giovedì 16 novembre 2017

EQUO COMPENSO ESTESO A TUTTI I PROFESSIONISTI

Titolo:  Equo compenso per tutti i professionisti
Autore:  Federica Micardi
Fonte:  II Sole 24 Ore 

Novembre 2017 | Avvocato Gabriella Filippone |
Rassegna e commenti notizie on line


Immagine: Sylvester Stallone e Dolph Lundgren | via Wikipedia
Equo compenso esteso a tutti i professionisti. Comprese le professioni senza Ordini o Albi. 


Anche la Pubblica amministrazione tenuta a garantire il principio dell'equo compenso



A prevederlo è il nuovo emendamento presentato in commissione Bilancio al Senato.

Il testo originale prevedeva l'equo compenso solo per gli avvocati, quando il committente è una banca, un'assicurazione o un'azienda medio grande. 

Le clausole considerate vessatorie sono nulle mentre resta valido il contratto

Il professionista ha 24 mesi di tempo dalla sottoscrizione dell'accordo per far scattare la nuova tutela

Sono tre le novità della nuova formulazione:
  • l'estensione a tutte le professioni ordinistiche e non; 
  • la Pa chiamata a garantire l'equo compenso; 
  • dall'attuazione della misura non devono derivare maggiori oneri di finanza pubblica.








«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)



La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 



Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.




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venerdì 20 ottobre 2017


EQUO COMPENSO AVVOCATI: NULLE LE CLAUSOLE VESSATORIE DI BANCHE E ASSICURAZIONI





Ottobre 2017 | Avvocato Gabriella Filippone | Rassegna notizie on line


Titolo: 
 
Avvocati, ecco l'equo compenso
Autore:  Michele Damiani
Fonte:  Italia Oggi  







L'equo compenso per gli avvocati è stato inserito nella legge di Bilancio. 




La norma riprende il ddl del ministro Orlando il cui testo è in discussione in commissione Giustizia della Camera.

Il provvedimento inserisce una forma di tutela per il compenso dei legali.

Viene stabilito l'obbligo per le imprese bancarie, assicurative e per le aziende non rientranti nelle categorie delle microimprese o delle Pmi, di corrispondere un compenso che risulti 'proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, nonché alle caratteristiche della prestazione legale'.

Individuate una serie di clausole vessatorie la cui presenza non pregiudica la validità dell'intero contratto; in caso di presenza, le clausole saranno considerate nulle.




 ***



Sul tema clausole vessatorie un articolo del 2015:





Avvocati contro banche e assicurazioni. Stop a condizioni capestro.


Gli avvocati chiedono uno stop alle alle condizioni capestro che vengono loro imposte da banche e assicurazioni.
  

Immagine | Miniatura del codice purpureo, cattedrale di Rossano Calabro | via Wikipedia  


Si tratta di "Clienti forti" che costringono il professionista ad accettare clausole pesanti come: 

la gratuità dell'attività di consulenza e assistenza;


l'onere di anticipazione delle spese a carico dell'avvocato;


l'imposizione di compensi di molto inferiori ai valori indicati nei parametri ministeriali;


ulteriore abbattimento dei compensi in caso di esito negativo del giudizio;
la clausola che prevede, nel caso in cui il giudice liquidi all'avvocato una somma a titolo di spese legali superiore a quella concordata in convenzione, che la differenza vada in tasca alla banca o all'assicurazione. 

Sono queste le segnalazioni arrivate al Cnf (Consiglio nazionale Forense),  che sta lavorando ad una proposta di legge che possa evitare in futuro questi comportamenti.



Fonte notizia:  Italia Oggi | Titolo:  Gli avvocati contro le banche | Autore:  Gabriele Ventura


















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