (1974, collaboratrice), Io sto con gli ippopotami (1979), Monella (1998) e Melissa P.(2005), e autrice di testi teatrali (Ecce homo).
A partire dal 2009 tiene una pungente rubrica settimanale (La posta di Barbara Alberti) su Il Fatto Quotidiano.
Partecipa abitualmente come opinionista a diversi talk show televisivi.
È stata iscritta al Partito Radicale.
• Opinionista (La fattoria e nel 2008, brillantemente, Chiambretti c’è). Conduce La guardiana del faro su Radio 24, che è anche il titolo del suo ultimo libro (Imprimatur 2013).
• «È matta, felicemente, gioiosamente pazza. Trucca il suo passato ma lo trucca in peggio. Ha pudore della sua generosità, della sua intelligenza e racconta tutto ciò che la fa apparire nella luce peggiore. Una forma perversa di narcisismo. La velocità folle delle sue frasi sembrerebbe indizio di confusione, invece vuol dire grande voglia di comunicare e supremo trionfo del dubbio» (Claudio Sabelli Fioretti).
• E' stata famosa curatrice della rubrica delle lettere di Amica: «Paolo Pietroni, allora direttore, era antipaticissimo ma geniale». Dal 2009 ha una rubrica di posta sul Fatto Quotidiano. Non si è mai separata dal produttore cinematografico Amedeo Pagani, da cui ha avuto due figli. Pagani e la Alberti si sono sposati tre volte: all’inizio a Londra per far contento il padre di lei, poi nell’Abbazia di Casamari in Ciociaria per far contenta la madre di lui che ignorava le nozze londinesi (per questa madre bisognò organizzare anche una festa di fidanzamento per trecento invitati alla Casina Valadier di Roma, la Alberti si presentò con i capelli rasati a zero), e un’ultima volta «in casa di nonno Ananìa, padre di mio padre, con tanto di balli sull’aia». Lui se ne andò poi di casa nell’80 e tornò quindici anni dopo per via dei figli. Non hanno mai divorziato e la Alberti lo definisce sul suo sito «allora marito, oggi un caro parente».
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