domenica 20 luglio 2025

Chieti, visita al museo d'arte "Costantino Barbella" | Evento "Settimana mozartiana #italia #chieti


#abruzzo #italia #summer #eventi #museo #musica Settimana Mozartiana "Anche quest'anno Chieti sara' pervasa per una settimana dallo spirito di Wolfgang Amadeus Mozart che ci verra' a far visita inondando la citta' con la sua musica. Sono diversi anni che il Teatro Marrucino realizza la settimana Mozartiana, una festa d'arte, un modo per celebrare il piu' grande compositore di tutti i tempi nel suo stile, con il suo humour, con la sua gioia di vivere, con il suo sorriso a volte malinconico, ma mai drammatico. Wolfango amava le feste, il buon vino, le belle donne, qualche battuta scurrile, le bande, il biliardo con gli amici, con la purezza che atterrisce e scandalizza chi non e' puro. Era un uomo tra gli uomini e viveva con semplicita'... Divorava la vita. Per una settimana Chieti e' pervasa da ottima musica, con la esibizione di numerosi artisti di valore internazionale, ogni giorno dalle ore 19,00 alle ore 24,00, luoghi del Centro Storico che per l'occasione impreziositi da originali scenografie settecentesche. Il Teatro rimarrà aperto sino alle 24,00 per visite guidate e lo stesso teatro ha richiesto, per l'occasione, il prolungamento degli orari di apertura dei Musei cittadini e delle Chiese del Centro Storico. Per i turisti ed i cittadini questa rappresenta una grossa occasione per apprezzare la Città Teatina in una veste d'eccezione e caratteristica. "EFFETTO MOZART", ovvero rafforzamento della Memoria ottenibile dall'ascolto di brani della Musica di Mozart: "la musica di Mozart (effetto noto dal 1993) genera una maggior attività dell’ Ippocampo in cui effetto saliente è l’ attivazione temporanea del gene responsabile del fattore di crescita neurale che produce la sinapsina I, una proteina che stimola la formazione di collegamenti tra neuroni. La memoria è una evocazione dinamica dei processi di apprendimento acquisiti, che a livello neuronale dipende da “segnali” scambiati fra i neuroni; pertanto le vibrazioni sonore trasdotte dall’ orecchio generano onde bio-elettriche che possono creare effetti di risonanza recepibili dai geni responsabili della produzione proteica, che rafforza temporaneamente i collegamenti neuronali, proprio al fine di migliorare il riconoscimento e l’ ascolto della musica, e correlarlo ai suoi effetti emotivi e cognitivi più propri della interpretazione cerebrale dello spazio/tempo di qualsiasi evento" Fonte: CHIETI ON LINE ___________________________________________________ Museo d'arte Costantino Barbella Interno del palazzo Martinetti Bianchi Stato Italia. Località Chieti Pittura e scultura. Intitolato a Costantino Barbella Il Museo d'arte "Costantino Barbella", dedicato allo scultore teatino, è un museo di Chieti, ubicato nel Palazzo Martinetti Bianchi, edificio seicentesco, già convento dei Gesuiti. Ospita collezioni di opere d'arte che vanno dal XIV secolo ai giorni nostri, tra le quali numerose sculture di Costantino Barbella e antiche maioliche castellane Storia Il convento gesuita fu fondato grazie al lascito testamentario del nobile teatino Donato Alucci, insieme ad un oratorio (poi divenuto il Teatro Marrucino), che sino al 1813 era la chiesa di Sant'Ignazio. Nel 1767, in seguito alla cacciata dei Gesuiti dal Regno di Napoli per volontà della monarchia Borbonica, il convento fu acquistato nel 1786 da Pietro Franchi che lo trasformò in abitazione privata e vi ricavò botteghe e abitazioni. Nel 1850 il palazzo fu acquistato dalla nobile famiglia Martinetti Bianchi che ancora oggi conservano gran parte della proprietà. Nel 1962 il marchese Raffaele Martinetti Bianchi lascia in eredità il Palazzo ai giovani nipoti. Il museo venne fondato nel 1930, e arricchito negli anni da varie donazioni. Dagli anni settanta il palazzo ospita il museo. Architettura del palazzo Martinetti Bianchi Il palazzo si affaccia si via De Lollis, attaccato al teatro Marrucino, ha un aspetto settecentesco d'impronta barocca alla napoletana. Il chiostro del palazzo è ancora legato all'aspetto del Collegio dei Gesuiti, dove in passato c'era un giardino. La sala maggiore del museo, ex piano nobile, ha l'affresco di Giacinto Diano de L'Apoteosi di Amore e Psiche. Il museo ospita anche tele del XVII e XVIII. Di notevole importanza è l'affresco datato 1796, del pittore napoletano Giacinto Diano che occupa la parte centrale del soffitto del Museo. L'arte contemporanea è rappresentata in due sale del museo che contengono numerose opere di artisti di fama internazionale. A partire dal 2004 due prestigiose donazioni da parte di privati hanno notevolmente arricchito il museo: di notevole rilevanza il famoso dipinto I ciclisti di Aligi Sassu (1931) dalla donazione del mecenate di origine abruzzese Alfredo Paglione, oltre ad opere di artisti spagnoli come Joan Miró e Carlos Mensa. Notevole il dipinto di grandi dimensioni dell'artista Morena Antonucci.

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