Nell’aprile del 2007, il quotidiano Cumhuriyet pubblica un articolo citando un’intervista che un candidato alle elezioni -attuale Presidente turco – Abdullah Gül, aveva rilasciato al Guardian nel 1995.
L’intervista era stata la base dell’articolo “Islamisti turchi puntano al potere” e il Cumhuriyet vi aveva estrapolato in particolare l’espressione “E’ la fine della Repubblica della Turchia – noi vogliamo cambiare il sistema secolare“.
Fonte immagine: http://cdn-ugc.cafemom.com
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Gül ha citato per diffamazione il quotidiano, ottenendone l’ interdizione della ripubblicazione delle dichiarazioni contestate e ogni altro riferimento al processo di diffamazione in corso.
LA CEDU SULLA VIOLAZIONE DELLA LIBERTÀ D'ESPRESSIONE IN EUROPA.
Andiamo con ordine. Che cos'è la CEDU?
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali o CEDU è un trattato internazionale redatto dal Consiglio d'Europa.
È stata ratificata (o vi è stata l'adesione) da parte di tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa.
Il Consiglio d'Europa
è un'organizzazione interanazionale, promuove la democrazia, i diritti
dell'uomo, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai
problemi sociali in Europa.
Il Consiglio d'Europa fu fondato nel 1949 col Trattato di Londra. La sede istituzionale è a Strasburgo in Francia.
L'attività
principale: predispone e favorisce la stipulazione di accordi o
convenzioni internazionali tra gli Stati membri e, spesso, anche fra
Stati terzi.
Le iniziative del Consiglio d'Europa non sono vincolanti e vanno ratificate dagli Stati membri. Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione a sé, distinta dall'Unione Europea, e non va confuso con organi di quest'ultima quali il Consiglio dell'Unione Europea, il Consiglio europeo o la Commissione europea.
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - CEDU è stata elaborata in due lingue, francese e inglese.
La Convenzione è stata firmata a Roma il 4 novembre 1959 ed è entrata in vigore il 3 settembre 1953. Ha istituito la Corte Europea dei diritti dell'uomo,
con sede a Strasburgo, la cui giurisprudenza è fondamentale per
l'interpretazione e la ricostruzione della portata dei singoli principi
affermati nella Convenzione.
Fonte immagini: Studio Cataldi
DIFFAMAZIONE: L'INTERDIZIONE INGIUSTIFICATA DI UN GIORNALE VIOLA LA CEDU.
La Corte Europea dei diritti dell'Uomo affronta i casi di violazione dell'articolo 10 della Convenzione Europea, e da ultimo ha seguito la vicenda "Cumhuriyet Vafki" contro la Turchia, stato che ha collezionato ad oggi diverse infrazioni.
Il tema della violazione della libertà d'espressione in Europa: la
libertà d'espressione in una società democratica è indice che il
meccanismo funziona ed è trasparente.
La violazione in esame interessa il quotidiano nazionale Cumhuriyet ("Repubblica").
Nell'aprile
del 2007, durante la fase pre-elettorale, il quotidiano pubblica un
articolo citando un'intervista che un candidato alle elezioni -attuale
Presidente turco - Abdullah Gül, aveva rilasciato al Guardian nel 1995.
L'intervista era stata la base dell'articolo "Islamisti turchi puntano al potere" e il Cumhuriyet vi aveva estrapolato in particolare l'espressione "E' la fine della Repubblica della Turchia - noi vogliamo cambiare il sistema secolare".
Gül ha citato per diffamazione il quotidiano, ottenendone l' interdizione della
ripubblicazione delle dichiarazioni contestate e ogni altro riferimento
al processo di diffamazione in corso. L'interdizione ha avuto una
durata di oltre 10 mesi, è poi cessata in seguito al ritiro della
denuncia da parte di Gül, ormai eletto Presidente della Turchia.
A seguito dell'interdizione, l'attività del giornale è stata paralizzata in una fase politica delicata, quella precedente alle elezioni, impossibilitata quindi a contribuire al dibattito pubblico in modo libero.
"L'associazione Cumhuriyet Vakfi - proprietaria della testata - i
due giornalisti coinvolti e l'editore hanno ritenuto vi sia stata una
lesione ingiustificata della loro libertà d'espressione e hanno invocato
l'art. 10 Cedu dinnanzi alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo." La norma interviene a tutela della reputazione di un soggetto.
I giudici di Strasburgo hanno ritenuto l'ingiunzione di interdizione rivolta al quotidiano sproporzionata ed eccessiva.
La portata dell'ingiunzione non chiara
e dunque andava a coprire tutte le possibili dichiarazioni di Gül,
abbracciando una vastità di temi politici caldi, "tale da escludere
completamente il quotidiano dal dibattito politico nazionale" ed aveva
avuto una durata di 10 mesi, ingiustificatamente lunga.
Altro elemento a favore dei ricorrenti: il provvedimento non era stato motivato dall'autorità giudiziaria.
Come affermato nella pronuncia della Corte, "l'obbligo di fornire
rilevanti e sufficienti ragioni di un provvedimento, permette agli
individui di conoscere e contestare una decisione del
tribunale che limiti la loro libertà di espressione, e offra quindi una
garanzia procedurale contro interferenze arbitrarie con i diritti che
discendono dall'art. 10 Cedu"(vedi anche articolo pubblicato su Diritti d'Europa).
La Corte ha accolto quindi il ricorso e condannato la Turchia al
pagamento di 2.500 euro a ciascun ricorrente, a titolo di danno non
patrimoniale e 5.100 euro ai ricorrenti congiuntamente per i costi e le
spese.
Il dibattito sulla libertà d'espressione: dalla Corte Europa dei
diritti dell'uomo giungono le linee d'indirizzo nell'ambito della sua
attività giurisprudenziale e diversi sono i casi recenti che vedono
coinvolta anche l'Italia.
Si ricordano: il caso Sallusti; l'accoglimento dei ricorsi di Maurizio Belpietro e di Antonio Ricci, il primo attuale direttore di Libero, l'altro autore alla trasmissione televisiva "Striscia la Notizia".
Nelle sentenze del 24 settembre e dell'8 ottobre 2013 la Corte ha ribadito l'incompatibilità del carcere per i giornalisti con la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo: salvo alcune eccezioni, il carcere è una pena ingiusta e sproporzionata. "La frizione tra la legislazione italiana sul punto con i principi della Convenzione è ancora un nodo da sciogliere."
Il nostro Paese non è l'unico ad
avere seri problemi nel dare un avvio sostanziale ai cambiamenti
legislativi in senso democratico sul tema della libertà d'espressione
dei giornalisti.
La sentenza in originale: Sentenza Cumhuriyet Vakfı and Others v. Turchia, 8 Ottobre 2013
Fonte: posted da Elsa Pisanu, "Diffamazione. L'interdizione ingiustificata di un giornale viola la CEDU."; pubblicato su Diritti d'Europa
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