Gli avvocati chiedono uno stop alle alle condizioni capestro che vengono loro imposte da banche e assicurazioni. | ||
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Si tratta di "Clienti forti" che costringono il professionista ad accettare clausole pesanti come:
la gratuità dell'attività di consulenza e assistenza;
l'onere di anticipazione delle spese a carico dell'avvocato; l'imposizione di compensi di molto inferiori ai valori indicati nei parametri ministeriali; ulteriore abbattimento dei compensi in caso di esito negativo del giudizio;
la clausola che prevede, nel caso in cui il giudice liquidi all'avvocato una somma a titolo di spese legali superiore a quella concordata in convenzione, che la differenza vada in tasca alla banca o all'assicurazione.
Sono queste le segnalazioni arrivate al Cnf (Consiglio nazionale Forense), che sta lavorando ad una proposta di legge che possa evitare in futuro questi comportamenti.
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domenica 29 novembre 2015
Avvocati contro banche e assicurazioni. Stop a condizioni capestro.
venerdì 6 novembre 2015
Il Senato "vieta" i mozziconi di sigaretta per terra. Multa sino a 300 euro
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Il Senato ha dato il via libera a un ddl, il collegato ambientale (1676), con 156 voti favorevoli, 85 contrari e 14 astenuti.
Il testo, passa ora all'esame della Camera.
Il ddl prevede una serie di novità ad ampio raggio che spaziano dalla mobilità alla 'green economy'.
Se sarà approvato anche dalla Camera nascerà il divieto di abbandonare rifiuti di piccolissime dimensioni, come i mozziconi di sigaretta, ma anche scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare.
Le pene vanno da 30 a 150 euro di multa per i rifiuti di piccolissime dimensioni, le pene sono raddoppiate se si tratta di mozziconi di sigarette.
Fra le varie misure troviamo il divieto di tagliare l'acqua agli utenti morosi ed il divieto di pignorare gli animali domestici.
Il ddl apre alla possibilità che un incidente ad un lavoratore in bicicletta possa rientrare tra gli 'infortunio in itinere', con possibilità di ricevere il risarcimento dell'Inail.
Introduzione per un anno, su base volontaria e sperimentale, del sistema del vuoto a rendere su cauzione per imballaggi di birra o acqua minerale serviti al pubblico.
Fonte notizia: Italia Oggi | Simona D'Alessio | Titolo: Fino a 150 euro di multa a chi getta in terra i mozziconi
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martedì 3 novembre 2015
La pratica forense affidata al giudice
Immagine | Un giorno in pretura film del 1953, diretto da Steno. | via Wikipedia |
GABRIELLA FILIPPONE |
Il decreto del ministero della Giustizia concernente il 'Regolamento recante disciplina dell'attività di praticantato del praticante avvocato presso gli uffici giudiziari' - che ha ricevuto il parere positivo del Consiglio di stato lo scorso 29 ottobre - fornisce indicazioni concernenti le regole per lo svolgimento della pratica forense presso gli uffici giudiziari. Vediamo quali.
Il magistrato non potrà essere affidatario di più di due praticanti, ad eccezione degli ultimi sei mesi, in cui potrà essere assegnato al magistrato un ulteriore tirocinante.
L'attività di pratica potrà essere svolta anche contestualmente all'attività di lavoro subordinato, pubblico o privato.
I requisiti necessari per lo svolgimento del tirocinio:
- iscrizione nel registro dei praticanti avvocati
- possesso dei requisiti di onorabilità di cui all'art. 42-ter, comma 2, lett. g) del r.d. n. 12 del 1941.
L'attività di praticantato avrà la durata prevista di 12 mesi e potrà proseguire anche presso uffici giudiziari diversi da quello presso il quale ha avuto inizio.
Il praticante avvocato assisterà e coadiuverà il magistrato affidatario, con lo studio dei fascicoli, l'approfondimento delle questioni giurisprudenziali e dottrinali, la partecipazione alle udienze e alle camere di consiglio, tramite lo svolgimento di quelle attività di cancelleria funzionali alla formazione forense.
Sarà fatto divieto al praticante di occuparsi dei fascicoli verso cui si troverà in conflitto d'interessi.
Le modalità di accesso ai fascicoli saranno stabilite dal magistrato affidatario.
Il praticante, ogni quattro mesi, avrà l'obbligo di redigere e trasmettere al consiglio dell'ordine una relazione con indicazione analitica delle attività svolte.
Fonte: Pratica forense con i giudici | Cinzia De Stefanis | Italia Oggi
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