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Immagine: Palazzo Montecitorio | via Wikimedia |
Aggiornamento articolo al 25.09.2014 - Tweet di Andrea Colletti (M5S): "Ieri ho depositato la mia proposta di legge sulla riforma dell'ordinamento forense".
"Rispetto alla proposta messa su Lex questa attualmente depositata è una proposta più light poiché stiamo ancora meglio analizzando come far svolgere l'esame di abilitazione.
I punti salienti della proposta (A.C. 2643) sono questi:
- abolizione dell'art 21 della Legge professionale in tema di «continuità, effettività, abitualità e prevalenza» dell'esercizio della professione forense;
- abrogazione dell'obbligo di iscrizione alla Cassa Forense potendo optare anche per il regime dell'Inps;
- abrogazione dei contributi minimi obbligatori e obbligo di esigere contributi solo in percentuale al proprio reddito;
- abrogazione dell’obbligo di stipulare una polizza specifica contro gli infortuni propri e dei propri collaboratori, ovvero un grosso favore fatto da Monti alla lobby degli assicuratori;
- trasformazione da obbligatoria a facoltativa della stipula di una polizza assicurativa per responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione;
- Si introduce la condizione del superamento della sola prova orale dell’esame di Stato di cui all’art. 46 della nuova disciplina dell’ordinamento forense per l’iscrizione all’albo circondariale di magistrati ordinari, magistrati militari, magistrati amministrativi o contabili e avvocati dello Stato che abbiano cessato le loro funzioni senza essere incorsi in provvedimenti disciplinari;
- si abroga il titolo di specialista e la formazione continua obbligatoria;
- Si estende l’eleggibilità al Consiglio Nazionale Forense a tutti gli avvocati iscritti all’albo circondariale ordinario da almeno 2 anni, e non solo agli iscritti all'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori;
-Si eleva da 2 a 6 anni, decorrenti dal passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna per reato non colposo, il termine in cui si prescrive la riapertura del giudizio disciplinare nei confronti del professionista a carico del quale sia stata pronunciata detta condanna".