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BONUS VERDE 2018 PER RISTRUTTURARE GIARDINI, BALCONI E TERRAZZE

Il nuovo #bonus verde per ristrutturare giardini, balconi, coperture e terrazzi, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, è una novità contenuta nella Finanziaria.  

Giardino di Ninfa | via Wikipedia



Novembre 2017 | Avvocato Gabriella Filippone |
Rassegna e commenti notizie on line





Previste nuove misure di sgravio fiscale per chi ristruttura terrazzi, balconi e giardini connessi ad unità abitative: bonus sino al 36%

Il "bonus verde privato", una misura contenuta nel ddl alla Legge di Bilancio. La detrazione fiscale, che partirà dal 1° gennaio 2018, è rivolta a chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private: terrazzi, giardini, balconi, anche se attraverso impianti di irrigazione e lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.

Come ottenere la detrazione e come funziona il nuovo bonus verde.

Bonus verde 2018 per abbellire balconi, giardini e terrazze  

Il bonus verde è una nuova detrazione fiscale inserita nel nuovo testo della Legge di Bilancio 2018 in corso di approvazione da parte del Parlamento Italiano.

E' ritenuta "una misura contro l'inquinamento".

Il bonus verde funziona in modo analogo alle altre detrazioni fiscali attualmente in vigore che sono state tra l'altro prorogate per tutto il 2018: Ecobonus 2018,  bonus ristrutturazione 2018, sismabonus e bonus condomini e bonus mobili ed elettrodomestici 2018


Il nuovo bonus per il verde urbano del 36%, permetterà quindi di ottenere uno sconto fiscale IRPEF da detrarre dalla dichiarazione dei redditi.

Il bonus verde non è alla persona ma è sulla casa, pertanto, se si hanno due immobili sui quali far eseguire interventi agevolabili con il nuovo bonus, è possibile sommare le due detrazioni, arrivando così per ciascuna casa, a detrarre il 36% di 5.000 euro.


Il nuovo bonus verde 2018 spetta a privati e condomini che sostengono spese per:
- sistemazione del verde: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali;
- recupero del verde di giardini di interesse storico.
- fornitura di piante o arbusti;
-  riqualificazione di prati;


Quando spetta il bonus verde urbano del 36%?
Spetta in caso di lavori e interventi di sistemazione e recupero del verde di qualsiasi unità immobiliare compresi condomini e aree scoperta di interesse storico, di:
  • giardini;
  • terrazzi;
  • balconi anche condominiali;
  • giardini di interesse storico.
I lavori di giardino, terrazzo e balconi che rientrano nel bonus verde 2018?
Tra le spese agevolabili con il bonus verde al 36% rientrano:
  • le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione;
  • le spese per la sostituzione di una siepe;
  • le spese per le grandi potature;
  • spese per la fornitura di piante o arbusti;
  • spese di riqualificazione di prati


Per gli amanti del verde: la nuova legge di bilancio per il 2018 prevede per il prossimo anno un “bonus verde” a favore di giardini e terrazzi privati, cui sono stati destinati 600 milioni di euro.
Si tratta di una detrazione fiscale per spese eseguite in favore del verde urbano. Potranno beneficiare del bonus verde i proprietari di ville e case singole, ma anche i condòmini che intendono trasformare balconi e terrazzi.

Bonus verde giardini e terrazzi privati

È possibile usufruire di una detrazione del 36% sulle spese dedicate a giardini, terrazzi, balconi.
Gli interventi sono possibili sia su case singole (ville, villini e palazzi di pregio) che normali condomini.
L’importo massimo di spesa consentito per ciascun anno è di 5.000 euro, per una detrazione massima di 1.800 euro.

Chi eseguirà opere su tali aree potrà scalare parte della  spesa dalle tasse da pagare. Le spese eccedenti tale soglia non potranno godere dell’agevolazione fiscale.
Come accade per gli altri benefici fiscali, le fatture dovranno essere pagate con bonifico apposito. Per documentare la spesa occorre conservare le ricevute dei bonifici o delle transazioni con carta e degli addebiti sul conto.
La detrazione spetterà anche per le spese condominiali: in questo caso si applica il tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare. Il bonus copre le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Per incentivare l'adesione sono stati previsti sgravi sia per i singoli proprietari di unità immobiliari che per interi condomini, secondo un criterio di proporzionalità.



Il bonus verde privato è per coloro che sosterranno spese per la sistemazione del verde e di recupero del verde storico, per effetto della misura, beneficeranno dello sconto Irpef del 36%, da detrarre dalla dichiarazione dei redditi, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro. La detrazione si applica alla singola unità immobiliare e non alla persona. In caso di due proprietà si potranno ottenere due detrazioni.
L'importo della detrazione totale va suddiviso in 10 quote annuali di pari importo, le spese sostenute devono essere pagate tramite utilizzando il bonifico parlante (la modalità di pagamento per usufruire dei bonus).

Può beneficiare del bonus chi avvia lavori di ristrutturazione o chi acquista anche nuovi arredi, per rinnovare l'ambiente in questione: compresi nell'elenco tutti i lavori relativi non solo alla manutenzione ma anche alla progettazione e all'installazione di impianti di irrigazione, pozzi, recinzioni, le spese per la sostituzione di una siepe e le spese per le grandi potature o coperture pensili.

Ulteriori informazioni sulle spese agevolabili dopo l'approvazione definitiva della legge di bilancio e del decreto attuativo.



LEGGE DI BILANCIO 2018

Con la Legge di Bilancio 2018, manovra da 20 miliardi di euro, entrano in vigore l'istituzione del bonus verde e dalla stabilizzazione dell'Ecobonus 2018 per i condomini per 5 anni, mentre per le case private, uffici, negozi e capannoni, la detrazione 65% è prorogata per tutto il 2018 insieme al bonus ristrutturazioni, mobili ed elettrodomestici. 

Tra le novità 2018 anche la modifica della percentuale di detrazione per chi sostituisce finestre ed installa caldaie a condensazione che nel 2018 scende dal 65% al 50% mentre quella che spetta a chi sostiene spese per la rimozione dell'amianto passa dal 50% al 65%.

Fonte: Guida Fisco













«La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj)



La rassegna stampa è una sintesi e fornisce i riferimenti dell'articolo (testata, autore, titolo) per reperire sul quotidiano o altra fonte l'articolo completo. 



Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.



Gabriella Filippone Blog | Giuridica News | Rassegna news giuridiche Avv. Gabriella Filippone


Commenti

  1. questo sistema governativo può servire a far uscire dal nero migliaia di persone di età eterogenea che lavorano nelle ville in nero, senza pagare ritenuta, sempre contro i pensionati derubati da un governo ostile al lavoro ed è per questo che ha derubato i veri pensionati.

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