Gestione della pulizia delle scale in condominio senza amministratore:
Accordo tra condomini:
La pulizia delle scale può essere effettuata a turno dai condomini stessi, ma solo se c'è un accordo unanime, altrimenti la decisione è nulla. 
Servizio di pulizia professionale:
Si può incaricare una ditta di pulizie e suddividere le spese tra i condomini, inserendo il costo nel bilancio condominiale. 
Regolamento condominiale:
È consigliabile avere un regolamento che specifichi la frequenza della pulizia, le responsabilità e le modalità di contribuzione economica. 
Criteri di ripartizione delle spese:
La ripartizione delle spese può basarsi sulla dimensione degli appartamenti, la quota di proprietà o l'utilizzo delle scale. 
Normativa di riferimento:
La legge specifica che le imprese di pulizia devono essere iscritte in appositi registri o albi. 
Sicurezza:
È importante utilizzare prodotti sicuri per le superfici comuni e garantire che le scale siano asciutte dopo la pulizia. 
In sintesi, la pulizia delle scale in un condominio senza amministratore può essere gestita tramite accordo tra i condomini o con un servizio professionale, ma è fondamentale rispettare le normative e garantire la sicurezza. 
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In un condominio, la nomina dell'amministratore è obbligatoria quando i condomini sono più di otto. Se il numero di condomini è pari o inferiore a otto, la nomina dell'amministratore è facoltativa. 
Casi di obbligatorietà:
Quando il numero di condomini (intesi come titolari di un'unità immobiliare) è superiore a otto, la nomina dell'amministratore è obbligatoria. 
Se l'assemblea non provvede alla nomina, l'autorità giudiziaria può nominare un amministratore su ricorso di uno o più condomini, o dell'amministratore dimissionario. 
Casi di facoltatività:
In condomini con otto o meno condomini, la nomina dell'amministratore è facoltativa e i condomini possono decidere di gestirsi autonomamente. 
Tuttavia, anche in questi casi, è consigliabile individuare una figura di riferimento per la gestione delle parti comuni, anche se non è necessario che sia un amministratore professionista. 
In sintesi:
La legge italiana prevede che l'amministratore di condominio sia obbligatorio quando il numero di condomini supera le otto unità, mentre è facoltativo al di sotto di tale soglia.
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