Affitto, con una rata in meno arriva lo sfratto
Una sola rata in meno del canone locazione può comportare sfratto per morosità
Aprile 2017 | Gabriella Filippone Rassegna stampa | Le notizie on line
La sentenza n. 355 del 3 febbraio 2017 del Tribunale di Genova ribadisce che il mancato pagamento di una sola rata del canone di locazione, di per sé, è grave inadempimento dell’inquilino.
L’articolo 5 della legge 392/78 stabilisce che il mancato pagamento del canone di locazione, decorsi venti giorni dalla scadenza, costituisce motivo di risoluzione ai sensi dell’articolo 1455 del Codice civile.
Diverso scenario per le locazione a uso commerciale: è il giudice a valutare di volta in volta quando l’inadempimento può giustificare lo sfratto.
Per le locazione di immobili ad uso abitativo:
il mancato pagamento dell’affitto, decorsi 20 giorni dalla scadenza,
è motivo di risoluzione del contratto.
Come specificato nella sentenza n. 1428/2017 della Cassazione, tale previsione fissa un criterio di predeterminazione legale della gravità dell’inadempimento che non consente al giudice di svolgere altri accertamenti su questo presupposto dell’inadempimento.
Se non viene pagato il canone di affitto, la valutazione sulla gravità dell’insolvenza dell’affittuario non può essere fatta dal giudice, bensì viene predeterminata dalla legge in base al mancato pagamento di una sola rata del canone mensile (o di oneri accessori per un importo superiore a due canoni) e al ritardo massimo consentito di 20 giorni.
Fonte: Articolo visto su Idealista.it
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Si declina ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio delle immagini o non aggiornato delle notizie e delle informazioni.
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